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Autore: white_tifa    23/10/2010    2 recensioni
“La donna è come una buona tazza di caffè: la prima volta che se ne prende non lascia dormire.” (Alexandre Dumas).
Raccolta di flashfic sulla coppia Draco/Hermione; un tipo di "caffè servito" per ogni capitolo.
Buona lettura a tutti.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lemon, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Coffee
 
 
 
1. Liscio amaro – “Bittersweet temptation
 
 
“La donna è come una buona tazza di caffè:
la prima volta che se ne prende
non lascia dormire.”
Alexandre Dumas
 
 
Luminose scaglie di sole perforavano i vetri della Sala Grande, facendo risplendere i granelli di polvere sospesi nell’aria dorata profumata d’autunno e di frittelle e caffè.
Già. Caffè. Proprio quello di cui aveva bisogno in quel momento; forte, caldo e, soprattutto, amaro.
I suoi occhi stanchi –il peso dolceamaro dei sogni di quella notte che ancora gravava sulle sue palpebre, fruscìo di lenzula attorcigliate attorno alle membra nervose, il sonno lontano quasi quanto l’oggetto dei suoi desideri- non smettevano di frugare tra i corpi degli studenti addormentati, una ricerca febbrile  che ogni volta si fermava, finalmente, solo alla vista di lei.
Hermione Granger era seduta al tavolo del Gryffindor, davanti a lei una tazza di caffè e qualche biscotto, un libro di trasfigurazione, piume e pensieri dorati come l’aria d’autunno che la circondava, facendo rispendere la chioma morbida e il viso ancora stropicciato dal sonno.
L’incarnazione della bellezza.
Trangugiò un sorso dalla sua tazza e l’aroma forte del caffè gli riempì le narici, calmando i nervi e sciogliendo le membra. Niente come quella brodaglia –come Blasie amava definirla- lo aiutava a placare la tensione e a schiarire la mente.
Mente ottenebrata da visioni e sogni di corpi attorcigliati, sorrisi nel buio e sospiri dolci e pesanti come la felicità che, liquida e calda, gli riempiva gli occhi e il cuore. Almeno fino a che il mattino non lo riportava alla sua vuota realtà.
Grazie a Salazar esisteva il caffè.
In quel momento, una parte della sua mente concentrata per la gran parte sulla Gryffindor registrò l’arrivo di due esseri che, sebbene venissero considerati lecitamente i più monumentali e epocali idioti dalla stragrande maggioranza del genere umano –e il fatto che in questa categoria egli comprendesse la mera casa di Slytherin non cambiava affatto le cose, anzi-, purtroppo nella vita della sua ragazza –disgraziatamente, anche quindi, molto ragazza e ben poco sua- sembravano avere un posto che definire “insostituibile” faceva male quasi quanto pensare a quanto fosse invece “sostituibile” il suo, di posto.
Come se poi lo avesse, per altro, un posto.
Potter e Weasley si sedettero ai lati della Granger, i sorrisi luminosi e dolci che come sempre sfoggiavano solo per lei riflettevano quella tipica luce autunnale così calda e distante.
Non avrebbe mai svelato ad anima viva o morta quel sentimento che gli comprimeva il petto ogniqualvolta la vedeva assieme a quei due.
Attenta, divertita, scettica, annoiata, spazientita, arrabbiata: qualsiasi espressione facesse, qualsiasi emozione provasse, c’era sempre una nota nascosta che traspariva, che marcava le sue espressioni in modo così unico e particolare da rendere immediatamente evidente che stava parlando con Potter e Weasley.
Una nota che spariva quando guardava gli altri.
Affetto, stima, trasporto.
Quando guardava lui.
Amore.
Socchiuse gli occhi, e una piccola fitta di soddisfazione unita al profumo di caffè attenuò l’amarezza alla vista di Piton che, passando dietro al tavolo di Gryffindor, colpì con il giornale la testa di Weasley, colpevole di mangiare, come suo solito, ingozzandosi e schiamazzando completamente dimentico delle fondamentali regole di convivenza del genere umano.
Sorrise di un sorriso amaro come il caffè che finì in un solo sorso.
Grazie a Salazar esistevano il caffè e Severus Piton.
 
 
Oooook. Eccomi qua con questo progettino piccolo piccolo.
L’idea è quella di una raccolta di flashfic (o oneshot? Uhm, grande dilemma.) in cui, come avrete ormai capito, il tema centrale è il caffè. Ho deciso di scrivere un capitolo per ogni tipo di caffè servito, e cercherò il più possibile di seguire un filo logico che, sebbene possa non essere immediatamente visibile, c’è. O almeno, spero.
Ecco qui i tipi di caffè che troverete:
 
liscio - macchiato - ristretto - viennese - decaffeinato - lungo - americano - al cioccolato - con panna - corretto - schekerato.
 
Per quanto riguarda la tempistica degli aggiornamenti, non posso fare particolari promesse purtroppo. Cercherò di fare del mio meglio mantenendo il ritmo di un capitolo a settimana, ma non è detto che riesca a mantenere la promessa. Sappiate però che assolutamente non interromperò la composizione della storia. Prima o poi quindi, un capitolo arriverà sempre.
Bene, dopo questo infinito sproloquio mi sembra di aver letto tutto… ah, no, dimenticavo: una recensioncina piccola piccola? Mi fareste davvero, davvero un grosso regalo, e impieghereste solo pochi minuti del vostro tempo.
Grazie mille a tutti coloro che sono arrivati fin qui <3, e al prossimo capitolo carissimi!
 
Un bacio, Mavi.
   
 
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