-La Chiromante. {Vuoi
fare un gioco?}
Retrace II: My Hell, Your Hell, His
Hell.
Storse il naso in una smorfia di disgusto, ma non cedette il passo. Continuò ad avanzare osservando schifata il luogo.
Le pareti di pietra erano coperte da un generoso
strato di muschio avvizzito dall’insalubre color brunastro.
Si sentiva il rumore ritmico e seccante delle
goccioline d’acqua infangata che cadevano del soffitto a volta, l’unica parte
di quel posto a non essere ricoperto dal muschio; a dir la verità, neppure il
pavimento era coperto dall’irritante pianta, ma in compenso c’erano dieci
centimetri buoni d’acqua acquitrinosa.
Fu assalita da una forte nausea nel sentire
l’odore pungente di muffa, ma decise di provare a non darvi più che una vaga
importanza.
No, l’Inferno non era affatto come gli umani
amavano descriverlo. Niente lingue di fuoco che avvolgono i poveri
“prigionieri”, niente gironi dove, dopo un equo
processo, vengono spartite le anime peccaminose.
Equo processo.
Quasi le venne da ridere; gli umani sapevano
essere molto fantasiosi quando volevano: che senso aveva scegliere
minuziosamente una punizione ad un anima che non avrà comunque modo di mettere
in pratica una qualsivoglia forma di redenzione? Perdita di tempo e di energie,
meglio quell’Inferno comune, meglio farli vivere come reietti nella fogna della
vita dopo la morte.
Haruka Kobe si costrinse a sorridere –se fosse
stata in un altro luogo, di certo avrebbe sorriso realmente- e avanzò fino a
quel piccolo santuario pulito che separava l’Inferno dal Purgatorio.
«Bram!» chiamò, allegramente. L’uomo le fece
un cenno della mano e la ragazza gli corse in contro fermandosi a pochi
centimetri da lui. «Bram… vuoi fare un
gioco?».
Bram aggrottò le sopracciglia, «che gioco?»
domandò; conoscendo Haruka, sapeva che quel passatempo non sarebbe stato
piacevole per qualcuno.
Il sorriso della ragazza si ampliò ancora di più, tirò fuori il suo mazzo di Tarocchi, «Giochiamo a “Quale carta pescherebbe mai Hideyoshi Toyotomi?”… quindi vai a prendere anche carta e penna» cantilenò.
Bram alzò gli occhi al cielo, scuotendo la testa, ma andò a prendere quanto richiesto. Poco dopo Haruka lo raggiunse e si sedette al tavolo. Fece cadere i Tarocchi scompostamente sulla superficie in legno massiccio.
«Allora, Van Helsing, secondo te quale carta pescherebbe Hideyoshi Toyotomi?»
Lui parve pensarci qualche secondo, senza riuscire a sorridere per quei spiacevoli giochi che alla collega piaceva fare.
«L’appeso?» tentò.
Lei scosse la testa, contrariata, «accidenti, Bram, possibile che non te lo ricordi mai? I significati delle carte comprendono ma vanno anche oltre all’immagine» spiegò come si spiega ad un bambino cocciuto che due più due fa quattro.
«Senza contare che volendo possiamo essere più fantasiosi, vero?» continuò Haruka, «La Temperanza… capovolta» sentenziò, girando teatralmente una delle carte coperte e rivelando l’immagine della Temperanza, rigorosamente capovolta.
«Quale dei significati?»
Il viso di Haruka si fece pensoso. «Mancanza di moderazione, direi… si sposa bene con “ambizione”».
Bram storse il naso, quasi infastidito, «dimmi, Haruka, chi è il nostro Hideyoshi Toyotomi?».
Lei prese il foglio e la penna che aveva preparato in precedenza Abraham e vi scrisse un nome, per poi mostrarlo all’uomo.
«Uno studente, Yagami Raito».
Note: Dato che sono cretina, ho dimenticato una cosa xD Questa è una breve storiella di tre capitoli che ha partecipato al contest “le 22 stelle”; La carta che ho dovuto trattare nel contest, come si vede qua, è la “Temperanza”.
Ho sviluppato la Fanfiction al “contrario” si potrebbe dire: al posto di spiegare come agisce Light sotto l’influsso della Temperanza (della mancanza di moderazione, di preciso), anche perché facendo così avrei dovuto limitarmi a scrivere Death Note tale e quale, ho spiegato il prima e il dopo, il retroscena e la conseguenza, quindi il prossimo capitolo sarà completamente separato dal resto della storia, parlando unicamente delle conseguenze. Una specie di nonsense xD
Ringraziamenti:
Nuit: Esattamente! E’ ambientata prima dell’inizio di Death Note… o almeno, lo sono questi primi due capitoli^^. Grazie per la recensione, caVa*^*.
Kiriku: Grazie per la recensione! Come si può leggere nelle note, questa storia non ha una vera e propria trama^^’’. Come ha dedotto Nuit, Haruka si riferiva al fatto che Light vede per la prima volta il Death Note mentre è in classe a fare inglese.
__Blue__: Be’, nelle note ci sono un po’ di risposte xD, non è che questa fic abbia una trama ben definita ed il prossimo capitolo è l’ultimo. Insomma, parliamo di Light, quello che ammazza decine di persone al giorno come se non fosse nulla, doveva essere impassibile xD (anche se era abbastanza turbato xD). Bah, le madri e i loro “simboli positivi” =__= Ecco perché esiste il Moige =__=.