La Perla Bianca
Cap. 2 Verso la Baia dei Relitti
Una leggera brezza spirò dall’oceano lungo il molo a cui
era attraccata
L’ideale
per riprendere la navigazione, pensò Jack Sparrow, dopo essersi
bagnato l’indice destro, per poi sollevarlo in aria e valutare in che direzione
viaggiasse il vento.
Mise un piede sul primo piolo della scaletta che l’avrebbe
riportato sulla sua nave, quando si bloccò per voltarsi verso Yara.
- Ah, un’ultima cosa: non so come potrà reagire la mia
ciurma con il capitano della Perla Bianca a bordo.-
- Non ti devi preoccupare, Jack. Sono pronta anche a
questo.- rispose con un sorriso di sfida la giovane, facendogli l’occhiolino.
- Oh… Molto bene.- sussurrò l’uomo, spiazzato dalla
sicurezza della piratessa, prima di riprendere la sua salita verso il ponte
della nave.
- Ce l’avete fatta, finalmente. Pensavamo vi foste persi.-
lo accolse Barbossa, attendendo con ansia una spiegazione che lo soddisfacesse.
- Molto spiritoso. Diciamo… che abbiamo avuto un
contrattempo.-
- Del tipo?- chiese curioso l’uomo, sollevando un
sopracciglio.
- È alla fine della scaletta.- rispose Jack, indicando il
punto in cui Elizabeth e William stavano salendo in quel momento, per poi
ignorarlo ed interessarsi ad un cima legata male; il vecchio capitano dovette
attendere solo pochi istanti, prima di notare la chioma castana della Barked apparire
oltre il parapetto.
- Ehilà! Ci sei anche tu Barbossa? Che sorpresa.- esclamò
la giovane, sollevano lo sguardo e trovandosi davanti l’ex primo ufficiale della
Perla Nera.
- Yara Barked? Il capitano della Perla Bianca?- esclamò
lui, sorpreso.
- In persona. Sono contenta che almeno tu mi abbia
riconosciuta al primo colpo. A differenza di Jack.- commentò la ragazza,
guardando contrariata il diretto interessato, ancora concentrato sulla cima.
- Sparrow! Cosa ci fa lei sulla mia nave?- chiese alterato
Barbossa.
- Primo, questa è la MIA nave. Secondo…-
- Secondo, glielo spiego io, Jack.- lo interruppe la mora.
- Sono stata io a chiedere a Jack di prendermi nella sua
ciurma. Ho bisogno di aiuto.- proseguì la piratessa, rivolgendosi a Barbossa.
- Oh, hai bisogno di aiuto. E non hai esitato a venire da
noi, che siamo tuoi nemici giurati da… quanti anni?- la canzonò il pirata,
portandosi a pochi centimetri dal viso della bruna.
- Ti ringrazio, ma non c’è bisogno di ricordarmi che siamo
nemici. Jack l’ha già fatto almeno un migliaio di volte. Ma lasciami finire. Mi
hanno sottratto
Barbossa stava per ribattere, ma fu preceduto da Yara.
- Non so chi sia stato, anche se una mezza idea ce
l’avrei. Ma il problema non è
E come aveva fatto poco prima, mostrò lo smeraldo che
splendeva al suo dito, piazzandolo davanti al naso arricciato del vecchio
pirata.
- Cosa centra adesso uno dei 9 pezzi da 8? So benissimo
che tuo padre era uno dei pirati nobili, e dal momento che ora l’anello è in
tuo possesso, presumo che il caro John sia passato a miglior vita, ma questo
non mi convincerà a…-
- Non devi farlo per me, ma per la fratellanza.-
- La fratellanza?-
- Esatto. Temo che colui che mi ha sottratto la nave
cercasse proprio questo anello.-
Barbossa la osservò per un po’, riordinando le idee.
- Spiegati meglio.-
- D’accordo. Penso che chi mi ha preso l’imbarcazione sia ora
diretto alla Baia dei Relitti e che voglia prendere il mio posto nella
fratellanza.- lo accontentò Yara, utilizzando, a suo parere, parole più
comprensibili.
- Tutti sono a conoscenza del fatto che sei tu l’erede di
John Barked. Non vedo come gli altri pirati nobili possano cadere in una trappola.
E nemmeno capisco cosa centra il fatto che la nave ti sia stata rubata.- le
fece notare Barbossa.
- Sottratta.-
- Come prego?- domandò l’uomo, riducendo gli occhi a due
fessure.
- Sottratta, non rubata. Ci tengo a precisarlo. Comunque
sia, hai tutte le ragioni per dire ciò. Tuttavia colui che mi ha sottratto
- Le tue parole fanno presumere che tu sia a conoscenza del
colpevole, quindi.-
- Sospetto di qualcuno, in effetti.-
- E saresti così gentile da renderci partecipi di questo
tuo sospetto? Se dobbiamo aiutarti, vorremmo almeno sapere chi sarà il nostro
nemico.- pose un’altra domanda Barbossa, alzando gli occhi al cielo.
- Più che giusto. Credo che tu lo conosca abbastanza bene,
in realtà. Faceva parte della mia ciurma, infondo. Sono incline a pensare si
tratti di mio cugino Tristan. -
- Tristan Barked? Non sapevo fosse tuo cugino, nonostante
lo stesso cognome.-
- In effetti preferisco non si sappia in giro. E vorrei
continuare tale tradizione.- ammise la giovane, abbassando la voce, quasi
temendo di farsi sentire.
- Non ti sembra assomigli un po’ a Jack, a volte?-
sussurrò Will ad Elizabeth, ricevendo in risposta uno guardo scettico da parte
della bionda.
- È il figlio del fratello di mio padre, Andrew Barked. Da
quando mio zio è morto, Tristan è sempre stato convinto che mio padre avrebbe passato
il comando a lui, essendo un maschio. Ma, quando il mio povero padre è morto e
ha affidato la nave e la ciurma a me, il mio caro cugino si è ribellato. Per
questo l’ho cacciato. Ma nel giro di due anni deve aver progettato la sua vendetta
e dopo essersi procurato una ciurma ha preso anche la mia insieme alla Perla.- terminò
la sua spiegazione la ragazza.
- Capisco… quindi, ricapitolando; ora tu sei venuta da noi,
tuoi nemici giurati, per chiederci di aiutarti a sconfiggere tuo cugino e a
recuperare la nave, che noi saremmo ben felici di vedere sul fondo dell’oceano,
dico bene?- fece il punto della situazione Barbossa.
- Dici bene. Detta così sembra un paradosso, in effetti,
ma se la si vede da un altro punto di vista, ovvero quello della fratellanza e
dell’aiuto reciproco tra pirati, non è poi così male. Comunque sia, tieni conto
che dopo questa missione, ognuno andrà per la sua strada. Ovviamente so che se
riusciremo nell’impresa avrò un debito con te e sono pronta a pagarlo.-
I due capitani si guardarono negli occhi, uno riflettendo
sulla proposta, l’altra speranzosa.
- D’accordo, ti aiuteremo. Ma qualunque sarà il favore che
ti chiederò in futuro, dovrai accettarlo senza compromessi.- accettò alla fine
il capitano della Perla Nera.
- Ci puoi scommettere. Allora è andata?- chiese Yara, allungando
una mano per suggellare il patto.
- Andata.- rispose Barbossa, stringendola.
- Ehi, nessuno chiede il mio parere, qui?- chiese Jack,
sentendosi escluso.
- No.- esclamò Barbossa, dirigendosi al timone. – Salpiamo
ciurma! Alla Baia dei Relitti!-
Con un grido di approvazione, tutti si misero ai loro
posti e finalmente lasciarono il porto.
- Capitano Barked, se mi vuole seguire, le mostro la sua
cabina.- si rivolse a lei Gibbs.
- Non sono il tuo capitano, mastro Gibbs, puoi chiamarmi
semplicemente Yara. Finchè sarò a bordo della Perla Nera sarò un semplice
mozzo.- gli rispose la giovane, sorridendo all’uomo.
- Ehm… si… d’accordo… Se mi vuoi seguire, allora…-
Così, dopo aver preso possesso della cabina che sarebbe
stata sua durante la sua permanenza sulla nave, stanca ed indebolita dal lungo
viaggio, decise di riposarsi un po’.
Era ormai notte inoltrata quando si svegliò di
soprassalto, in seguito ad un incubo che aveva popolato i suoi sogni.
- Dannazione.- imprecò la piratessa, asciugandosi il
sudore dalla fronte con una mano.
Erano quasi le tre di notte, ma Yara decise di salire sul
ponte per prendere una boccata d’aria e cercare, in questo modo, di scacciare
ogni residuo del sogno.
Raggiunse il parapetto della nave, osservando l’oceano che
si estendeva davanti a lei fino all’orizzonte e aspirando la brezza marina che
si levava leggera: adorava il mare, in fondo era il luogo dov’era nata e
cresciuta, e adorava il suo profumo di salsedine.
Erano trascorsi solo pochi minuti quando sentì un’asse del
ponte scricchiolare dietro di sé; era stato un rumore così leggero e debole da
rischiare di non essere udito da un normale essere umano, ma non così tanto da
non essere percepito da un pirata addestrato a lottare come lei: voltò appena
la testa, mentre la mano già correva all’elsa della spada, ma vedendo una veste
da notte volteggiare al vento, la ritirò, tornando ad osservare l’ampia distesa
d’acqua.
- Anche tu non riesci a dormire, Elizabeth?-
- Scusa, ti ho spaventata?- si rivolse a lei
- No, tranquilla. Sono poche le cose che mi spaventano o
che mi prendono alla sprovvista. Combattere fin da piccola contro pirati molto
più grossi di te fa quest’effetto.- la tranquillizzò, sorridendo.
- Non dev’essere stato facile per te, vero?- aggiunse la
bionda, voltandosi verso il suo profilo.
- Ci ho fatto l’abitudine.- rispose Yara, alzando le
spalle. – Mio padre ha iniziato ad addestrarmi nel combattimento con la spada
quando avevo otto anni e ho cominciato a lottare al suo fianco a dieci. Non
posso certo dire di essere inesperta. Non sarò mai ai livelli di Jack o
Barbossa, questo è sicuro, ma me la cavo.
Per lo meno evito di farmi ammazzare.-
- E com’è stato diventare il capitano di una nave?-
- Complicato in effetti. Ma dopo un po’ ci si prende la
mano.-
- Anche io sono stata capitano di una nave, qualche anno
fa.- le rivelò l’altra, mentre il vento le scompigliava i capelli,
guadagnandosi un’occhiata stupita da parte della piratessa.
- Dici sul serio?-
- Già, sono passati… circa quattro anni. È successo
durante la battaglia contro Davy Jones. Sao Feng, poco prima di morire, ha
eletto me come capitano della sua nave, consegnandomi uno dei 9 pezzi da 8.-
- Questo significa… che anche tu sei uno dei nove pirati
nobili?- esclamò sempre più stupita Yara.
- Ero. Dopo la morte di Lord Beket e la sconfitta di Davy
Jones ho passato il comando ad uno degli uomini della ciurma.-
- E come mai sei tornata su questa nave di scellerati?
Potevi averne una tutta tua.-
- Will è tornato, voleva continuare il viaggio con Jack e
io volevo restare con lui.- finì il suo racconto Elizabeth, sorridendo alla mora.
- Capisco. L’amore fa sempre questi brutti scherzi.- la
prese in giro Yara, facendola ridere.
Rimasero in silenzio per alcuni secondi, ascoltando il
rumore del vento.
- Mio padre è morto quando avevo diciott’anni e sono
diventata il capitano della Perla a quell’età. Ero ancora giovane e inesperta,
nonostante tutto, ma grazie all’aiuto di un amico ho imparato a far bene il mio
lavoro. La mia ciurma mi ha sempre rispettato, e per me è quello che più conta.-
- Amico?- osservò la bionda, con tono malizioso.
- Già. Un amico.- disse sorridendo
- Purtroppo mi ha lasciato un paio di anni fa, in
battaglia.- le spiegò Yara, mentre l’altra tossicchiava imbarazzata.
- Oh, mi dispiace.. io..- cercò di scusarsi Elizabeth,
tornando seria, rendendosi improvvisamente conto di aver appena fatto una
pessima figura.
- Non preoccuparti, non ti devi scusare. Non potevi
saperlo. E poi è il passato, ho imparato ad accettare che lui non c’è più.-
Il capitano della Perla Bianca sentì le lacrime premerle
sugli occhi, prepotenti e pronte ad uscire, ma riuscì a ricacciarle indietro;
non le piaceva mostrarsi debole e ancora meno frignare davanti ad altre persone.
Non si addiceva al capitano di una nave pirata, come le
diceva sempre lui.
- Scusa, ora sarà meglio che vada a dormire ancora un po’.
Il viaggio sarà lungo e anche la battaglia temo. Notte Elizabeth.-
- Buonanotte Yara.-
La giovane Barked, dopo un ultimo cenno si saluto, si
ritirò nella sua cabina e lo stesso fece la bionda; il resto della notte passò
tranquilla, e nei sogni di Yara comparve più di una volta un certo amico,
questa volta senza incubi.
Note
dell’autrice:
Eccomi
quiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!
Non vi ho fatto aspettare troppo,
vero??? ;) si, si, sono stata brava… ^^
Ok, basta autolodarmi, non lo faccio
più, promesso. V.V
Bè, come vi è sembrato questo secondo
capitolo? La storia comincia ad entrare nel vivo, vero? ;)
L’altro giorno una mia amica su
Facebook mi ha taggato in un video, quello della scena finale de “La
maledizione della prima luna” in cui Jack canta la canzone dei pirati (si, io e
le mie amiche siamo delle ubriacone :P), così mi è venuta voglia di rivedere
alcune scene del film; così sono andata su YouTube e mi sono imbattuta nei
fuori scena e negli errori dei film.
Ho riso come una matta!!! XDXD
Johnny è un mito!! E pure Goeffry
Rush… grandissimi!!!!
Poi ho letto la trama del 4°
capitolo… il fatto che nn ci siamo Will ed Elizabeth non mi piace tanto. -.-
Ma vedremo cos’hanno combinato in
questo nuovo film. V.V
_Josephina
Jonas_: la mia prima lettrice!! Che
bellooooooo!!! ^^ ok, tranquilla, non sono pazza… ma quelle attacco di Jeckite
ogni tanto ci vuole. :P sono contenta che la ff t’incuriosisca e spero continui
a farlo. Anche io adoro Jack e i film dei pirati dei caraibi. Il primo lo so a
memoria; piuttosto che perdermelo quando lo trasmettono in TV, sto in casa. :P
un bacioneeeee!!
Visbs88:
grazieeeeeee!! ^^ sono contenta che ti piacciano sia la storia che il mio modo
di scrivere. In effetti questa storia l’ho riveduta proprio recentemente,
perché l’ho scritta qualche anno fa, ma non mi soddisfaceva più di tanto come
l’avevo scritta, quindi l’ho messa a posto. ^^ eeeeeeh… a volte me lo chiedo
anche io. Pensa te che l’idea mi è venuta una mattina a letto, dopo che la sera
prima avevo rivisto per la millesima volta la maledizione. Allora stavo
fissando un poster attaccato all’armadio di Jack e Will e mi è venuta l’idea di
scrivere una ff sui pirati dei caraibi. Ovviamente volevo introdurre un nuovo
personaggio e mi è venuta in mente un opposto della Perla Nera. E se una era
nera, bè, l’altra doveva essere bianca. E così è nata