Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: schwarzlight    08/11/2010    6 recensioni
*Settima classificata al Contest "Once upon a Bloody December" di storyteller lover*
- Non è l’anima che perdiamo… ma l’umanità: la capacità di comprendere e convivere con chi è diverso da noi.
Silke afferrò la manica di Ludwig, e lo guardò seria con quei suoi occhi uno celeste e l’altro color dell’ambra, come poche volte aveva fatto.
- Allora io voglio essere come te.

Un incontro e una vendetta. La disperazione e la salvezza. Dal capodanno tedesco del 1369 al carnevale di Venezia del 1770, la storia di un lupo e di una bambina.
Genere: Dark, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'La Bambina e il Lupo'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
la bambina e il lupo - capitolo 1 Capitolo 1




Rabbia.

– E allora, avete terminato i preparativi?

Rabbia.

– Sì, sua signoria. Siamo pronti a partire appena lo desidera.

Rabbia.

– Perfetto. Manda qualcuno a chiamare Isabelle, siamo già in ritardo.

Rabbia.
Rabbia che aumentava a dismisura con il prolungarsi dell’attesa.
Rabbia fomentata dall’odio taciuto e represso per tutti quegli anni.
Ora poteva sfogarla, poteva scagliarsi contro i suoi nemici e placare quella sete di violenza e vendetta che l’aveva dominato così a lungo. Poteva affondare le sue zanne nella loro carne, strappar loro la vita come essi stessi avevano fatto con il suo clan.
Quattro secoli erano passati dalla sua disfatta. Quattro secoli passati a nascondersi, aspettando di recuperare le forze per riprendersi il suo dominio. Quattro secoli passati ad attendere il momento giusto, quello in cui si sarebbero indeboliti, e avrebbero perso la loro unità, rendendosi vulnerabili.
C’era stato un momento in cui aveva pensato di rinunciare, di dimenticare.

Però… però…

Lui e quelli come lui… avevano rinunciato alla propria umanità per la conoscenza, per il potere.
Ma contraddittoriamente, la conoscenza acquisita implicava anche la perdita della ragione, o meglio, quella parte della ragione che governava i sentimenti e le emozioni, togliendo qualsiasi freno inibitorio… ciò che viene comunemente chiamata freddezza, o capacità di controllo.
Quelli come lui erano creature colleriche e passionali, impulsive e imprevedibili, capaci di gioire intensamente, soffrire intensamente, amare intensamente, odiare intensamente.
Lasciar perdere i suoi propositi e cercare di rifarsi una vita felice in un altro luogo, partendo da zero… era un pensiero umano, che non faceva per lui.

E quindi eccolo lì. Ad attendere la sua preda. Non la prima e non l’ultima di quella giornata.





Intanto un uomo e una fanciulla, evidentemente nobili, con i loro servitori, erano appena usciti da una palazzina rinascimentale, avviandosi al luogo d’attracco della loro lussuosa gondola. Nello stesso istante, un giovane ammantato di nero con una maschera dalle fattezze di lupo, uscì da dietro l’angolo della casa, andando loro incontro.
La figlia del nobiluomo era appena salita a bordo dell’imbarcazione, quando delle urla la fecero girare di scatto: i due servitori che li accompagnavano erano a terra, morti, mentre suo padre fronteggiava uno sconosciuto vestito di nero.

– Tu… non pensavo avresti avuto il coraggio di affrontarci!

– Affrontarvi? Voi chi? Non vedo altri oltre a quella ragazzina… Non ti hanno mai insegnato che non ci si deve staccare dal branco?

La sua voce nascondeva un quasi impercettibile ringhio, minaccioso e cupo, che si insinuava acuto nelle orecchie, scuotendo la mente e mandando un brivido lungo la spina dorsale.
“Non avete scampo”, questo diceva.

– Lo sai, no? Così… sei una facile preda per i nemici!

Isabelle non si rese conto di ciò che era accaduto, finché non vide lo sconosciuto ritrarre il braccio avvolto da fiamme scarlatte dal petto squarciato del padre.
Per un lungo attimo fissò incredula il corpo esanime, per poi spostare l’attenzione sul Lupo. Scopriva le zanne, sorridendo feroce… anzi, quello non era un sorriso, era un ghigno. Il ghigno di una bestia.

Agì d’istinto.
Si scagliò contro l’assassino del padre, accecata dalla rabbia; ma lui era più forte e aveva più esperienza di lei, e la bloccò facilmente afferrandola per il collo e sollevandola.

– Non ho interesse per te, quindi vedi di non intralciarmi.

Ma appena avvertì delle voci in avvicinamento la lasciò cadere, e si dileguò con un balzo fulmineo.
Lei guardò il terreno, sporco del sangue del padre e dei servitori, come il suo abito e le sue mani. Fissò il punto in cui il giovane vestito di nero era sparito, e diede sfogo al suo dolore e alla sua furia in un urlo terribile e straziante, rivelando due canini candidi e affilati.







Più tardi e più lontano, il Lupo si faceva strada tra la folla vestita a carnevale.
Il luogo d’incontro distava ancora parecchio… non tanto in termini di lontananza, quanto temporali. C’era tanta di quella gente per le strade, e Venezia era costruita come un labirinto: bastava svoltare all’angolo sbagliato e ci si perdeva.
Come se non bastasse, una bambina con un allegro abito a rombi colorati andò a sbattergli contro, aumentando la sua irritazione.

– Mi scusi, signor lupo!

Fece un breve inchino e tornò a correre, ridendo assieme ai suoi amici.
Il Lupo rimase a guardarla ancora un po’. Quella bambina… gliene aveva ricordata un’altra.
Aveva la stessa espressione limpida, la stessa risata cristallina… gli sembrò di rivederla correre in mezzo ai boschi, inciampando ogni tanto nelle radici degli alberi.

Ma questo era tanto tempo fa.

Riprese il cammino verso il Canal Grande. Ora c’era la sua Dama, ad aspettarlo.










Ok, mi son fatta convincere a cambiare il tempo d'aggiornamento da due settimane a una sola, perchè...bè, effettivamente non aveva senso, visto che ho già tutto pronto ._.
Bene, c'è stato un bel salto temporale rispetto al prologo, e ora ci troviamo nella splendida Venezia settecentesca <3
E a proposito di ciò....per il ballo della moresca, e più in generale per il carnevale di Venezia, andate qui: storia del carnevale di Venezia
Per il resto non ho molto da dire...ancora 8D
Solo che questo capitolo è forse quello che preferisco...ero molto ispirata mentre lo scrivevo *w*
Spero che a voi sia piaciuto leggerlo tanto quanto a me è piaciuto scriverlo!>_<

Grazie mille delle recensioni e per aver letto!^^
Al prossimo capitolo!<3

mostrina: nah, tranquilla...non rientra nel genere horror!XD (che tra l'altro non piace nemmeno a me...)
Grazie mille per i complimenti!^^ Per la bambina dovrai aspettare ancora un po' però...8D
Ciao!

Amantide: Grazie dei complimenti!*_*
Sto sempre molto attenta alla fine dei capitoli e...bè, sono felice che abbia fatto il suo effetto!XD
Ohohoh, per la tua domanda dovrai aspettare ancora un po'!XD
Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo <3
Ciao!

storyteller lover:  grazie di nuovo del tuo giudizio, che ho molto apprezzato!^^

Emily Alexandre:  Grazie cara!^^
Spero che anche questo ti faccia venir voglia di sapere come prosegue la storia!^^
Ciao!^^

Lady Moonlight: ecco, non hai dovuto aspettare due settimane!XD
Grazie anche a te per aver letto! Spero vorrai commentare di nuovo!^^
Ciao!

Piccolo Fiore del Deserto:  davvero, il fatto che il titolo ti abbia colpita mi sembra così strano!°^° (perchè come ho già detto....non mi soddisfaceva XD)
Grazie di seguire questa mia storia!^^ Purtroppo la bambina scompare per ora, ma...fra non molto tornerà...uhuh *_*
ciao!^^
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: schwarzlight