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Autore: Isy_264    29/10/2010    3 recensioni
Svegliarsi una mattina con uno sconosciuto nel letto può essere sorprendente.
Svegliarsi con uno sconosciuto senza ricordare nulla della sera passata può essere preoccupante.
Ma se questo ragazzo si rivela convinto di essere il vostro fidanzato, beh, in quel caso il tutto diventa veramente allarmante!
(Quarta Classificata al contest "Multifandom for Albert Einstein" indetto da NonnaPapera! sul forum di Efp)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1 – Di consigli e pazzia:

Disteso sul letto faceva l'unica che la sua testa gli permetteva di fare.
Nulla.
Quando si era svegliato due cose gli erano subito saltate alla mente: la prima era come faceva quel tipo ad avere il suo numero di telefono, la seconda – ed era stato sconvolgente scoprirlo – era stato quel..quel...
“...succhiotto...” ripeté tra sé e sé, ripensando al segno rosso vicino al suo ombelico.
E pensava, pensava disperatamente a quello che era successo la sera prima, ma più lo faceva più i soliti flash fatti solo di colori ed emozioni lo colpivano in pieno, confondendolo maggiormente.
Perché quella mattina si erano svegliati insieme, perché ora un'idea di quello che era successo tra loro arrivava a farsela.
Piegò un braccio sotto la testa e sospirò, cosa doveva fare?
Spiegargli che non ricordava nulla sarebbe stata certamente la scelta migliore ma poteva sopportare la delusione che avrebbe visto nel suo sguardo?
Poteva farlo nonostante l'ansia che tutto quello gli creava?
Si mosse a disagio nel cuscino quando, d'un tratto, una sensazione lo investì in pieno, aggrottò la fronte sorpreso e scosse la testa: certo che poteva, ma che idee gli venivano in mente?


Driiiiinn – Driiiiinn

“Arrivo, arrivo!”
Ciabattò verso la porta, spalancandola, non molto intelligentemente, senza vedere prima chi aveva suonato.
“Buon giorno, consegna a domicilio pre-pagata per il Signor Kyle…”
“Ferma, ferma, che stai dicendo?”
Osservò il ragazzo che aveva davanti e aggrottò la fronte confuso: consegna a domicilio? E pagata da chi? Ma soprattutto: perché? Va bene che nel suo frigorifero c’era l’eco ma non era così disperato!
Mentre rimuginava tra sé cercando di darsi una risposta e studiando con fare critico il commesso, lo vide guardarlo con un sopracciglio alzato, quindi ripetere scocciato:
“Buon giorno, consegna a domicilio pre-pagata per…”
“Ho capito! Non so niente di tutto questo e se è una scusa per vendermi qualcosa, promozioni e fregature varie io non ne voglio saper nulla!”
“Lei non è il Signor…”
“…Kyle, sì, ma non ho ordinato…”
“Io ho una consegna da fare a nome di un certo Davide…stamani mattina è venuto spiegandoci come il suo…compagno…” e qui alzò un sopracciglio che si meritò un’occhiataccia da Guinness dei Primati “avesse il frigorifero vuoto e stesse poco…bene…” altra occhiataccia “per far la spesa.” Concluse “Ora posso entrare?”
Kyle guardò le borse posate vicino alla porta e sbuffò - Ma che diamine stava succedendo? La situazione gli stava sfuggendo di mano!
Quella era una pazzia!
“Signore?”
Al richiamo del ragazzo lo guardò distrattamente, pazzia o non pazzia era inutile sprecare quel ben di Dio, no? Era già pagato!
Così, con un’occhiata di sufficienza, lasciò la porta aperta e, con uno svogliato gesto della mano, si sdraiò sul divano per osservare l’altro posare le borse (e fare fatica) per lui.
Doveva fare qualcosa – pensò ridacchiando esasperato e osservando, qualche minuto dopo, le buste posate in malo modo sul tavolo – insomma, chi era quel tipo, sua moglie? Qui ci voleva un aiuto e al più presto! C’era bisogno di parlare con qualcuno, e Robbie era la persona giusta!

*

Roberta abitava in un piccolo appartamento dove si era appena trasferita con il suo ragazzo, lo stesso ragazzo con cui stava insieme da tre anni e che la stava per sposare.
Era una ragazza molto tranquilla, una di quelle persone gentili che si fanno in quattro per aiutarti, in verità talmente tanto un maschiaccio che, vicina al suo perfetto e fin troppo preciso compagno Edoardo, sembrava più la dimostrazione che gli opposti si dovevano sicuramente attrarre che l'immagine della fidanzata perfetta.
Ma comunque, per quanto disponibile e dolce, Roberta era anche una di quelle persone che, trovatasi di fronte un ragazzo dagli occhi cerchiati e spalancati, con una carnagione funerea e uno sguardo da pazzi, in un pomeriggio fin troppo caldo, con un dopo sbornia e decine di scatoloni da ordinare, era capace di sbattere in faccia una porta appena aperta, perfettamente capace di ignorare varie proteste.

“Robbie, Robbie devi assolutamente aprire!”
Silenzio.
“Eddai, Rob[iii] accidenti!!! Apri!”
Silenzio.
“Ti lucido la macchina!”
Silenzio.
“Ti -ti... ti riordino tre scatoloni se solo parli con me!”
Silenzio. Silenzio...
“...promesso?”
Ce l'aveva fatta.

“Allora, hai capito?”
Dall'alto di un divano e con una birra in mano gli arrivò uno sguardo scettico, “Sì, ma come ti ho detto non so chi sia, non ricordo molto di quello che è successo ieri!”
“Ma non puoi non ricordartene!”
Aveva deciso di investigare e, poiché era solo, andare dalla sua migliore amica per cercare informazioni gli era parsa una buona idea, ma adesso...
“Kyle, calmati e non rompere, su, ripetimi quello che hai detto!”
“Roberta, cara, non posso calmarmi.” le spiegò con voce fin troppo tranquilla, “Rifletti, mi sono svegliato con uno sconosciuto nel letto e tu non ricordi con chi sono tornato ieri, non ti pare leggermente preoccupante?”
“Mmm...” la ragazza alzò gli occhi al cielo e schioccò la lingua con aria di scherzosa sufficienza, “e perché non lo hai chiesto a lui stamani se lo trovi così preoccupante?” gli chiese con ovvietà.
“Perché...ero confuso, accidenti, stava accadendo troppo velocemente e mi fa male dappertutto e la testa gira e il Moment...uff, cerca di ricordare!”
Il tono lamentoso sembrò avere il suo effetto su di lei che, corrugando la fronte, si grattò la testa con una mano come se quel gesto avesse il potere di schiarirle le idee:
“Non ricordo tanto,” gli rispose “non era il tuo ragazzo?”
...
...
...prego?
Guardò la sua amica sconvolto, incredulo dall'assurdità che aveva detto e dall'innocenza del tono che aveva usato, indeciso se classificarla come totalmente pazza o semplicemente nel pieno di un suo momento di idiozia.
“Robbie ma che c... io, io, io...” balbettò esasperato, “io non ho un ragazzo! In tal caso lo saprei anche senza chiedertelo, no?!”
“Ah. Sì. Beh, Kyle ieri ero brilla e ora sono confusa, abbi pazienza, non ricordo.”
“E allora chiedi al tuo ragazzo, lui è astemio e sic...” fece per aggiungere qualcosa quando la suoneria del telefono lo interruppe, “Oh scus...” iniziò, ma aprendo l’sms che gli era appena arrivato lesse il mittente, “Dave”, e spalancò gli occhi di colpo, “Robbieeee...mi manda anche i messaggini adesso!!!” gridò con tono isterico senza però chiedersi quando poteva aver registrato il suo numero nella sim. “Dio, se tu fossi una donna penserei che hai le tue cose…” si sentì rispondere dall'amica, “...quindi ti ha mandato un sms, mmm? Gravissimo. La situazione sta proprio degenerando!” e aggiunse con fare ironico, “D'altro canto mi tocca supplicarti di resistere tesoro, Edo è al lavoro, dovrai aspettare stasera quando tornerà.”
“Stasera è troppo tardi! Senti, è alto, moro e si chiama Davide.”
“Kyle, dai, ne conosco almeno cinque di persone che si chiamano Davide e quattro di loro hanno i capelli neri e sono alte! Sicuramente se non ti ho detto nulla è perché quel tipo mi era parso familiare, non ti avrei mai fatto andare via con un completo sconosciuto..credo…”
“Credo, tzé...” La osservò scontrosamente dal basso per sbuffargli in faccia, nervoso.
Ma erano tutti pazzi o lo era lui? - pensò estraendo dallo scatolone una pila di libri - Perché che nessuno trovasse strana quella situazione era ridicolo!
Insomma, o era diventato di moda svegliarsi con degli sconosciuti – ed era uno sconosciuto, checché ne dicesse la sua amica - distesi sullo stomaco o qualcosa veramente non andava nelle loro menti! Va bene che finora ne aveva parlato solo con una persona in pieno post sbornia ma un po' di sensibilità, per Diana! Per non dire di quel “Dave” poi. Anche lui non poteva esserci molto con la testa!
“Perché invece di borbottare a quel modo non sposti anche lo scatolone sotto quel tavolino? Non ho ancora deciso dove mettere quella roba ma lì mi da fastidio...”
La voce tranquilla dell'amica gli arrivò alle orecchie distraendolo appena e facendolo avvicinare al punto indicato, più automaticamente che altro, per eseguire.
“Che cosa c'è den...” iniziò a chiederle, ma prima di finire la frase il fondo si ruppe sparpagliando album, raccolte e vecchi schedari sul pavimento.
“Cosa c'è dentro?” gli domandò la ragazza divertita, “beh, ormai lo sai. Vedi anche di riordinarlo però!”

*

“Mmm...”
Sospirò languidamente, stropicciando la schiena contro il materasso e mordicchiandosi un labbro. Sentiva delle mani su di sé che lo accarezzavano dolci, l'aria scivolare sulla sua pelle nuda e qualcosa di umido strofinare il suo collo in tanti, piccoli tocchi delicati...
Conscio della situazione sbatté le ciglia stancamente, guardandosi intorno confuso, doveva essersi appisolato. - pensò leggermente instupidito dal sonno.
Quando era tornato a casa si era solo gettato sul letto, sorridendo a una foto che aveva trovato tra le tante che quel vecchio scatolone conteneva e addormentandosi poco dopo averla posata sul comodino, stanco per la serata appena passata, le fatiche di quel pomeriggio e il Moment che aveva nuovamente preso contro il mal di testa.
Si voltò così da un lato, ritrovandosi davanti un bel volto gentile, un volto che aveva qualcosa di conosciuto e ammirato nei lineamenti e sorrise istintivamente socchiudendo appena le palpebre.
In fondo era una cosa normale quella che stava facendo, era piacevole e, se non sbagliava, non era la prima volta che si svegliava...così.
“Oddio!”
Spalancò gli occhi di colpo piegando una gamba e mancando di poco il mento del proprietario di quelle mani.
“Ben svegliato tesoro...” gli sorrise intenerito Davide, “Scusa se ho fatto tardi, il capo mi ha fatto fare gli straordinari...”
Sbatté le ciglia sorpreso, boccheggiando un paio di volte prima di parlare, “Dave?”
“Ehm... Ti chiamano 'tesoro' in molti?” ridacchiò l'altro confuso.
“...no, è che, la porta era…tu non dovresti…”
“Cosa? Ti eri preoccupato?” il moro scosse la testa “Non dovresti, te l'ho detto e ripetuto!” gli disse mordendosi un labbro in ricordo della sera precedente e sorridendo con fare dolce, “Mi sembrava di averlo chiarito ieri, no?” aggiunse con una sfumatura maliziosa.
Chiarito? Kyle aprì la bocca per rispondergli, forse provare a continuare la frase che aveva iniziato poco prima, quando, in un attimo, sentì una mano abbassarsi sempre più su di lui, interrompendo ogni suo intento.
“...non...mmm...”
Oddio – pensò sospirando ancora - beh, in fondo era una reazione normale quella che stava avendo il suo corpo ora, no? In fondo quello che l'altro stava facendo era...era...
“Oddio…” si ritrovò a mugugnare mentre la mente si riempiva di nebbia e il corpo si muoveva istintivamente verso quella mano.
“Non?”
Lo sentì sorridere sul suo collo e strofinare appena il naso sulla pelle, “Ah...non...” chiuse gli occhi, “Oddio...”
“Non?”
Una risatina leggera, altri baci sul petto, quella mano sempre più curiosa...
“Io...”
Un sospiro e una mente piena di nebbia...che si sforza di rischiararsi e quella mano, quella mano delicata che sapeva perfettamente come...
“No!”
Uno spintone e un'espressione sorpresa:
“No?”
“Non voglio farlo, non voglio che...”
Kyle deglutì, ispirando forte.
Aveva il cuore che gli batteva a mille e le gambe che gli tremavano, per non parlare di quella particolare reazione che il suo corpo stava avendo e su cui, decise dopo poco, era bene sorvolare.
Sì, perché era quello il momento, l’aveva fermato perché non poteva andare avanti, l'avrebbe capito finalmente quel testone che lui non lo conosceva, che non sapeva chi era e non voleva saperlo!
Storse appena il naso, conscio di aver formulato quel pensiero almeno altre cento volte, quasi volesse convincersene, quando, prima che potesse anche solo aprire la bocca per concludere la frase lasciata a metà, una voce tranquilla lo interruppe:
“Va bene.”
Come?
Espirò sorpreso e in silenzio.
“Capita, non è certo un problema se non vuoi farlo.”
“Oh.”
Ma... Non voleva fare sesso? Era umano?
Si morse un labbro con espressione più seria, cercando di ignorare una strana sensazione che lo aveva invaso e vaghi ricordi di qualche ex meno...comprensivo che gli erano tornati in mente, poi sbuffò:
“M-ma sei pazzo? Senti, è una cosa assurda, anzi, ora che ci penso, come hai fatto a entrare a casa mia? E chi ti ha dato il mio numero di cellulare?”
“Mi hai dato tu le chiavi ieri e il numero è lo stesso di sei anni fa...”
Lo guardò stralunato e confuso, così sbottò:
“Ti ho dato...e come diavolo fai a sapere che…?” chiuse la bocca interdetto, quando l’altro continuò.
“Kyle ascolta, sei solo confuso, domani ricorderai lucidamente tutto, non preoccuparti!” gli sorrise rassicurante Dave, “sarà il mal di testa, ieri avevi anche bevuto qualche birra, è normale che...oh, e questa?”
Il cambio improvviso di discorso lo stupì leggermente, finché, spostando appena lo sguardo alla sua destra, non notò cosa aveva attratto l'attenzione dell'altro:
“La foto?”
“Sì, la mia non so dove sia finita!” ridacchiò il moro guardando i volti sorridenti che lo fissavano di rimando “Tu non sei cambiato molto sai, e dire che sono passati tutti questi anni!” aggiunse.
“N-non sono cambiato?”
“No, io sono irriconoscibile invece, in fondo lo sai, se non ti dicevo chi ero ieri sera non mi riconoscevi nemmeno!” gli sorrise amichevolmente, fissando quella vecchia foto che aveva tra le dita, “Ero proprio brutto con quel cesto di capelli, mmm?” e, sempre sorridendo, picchiettò con l’indice sopra una testa arruffata.
Kyle abbassò automaticamente lo sguardo sulla foto e annuì appena:
“Tu…”
Lui…
Davide era...
Alzò lo sguardo e lo fissò negli occhi sorpreso.
“Tu sei...”
Davide…il suo vecchio compagno di classe dell'ultimo anno?
Possibile? Ma tutto tornava, anche il perché sapesse quanto addormentato fosse la mattina, che caratteraccio avesse per gran parte della giornata, quale fosse il suo numero di cellulare…
Lui era semplicemente…
“...Dave?”
“Dimmi tesoro.”
Boccheggiò appena poi sospirò:
“Devo parlarti.”


Continua...


[iii] Kyle da buon italo-americano ha la strana abitudine di risvegliare il suo lato extra-europeo nei soprannomi che da' hai suoi amici, così Roberta sarà Rob/Robbie, Edoardo Eddie e Davide Dave.
_________________________

Penultimo capitolo andato!
Bentrovati!
Devo dire che Rob è identica a una mia amica (mi rendo conto adesso di aver "sfruttato" molte persone per ispirarmi a scrivere questa storia...mmm...), anche lei è il tipo che fa domande del genere..che cara *la lovva*...
Comunque! Scusate il ritardo, l'università in primis! Intanto ringrazio:
PsicoSoul: cara!!! La prima anima coraggiosa che mi ha detto cosa ne pensa, spero davvero che questo capitolo ti sia piaciuto!^^ Felice di sapere che secondo te scrivo bene, c'erano dei punti in cui la giudicia non sembrava molto convinta;), comunque la ff l'ho riguardata un po' e poi nel prossimo capitolo (l'ultimo!) lascerò anche il suo giudizio... Che ne dici quindi? Abbiamo scoperto chi è Dave, piccino, è sempre stato innamorato di lui e non l'ha mai dimenticato, peccato che sembri quasi gli abbia fatto un'agguato così!!!O.o Mah...
NonnaPapera: giusto, niente spoiler!^^ La persona di cui parlavo nell'altro capitolo!!! Sì, mi ha dato l'imput lui, è vero! E come ci rimasi quando me lo disse!!!XD Era così serioXD!!! Per il bacio, beh, dipende, io ci provo! E' che a volte se li fa dare, a volte finge di non volere, bisogna prenderlo nel momento giusto, eh. Ovvio!:P
Dada88: noooo, chi ritrovo, ma che piacere, la mia Mosquita!!!!!!!!!!!!!!!!! Hai ritentato con le Slash? Beh, allora ti devo proprio ringraziare dato che so che non ti ispira troppo!XD Per la prossima ff comunque ti va meglio, garantisco!^^ Amnesia dici? Non proprio, rimbecillimento da sbornia direi, ma del perché non lo riconosce lo hai appena letto!XD Eeehh gli anni passano per tutti (??? >.>)... Per la fine vedrai da te come si risolveranno le cose! Alla prossima!!! Un baciottolo!!!!!!!

E..beh! Brevissima che sono di fretta, grazie a tutti i lettori e anche a crivi, Mitsubachan, WithMask e maggie_chan per le seguite e 1vampira2 per le preferite, spero di non aver dimenticato nessuno!!! A presto!^^

   
 
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