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Autore: SNeptune84    14/12/2010    2 recensioni
Questa storia è strutturata in una maniera particolare. Ogni capitolo è diviso in 2, e ciascuna parte rappresenta ciò che ha vissuto uno dei due protagonisti. In questo modo con calma si scopre ciò che a prima vista può essere incomprensibile. I capitoli corti sono voluti, perché in realtà sono spezzati in due. Ora una piccola introduzione alla storia.
Hiroshi è un ragazzo che vive la sua vita di liceale come chiunque altro. Negli ultimi 3 mesi però sembra avere la testa altrove. Pensa continuamente ad un ragazzo che lavora in una fumetteria. Riuscirà finalmente a parlarci?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Love & Comics'
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Ecco un nuovo capitolo. Nel capitolo precedente si è visto Kaito cercare di dire qualcosa a Hiro, ma sono stati interrotti proprio sul più bello. Avete capito cosa voleva dirgli, vero? In questo capitolo scopriamo cos'ha provato Kaito durante la giornata e come si è sentito davanti a quell'interruzione inaspettata che ha mandato all'aria i suoi piani.
Ci stiamo avvicinando alla conclusione, anche se ci sarà ancora un piccolo problema che rischia di mandare all'aria tutto. Continuate a seguirmi e alla prossima ;-)


CAPITOLO 12: Interruzione inopportuna - Kaito

- E così tu sei il famoso amico di Kurosawa-kun.
Ma che sta dicendo Matsuo-kun. Devo fermarlo. Chissà cosa penserà Hiro-kun di me se lo lascio andare avanti.
- Sai, prima aveva paura di non riuscire a incontrarti in mezzo a tutta quella gente.
- Ma cosa stai dicendo? - gli rispondo prontamente. Ma cosa gli è saltato in mente?
- Ma è vero quello che sto dicendo - mi dice con aria innocente.
Lo so che è vero ma doveva proprio dirglielo?
- Basta Matsuo-kun, smettila. Andiamo a fare i biglietti ed entriamo.
Accidenti, non credo di essermi mai agitato così tanto per una cosa. Di solito lascio scorrere. Ma perché non riesco a comportarmi normalmente?
Eccoci dentro. Chissà se riesco a trovare l'occasione per stare da solo con Hiro-kun.
- Kurosawa-kun, io devo andare a cercare degli altri amici che mi hanno detto che venivano. Ti dispiace se ci separiamo? Quando li trovo ti faccio sapere con un SMS e ci ritroviamo, ok?
- Va bene, allora ci vediamo dopo.
Ma... Non mi aspettavo che mi lasciasse solo con loro. Peccato che con noi ci sia anche Chiaki-chan.
- Hiro-kun, mi ha mandato un messaggio Arimi-chan ieri, mi sono dimenticata di dirtelo. Mi ha detto che sarebbe venuta anche lei, ma mi sa che non è ancora arrivata. Vado a cercarla. Ci sentiamo dopo.
- Ok Chiaki-chan. A dopo allora.
Anche Chiaki-chan è andata via? Fantastico, ora siamo soli. Devo solo trovare il momento adatto e parlarci. Devo farmi coraggio. Se non ne approfitto oggi chissà quando riuscirò a parlarci di nuovo da solo.
- Siamo rimasti soli, dove andiamo? - mi chiede.
Già, dove andiamo? Io ho un paio di acquisti da fare. Provo a chiedergli se gli và di cercare gli stand che ho bisogno con me.
- Devo cercare dei gadgets per degli amici. Direi di cercare uno stand che li venda. Tu hai bisogno di qualcosa di particolare?
- Non saprei, se vedo qualcosa che mi piace lo prendo. Non cerco cose particolari.
Voglio abbracciarlo, ma non qui. Meglio spostarsi da tutta questa gente. Sai che scandalo se no?
- Ok, allora andiamo di là. Cerchiamo di non perderci in questo casino.
Dove posso portarlo? Di là forse. O forse è meglio di là?
- Kaito-kun, non riesco a starti dietro. Aspetta.
Accidenti, cosa sto facendo? Lo sto tenendo per un braccio. Che vergogna. Lo mollo subito. Che imbarazzo. L'ho fatto senza pensarci, non me ne sono neanche accorto. Ora che faccio?
- Scusami Hiro-kun, non l'ho fatto apposta.
Non riesco neanche a guardarlo in faccia da quanto sono in imbarazzo, accidenti.
- N-non preoccuparti, ora andiamo.
Si avvicina a uno stand. Avrà visto qualcosa che gli piace? Vado a vedere.
- Che bello questo portachiavi a forma di onigiri.
- Ti piace? Se vuoi te lo regalo.
Chissà se accetta un regalo da me. Mi piacerebbe che avesse qualcosa che gli ho dato io.
- Non posso chiederti questo - mi risponde.
Voglio regalargli qualcosa a tutti i costi. Devo fare in modo che non possa rifiutare.
- Non ti preoccupare, a me fa piacere.
Ne prendo due, così ce lo abbiamo uguale. O forse fa troppo coppia. No, ho deciso. Ne prendo uno a testa.
- Ecco, ne ho presi due. Uno per te e uno per me. Sono uguali.
- Grazie, ma non dovevi.
Non ha sentito che ho detto? Che ne ho presi due, uno a testa?
- Figurati, te l'ho detto che mi faceva piacere.
- Ma perché lo hai preso anche tu? Così sembra che siamo una coppia.
Ecco, allora aveva sentito. Ora non posso più aspettare. Devo parlarci. Vediamo dove però. Ho trovato. Gli offro qualcosa al bar e ci parlo.
- Senti, ti va se prendiamo qualcosa al bar. Vorrei chiederti una cosa.
- Certo, va bene.
Vediamo un po' se c'è un tavolo.
- C'è un tavolo libero, ci sediamo lì?
Perfetto. Che fortuna aver trovato un tavolo libero. Ora vado a prendere da bere.
- Inizia ad andare, io vado a ordinare. Cosa vuoi?
- Per me una coca cola. Aspetta che ti do i soldi.
- Non preoccuparti, pago io.
Gli sto di nuovo offrendo qualcosa. Stavolta mi sa che non accetterà. Ma voglio assolutamente pagare io adesso. Sono io che gli ho chiesto di venire al bar. Magari lui non ci sarebbe mai venuto.
- Desidera?
- Due coca cole, grazie.
Pago e torno verso il tavolo con le bibite. Ci siamo. Forza e coraggio. Devo dirgli quello che provo assolutamente.
- Quanto ti devo?
- Non preoccuparti, la prossima volta offri tu.
Lo sapevo che voleva pagare lui, ma non posso permetterglielo. Ormai mi sono fissato su questa cosa.
- Ah, ok. Cosa volevi chiedermi?
Ci siamo, non posso tirarmi indietro adesso.
- Ecco, a proposito di quello che hai detto prima...
Accidenti come sono agitato, il cuore mi batte all'impazzata. Mi sembra che stia per scoppiare.
- È una cosa che volevo dirti da tempo. Da dove comincio. Vedi io... tu...
- Kaito-kun, non pensavo di riuscire ad incontrarti.
Chi è? Sato-san. Accidenti, che sfortuna. Proprio adesso che mi ero deciso.
- Sato-san, cosa ci fai qui?
Non posso parlare con Sato-san qua davanti. Accidenti. Devo rimandare. Pensavo fosse la volta buona e invece mi sa che non era destino.
- Hiro-kun, ne riparliamo un'altra volta, ok? Ora andiamo.
- Va bene.
Se solo non ci avessero interrotti. Ma forse è meglio così. Se mi avesse risposto di no avrei finito la giornata malissimo. Devo essere sicuro che anche lui prova quello che provo io.
- Cerchiamo Matsuo-kun e Chiaki-chan. A quest'ora dovrebbero aver trovato i loro amici.
Mando un messaggio a Matsuo-kun. Giusto, non ho il suo numero. Ora glielo chiedo.
- Hiro-kun, a proposito. Non ho il tuo numero, me lo dai? Stamattina volevo chiamarti quando non ti ho visto ma mi sono ricordato di non avertelo chiesto.
- Certo.
Ci scambiamo i numeri. Ho il suo numero. Fantastico. Ora posso sentirlo quando voglio.
Arriva Chiaki-chan. Peccato che la giornata non è andata come speravo, ma forse è meglio così.
- Chiaki-chan, siamo qui. - urla Hiro-kun muovendo un braccio per farsi vedere.
- Eccovi finalmente. Arimi-chan è già andata via però. Mi ha detto di salutarti.
- Ok, la vedrò domani a scuola.
Ah, ecco anche Matsuo-kun. È solo pure lui. Ma non doveva incontrarsi con i suoi amici?
- Matsuo-kun, finalmente. Hai trovato i tuoi amici?
- Sì, ma sono andati per conto loro adesso. Che si fa?
Mi stavo dimenticando che devo comprare ancora delle cose. Meglio sbrigarsi.
- Io devo ancora prendere un paio di cose e poi sono a posto.
- Andiamo a prendere quello che cerchi e poi andiamo? - mi risponde Matsuo-kun.
- Ok, sono solo due cose per alcuni amici.
Ci avviciniamo a uno stand di gadgets. Ecco quello che cercavo.
- Prendo questi.
- Hiro-kun, ho finito. Possiamo andare.
- Arrivo.
La giornata è finita e non sono riuscito a dirgli quello che volevo. Però non posso lamentarmi. Ho il suo numero di cellulare adesso. Forse grazie a quello riesco a capire quello che prova per me.
Alla prossima occasione però ci parlo chiaramente. Ormai non posso più aspettare.
   
 
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