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Autore: tre 88    08/11/2010    4 recensioni
Questa storia è sempre "Futuro", ho solo cambiato il titolo.
Sei anni sono passati dalla fine della guerra a Marineford e dalla morte di Barbabianca. Ace ha preso il suo posto e si è ritrovato con molte responsabilità. Un vecchio nemico si farà vivo, e il nuovo imperatore dovrà assolutamente fermarlo, ma non sarà solo.
E' sotto spoiler solo per coloro che seguono l'anime in italiano.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Life of Rouge'
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6° CAPITOLO:
PASSATO, SECONDA PARTE/CAMBIAMENTI
 

E’ passato un mese dalla fine della guerra, i pirati di Barbabianca si trovano sull’isola di Tay; una piccola isola del Grande Blu sotto la protezione del vecchio imperatore.
La “Moby Dick” è attraccata al porto, sulla nave c’è silenzio; Marco, Jaws, Vista ed Ace sono nella cabina del capitano, dopo un lungo silenzio Marco si decise a chiedere il motivo per cui sono stati convocati; Barbabianca rise:-figlioli, vi ho chiamati per dirvi una cosa molto importante.- fece una pausa e osservò i quattro che continuavano a rimanere in silenzio, poi riprese:-è inutile dirvi che ormai la mia vita è giunta al termine, la mia salute sta peggiorando di giorno in giorno e non mi rimane più molto tempo. Spero che siate d’accordo sulla mia decisione, prima però vi chiedo di rimanere sempre uniti e di continuare il viaggio insieme.- i quattro pirati senza dire nulla annuirono; Barbabianca sorrise, sapeva perfettamente che anche senza di lui i suoi amati figli avrebbero continuato a viaggiare insieme e soprattutto uniti, continuò con il suo discorso:-ho deciso che sarai tu, Ace il mio erede. Tu prenderai il mio posto come capitano della ciurma e come imperatore; anche se sei il più giovane tra i miei figli, ho grande fiducia nelle tue capacità. E un giorno non solo supererai me, ma anche il tuo vero padre.- Marco, Vista e Jaws sapevano che il loro amato padre non li avrebbe accompagnati fino alla fine del loro viaggio, e soprattutto sapevano che avrebbe scelto Ace, ed erano d’accordo con la sua scelta. Anche loro credevano nelle capacità del loro fratellino; Ace anche se sapeva che prima o poi Barbabianca sarebbe morto, non riesce ad accettarlo e soprattutto non crede di essere adatto per prendere il suo posto, senza dire niente uscì dalla stanza. Marco cercò di fermarlo, ma il vecchio pirata gli disse:-lascialo andare. Ha bisogno di stare da solo, sono certo che quando riuscirà ad accettare la mia morte e capire la mia scelta, prenderà il mio posto.- osservò i tre, poi aggiunse:-vi chiedo di stargli sempre vicino; e di aiutarlo sempre, nonostante non lo da ha vedere è molto sensibile; e questa storia lo rende molto triste, come rende tristi voi e gli altri, ha bisogno di voi.- i tre annuirono e promisero che non lasceranno mai da solo il loro fratellino, poi uscirono anche loro per fare sapere ai compagni la decisione del loro amato padre.
La mattina dopo tutti i pirati di Barbabianca, stavano sul promontorio davanti alla tomba del più vecchio imperatore morto quella notte. Sulla lapide erano incise queste parole:”Edward Newgate, detto Barbabianca. Grande uomo, grande pirata e soprattutto grande padre. I tuoi figli non ti dimenticheranno mai, i pirati di Barbabianca”.
Dopo qualche ora i pirati tornarono alla nave, rimasero solo Marco ed Ace; la fenice dopo un attimo di silenzio gli si avvicinò:-Ace, prenditi tutto il tempo che vuoi per decidere che fare. Noi abbiamo fiducia in te, e so che prenderai la giusta decisione;per il momento rimaniamo qui a Tay detto ciò Marco tornò anche lui alla nave.
Ace rimase per tutta la notte davanti alla tomba dell’unica persona che considerava veramente suo padre, alla mente mille ricordi riaffioravano, si ricordò del primo incontro con Barbabianca, i suoi mille tentativi per eliminarlo ed infine la sua decisione di seguirlo per fare di lui il Re dei pirati. Ora che lui non c’è più, non sapeva che fare; c’era la promessa fatta a suo fratello e c’era il suo sogno, ma soprattutto c’erano i suoi compagni che credono in lui; era troppo presto per lui decidere, ma in cuor suo sapeva che avrebbe accettato la decisione di suo padre, doveva solo aspettare che il tempo passasse e di riprendersi prima di fare la sua scelta. Al sorgere del sole, Ace si alzò e si incamminò verso la “Moby Dick”; mentre camminava incontrò una giovane ragazza, più o meno della sua età; è molto bella, dai lunghi capelli castani legati da un nastro bianco, occhi verdi, indossa un vestito azzurro a maniche corte legato alla vita da una fascia blu. La giovane lo vide e lo salutò:-ciao, tu sei Ace pugno di fuoco, vero?- Ace era stupito, non credeva che lo conoscesse:-come fai ha sapere chi sono?- la ragazza sorrise:-dalla fine della guerra, i giornali non fanno altro che parlare di te e dei tuoi compagni. Poi tu sei un pirata di Barbabianca, e quest’isola è sotto la sua protezione, quindi è logico che gli abitanti conoscono gli uomini del vecchio imperatore.- pugno di fuoco finalmente sorrise:-che stupido, non ci avevo pensato. Ma tu chi sei?- la ragazza sentiva che poteva fidarsi e poi lo trovava simpatico, quindi gli rispose:-mi chiamo Mira, sono la proprietaria dell’unica locanda dell’isola, me l’hanno lasciata i miei genitori prima di morire.- i due passarono l’intera giornata a raccontarsi di tutto; si trovavano bene insieme, e nonostante si fossero appena conosciuti si fidavano cecamente l’uno dell’altra. Da quel giorno presero ad incontrarsi tutti i giorni, Mira fece amicizia anche con Marco, Jaws, Vista e tutti gli altri; la ragazza si trovava bene con i compagni di Ace, li trovava molto simpatici. Dopo un mese che si conoscevano, si innamorarono e si misero insieme; Marco e gli altri erano contenti per Ace, si stava riprendendo e stava tornando quello di sempre, soprattutto grazie a Mira.
Dopo due mesi, Ace prese una decisione e ne parlò con Marco:-ho deciso di accettare di prendere il posto di nostro padre.- la fenice sorrise:-lo sapevo che avresti accettato.- pugno di fuoco osservò l’amico:-ascolta, anche se ho accettato, il nostro vessillo non cambia, resterà sempre lo stesso.- Marco sorrise di nuovo:-questo è logico, lo lasciamo in memoria di nostro padre.- Ace sorrise:-giusto; lo dici tu agli altri, vero?- Marco sbuffò:-e perché dovrei dirglielo io?- fece una pausa e prima che il fratello gli rispose, aggiunse:-ora sei tu il capitano, quindi dovresti dirglielo tu.- Ace sorrise divertito:-si, hai ragione. Però tu ora sei il vice capitano; e poi Mira mi sta aspettando, mi vuole parlare di qualcosa d’importante.- Marco sorrise, sapeva quanto ormai Ace tenesse alla ragazza, e poi finalmente era tornato ad essere quello si sempre:-ok, solo perché ti aspetta Mira.- pugno di fuoco lo salutò e scese dalla nave.
Si recò di corsa alla locanda; una volta arrivato vide Mira alla porta e gli chiese:-che succede? Mi sembri agitata.- Mira lo fece entrare, la locanda era deserta come sempre al pomeriggio. I due si sedettero ad un tavolo, dopo un attimo di esitazione la ragazza parlò:-non so come dirtelo; ti ricordi il mese scorso, quando abbiamo passato la notte insieme?- Ace osservò Mira; come poteva non ricordarsi di quella notte, era stata la notte più bella che abbia mai passato, e poi il giorno seguente, quando era tornato alla nave Marco e gli altri gli avevano fatto il terzo grado, curiosi di sapere che cosa fosse successo. Ace rispose alla domanda:-certo, che mi ricordo. Ma che centra?- Mira decise di arrivare al dunque:-be, centra perché sono incinta.- Ace rimase a bocca aperta, fissava la ragazza senza dire nulla; Mira si preoccupò della reazione di Ace:-è tutto a posto?- il ragazzo annuì, poi fece un’enorme sorriso:-sono contento, è proprio una bella notizia.- questa volta fu Mira a rimanere stupita:-sei sicuro Ace? Fra qualche mese diventerai padre.- pugno di fuoco si alzò e abbracciò la ragazza:-certo che sono sicuro. Diventare papà mi rende felice.- Mira sorrise, poi cambiando discorso:-ora torna dai tuoi amici, devo preparare la cena per i clienti.- Ace sorrise, dopo averla salutata tornò dai suoi fratelli.
Tornato alla nave, tutti andarono da lui ed insieme gli chiesero:-capitano, quando si salpa?- Ace li osservò imbarazzato, poi rispose:-tra circa un anno.- tutti lo fissarono senza capire, fu Marco ha chiedergli spiegazioni. Ace sempre più imbarazzato rispose:-be, vedete Mira è incinta, e vorrei stargli vicino.- era così in imbarazzo, che non riusciva a guardarli in faccia. La fenice gli mise una mano sulla spalla:-ecco che avete combinato quella notte. Congratulazioni fratellino, sono contento per te; anche se non ti ci vedo come padre, incosciente come sei.- Ace non gli disse nulla; anche tutti gli altri gli dissero la stessa cosa. Pugno di fuoco era sollevato sapere che hai suoi compagni andava bene fermarsi ancora per un anno; gli dispiaceva dover lasciare Mira e il bambino fra un anno, ma il richiamo del mare era troppo forte; e poi se non realizzava il suo sogno se ne sarebbe pentito, e soprattutto c’era Rufy che lo aspettava nel Nuovo Mondo.
 
A Marineford, erano in corso i lavori di ricostruzione; la marina cercava di rimettere ordine nei mari, dopo la guerra i pirati erano aumentati. Nell’ufficio del Grand Ammiraglio, Sengoku stava parlando con Garp, seduto alla sua scrivania:-sei sicuro della tua decisione?- il vice ammiraglio gli rispose:-mai stato più sicuro, vado in pensione. E tu, sei sicuro di voler continuare a lavorare?- Sengoku sospirò:-certo che sei stato fortunato, che non ti abbiano punito. Non solo per anni hai protetto e nascosto Ace, ma durante la guerra hai colpito Akainu. Comunque andrò in pensione, solo quando non ci sarà più traccia del sangue di Roger.- Garp non tentò di fargli cambiare idea:-ascolta, anche se sarò in pensione, verrò spesso qui. Non posso stare tranquillo fino a quando quei due idioti continuano a navigare per i mari.- poi sorrise e aggiunse:-saranno pirati, ma sono davvero orgoglioso dei miei nipotini. Anche se sono preoccupato per Ace, Akainu lo ha ridotto proprio male.- Sengoku sbuffò:-lo so perfettamente che non mi libererò mai di te. Comunque voci attendibili dicono che Barbabianca è morto, ed Ace ha preso il suo posto; ma ora sono spariti e nessuna sa dove siano. Nessuno sa se torneranno presto a navigare.- Garp sorrise:-so per certo che Ace tornerà presto a creare problemi. E quando tornerà, le cose cambieranno e niente sarà più come prima.- il Grand Ammiraglio osservò l’amico e gli chiese:-cosa te lo fa pensare che le cose saranno diverse?- Garp si alzò dal divano e prima di uscire disse:-stiamo parlando del figlio del Re dei pirati e dell’erede di Barbabianca. Non di un pirata qualunque.- dettò ciò uscì; Sengoku osservò fuori dalla finestra “Garp ha ragione. Quando Ace tornerà le cose non saranno più le stesse”.
 
Dieci mesi più tardi, all’ospedale di Tay; Ace si trovava ad andare avanti ed indietro di fronte alla stanza dove si trovava Mira. Con lui c’erano Marco, Jaws e Vista; la fenice bloccò Ace:-stai un po’ fermo o finirai per consumare il pavimento.- pugno di fuoco sbuffò:-non ci riesco, sono troppo nervoso.- Vista sorrise:-eddai Ace, non è una battaglia. Stai diventa papà, lo so che non capita tutti i giorni di diventare padre; però agitarsi non serve a nulla.- Ace era sul punto di dare fuoco a Vista, quando il medico uscì dalla stanza impedendo ad Ace di dare fuoco all’intero ospedale, gli si avvicinò:-ragazzo, è nata una bella bambina.- fece una pausa, poi continuò:-ci sono state delle complicazioni. Mira sta morendo, vai da lei.- Ace senza dire nulla corse dalla ragazza, mentre gli altri tre pirati chiesero spiegazioni al medico.
Quando Ace entrò, vide Mira esausta sul letto con in braccio un fagottino; gli si avvicinò:-Mira, è vero ciò che ha detto il medico?- la ragazza sorrise:-mi dispiace, ma è vero. Ace promettimi di prenderti cura di lei, di non arrenderti mai e di seguire il tuo sogno. Per il nome ho deciso che sarai tu ha darglielo.- porse il fagottino ad Ace, che lo prese in braccio. Osservò la piccola, poi rivolto a Mira:-non voglio che tu muoia. Comunque stai tranquilla, ti prometto che mi prenderò cura di lei e la proteggerò sempre; tu mi conosci e sai che non mi arrendo mai e continuerò ha seguire il mio sogno.- Mira sorrise, poi chiuse gli occhi; Ace abbassò la testa e calde lacrime scesero lungo il suo volto, era dalla morte di suo padre che non piangeva. Il medico entrò, Ace gli lasciò la bambina ed uscì; i tre pirati gli si avvicinarono e cercarono di calmarlo. Quando pugno di fuoco si calmò disse.-partiremo appena la piccola sarà cresciuta.- i tre annuirono, poi Marco gli chiese:-come si chiama?- Ace sorrise:-Rouge, come mia madre.-
Da quel giorno passarono quattro anni, Ace con l’aiuto dei suoi compagni riuscì ha riprendersi e soprattutto ha prendersi cura della bambina. Finalmente dopo cinque anni che si trovavano a Tay, giunse il giorno della partenza; Ace si trovava al promontorio, davanti alle tombe di Barbabianca e Mira “padre dopo cinque anni riprendiamo il viaggio, Mira non preoccuparti per Rouge, lei viene con me e la proteggerò sempre”. Marco lo raggiunse:-Ace, siamo pronti per partire, manchi solo tu.- pugno di fuoco si alzò ed insieme al suo vice tornò alla “Moby Dick”.
Tornato alla nave, Rouge gli saltò in braccio tutta contenta:-che bello papà, prendiamo il mare!- Ace gli sorrise:-su piccola vai a salutare tutti, che partiamo.- la bambina annuì e scese dalla nave; non solo i suoi compagni lo avevano aiutato con la figlia, ma anche tutti gli abitanti dell’isola.
Mentre Rouge salutava tutti, Ace insieme hai suoi fratelli decisero di chiamarsi “zuhika” visto che non potevano più chiamarsi i pirati di Barbabianca, ma in suo onore il jolly roger sarebbe stato sempre lo stesso; appena la piccola Rouge tornò alla nave, i pirati “zuhika” salparono.
Dopo qualche mese, giunsero all’arcipelago Sabaody e andarono da Rayleigh, per farsi rivestire la nave. Ace salutò il vecchio Ray:-da quanto tempo non ci vediamo. Ci potresti rivestire la “Moby Dick”?- Ray sorrise:-certo e lo farò gratis, ma chi è la bambina?- pugno di fuoco sorrise:-nonnino ti presento Rouge, mia figlia.- il vecchio pirata osservò la piccola e gli sorrise:-ecco dove eravate spariti.- poi rivolto alla bambina:-piacere di conoscerti, Rouge- la piccala gli sorrise.
Dall’arrivo all’arcipelago passò una settimana, durante le pause Ray passò il tempo con Ace e gli altri, Rou fece amicizia con lui e dopo una settimana la nave era finalmente pronta.
I pirati “zuhika” salutarono e ringraziarono Rayleigh, e partirono; dopo sei anni, Ace ed i suoi fratelli tornarono finalmente nel Nuovo Mondo, la loro prima tappa è l’isola di Atlas.
 
Ace si riscosse dai suoi pensieri e si alzò dalla polena, vide la figlia che stava giocando con una palla di cannone e sorrise. Non c’era tempo per pensare al passato, doveva raggiungere Shanks il prima possibile.

 

FINE SESTO CAPITOLO  
 

 

Ciao, eccomi qui.
Scusate il ritardo, spero che questo capitolo vi sia piaciuto (scrivere questo capitolo mi è piaciuto molto, penso che sia il migliore), poi voi siete liberi di decidere come volete.
Ho pensato di far morire Barbabianca in questo modo, solo perché per me essendo un grande pirata, non doveva essere sconfitto da nessuno, e poi è giusto che salutasse i suoi figli; sono fuori di testa, ma mentre scrivevo le parole della lapide mi sono commossa (secondo me è ciò che pensano i pirati di Barbabianca). Finalmente vi ho fatto conoscere Mira, la mamma di Rou-chan; scusate se i momenti tra lei ed Ace non sono stati descritti (ma non sono brava con le storie d’amore). Il perché l’ho fatta morire è semplice, se ci fosse stata anche lei nella storia mi sarei complicata la vita (spero che Mira vi sia piaciuta e non vi abbia deluso).
Nel prossimo capitolo, la storia riprenderà da dove l’ho fermata.
Come sempre sono ben accette critiche, consigli e suggerimenti; come al solito se ci sono errori ditemelo che correggo subito (io ricontrollo sempre, ma gli errori mi sfuggono).
Ho deciso che sposterò di domenica o di lunedì, quindi non vi preoccupate se alla domenica non c’è il capitolo.
Ringrazio coloro che leggono la mia storia e coloro che l’hanno messa tra le seguite, preferite e ricordate, grazie.
Ora rispondo alle vostre recensioni:

 
Killy:far intervenire Garp mi è venuto in mente quando ho riletto il capitolo dove muore Ace (in quel capitolo Garp stava per intervenire ma Sengoku lo ferma); e poi è logico che un nonno salvi i suoi nipoti. Manny e Paul li avevo già fatti apparire nel capitolo due è per questo che non li ho descritti, comunque come avrai intuito Manny è il medico e Paul il navigatore. Grazie per avermi fatto notare l’errore, l’ho corretto subito; e mi fa piacere che le tue domande abbiano avuto una risposta. Finalmente in questo capitolo hai fatto conoscenza di Mira e hai saputo di Barbabianca, ciao.
 
KH4:la parte dove Ace e il fratello vengono salvati dal nonno mi è venuta in mente perché non riesco ad accettare che Oda abbia fatto morire il mitico Ace; è stato difficile scrivere la parte dove Akainu colpiva Ace (mi veniva in mente ciò che succedeva nel manga e mi veniva una tremenda tristezza). Il mangia crostate non lo messo perché di odiosi (per non dire altro) bastava Akainu, mettere anche lui nello stesso capitolo sarebbe stato difficile; credo che non bastino cinque testati nucleari per sopprimerlo visto il frutto del mare che ha mangiato, però ti do volentieri una mano per eliminarlo. Rufy per sua fortuna (ma anche per le fan di Ace) non ha perso il fratello e presto rivedrà i suoi amici; poi ci ha pensato Marco a tiragli su il morale. In questo capitolo hai conosciuto la mamma di Rouge (spero che ti sia piaciuta); hai forse indovinato su come ho fatto morire Barbabianca? Grazie per i complimenti, ciao.
 
akagami95:è normalissimo per Ace (ma anche per Rufy) avere sempre fame. Sappiamo come è fatto Rufy, e poi ha Barbabianca gli sta simpatico (non mi sembra il tipo che uccide perché è stato offeso), e poi se succede qualcosa  a Rufy, Ace sarebbe triste (e Barbabianca tiene hai suoi figli, e non li farebbe mai soffrire). In questo capitolo sai che è successo a Garp, e hai conosciuto Mira; oltre che sapere come è morto Barbabianca (anche a me mi è simpatico, ma nella mia storia è troppo ingombrante). Ciao  

  
 

  
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