L’UOMO D’AFFARI
"Tre più due fa cinque. Cinque più sette: dodici.
Dodici più tre: quindici. Buon giorno.
Quindici più sette fa ventidue.
Ventidue più sei: ventotto. Non ho tempo per riaccenderla.
Ventisei più cinque trentuno.
Ouf! Dunque fa cinquecento e un milione seicento ventiduemila settecento trentuno".
"Cinquecento e un milione di che?"
"Hem! Sei sempre lì? Cinquecento e un milione di ... non lo so più. Ho talmente da fare!
Milleseicentoquattro. Milleseicentocinque. Milleseicentosei.
Plic. Plic. Plic.
Nella stanza buia e umida siete in tre: tu, la ragazzina bizzarra e il vecchio.
Contare è sempre stata la cosa che ti riusciva meglio. L’unica che ti abbia mai davvero affascinato.
La tua mente si tinge di oro, di color rubino e smeraldo.
Perché sei qui? Che cosa vogliono farti?
Tu non hai mai fatto male a nessuno. Sei sempre stato fedele, costante, serio.
La puzza della desolazione ti avvolge lentamente.
Cosa hai guadagnato occupandoti solo di averi non tuoi?
Hai passato la tua esistenza contando soldi, Unci Unci. Conta le gocce di umidità dal soffitto, ora.
Plic. Plic. Plic.
Milleseicentosette. Milleseicentotto. Milleseicentonove.
ANGOLO AUTRICE.
Ringrazio le persone che hanno commentato lo scorso capitolo :) Ringrazio anche coloro che hanno inserito la storia tra le seguite ^^
Questo capitolo ha riscosso un inaspettato successo, per cui sono curiosa di sapere le vostre impressioni :)
La prossima drabble, in ogni caso, sarà su Cassandro.
Alla prossima ;D