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Autore: Cicci 12    04/11/2010    4 recensioni
- Capitan Jack Sparrow.- si fece notare una voce, appartenente alla stessa persona la cui mano sosteneva la lama.
I due compagni, fermatisi dietro al pirata, spostarono a loro volta lo sguardo verso quella voce così chiara e squillante; una giovane ragazza, dai lunghi capelli castani e gli occhi verdi, chiarissimi, con un portamento fiero ed elegante, sogghignava in direzione del loro capitano, la mano che reggeva la spada era ferma e sicura. [...]- E cosa vuole, dunque, una così dolce fanciulla come voi da un pirata come me?- chiese cordialmente lui, massaggiandosi il collo nel punto in cui, pochi istanti prima, era appoggiata la lama.
- Davvero non mi riconosci? Sei una delusione, capitan Sparrow.- esclamò la giovane, scuotendo la testa. [...] Va bene, vorrà dire che mi toccherà rinfrescarti la memoria. Mi presento; sono il capitano Yara Barked, per servirvi.-( dal capitolo 1)
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Rivisitata, modificata e soprattutto finita; ecco la mia ff sui pirati dei caraibi, già pubblicata parecchi anni fa e che ora ho deciso di riproporvi. Spero tanto di poter soddisfare ancora una volta i miei lettori. Buona lettura! [CAPITOLI RIVISITATI IN DATA 30/09/2015]
Cicci 12
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hector Barbossa, Jack Sparrow, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 2 Verso la Baia dei Relitti

La Perla Bianca

La perla bianca

Cap. 2 Verso la Baia dei Relitti

 

Una leggera brezza spirò dall’oceano lungo il molo a cui era attraccata la Perla Nera.

L’ideale per riprendere la navigazione, pensò Jack Sparrow, dopo essersi bagnato l’indice destro, per poi sollevarlo in aria e valutare in che direzione viaggiasse il vento.

Mise un piede sul primo piolo della scaletta che l’avrebbe riportato sulla sua nave, quando si bloccò per voltarsi verso Yara.

- Ah, un’ultima cosa: non so come potrà reagire la mia ciurma con il capitano della Perla Bianca a bordo.-

- Non ti devi preoccupare, Jack. Sono pronta anche a questo.- rispose con un sorriso di sfida la giovane, facendogli l’occhiolino.

- Oh… Molto bene.- sussurrò l’uomo, spiazzato dalla sicurezza della piratessa, prima di riprendere la sua salita verso il ponte della nave.

- Ce l’avete fatta, finalmente. Pensavamo vi foste persi.- lo accolse Barbossa, attendendo con ansia una spiegazione che lo soddisfacesse.

- Molto spiritoso. Diciamo… che abbiamo avuto un contrattempo.-

- Del tipo?- chiese curioso l’uomo, sollevando un sopracciglio.

- È alla fine della scaletta.- rispose Jack, indicando il punto in cui Elizabeth e William stavano salendo in quel momento, per poi ignorarlo ed interessarsi ad un cima legata male; il vecchio capitano dovette attendere solo pochi istanti, prima di notare la chioma castana della Barked apparire oltre il parapetto.

- Ehilà! Ci sei anche tu Barbossa? Che sorpresa.- esclamò la giovane, sollevano lo sguardo e trovandosi davanti l’ex primo ufficiale della Perla Nera.

- Yara Barked? Il capitano della Perla Bianca?- esclamò lui, sorpreso.

- In persona. Sono contenta che almeno tu mi abbia riconosciuta al primo colpo. A differenza di Jack.- commentò la ragazza, guardando contrariata il diretto interessato, ancora concentrato sulla cima.

- Sparrow! Cosa ci fa lei sulla mia nave?- chiese alterato Barbossa.

- Primo, questa è la MIA nave. Secondo…-

- Secondo, glielo spiego io, Jack.- lo interruppe la mora.

- Sono stata io a chiedere a Jack di prendermi nella sua ciurma. Ho bisogno di aiuto.- proseguì la piratessa, rivolgendosi a Barbossa.

- Oh, hai bisogno di aiuto. E non hai esitato a venire da noi, che siamo tuoi nemici giurati da… quanti anni?- la canzonò il pirata, portandosi a pochi centimetri dal viso della bruna.

- Ti ringrazio, ma non c’è bisogno di ricordarmi che siamo nemici. Jack l’ha già fatto almeno un migliaio di volte. Ma lasciami finire. Mi hanno sottratto la Perla Bianca.-

Barbossa stava per ribattere, ma fu preceduto da Yara.

- Non so chi sia stato, anche se una mezza idea ce l’avrei. Ma il problema non è la Perla, o almeno non lo è per voi. Nemmeno Jack avrebbe accettato di aiutarmi, al contrario, non credi? La questione è un'altra. Ovvero questo.-

E come aveva fatto poco prima, mostrò lo smeraldo che splendeva al suo dito, piazzandolo davanti al naso arricciato del vecchio pirata.

- Cosa centra adesso uno dei 9 pezzi da 8? So benissimo che tuo padre era uno dei pirati nobili, e dal momento che ora l’anello è in tuo possesso, presumo che il caro John sia passato a miglior vita, ma questo non mi convincerà a…-

- Non devi farlo per me, ma per la fratellanza.-

- La fratellanza?-

- Esatto. Temo che colui che mi ha sottratto la nave cercasse proprio questo anello.-

Barbossa la osservò per un po’, riordinando le idee.

- Spiegati meglio.-

- D’accordo. Penso che chi mi ha preso l’imbarcazione sia ora diretto alla Baia dei Relitti e che voglia prendere il mio posto nella fratellanza.- lo accontentò Yara, utilizzando, a suo parere, parole più comprensibili.

- Tutti sono a conoscenza del fatto che sei tu l’erede di John Barked. Non vedo come gli altri pirati nobili possano cadere in una trappola. E nemmeno capisco cosa centra il fatto che la nave ti sia stata rubata.- le fece notare Barbossa.

- Sottratta.-

- Come prego?- domandò l’uomo, riducendo gli occhi a due fessure.

- Sottratta, non rubata. Ci tengo a precisarlo. Comunque sia, hai tutte le ragioni per dire ciò. Tuttavia colui che mi ha sottratto la Perla, se è chi dico io, ha abbastanza risorse da cavarsela anche senza il pezzo da 8.-

- Le tue parole fanno presumere che tu sia a conoscenza del colpevole, quindi.-

- Sospetto di qualcuno, in effetti.-

- E saresti così gentile da renderci partecipi di questo tuo sospetto? Se dobbiamo aiutarti, vorremmo almeno sapere chi sarà il nostro nemico.- pose un’altra domanda Barbossa, alzando gli occhi al cielo.

- Più che giusto. Credo che tu lo conosca abbastanza bene, in realtà. Faceva parte della mia ciurma, infondo. Sono incline a pensare si tratti di mio cugino Tristan. -

- Tristan Barked? Non sapevo fosse tuo cugino, nonostante lo stesso cognome.-

- In effetti preferisco non si sappia in giro. E vorrei continuare tale tradizione.- ammise la giovane, abbassando la voce, quasi temendo di farsi sentire.

- Non ti sembra assomigli un po’ a Jack, a volte?- sussurrò Will ad Elizabeth, ricevendo in risposta uno guardo scettico da parte della bionda.

- È il figlio del fratello di mio padre, Andrew Barked. Da quando mio zio è morto, Tristan è sempre stato convinto che mio padre avrebbe passato il comando a lui, essendo un maschio. Ma, quando il mio povero padre è morto e ha affidato la nave e la ciurma a me, il mio caro cugino si è ribellato. Per questo l’ho cacciato. Ma nel giro di due anni deve aver progettato la sua vendetta e dopo essersi procurato una ciurma ha preso anche la mia insieme alla Perla.- terminò la sua spiegazione la ragazza.

- Capisco… quindi, ricapitolando; ora tu sei venuta da noi, tuoi nemici giurati, per chiederci di aiutarti a sconfiggere tuo cugino e a recuperare la nave, che noi saremmo ben felici di vedere sul fondo dell’oceano, dico bene?- fece il punto della situazione Barbossa.

- Dici bene. Detta così sembra un paradosso, in effetti, ma se la si vede da un altro punto di vista, ovvero quello della fratellanza e dell’aiuto reciproco tra pirati, non è poi così male. Comunque sia, tieni conto che dopo questa missione, ognuno andrà per la sua strada. Ovviamente so che se riusciremo nell’impresa avrò un debito con te e sono pronta a pagarlo.-

I due capitani si guardarono negli occhi, uno riflettendo sulla proposta, l’altra speranzosa.

- D’accordo, ti aiuteremo. Ma qualunque sarà il favore che ti chiederò in futuro, dovrai accettarlo senza compromessi.- accettò alla fine il capitano della Perla Nera.

- Ci puoi scommettere. Allora è andata?- chiese Yara, allungando una mano per suggellare il patto.

- Andata.- rispose Barbossa, stringendola.

- Ehi, nessuno chiede il mio parere, qui?- chiese Jack, sentendosi escluso.

- No.- esclamò Barbossa, dirigendosi al timone. – Salpiamo ciurma! Alla Baia dei Relitti!-

Con un grido di approvazione, tutti si misero ai loro posti e finalmente lasciarono il porto.

- Capitano Barked, se mi vuole seguire, le mostro la sua cabina.- si rivolse a lei Gibbs.

- Non sono il tuo capitano, mastro Gibbs, puoi chiamarmi semplicemente Yara. Finchè sarò a bordo della Perla Nera sarò un semplice mozzo.- gli rispose la giovane, sorridendo all’uomo.

- Ehm… si… d’accordo… Se mi vuoi seguire, allora…-

Così, dopo aver preso possesso della cabina che sarebbe stata sua durante la sua permanenza sulla nave, stanca ed indebolita dal lungo viaggio, decise di riposarsi un po’.

Era ormai notte inoltrata quando si svegliò di soprassalto, in seguito ad un incubo che aveva popolato i suoi sogni.

- Dannazione.- imprecò la piratessa, asciugandosi il sudore dalla fronte con una mano.

Erano quasi le tre di notte, ma Yara decise di salire sul ponte per prendere una boccata d’aria e cercare, in questo modo, di scacciare ogni residuo del sogno.

Raggiunse il parapetto della nave, osservando l’oceano che si estendeva davanti a lei fino all’orizzonte e aspirando la brezza marina che si levava leggera: adorava il mare, in fondo era il luogo dov’era nata e cresciuta, e adorava il suo profumo di salsedine.

Erano trascorsi solo pochi minuti quando sentì un’asse del ponte scricchiolare dietro di sé; era stato un rumore così leggero e debole da rischiare di non essere udito da un normale essere umano, ma non così tanto da non essere percepito da un pirata addestrato a lottare come lei: voltò appena la testa, mentre la mano già correva all’elsa della spada, ma vedendo una veste da notte volteggiare al vento, la ritirò, tornando ad osservare l’ampia distesa d’acqua.

- Anche tu non riesci a dormire, Elizabeth?-

- Scusa, ti ho spaventata?- si rivolse a lei la Swann, fermandosi al suo fianco ed appoggiando i gomiti al bordo della nave

- No, tranquilla. Sono poche le cose che mi spaventano o che mi prendono alla sprovvista. Combattere fin da piccola contro pirati molto più grossi di te fa quest’effetto.- la tranquillizzò, sorridendo.

- Non dev’essere stato facile per te, vero?- aggiunse la bionda, voltandosi verso il suo profilo.

- Ci ho fatto l’abitudine.- rispose Yara, alzando le spalle. – Mio padre ha iniziato ad addestrarmi nel combattimento con la spada quando avevo otto anni e ho cominciato a lottare al suo fianco a dieci. Non posso certo dire di essere inesperta. Non sarò mai ai livelli di Jack o Barbossa,  questo è sicuro, ma me la cavo. Per lo meno evito di farmi ammazzare.-

- E com’è stato diventare il capitano di una nave?-

- Complicato in effetti. Ma dopo un po’ ci si prende la mano.-

- Anche io sono stata capitano di una nave, qualche anno fa.- le rivelò l’altra, mentre il vento le scompigliava i capelli, guadagnandosi un’occhiata stupita da parte della piratessa.

- Dici sul serio?-

- Già, sono passati… circa quattro anni. È successo durante la battaglia contro Davy Jones. Sao Feng, poco prima di morire, ha eletto me come capitano della sua nave, consegnandomi uno dei 9 pezzi da 8.-

- Questo significa… che anche tu sei uno dei nove pirati nobili?- esclamò sempre più stupita Yara.

- Ero. Dopo la morte di Lord Beket e la sconfitta di Davy Jones ho passato il comando ad uno degli uomini della ciurma.-

- E come mai sei tornata su questa nave di scellerati? Potevi averne una tutta tua.-

- Will è tornato, voleva continuare il viaggio con Jack e io volevo restare con lui.- finì il suo racconto Elizabeth, sorridendo alla mora.

- Capisco. L’amore fa sempre questi brutti scherzi.- la prese in giro Yara, facendola ridere.

Rimasero in silenzio per alcuni secondi, ascoltando il rumore del vento.

- Mio padre è morto quando avevo diciott’anni e sono diventata il capitano della Perla a quell’età. Ero ancora giovane e inesperta, nonostante tutto, ma grazie all’aiuto di un amico ho imparato a far bene il mio lavoro. La mia ciurma mi ha sempre rispettato, e per me è quello che più conta.-

- Amico?- osservò la bionda, con tono malizioso.

- Già. Un amico.- disse sorridendo la Barked.

- Purtroppo mi ha lasciato un paio di anni fa, in battaglia.- le spiegò Yara, mentre l’altra tossicchiava imbarazzata.

- Oh, mi dispiace.. io..- cercò di scusarsi Elizabeth, tornando seria, rendendosi improvvisamente conto di aver appena fatto una pessima figura.

- Non preoccuparti, non ti devi scusare. Non potevi saperlo. E poi è il passato, ho imparato ad accettare che lui non c’è più.-

Il capitano della Perla Bianca sentì le lacrime premerle sugli occhi, prepotenti e pronte ad uscire, ma riuscì a ricacciarle indietro; non le piaceva mostrarsi debole e ancora meno frignare davanti ad altre persone.

Non si addiceva al capitano di una nave pirata, come le diceva sempre lui.

- Scusa, ora sarà meglio che vada a dormire ancora un po’. Il viaggio sarà lungo e anche la battaglia temo. Notte Elizabeth.-

- Buonanotte Yara.-

La giovane Barked, dopo un ultimo cenno si saluto, si ritirò nella sua cabina e lo stesso fece la bionda; il resto della notte passò tranquilla, e nei sogni di Yara comparve più di una volta un certo amico, questa volta senza incubi.

 


Note dell’autrice:

Eccomi quiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!

Non vi ho fatto aspettare troppo, vero??? ;) si, si, sono stata brava… ^^

Ok, basta autolodarmi, non lo faccio più, promesso. V.V

Bè, come vi è sembrato questo secondo capitolo? La storia comincia ad entrare nel vivo, vero? ;)

L’altro giorno una mia amica su Facebook mi ha taggato in un video, quello della scena finale de “La maledizione della prima luna” in cui Jack canta la canzone dei pirati (si, io e le mie amiche siamo delle ubriacone :P), così mi è venuta voglia di rivedere alcune scene del film; così sono andata su YouTube e mi sono imbattuta nei fuori scena e negli errori dei film.

Ho riso come una matta!!! XDXD

Johnny è un mito!! E pure Goeffry Rush… grandissimi!!!!

Poi ho letto la trama del 4° capitolo… il fatto che nn ci siamo Will ed Elizabeth non mi piace tanto. -.-

Ma vedremo cos’hanno combinato in questo nuovo film. V.V

_Josephina Jonas_: la mia prima lettrice!! Che bellooooooo!!! ^^ ok, tranquilla, non sono pazza… ma quelle attacco di Jeckite ogni tanto ci vuole. :P sono contenta che la ff t’incuriosisca e spero continui a farlo. Anche io adoro Jack e i film dei pirati dei caraibi. Il primo lo so a memoria; piuttosto che perdermelo quando lo trasmettono in TV, sto in casa. :P un bacioneeeee!!

Visbs88: grazieeeeeee!! ^^ sono contenta che ti piacciano sia la storia che il mio modo di scrivere. In effetti questa storia l’ho riveduta proprio recentemente, perché l’ho scritta qualche anno fa, ma non mi soddisfaceva più di tanto come l’avevo scritta, quindi l’ho messa a posto. ^^ eeeeeeh… a volte me lo chiedo anche io. Pensa te che l’idea mi è venuta una mattina a letto, dopo che la sera prima avevo rivisto per la millesima volta la maledizione. Allora stavo fissando un poster attaccato all’armadio di Jack e Will e mi è venuta l’idea di scrivere una ff sui pirati dei caraibi. Ovviamente volevo introdurre un nuovo personaggio e mi è venuta in mente un opposto della Perla Nera. E se una era nera, bè, l’altra doveva essere bianca. E così è nata la Perla Bianca e il suo capitano Yara. ^^ si, anche io adoro i bisticci tra Jack e Barbossa e spero tanto di essere riuscita a renderli bene. un bacione grandeeeee!!! J

  
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