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Autore: Iurin    03/11/2010    2 recensioni
Un probabile seguito de "La fabbrica di cioccolato!" .....propongo di fare una ola a Willy Wonka!!! xD
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eh...care ragazze mie...ci stiamo ormai avvicinando alla fine :) Ma non deprimetevi, manca ancora qualche capitoloetto :)

Baby_Barby: ahahahaha sì, il Willy guardone è andato XD XD XD E sì, Sanders è un cretino u.ù xD xD Spero che anche questo capitolo ti piaccia!!! Ciaoooooooooo ;)

Elly_93: guarda che sono io la sadica per eccellenza, che ti credi? Ahahahahah xD Comunque...dicevamo.......come è andato francese???? Oddio, spero bene!! Dai dai dai dai dai che sei una grandeeeeee!!!!!!! Purtroppo io non francese non so un'acciderbolina, altrimenti avrei creato una connessione telepatica tra me e te e ti avrei suggerito tutto.....xD Sì, sto fuori. xD Se ti serve qualcosa di greco fammelo sapere ahahahaha ma penso di no. xD Un bacione mon amour!!!!!!!!!!!!!!

Godetevi il nuovo capitolo, e grazie a tutti!!!!


Amicizia

 

Quella notte non fu delle più tranquille: mi rigiravo nel letto in continuazione, come presa da un malessere, anche se magari non era corporeo. Mi trovavo in una sorta di dormiveglia, e ogni volta che prendevo completamente coscienza guardavo la sveglia sperando che fosse l’ora di alzarsi, per far terminare il prima possibile quell’angoscia. Solo verso la fine della notte riuscii ad addormentarmi con un sospiro, e così caddi in un sonno profondo, che, come potei constatare in seguito, neanche la sveglia era riuscita a interrompere. Quando infatti riaprii gli occhi, tutta la mia camera era completamente inondata di sole, e guardando guardai quella che avrebbe dovuto svegliarmi, esclamai esterrefatta:
“Mezzogiorno?!”
Saltai giù dal letto come una furia e mi vestii alla velocità della luce, e sorprendendomi alquanto, mi ritrovai davanti alla porta di casa alle 12:14.
“Sono in un ritardo mostruoso…se continuo così va a finire che Alex o mi licenzia o mi ammazza direttamente.”
Era questo il mio pensiero quando aprii la porta per uscire, ma appena la spalancai Alex volò via dalla mia mente come un uccellino dalla gabbietta aperta. Davanti a me, infatti, c’era qualcuno, qualcuno che come lo vidi mi fece rabbuiare.
“Che ci fai qui?” gli domandai.
“Volevo parlarti.” Mi disse George passandosi una mano tra i capelli rossi. Era quello il gesto che faceva quando era nervoso. Lo guardai: le sue spalle perennemente ricurve in avanti mi diedero una sensazione di compassione (anche se sapevo perfettamente che quelle ossa erano così da quando aveva dieci anni), e questo perché subito dopo lo avevo guardato negli occhi. C’era una luce strana in loro, un luce che diceva “per favore” in un modo tanto intenso che non potei non acconsentire alla sua richiesta.
Lo feci quindi entrare in casa e, mandando al diavolo il lavoro e tutto il resto, lo feci accomodare sul divano.
“Di che volevi parlarmi?” gli chiesi subito.
“Non so di preciso…” mi rispose “Credo un po’ di tutto.”
Mi sedetti accanto a lui e lo incalzai: “Avanti allora.”
George si passò di nuovo la mano tra i capelli e cominciò:
“Prima di tutto: grazie di avermi fatto entrare; insomma, lo so che sei arrabbiata con me e tutto il resto, quindi…”
“Non c’è di che.”
“Ebbene…tutto è iniziato stamattina. Ero andato in ufficio, come al solito d’altronde, e a dirla tutta non ero neanche troppo felice, dato che Alex mi aveva affibbiato di riordinare tutto l’archivio, ma comunque, stavo dicendo…entro in ufficio e mi guardo intorno, e vedo la tua scrivania vuota. Francamente non mi sono neanche chiesto perché non c’eri, dato che in qualche modo potevo anche immaginarmelo, ma fatto sta che guardando la tua scrivania mi cade l’occhio su quella di Stacy dato che è vicinissima alla tua, e la vedo parlare con un tizio alto, biondo, che sorride come un demente.” Sorrise fra sé e sé “Dovevi vedere che razza di faccia che aveva! Beh, tu sai quanto maledettamente curioso sono, e allora che faccio? Mi avvicinò per sapere di che caspita Stacy sta parlando con un tipo del genere…” A questo punto George iniziò con maestria ad imitare le voci di Stacy e dell’altra persona, cosa che nonostante tutto riuscì a strapparmi un sorriso:
“«Allora,» ha detto il tizio «sono o non sono il migliore?»
E Stacy ha fatto «Non ti allargare.»
«Ma ammettilo che senza di me saresti perduta.»
«Seeee non ti dico. Però mi sei stato molto utile.» ha detto Stacy, o qualcosa del genere.
«Beh, grazie!» ha fatto l’altro «modestamente sono un grande attore.»
«Di grande c’è solo il tuo ego, Mark.»”
“Mark?!” chiesi a George a quel punto.
“Sì.” Mi rispose lui “Da quanto ho capito quel tizio si chiama così.”
Il mio cervello si mise in moto all’istante.
“Comunque,” continuò George “quei due hanno iniziato a parlare, a confabulare soprattutto…c’era quel Mark che non faceva altro che vantarsi della sua impresa…e io mi chiedevo curioso che caspita avesse fatto di tanto grandioso…e alla fine…beh, indovina di chi si sono messi a parlare?”
“Mah,”feci io “non so…di me, forse?”
“Già, ma non sono riuscito a capire perché. Fatto sta comunque che Mark aveva portato a termine un favore che gli aveva chiesto Stacy, e ora lui reclamava una sorta di ricompensa, anche se non so quale, perché me ne sono dovuto andare…secondo te di cosa si trattava?”
“Secondo me” feci io “Mark e Stacy sono amici…”
“Ok, fin qui c’ero anch’io…”
“E dato quello che mi è successo ultimamente – George fece una faccia interrogativa – credo proprio che Stacy abbia usato Mark per far ingelosire Willy e farci litigare…o qualcosa del genere…”
“Aahh” disse George “tutto chiaro…no aspetta: Willy chi?”
Mi ricordai in quel momento che George di Willy non ne sapeva un accidente, e allora glielo dissi, soprattutto per vedere la sua faccia sorpresa:
“Mi sono messa con niente popo di meno che Willy Wonka!”
George mi guardò allibito e poi emise un fischio.
“Cavolo!”esclamò “Congratulazioni!”
In quel momento mi sembrò come se tutte le divergenze tra di noi fossero puf! sparite in un batter d’occhio, e così gli raccontai tutto per filo e per segno, dato che non l’avevo più aggiornato da qualche giorno.
E così la nostra amicizia era di nuovo saldata, grazie anche a Stacy! Mi viene da ridere a pensarlo! E soprattutto mi viene da ridere pensando a come lo prenderebbe lei a sapere che è stata la causa della mia riconciliazione col roscio!
Ah, dimentico una cosa:
Mark se ne può pure andare al diavolo!
 


   
 
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