Salve a
tutti
ragazzi! Quello che vi sto per presentare è
l’ultimo capitolo dell’anno: quindi
dovrete aspettare due settimane per il seguito. Spero di non farvi
soffrire
troppo.
Prima di
presentarlo, rispondo più che volentieri al commento che mi
hanno fatto nel
precedente capitolo.
Lettore
01:
Come ho detto all’inizio, ho in mente di dividere la storia
in stagioni;
esattamente, se non cambio idea, dovrebbero essere cinque.
La prima è
questa e si affronteranno i primi dieci generali infernali.
La seconda è
ambientata nella serie Shippuden: aggiungerò personaggi di
altri anime e alcuni
originali e si affronteranno gli ultimi dieci generali infernali.
La terza è
una sorta di intermezzo, in cui Nick andrà in diverse
dimensioni e, affrontando
vecchi e nuovi avversari, riunirà altri Sun’s
Knights.
La quarta
sarà un po’ particolare: con diverse forze
schierate contro Nick i Sun’s
Knights e alleati.
La quinta
sarà lo scontro finale.
Ogni stagione
prevederà almeno una quarantina di capitoli e
tenderà a concludersi con un
viaggio.
Mi
rendo
conto che questo è uno spoiler esagerato e va oltre la
domanda che mi hai
fatto, ma ritengo che sia un perfetto regalo di Natale per chi
è curioso.
Detto
questo,
sperando che esprimiate un vostro giudizio, ecco a voi il capitolo.
Buona
lettura.
Il ragazzo, dopo aver camminato a
lungo, giunse in
un’altra radura: al di là di questa si stagliava
una luce bianca; era quasi
arrivato al centro.
“Ci siamo
quasi” disse il ragazzo.
“Non abbassare la guardia. Ricorda che nel labirinto
ci sono due guardiani. L’altro potrebbe attaccarci in un
qualsiasi momento” lo
riprese la volpe.
“Attaccare
all’improvviso non è nella mia natura”
disse una voce profonda.
Naruto saltò
all’indietro e si mise sulla difensiva:
“Fatti vedere chiunque tu sia!”
“Non è necessario che ti guardi attorno, io sono
qui”
disse e apparve pochi metri davanti a Naruto.
Il suo aspetto era completamente
diverso da Ulquiorra:
era un uomo alto, sulla trentina; aveva un viso sottile, con una
leggera
barbetta; il naso era aquilino e gli occhi erano coperti da un paio di
occhiali
da sole a mezza luna; i suoi capelli castano chiaro svolazzavano
ribelli sul
suo volto. Il resto del suo corpo era ricoperto da un lungo abito
bianco con
finimenti azzurro cielo.
“Cavolo! Mi aspettavo
qualcuno di diverso” riuscì a
dire.
“Forse fisicamente sono umano, ma la mia forza è
superiore a quella di Ulquiorra, Naruto” rispose lui.
“Come accidenti fate entrambi a conoscere il mio
nome?” disse lui istericamente.
“La volpe ha già dato la risposta.”
Disse lui.
Naruto spalancò gli occhi.
“Questo luogo
è circondato da una potente magia. È
questa che ha impedito la distruzione del labirinto; è
questa che ha aperto
parte del labirinto stesso per lasciarti passare; è questa
che permette a noi
guardiani di sapere l’identità di chi entra per
tentare di prendere la mistica
spada di luce. Ora hai capito Naruto?” disse.
“Credo di si!” disse lui poco convinto. Ebbe poi
uno
scatto e riprese: “Hai detto spada di luce?”
“Esatto!”
confermò “Sin dai tempi più antichi, la
spada di luce è stata una degli oggetti di distruzione
più potenti. Solo chi ha
un cuore puro e un’anima forte potrà
prenderla” .
“Cavolo!” fece Naruto allegro “Questo
vuole dire che sono davvero un tipo forte”.
“No, vuole dire che hai le qualità per impugnarla.
Ma
la condizione è che tu mi batta, Naruto”.
“Se devo fare questo va bene. Ti batterò e mi
prenderò
la spada di luce.
A proposito, posso sapere come ti chiami?”
“Vuoi sapere il mio nome?
Battimi e lo saprai!”
rispose.
“Andiamo, Ulquiorra me l’ha detto quasi
subito!”
protestò Naruto.
“Io non sono Ulquiorra
ragazzo!” l’aria vibrò e la
terra sotto i suoi piedi si piegò.
Lo sconosciuto sollevò
la mano destra e comparve una
grossa e lunga spada bianca: la lama era stile occidentale e una
striscia
dorata la attraversava; la guardia era a forma di sole e
l’impugnatura legata
da una fascia bianca che pendeva verso il basso.
“Che bello spadone!” commentò Naruto.
“E non hai visto niente” disse lo sconosciuto.
Abbassò
la lama e ne uscì una luce bianca a mezzaluna che
andò verso il giovane.
Naruto usò lo scudo per parare e ne uscì senza un
graffio.
“Sei diventato
più forte Naruto; complimenti. Dovrai,
però, impegnarti ancora di più se vorrai battere
me o Sasuke”.
“Come fai a sapere di Sasuke?” chiese Naruto.
In tutta risposta,
l’avversario lanciò un secondo
colpo che scheggiò lo scudo della volpe.
“Accidenti. È forte questo qui”
commentò la volpe.
Un altro colpo fu nuovamente lanciato e lo scudo si
ruppe.
“Se resti fermo ed esiti,
ti ucciderò. Vedi di
impegnarti, Naruto” disse
l’avversario.
Naruto eseguì la moltiplicazione del corpo e si
lanciò
contro di lui.
Senza il minimo cenno, l’ignoto avversario, lanciò
un
altro strano colpo: il taglio non era più unico, ma si
sparpagliò in tre
direzioni diverse, spazzando via tutte le copie.
“Tutto qui?” disse.
Si accorse che il ragazzo era sparito.
“Ho capito”
disse “Hai usato quelle copie per
distrarmi e preparare il tuo vero attacco. Tuttavia...”
La terra sotto i suoi piedi cedette e Naruto apparve
dal basso, pronto a colpirlo con un rasengan.
“… Sei troppo prevedibile!”
terminò, scansandosi e colpendolo
con il manico della spada.
Il giovane finì a terra.
“Un trucco vecchio come
questo non mi può battere.
Devi cambiare inventario ragazzo”.
“E’ proprio quello che ho fatto amico”
disse e
scomparve.
“Era una copia!”
Il suolo si aprì di
nuovo, questa volta con più buche
e da esse uscirono diverse copie.
L’ignoto avversario saltò in alto e
lanciò il colpo di
prima.
“Guarda che io sono
qui!” disse Naruto dall’alto.
“Quelle copie servivano solo a distrarmi.
Dannazione!”
“KYUUBI EXPLOSION” gridò il ragazzo.
L’altro riuscì
a girarsi e a ridurre i danni con un
rapido fendente, ma fu spinto all’indietro e si
sfracellò al suolo.
Naruto atterrò a pochi metri da lui. “Non mi
sottovalutare amico. Direi di aver vinto”.
L’altro si
alzò da terra e, con estrema rapidità,
si portò davanti al ragazzo e lo colpì con un
fendente obliquo che infranse
completamente l’armatura e, senza aspettare una reazione,
colpì di nuovo con l’attacco
a mezzaluna.
Naruto fu investito in pieno e lanciato all’indietro
contro il muro.
“Non avresti dovuto
abbassare la guardia: lo si fa
solo quando l’avversario non è più in
grado di muoversi. Sei tu che mi
sottovaluti. Per punizione disintegrerò il tuo corpo con
quest’ultimo e potente
attacco” e lanciò un colpo a forma di tornado
azzurro e dorato.
Il colpo andò a segno e distrusse una parte del
labirinto, senza che la magia che lo proteggeva potesse fare nulla.
“A quanto pare mi sono
lasciato andare. Ma questo è
stato il prezzo per la tua…” si bloccò.
Era apparsa una colonna di luce arancione che si
stagliava alta fino al soffitto, con Naruto ansimante al centro di essa.
“Scusami universo, se sono dovuto ricorrere di nuovo
al tuo potere: questa volta l’ho rischiata davvero
grossa” disse Naruto.
“Non fa niente Naruto” disse la voce
dell’universo.
“Notevole. Quindi è questo il tuo potere
speciale!”
commentò l’avversario.
“Già!” disse Naruto.
La colonna si dissipò nel nulla, lasciando il giovane
scoperto.
“Avresti dovuto
continuare ad usare quel potere
ragazzo. In questo stato non puoi fare nulla per battermi!”
disse.
“Spiacente, ma non sono abbastanza forte per poterlo
usare troppe volte.E poi neanche
tu sei messo benissimo” ribatté il ragazzo.
“Hai ragione: ho commesso
l’errore di usare più
energia del previsto e sono già a corto.
Finiamola con
un ultimo colpo. Chi resta in piedi vince!” disse
l’altro.
“E quello a vincere sarò io” disse
sfacciatamente
Naruto.
Il biondino fece una copia e
preparò un rasengan,
mentre l’avversario caricò nuovamente il colpo
azzurro e dorato e si lanciarono
l’uno verso l’altro.
Ci fu un’esplosione che
fece tremare l’intero
labirinto.
Quando tutto cessò,
Naruto era inginocchio mentre
l’avversario era in piedi a pochi passi da lui.
“Sei davvero forte
Naruto. Hai fatto l’impossibile e,
alla fine hai vinto. Complimenti: hai superato la prova del
labirinto” disse il
guardiano e cadde a terra sparendo con fioco bagliore.
“Alla fine te ne sei andato senza dirmi il tuo nome.
Comunque ti ringrazio di tutto: questo scontro mi è servito
a capire tanto.
Grazie guardiano bianco” disse Naruto.
“Accidenti.”
Disse Naruto “Non trovo la carta di quel
tipo. Dove diavolo è. Ehi volpe la vedi?”
“No. Ma a che ti serve?”
“Mica posso lasciarlo qui, non credi?”
“Non è necessario cercarmi Naruto!”
disse la voce del
guardiano.
Il giovane si guardò
intorno, ma non riuscì a vederlo.
“Naruto. Io sono la proiezione della spada di luce: il
suo spirito”.
“Davvero? Quindi mi sono
battuto contro la spada di
luce stessa?”
“Esatto. Il secondo guardiano è la proiezione
dell’oggetto sorvegliato nel labirinto. Solo se si riesce a
battere l’oggetto stesso,
esso accetta il nuovo padrone e tu lo hai fatto.
Ora non perdere tempo: dirigiti verso il centro. Da
adesso in poi io sono la tua arma, usami con saggezza”.
Il labirinto si aprì e
una luce bianca si propagò
verso Naruto.
Il ragazzo corse verso la luce e, abbagliato, fece un
passo indietro.
“Non aver paura. Tendi la
mano e prendimi. Da adesso,
sarò sempre con te. Buona fortuna!”
“Grazie!” disse il ragazzo.
Naruto si avvicinò e
tese la mano. Mentre lo fece ci
fu un ultimo bagliore e poi, da esso, conficcata nel terreno, apparve
la
leggendaria spada di luce.
Era una spada magnifica: la lama bianca di tipo
occidentale scendeva con perfetto equilibrio verso l’elsa a
forma di croce
romana fatta di oro bianco, su cui erano incastonate uno zaffiro sulla
parte
sinistra e un rubino su quella destra.
Meravigliato, Naruto
alzò la spada in alto e vide la
luce investirla e farla brillare con i colori dell’arcobaleno.
“Wow!” disse.
“Vero!” confermò la volpe “Non
dimenticare di prendere
il fodero: è là a terra”.
Naruto spostò lo sguardo verso il fodero riccamente
decorato con finimenti dorati e argentati che raffiguravano il sole e
la luna.
“Uno wow anche per il fodero” dissero i due nello
stesso momento e si scambiarono un’occhiata.
“Forza usciamo di qui?” propose la volpe, dopo un
po’.
“Ottima idea” disse Naruto.
Nella sala d’osservazione
tutti stavano esultando per
il loro amico.
“Evviva! Ce l’ha fatta!” disse Sakura.
“E ha preso anche un’arma niente male”
continuò
Kakashi.
“Ehi ragazzi che ne dite di andargli incontro?”
propose Nick.
“Ottima idea!” risposero tutti.
Pochi minuti dopo tutti si stavano
complimentando con
Naruto per la sua vittoria e per lo spettacolo che aveva offerto.
Naruto ringraziò e andò verso Nick.
“Hai intenzione di colpirmi Naruto?” chiese Nick.
“Era la mia intenzione!” disse il ragazzo.
“Te ne darò l’occasione durante
l’allenamento” gli
disse “C’è solo un’ultima cosa
che devi fare adesso: scegliere un castello”.
“Scegliere un castello?” disse il ragazzo
stralunato,
seguito dai suoi compagni.
“Esatto!” disse Nick “Chi supera la prova
del
labirinto ha il diritto ad avere un castello. Venite con
me!”e s’incamminò.
Il giovane condusse i ninja in una
stanza vicina a
quella di osservazione.
Quando entrarono, si trovarono davanti due grandi
tavole: su una erano depositate diverse boccette, sull’altra
invece c’erano
delle statuette che raffiguravano varie creature.
“Naruto scegli quello che
più preferisci e poi vedi di
prendere anche un paio di quelle statuette. In realtà sono
mostri-guardiani la
cui specialità è la protezione dei luoghi magici.
In pratica sono come Filippo
e Tauros.”.
“Capisco” disse Naruto “Però,
credo che me ne basterà
uno solo per il castello, qualunque esso sia”.
“E chi sceglierai?” gli chiese Shikamaru.
“Non è ovvio” disse il ragazzo mentre
metteva una mano
in tasca e tirava fuori una carta “Io scelgo Ulquiorra come
guardiano del mio
castello. Forza amico vieni a fare la conoscenza dei miei
compagni”.
La carta s’illuminò e da essa uscì il
primo guardiano
del labirinto. Tutti fecero un passo indietro.
“Tranquilli, non farà del male a
nessuno” li rassicurò
Naruto “Ulquiorra ti presento i miei amici”.
“Onorato di fare la vostra conoscenza ragazzi”
disse
Ulquiorra calmo “E altrettanto onorato di poter fare questo
per te Naruto”.
Naruto sorrise.
“Bene, il guardiano è scelto: ora scegli un
castello”
disse Nick.
Passarono diversi minuti ma Naruto
non riusciva a
decidere quale castello scegliere e chiese un parere ai suoi compagni.
“Perché non
prendi questo: si addice al mio modo di
essere” disse Ulquiorra indicandogli un castello stile gotico.
“Non dire scemenze: non
piacerebbe a nessuno. Prendi
questo sembrerà di andare nel futuro” disse Kiba
indicando un castello simile
ad una città futuristica.
“E’ eccessivo per lui. Perché non prendi
questo: mi
sembra alla moda” disse Ino indicando un castello romanico.
“No, non ci si troverebbe a suo agio. Prendi questo
stile romano” disse Shikamaru indicando una fortezza romana.
“Così è troppo all’antica.
Perché non prendi questo: ha
dei bellissimi colori” disse Sakura indicandogli un castello
seicentesco con
colori molto vivaci.
“Così passerà per un effeminato. Prendi
questo che
esprime pienamente la forza della giovinezza” disse Rock Lee
indicando un
castello a torre con disegnata una tigre.
“Mi state facendo confondere ancora di più le
idee. E
poi questi li avevo quasi tutti scartati” disse Naruto.
“Mm.. N-Naruto. Perché non prendi questo? Secondo
me è
quello che meglio esprime la tua personalità”
disse Hinata indicandone uno
molto simile ad una villa giapponese: circondato da un giardino pieno
di alberi
e attraversato da un piccolo laghetto.
Tutti osservarono il castello e
cambiarono la loro
opinione.
“Allora è deciso” disse Naruto
“Questo sarà il mio
castello” e lo prese.
“Evviva!” dissero tutti.
“Grazie Hinata: hai
davvero occhi per le cose belle.
Saresti da sposare” disse Naruto sorridendole.
“Da sposare!” disse lei rossa in volto e svenne.
Non cadde a terra perché fu presa dal suo spirito che
se la caricò sul dorso.
“Mia piccola Hinata, dovrai imparare molto. Ti
aiuterò
io in questo, promesso” disse Rayearth.
“Grazie infinite signor Rayearth” disse Hinata,
ripresasi.
“Di niente, ma, per favore, chiamami solo Rayearth, va
bene?” disse lui.
“Va bene!” disse lei.
“Ma tu guarda: Rayearth!
Non ti avevo visto” disse
d’un tratto la volpe.
“Come al solito vedi solo quello che vuoi vedere. Non
sono comunque sorpreso di rivederti” disse Rayearth.
“Io invece lo sono e molto. Dopo allora speravo di non
doverti più vedere. Che scherzo crudele che ha fatto il
destino” commentò la
volpe.
“Già!” Disse l’altro.
“Scusate se
v’interrompo”, disse Shikamaru “Ma voi
due
vi conoscete?”
“Da circa settecento anni” rispose Rayearth.
“Evita di parlare! Non mi va di ricordare il
passato”
disse la volpe.
“E la promessa fatta? Che ne è di ciò
che le avevi
giurato?” disse Rayearth.
“Promessa?” fecero tutti.
“Non sono affari vostri!” disse la volpe
“Ciò che
promisi lo manterrò fino alla morte. Non credere di potermi
dire ciò che devo
fare: sono più forte di allora e non mi lascerò
battere una seconda volta”.
“Chee!” dissero tutti stupiti.
“Accidenti alla mia bocca. Me la svigno!” e
sparì.
“Che voleva dire con
“non mi lascerò battere una
seconda volta”?” chiese Shino.
“Quello che ha detto!”rispose Rayearth
“Io e la volpe,
un tempo, ci siamo affrontati e, alla fine, riuscii a batterla e a
salvare la
terra che proteggevo”.
Tutti rimasero colpiti dalla cosa.
“Questo vuole dire che, se ti fossi materializzato
prima, la volpe non sarebbe riuscita ad attaccare il
villaggio?” disse Tsunade.
“Non posso dirlo con certezza ma credo che avrei
potuto fermarla” rispose calmo lo spirito dalle sembianze di
un lupo infuocato
e dal lungo corno sulla testa.
Tutti deglutirono.
“Scusate!”
intervenne Nick “Mi dispiace dover
interrompere la cosa, ma c'è qualcos’altro che
vorrei dirvi, se non vi dispiace”.
Gli altri si destarono da quella rivelazione e si concentrarono
su Nick.
“Bene!” disse lui “Naruto, guarda verso
la cornice
della porta”.
Il ragazzo alzò lo
sguardo verso la direzione
indicata: sopra la porta c’era una ruota con disegnati
diversi omini colorati
e, cosa incredibile, uno di questi era identico a lui.
“Questa ruota indica tutti i proprietari di un
castello. Quando gli omini sono spenti, vuole dire che il castello
è dentro la
boccetta; se invece è acceso, vuole dire che il castello
è libero.
Infatti, il mio omino è illuminato, segno che il
castello è sbloccato.
Questa ruota è presente in tutte le stanze
dell’ala
est di ogni castello e rappresenta il punto comune di tutti loro.
Semmai ti
capiterà di notare che i nostri omini sono entrambi
illuminati, ti basterà
girare la ruota portando il mio omino verso l’aghetto che sta
qui in basso e
accederai nel mio castello.
Ricorda di non farlo mai quando è spento: rischieresti
di trovarti contro i miei guardiani. Quindi fa sempre
attenzione”.
“Ho capito” disse Naruto “Quindi
è questo il motivo
per cui ci sono i guardiani. Bene lo terrò a
mente”.
“Toglimi una
curiosità Nick” chiese Shikamaru “Tu
sapevi sin dall’inizio che Naruto avrebbe vinto
vero?”
“Chi lo sa?” disse enigmatico.
“SHANNARO!” gridò Sakura mentre si
lanciava verso
Nick.
La ragazza fu bloccata da un’ala di Nick e chiusa
nella sua morsa.
“Ti
avverto ragazza: anche se non sono solito colpire le donne, sono
favorevole all’uguaglianza tra i sessi. Lo dico anche
a te controlla i tuoi impulsi” disse Nick calmo e la
lasciò andare.
“S-Sissignore!” disse lei rigida.
“Ehi! Guarda che sei un ospite qui al villaggio della
foglia e non ti permetto di fare i tuoi comodi” lo riprese
Tsunade.
“Le ho semplicemente dato
un consiglio. Spetta a lei
accettarlo o meno!” rispose Nick.
“Comunque potevi farle male” fece Naruto
“Sai che ti
dico: ti picchierò a sangue per questo”.
“E non sarai da solo. Ci sono anch’io”
proruppe Rock
Lee.
“E una sfida eh! Va bene: raccolgo il guanto.
Seguitemi” disse Nick e s’incamminò.
I ninja seguirono Nick per i
corridoi del castello
salendo le scale fino a raggiungere una terrazza squadrata in mezzo
alle torri
più alte.
Da lì si vedeva un bel panorama, ma non era quello il
motivo per cui erano andati lì.
Nick si mise in mezzo alla piattaforma e si girò verso
di loro: “Questo è il ring principale del
castello. Bello vero?
Approfitto della sfida lanciatami per battermi contro
tutti voi. Fatemi vedere di che cosa siete capaci”.
I ragazzi si stupirono. Shikamaru
fece un passo
avanti: “Anche se combattessimo tutti insieme, non avremmo
alcuna possibilità.
Allora perché vuoi combattere?”
“Semplice: voglio vedere quali sono i vostri poteri
nascosti. Con il combattimento si manifestano più
velocemente e lo avete visto.
Ora basta con le chiacchiere, fatevi sotto” disse Nick e si
trasformò in
soleano.
Tutti si bloccarono di fronte a
quell’apparizione:
avevano visto che Nick era "particolare”, ma, a parte
Shikamaru, nessuno degli
altri lo aveva mai visto in quella forma.
“Allora! Volevate combattere, o sbaglio? Oppure avete
cambiato idea” disse con tono di sfida.
“Chiudi il becco!” disse Naruto innervosito.
“Spiacente, ma uso questo per parlare!” disse
provocante.
Il ragazzo si lanciò
verso Nick, incurante della
stanchezza, ma fu bloccato dall’ombra di Shikamaru.
“Non agire d’impulso Naruto. Se lo attacchi senza
un
piano non ne esci vivo”.
“E allora che cosa suggerisci?” chiese il ragazzo.
“Lasciami ragionare un attimo e te lo dico subito”
rispose.
“E’ inutile che
ci ragioni Shikamaru” disse Nick.
“Che vuoi dire?” chiese il giovane Nara.
“Qualunque cosa tu penserai, io la saprò in
anticipo.
Vi avviso che userò tutti i miei poteri senza eccezione e,
tra questi, rientra
anche la telepatia. L’unico vantaggio che posso darvi
è che non userò le
braccia. Forza, venite ad attaccarmi”.
“Forza ragazzi. All’attacco!” disse
Naruto,
anticipando gli altri.
Nick sorrise e incrociò le braccia.
“Vediamo se questa ti
piace” disse Naruto “Tecnica
seducente”.
Il biondino usò la tecnica della trasformazione e si
trasformò in una ragazza bionda e nuda.
“Salve bel pennuto!” disse il ragazzo con voce
sensuale.
“Non provarci nemmeno” disse Nick “Non
sei il mo tipo”.
“Stupido!”
disse Sakura colpendo Naruto con un pugno.
“Sakura, così mi ammazzi!”
piagnucolò lui.
“Sta zitto!” gli gridò lei.
“All’attacco.
Impeto della giovinezza!” gridò Rock
Lee, lanciandosi contro Nick, che lo bloccò.
“Accidenti!” pensò Shikamaru
“Sarebbe davvero un tipo
interessante da affrontare a scacchi. Direi che non abbiamo altra
scelta”.
“Ragazzi, attacchiamolo insieme” disse ai compagni.
“Va bene!”
dissero tutti e si lanciarono verso Nick.
Il sole cominciò a
tramontare. Tutti i giovani ninja
erano a terra esausti, senza forze: nessuno di loro era riuscito a
colpire o
danneggiare Nick.
Il Sun’s Warrior aveva bloccato ogni loro attacco e
sfondato ogni loro difesa, senza lasciare tempo di reagire, dimostrando
la sua
incredibile forza.
“Non male come primo giorno” commentò
Nick “Avete
tutti risvegliato i vostri poteri nascosti, ma vi ci vorrà
ancora del tempo per
padroneggiarli”.
“Non credi di aver un po’ esagerato?”
disse Kakashi
“Questi ragazzi sono ninja, non tipi come te, capaci di fare
quelle cose.
Avresti dovuto insegnargli qualcosa”.
“Quello di oggi era un test valutativo. Volevo vedere
il loro livello, ma loro l’hanno trasformato in una vera e
propria battaglia”
disse Nick.
“Avresti potuto fermarti prima. Guarda come è
ridotto
il mio pupillo!” disse Gay in lacrime.
“Tranquillo: si riprenderà dopo un buon pasto e
una
dormita. A proposito di pasto.” Nick sentì il suo
stomaco brontolare, anzi, lo
sentirono tutti “Non abbiamo neanche pranzato”.
Gli adulti rimasero inebetiti.
“Se avevi fame, allora perché non hai interrotto
prima?” disse Tsunade con la venetta.
“Ecco… diciamo che me ne sono
dimenticato” fece Nick
mettendo una mano sulla nuca.
“CHEEEEE!!!”
gridarono tutti.
“Nessuno è perfetto!” disse Nick
ridacchiando.
Tutti quanti si riunirono presso un
locale e fecero
una mangiata incredibile, lasciando di stucco tutti i camerieri. {ingordi}
“Ah che abbuffata!” disse Naruto accarezzandosi la
pancia.
“E’ vero! Non ho mai mangiato così
tanto” dissero Sakura
ed Ino insieme.
“Il cibo che preparano qui è davvero
ottimo” disse
Nick soddisfatto “Grazie per aver offerto signor
Asuma”.
“Di niente!” disse un ninja di carnagione scura con
i
capelli neri alzati dal copri fronte mentre osservava il portafogli
vuoto.
“Non ti saresti dovuto
accollare tutta la spesa Asuma.
Sei al verde amico” disse Kakashi.
“Ha pagato lui, perché era l’unico che,
stranamente,
aveva i soldi: cosa che non avevate voi” lo riprese Kurenai,
una donna mora con
occhi rossi.
“Touchè!!” disse Kakashi. {Non ci credo}
“Signor Asuma,
vedrò di sdebitarmi per quello che
avete fatto oggi!” disse Nick dispiaciuto.
“Non preoccuparti: riceverò lo stipendio domani,
quindi avrò di nuovo il portafogli pieno, pronto per essere
svuotato di nuovo
la prossima volta” disse Asuma mentre si accendeva una
sigaretta.
“Mi scusi comunque signor Asuma!” disse Nick, che
represse il desiderio di tagliare la sigaretta, per non fare la figura
dello
stupido.
“Magari puoi smettere di chiamarmi signor Asuma e
darmi del tu” disse lui.
“Come vuole... cioè, come vuoi
Asuma-san” disse Nick.
“Cominciamo ad andare meglio!” disse lui.
“Ehi Nick!
C’è una cosa che vorrei chiederti: come mai
hai la doppia voce?” gli chiese Shikamaru.
“Doppia voce?” chiese Nick non capendo.
“Si: quando sei umano, come adesso, hai una voce
più
da ragazzo; mentre, quando sei in quel modo, la tua voce è
diversa, direi più
adulta e ispira calma” e bevve del tè.
“Sai che non me ne’ero mai accorto? Forse dipende
dalla diversa età che ho in base alla forma che
assumo”disse pensieroso.
“Età?” fece Shikamaru.
“Già! Vedi: all’anagrafe, come umano ho
solo 19 anni,
mentre, come soleano ne ho 5039” disse. {°_°}
Ci fu un attimo di silenzio, prima
di un ennesimo:
“CHEEEEEE!!!!!!!!!”
Nick si fermò al
villaggio della foglia per circa
dieci giorni, durante i quali insegnò ai giovani ninja a
controllare le loro
abilità di Sun’s Knights.
Quando, soddisfatto, vide i loro miglioramenti disse
loro: “Ottimo lavoro ragazzi. Avete un discreto controllo dei
vostri nuovi
poteri. Sarà compito vostro adesso accrescerli.
Ricordate sempre questo: in un combattimento non sono
necessari solo corpo e mente, ma anche il cuore. Dovrete imparare a
controllare
queste energie, ma ve le insegnerò in seguito”.
“Perché non lo
fai adesso, signor Nick?” chiese Neji.
“E’ ancora troppo presto. Inoltre ho deciso di fare
un
giro per il pianeta alla ricerca di altri potenziali Sun’s
Knights. Vi
insegnerò il resto dopo che li avrò
trovati” rispose Nick.
“E lei crede che ce ne siano altri?” chiese
Shikamaru.
“Ne sono sicuro!” rispose lui “Continuate
con la
vostra professione e non tralasciate gli allenamenti. Fra non molto
avremo
visite da parte di un generale infernale, quindi fatevi trovare
pronti”.
“Sissignore!” risposero tutti.
“Prima che tu te ne
vada” lo chiamò Tsunade “Voglio
che tu prenda questo. Ti permetterà il libero accesso al
villaggio” e gli diede
un copri fronte del villaggio della foglia. {Sogno o son desto!}
“Grazie infinite Tsunade. Lo prendo con piacere!”
disse Nick e lo indossò.
“Non ti sta male” disse Sakura “Ora sei,
a pieno
titolo un ninja della foglia”.
“E per questo, dovrai obbedirmi, che tu lo voglia o
no” disse Tsunade con un sorrisetto.
“Villaggio tuo, regole
tue” commentò Nick “Sappi
comunque che non starò sempre qui. Quando potrò
tornerò nella mia dimensione”.
“Fino ad allora: il villaggio sarà come casa tua e
dovrai impegnarti a fondo per proteggerlo!” disse Tsunade.
“E sia!” esclamò Nick “Sono
sicuro che ti troverò
altri potenziali Genin da tirar su. Prepara altri di questi: te lo
consiglio.
A presto ragazzi” e volò via, salutato da tutti.
Nel
prossimo
capitolo.
Il viaggio di
Nick si prospetta lungo e pieno di sorprese. Chi saranno gli altri
Sun’s
Knights? Riuscirà insieme con loro a sconfiggere i generali
infernali?
Tutto questo
e altro al prossimo capitolo.
Angolo
dell’autore:
Special di fine anno.
Io
e tutti i personaggi
della storia riuniti che brindiamo.
Tutti: “Salute!”
Naruto:
“E’ un peccato che
non abbiano mostrato lo scontro contro il signor Nick; Sarebbe stato
eccezionale”.
Sauron: “Non ti montare la
testa, zucca vuota. Neanche un esercito potrebbe battere il signor
Nick”.
Naruto: “E tu che ci fai
qui? Questa non è la tua storia!”
Sauron: “Lo so, ma il
signor autore ha deciso di riunire tutti personaggi della sua storia
che sono
comparsi e che compariranno. Così ci conosciamo
prima”.
Ragazzo
vestito con un
kimono nero: “Bah! Che rottura!”
Naruto: “Perché scusa? E
poi, tu chi sei?”
Ragazzo col kimono: “Uh?”
Sauron: “Guarda che stiamo
parlando con te!”
Ragazzo
col kimono (con la
venetta): “Tappatevi la bocca, mocciosi. Trovo assurdo dover
comparire nella
terza stagione di questa stupida storia! Che accidenti!”
Naruto e Sauron: “Non
siamo dei mocciosi. E poi senti chi parla: uno che si tinge i capelli
di
arancione”.
Ragazzo col kimono
(esplode): “Avete davvero voglia di morire zucche
vuote?”
Naruto e Sauron: “Adesso
basta!”
Nick: “Calma ragazzi! Non
vi agitate! Ricordate che siamo qui per divertirci non per combattere.
Persino
i demoni di Abhadon stanno buoni e chiacchierano senza fare
casini”.
Naruto: “Ha cominciato
questo tipo qui a rompere”.
Ragazzo col kimono:
“Guarda che io ho un nome”.
Nick:
“Che non devi dire
al momento. Quelli che compariranno in futuro dovranno usare nomi
fittizi per
non farsi riconoscere”.
Ragazzo col kimono: “Il
nomignolo Arancio mi fa schifo”.
Si avvicina un ragazzo con
gli occhiali: “Smettila di lamentarti Arancio. Neanche a me
piace il nomignolo
che mi hanno dato. Bianchino si addice ai miei abiti ma non ai miei
capelli.
Concordi con me Mexico-san?”
Si
avvicina un ragazzo
alto e di carnagione scura: “Huh!”
Naruto: “Cavolo, sei
altissimo”.
Sakura
(appena arrivata):
“Ma che ti hanno dato da mangiare?”
Sauron:
“Direi che è
messicano. Li concimano bene i ragazzi lì”.
Arancio: “Che bravo! Ci
sei arrivato da solo o ti hanno passato un foglio sotto il
banco?”
Arriva un ragazzo con uno
strano cappello: “Ehilà! Io sono Gom! Non
è che sapete dirmi dove posso trovare
della carne? Io e il signor Scimmione abbiamo una fame da
lupo!”
Naruto: “Signor Scimmione?
E chi è?”
Si
avvicina un uomo
muscoloso con i capelli neri e una casacca arancione: “Ciao
ragazzi! Deduco che
voi siate i futuri Sun’s Knights. Che ne dite di mangiare
tutti qualcosa di
buono?”
Gom: “Tanta buona carne!”
Naruto: “Ramen!”
Sauron: “Alette di pollo!”
Arancio: “Ma state zitti!
Non comportatevi come dei bambini”.
Arriva una ragazza con i
capelli ramati e con un seno spropositato: “Ciao Io sono
Princess. Ho sentito
la parola “mangiare”? Avanti Arancio-kun,
Bianchino-kun e Mexico-kun, uniamoci
a loro” e si agita allegra.
Naruto e Sauron (estasiati):
“Ah! Che bomba!”
Io:
“Ehi ragazzi che ci
fate lì? Dobbiamo iniziare il buffet e mancate solo voi.
Forza venite”.
Tutti: “Arriviamo!”
Io:
“Ragazzi, prima di
cominciare, propongo un brindisi all’inizio della storia e
del suo
proseguimento”.
Tutti: “Salute!”
Nick:
“Non credi valga la
pena salutare tutti i lettori e dare loro gli auguri?”
Io: “Giusto hai
ragione.
Per voi tutti, ragazzi e
ragazze che sperate nel futuro: auguro a tutti voi Buon Natale e Felice
Anno
Nuovo. Spero di rivedervi numerosi il prossimo anno e che Dio vi
benedica!”
Tutti:
“Ciao e buone
feste!”
E,
sperando
di avervi divertito, vi saluto e vi auguro buone feste. Ci vediamo a
Gennaio.
Ciao e tanti auguri.