Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: PiccolaNeko    05/12/2010    1 recensioni
Una storia appassionante e piena di colpi di scena. Dove la luna influenzerà lo scenario in modo assoluto.
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Fine nn comp Beh, miei cari lettori. Siamo giunti all'ultimo capitolo di questa storia. Spero sia piaciuta.
Ringrazio coloro che mi hanno seguita e mi dispiace tanto se a volte ho postato i capitoli con enorme ritardo. Purtroppo molte cose mi hanno tenuto lontano dal computer. ^^
Che dire? Un grazie anche ai miei amici, al mio ragazzo e alla mia "fan numero uno", Silvia.

Gustatevi la fine e commentate! (:
Baci,
Hime Chan.

Non avrei mai pensato che la mia vita potesse cambiare da un momento all'altro. Ma quando questo succede speri che tutto possa ritornare com'era prima.
Era quello che speravo anche io.

- - -

Busso alla porta della villetta di mia nonna, e attendo che qualcuno mi apra.
« Arrivo!» mi risponde una voce squillante in un giapponese un poco incerto. Sento i chiavistelli girare e subito dopo vedo il viso di una ragazza.
« Lucia.» mormoro, sorridendole. La mia amica rimane paralizzata e spalanca la bocca.
« Lù, tutto apposto?» la voce di una donna la chiama, ma Lucia rimane così com'è.
« M...M...MAYA!» grida, prima di saltarmi addosso. Scoppia a piangere, tenendomi stretta stretta. Dei passi veloci ci raggiungono e  mi vedo schizzare addosso anche Giulio e mia nonna.
Cerco di dire qualcosa ma sono impossibilitata a fare qualsiasi movimento. Lentamente Lucia si scioglie, lasciando spazio a mia nonna che mi riempe di baci e mi sgrida per non essermi fatta sentire.
Beh, dopotutto..come avrei potuto?
Finita anche la ramanzina mi volto verso Giulio che è fermo in un angolo, con la testa abbassata. Lucia e mia nonna si allontanano.
« Sono tornata.» mormoro, accarezzandogli il volto.
Mi accorgo solo ora che è umido di lacrime. Gli occhi grigi mi guardano come se in quel momento io sia l'unica cosa che potesse accontentarli. Mi sfiora le labbra con un dito e poi mi bacia delicatamente. E le nostre lacrime si uniscono in una sola, che riga entrambe le guance.
Sento la sua lingua cercare la mia e approfondiamo il bacio mentre mi stringo di più a lui. Ci stacchiamo qualche secondo dopo e lui ridacchia.
« Che c'è?» domando perplessa.
« Ora avrò qualche difficoltà ad abbracciarti.» mi poggia una mano sulla pancia ed io sorrido. Lui ride insieme a me e mi stringe.
« Ho voglia di un bel bagno caldo e un bel letto.» dico.
« Vuoi una mano?»
« Mmm.. non mi dispiacerebbe.» sorrido prima di fuggire in casa.

_______________________________________________________________________________________________

Lucia, Giulio, nonna e il resto della famiglia mi guardano sconcertati. Ho raccontato loro tutto ciò che era successo, fin dall'inizio e poi continuando anche dopo la separazione con i primi due.
Dopo lo scontro finale, i quattro spiriti si sono presi cura di me per un mesetto, fino a quando la mia salute non è ritornata perfetta.
Nonna mi accarezza la testa e mi porge una tazza di the. L'accetto volentieri e la sorseggio, prima di rivolgere lo sguardo ai miei parenti. Alcuni hanno una faccia pentita, altri sollevata e altri ancora delusa. Ma, ora, sento che quella diffidenza..quell'enorme baratro che ci divideva si sia riempito un poco. Li sento più vicini a me.
« Maya, mi sbaglio... o sei ingrassata?» domanda ad un punto mio fratello Peter.
Sto per affogarmi con il the ed inizio a tossire. Giulio mi batte una mano dietro le spalle delicatamente.
E' ora di dirlo.
Nonna mi fissa; ricorda ancora ciò che gli ho detto dopo esser andata a trovarla.
E chi se lo scorderebbe?
«Si, effettivamente sono ingrassata. » rispondo. « Ma non è a causa del troppo mangiare. »
Peter mi guarda perplesso.
« Sono incinta. » annuncio tutto d'un fiato. Nessuno reagisce, quasi come se fossero imbambolati.
Mamma, la quale è stata portata in salvo prima ancora del mio arrivo, si avvicina e mi guarda negli occhi.
« Stai scherzando?» deglutisco e scuoto la testa. « E tu hai avuto il coraggio, o meglio, la sfacciataggine di andare a combattere nelle tue condizioni, rischiando di perdere il bambino? » mi urla in faccia.
L'ammiro, stupita.
« Non sei arrabbiata? » Mia madre sorride dolcemente e mi bacia la fronte.
« Dovrei?» scoppio a piangere e l'abbraccio.
Mi ha capita! Ha capito che voglio portare a termine la gravidanza... e non mi ha sgridata.
La stringo forte e in poco tempo, tante braccia si aggiungono a noi. Finalmente siamo una famiglia.
Una famiglia unita che nessuno mai dividerà.

                                                                              Epilogo

Respira!

Ansimo e lancio un urlo. Delle gocce di sudore compaiono sopra la mia fronte. Giulio, accanto a me, stringe la mia mano dolcemente.
« Amore, manca poco!»
Ringhio come un cane, quando un'altra contrazione mi scuote.
« Maya, un respiro e spingi!» mi spiega mamma.
Obbedisco dolorosamente.
« Ancora, piccola! Ci siamo quasi!» nonna mi tampona la fronte con dell'acqua.
« Tesoro, ascoltami. Ora, respira profondamente e spingi con tutta la forza che hai in corpo. Va bene?»
Annuisco e qualche ciuffo di capelli sfugge alla coda.
Uno.
Due.
Tre.
Urlo!
Mentre grido sento un'altra voce sovrastare la mia. Ammutolisco nel vedere la piccola creatura tra le braccia di mia madre, intenta a tagliare il cordone.
« Giulio, aiuta mia figlia a pulire il bambino.» mormora mia nonna.
La mano del ragazzo lascia la mia e accorre a guardare il piccolo che emette i primi vagiti. Silenziosamente tutti escono dalla stanza e mamma mi si avvicina.
« Brava la mia bimba. Hai fatto un bel maschietto.» mi bacia sulla fronte.
Sorrido stancamente, provandomi ad alzare, ma fermata subito dalla  donna.
« Devo ripulirti completamente, rilassati, tesoro. »
« Va bene.» la mia voce esce sottilissima e in poco tempo mi addormento.
           
      * * *

Qualcosa mi afferra la camicetta sbottonata.
Mi sveglio, appena in tempo per specchiarmi in due occhioni grigio-verde.
« Dì buon giorno alla tua mamma...» la voce di Giulio mi fa sussultare. « Buon giorno, amore.» prosegue, baciandomi sulle labbra.
« E'.. lui è... nostro figlio?» domando, quasi con voce incredula. Il mio ragazzo annuisce e accarezza il viso del bambino.
« Che nome gli diamo? Va bene Bettis come cognome?»
Acconsento in modo energico.
Il nome... questo sì, che è un problema.
Sorrido, ma solamente a me stessa.
« Ho trovato.» affermo, e aspetto l'occhiata interrogativa di Giulio. Eccola, è arrivata. « Suzuki Bettis. Così ti chiamerai!» esclamo.
« Mi piace!» conferma il ragazzo.
Dolcemente accarezzo la testolina del bambino, dormiente tra le mie braccia.
E la sola cosa che mi riesce pensare è:
Benvenuto, Suzuki!



                                                                                                                                                           Fine.




 

 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: PiccolaNeko