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Autore: lames76    13/12/2010    1 recensioni
Questa storia si è classificata come seconda al concorso "La Stazione e... il Drago!" indetto da Eylis.
La storia doveva trattere questi due temi (tratto dal bando del concorso):
Questi due elementi, un luogo ed un personaggio, dovranno obbligatoriamente essere presenti nel vostro racconto:
- il primo deve essere una Stazione. Deve trattarsi, come sapete, di un luogo, e può avere tutte le caratteristiche e non caratteristiche che volete purché rimanga un ruolo ed abbia importanza nella storia
- il personaggio obbligatorio deve invece essere un Drago. Deve ovviamente essere un personaggio (potrebbe anche essere una statua, ma avere caratteristiche da personaggio, es. almeno poter pensare) e anche qui potete sviluppare il tema come e quanto volete (drago parlante, nuova specie, persona che ha le caratteristiche che ricordano un drago,… sbizzarritevi!) purché draghesco ed importante rimanga


Genere: Fantasy, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Fermo!", la voce, leggermente incerta, si era alzata dalla folla dei paesani.
Le persone si aprirono a ventaglio e tra di loro avanzò il giovane MacCullon.
Borzanov non abbassò il fucile, ma si voltò verso di lui, "Cosa diavolo vuoi tu moccioso!"
Il ragazzo fece ancora qualche passo, portandosi a fianco di Benson, "Non puoi farlo...", ora la sua voce era leggermente più sicura.
"E perché stupido bamboccio?", il cacciatore abbassò il fucile voltandosi verso di lui.
"Non puoi uccidere Dorothee...", prima che l’altro potesse replicare il giovane continuò a parlare, "E’ sempre stata una di noi... si, era burbera, ma è sempre stata gentile...", la sua voce si era accalorata, "La sua stazione di posta era sempre aperta... non ci ha mai fatto mancare niente... ci ha concesso credito quando non avevamo di che pagarla... ha curato il signor Wagner quando ha avuto la febbre..."
"Ma è un mostro!", lo interruppe Ivan con negli occhi di nuovo quell’espressione folle.
"Lei è un mostro?", Ian avanzò verso di lui senza più paura, "Tu eri pronto a farci uccidere da quei bisonti... lei poteva scappare tranquillamente volando via, ma è rimasta qui per proteggerci!"
Lo sparo cristallizzò la scena e per un lunghissimo istante molti si chiesero cosa fosse successo.
Poi notarono che la canna del fucile da caccia di Borzanov stava fumando.
Notarono anche che il giovane MacCullon ora giaceva a terra con una grande macchia rossa che si allargava sul suo ventre.
"Non meriti di vivere!", il lettone sputò a terra, "Sei stato corrotto da questa bestia...", tornò a voltarsi e mirare verso il drago.
"Butta quel fucile!", Benson aveva sollevato la sua arma e la stava puntando verso il cacciatore.
"Fermati! Maledetto assassino!", gli fece eco il sindaco impugnando la sua vecchia Colt, "Non so cosa mi fosse preso prima... ma è chiaro che sei tu il mostro qui, non lei!"
Ivan si voltò verso di loro puntando il proprio fucile prima verso Benson, poi verso il sindaco, "Anche voi siete stati corrotti..."
"Tu sei pazzo!", il dottor Gregbut si era accucciato di fianco a Ian, ma ora stava guardando lui.
"Voi lasciatela libera!", Benson fu affiancato dagli altri trappers che gli diedero man forte.
"Noi siamo stati pagati solo per tenerlo fermo non per farci ammazzare...", mormorarono i cowboy lasciando andare le funi.
Il drago si scrollò e si liberò dei legacci con facilità.
"Sei solo adesso Ivan... abbassa il fucile...", gli intimò il sindaco puntando verso di lui il revolver.
"No... non potente...", mormorò Borzanov, "Non ora che è qui davanti a me... non mi fermerete..."
Si voltò sollevando il fucile verso il drago.
Stavolta si udirono due spari.
   
 
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