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Autore: telesette    22/12/2010    4 recensioni
A distanza di quasi un anno dal successo ( si fa per dire! ) della fanfiction “Konoha West City”, ecco come promesso una nuova serie che ripropone i personaggi di NARUTO nell’epopèa western…
Neji Hyuga, la “Pallottola di Ghiaccio del Nord”, e i suoi due compagni di viaggio, Kalamity Tenten e Rock Lee, a un anno dal loro incontro si trovano ora in viaggio senza una mèta precisa: girano da un posto all’altro per affrontare sempre nuove sfide e per portare giustizia lungo la pista dei senza legge… La trama è più o meno la stessa, con qualche particolare dettaglio sul passato dei protagonisti: non mancheranno le scene violente e i momenti drammatici; non mancheranno gli scontri a fuoco ( XD soprattutto con “Il Vento della Prateria” - Rock Lee in circolazione! ); e ovviamente non mancherà nemmeno la classica Love-Story…
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Neji Hyuuga, Rock Lee, Tenten, Un po' tutti | Coppie: Neji/TenTen
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Nessun contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'Neji X Tenten'
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A distanza di quasi un anno dal successo ( si fa per dire! ) della fanfiction “Konoha West City”, ecco come promesso una nuova serie che ripropone i personaggi di NARUTO nell’epopèa western…

Neji Hyuga, la “Pallottola di Ghiaccio del Nord”, e i suoi due compagni di viaggio, Kalamity Tenten e Rock Lee, a un anno dal loro incontro si trovano ora in viaggio senza una mèta precisa: girano da un posto all’altro per affrontare sempre nuove sfide e per portare giustizia lungo la pista dei senza legge… La trama è più o meno la stessa, con qualche particolare dettaglio sul passato dei protagonisti: non mancheranno le scene violente e i momenti drammatici; non mancheranno gli scontri a fuoco ( XD soprattutto con “Il Vento della Prateria” - Rock Lee in circolazione! ); e ovviamente non mancherà nemmeno la classica Love-Story

 

BUON DIVERTIMENTO !!!

 

L’Autore

Il vento soffiava forte, facendo muovere i cespugli rotolanti tra le dune del deserto, di tanto in tanto, punteggiàte da qualche cactus.

Oltre le nuvole di sabbia e polvere, tra le alte e spesse formazioni rocciose, era possibile trovare una buona protezione da quelle micidiali folàte. Infatti, tre viaggiatori stanchi si erano appunto accampati lì per trovare riparo.

 

-  Accidenti a questa sabbia - brontolò una voce femminile, scrollandosi i granelli di dosso. - Con questo vento fastidioso, ti si appiccica tutta ai capelli…

- Pensa se li portassi “sciolti” - sorrise un ragazzo dalla sopracciglia incredibilmente folte. - Allora sì che sarebbe un problema!

- Chiudi il becco, Rock Lee - rispose la ragazza.

 

Il terzo individuo, un ragazzo silenzioso con gli occhi quasi completamente bianchi, non disse nulla, ma si limitò a scuotere il capo.

 

- Dunque - esclamò Rock Lee, studiando attentamente dei fogli di carta ingialliti. - Se aggiusto questo meccanismo, utilizzando la molla di un percussore per calibro 45, forse potrei…

- Si può sapere cosa leggi di così interessante ? - domandò la ragazza, cercando invano di scuotere la sabbia dai capelli raccolti in un paio di chignon.

- E’ uno dei progetti del mio vecchio maestro - spiegò Rock Lee con orgoglio. - Gai Maito era un vero genio! Anni fa aveva cominciato a studiare come costruire un nuovo tipo di arma per sparare più proiettili contemporaneamente…

- Più potente della tua pistola, allora ?

 

Rock Lee estrasse l’arma dalla fondina, facendola roteare.

 

- Al confronto con ciò che è descritto in questo progetto, la mia preziosissima Sakura sembra poco più di un giocattolo…

- Addirittura - esclamò lei sorpresa.

- Hm - sorrise il ragazzo dagli occhi bianchi. - Al tuo posto, non mi fiderei troppo delle “trappole” di quel matto di Gai!

- Che hai detto ?!?

- Hai capito benissimo, a seguire il suo esempio, uno rischia solo di ritrovarsi come lui sotto due metri di terra…

 

Prima che potesse finire la frase, Rock Lee scattò in piedi e lo afferrò violentemente per il bavero.

 

- Ripetilo, se hai coraggio!

- Andiamo Rock Lee - intervenne la ragazza. - Su, cerca di calmarti, lo sai com’è fatto Neji…

- Un corno - rispose Rock Lee. - Se dice un’altra parola sul mio maestro, gli spacco la faccia a cazzotti!

- Pensi di risolvere qualcosa, in questo modo ? - fece notare Neji con un’espressione impassibile. - La tua rabbia non cambia il fatto che è morto: facendo lo “spaccone” e sfidando un avversario OLTRE la sua portata!

 

Rock Lee strinse i denti. Subito allentò la presa sul collo di Neji e lo lasciò andare.

 

- Tu non conoscevi il mio maestro…

- Lo conoscevo quanto basta - rispose Neji secco. - Puoi dire quello che ti pare: “piagnucolàre” mille volte che Gai Maito, era forte, veloce e senza paura… Ma ciò non toglie che è MORTO! Ed è la stessa cosa che succederà a te, se non imparerai a far funzionare quello che c’è sotto a quel ridicolo cespuglio di capelli - fece, accennando al caschetto di Rock Lee. - Ammesso che ci sia ancora, ovviamente!

 

Sia Neji che Rock Lee si sedettero entrambi a dovuta distanza uno dall’altro.

 

- Uff - sbuffò la ragazza, portandosi le mani ai fianchi. - Certo che, quando vi ci mettete, siete peggio dei bambini!

- Nessuno ha chiesto il tuo parere - rispose Neji acido. - Comunque, se vogliamo parlare di “bambini”…

 

La ragazza colse al volo il tono ironico del ragazzo.

 

- Ti riferisci a me per caso ?

- Io non ho detto nulla - osservò Neji con un sorrisetto appena accennato. - Tuttavìa, il fatto che tu porti ancora i capelli legati a QUEL modo, mi dà piuttosto l’idea di una mocciosa che di una persona adulta…

 

Nel momento in cui Neji pronunciò la parola “mocciosa”, si ritrovò scaraventato a terra da un pugno violentissimo. La ragazza, col braccio steso in avanti, sollevò il capo rivelando i suoi occhi color nocciola.

 

- Questo è per la “mocciosa” - esclamò lei furibonda. - Per il resto, provati ancora a dire qualcosa sui miei capelli… e, quant’è vero che mi chiamo Tenten, se NON ti uccide prima Rock Lee lo faccio io !!!

 

Neji si massaggiò la guancia con indifferenza.

 

- L’importante è crederci…

- Grrr - ringhiò lei. - Quanto ti detesto!

 

Improvvisamente però, un rumore mise Neji sull’avviso.

 

- Byakugan!

 

Subito gli occhi del ragazzo scrutarono la zona circostante come due telescopi a raggi X, capaci di vedere ogni cosa.

 

- E adesso che ti prende ? - domandò Tenten.

- Zitta - rispose Neji secco. - C’è qualcuno che si avvicina da dietro quelle dune…

- Ne sei sicuro ?

 

Rock Lee scattò subito in piedi.

 

- Che cosa vedi ?

 

Neji strinse gli occhi, cercando di distinguere le immagini dalla nuvola di sabbia sollevata dal vento.

 

- Più che vedere, si sente - esclamò. - Qualcuno si sta trascinando nella nostra direzione, a meno di venti metri da qui!

- Pensi che sia un fuorilegge ? - domandò Tenten, accarezzando il calcio della pistola.

- No - rispose Neji, mettendo a fuoco l’immagine. - E’… una ragazza!

- Che ci fa una ragazza sola in mezzo al deserto, con questo tempo ?

 

Per tutta risposta, Neji si calcò il cappello sugli occhi e appoggiò le spalle alla roccia dietro di sé.

 

- Non lo so e non mi riguarda, peggio per lei…

- Starai scherzando, spero - replicò Tenten inorridita. - Come puoi startene lì tranquillo, senza fare niente ?!?

- “Pensa a te stesso e vivrai a lungo” - borbottò Neji da sotto il cappello. - E’ la prima cosa che ho dovuto imparare, quando la taglia sulla mia testa era ancora ferma a mille dollari…

- Al diavolo - sbuffò Tenten, stringendosi il mantello nelle spalle e andando incontro alla tempesta di sabbia.

- Tenten, sei impazzita - gridò Rock Lee. - Che cosa pensi di fare ?

- A differenza di qualcuno, io ho ancora una cosa chiamata “coscienza”… Chiunque sia, vado a salvarla!

- A… Aspettami, vengo anch’io!

 

Sia Tenten che Rock Lee si fecero strada nella nuvola di sabbia sollevata dal vento, cercando il più possibile di trattenere il respiro. Ad un tratto intravidero una massa scura distesa davanti a loro e si affrettarono a raggiungerla. Malgrado la scarsa visibilità, capirono subito che si trattava della ragazza di cui parlava Neji.

 

- Aiutami a sollevarla - esclamò Tenten, facendo segno a Rock Lee. - Dobbiamo tornare indietro il prima possibile, oppure rischiamo di rimanere sepolti vivi!

 

Facendo un cenno di assenso, Rock Lee afferrò la ragazza priva di sensi e se la caricò sulle spalle. Tenten allargò il mantello per proteggere entrambi in qualche modo dal vento e, così facendo, ripercorsero a ritroso la strada fino alle rocce dove si erano accampati. Una volta al sicuro, sia Tenten che Rock Lee tossirono e sputarono ripetutamente a causa della sabbia che era finita loro in bocca e negli occhi. Tuttavìa Neji non si scompose minimamente…

 

- Che razza di - nel vederlo così indifferente, Tenten provò il fortissimo desiderio di “sparargli” in quel momento. - Per favore Rock Lee, aiutami a farla rinvenire!

- Aspetta, vado a prendere dell’acqua…

 

Subito il ragazzo frugò nella borsa per estrarre la sua borraccia.

 

- Oh no - esclamò attonito, non appena si rese conto che era vuota. - E adesso che cosa facciamo ?!?

 

Improvvisamente, qualcosa lo colpì sulla testa.

 

- Ahio!

 

Rock Lee si massaggiò la nuca dolorante, cercando di capire cos’era successo. Girando lo sguardo, si accorse che Neji gli aveva appena lanciato addosso la propria borraccia colma d’acqua.

 

- Ti spiacerebbe far meno confusione - imprecò il giovane dagli occhi di ghiaccio. - Sto cercando di dormire…

 

Incurante della botta, Rock Lee raccolse il prezioso contenitore e osservò Neji con un’espressione stupita.

 

- Grazie Neji, io…

- Bah, lascia stare!

 

Tenendole la testa leggermente sollevata, Tenten e Rock Lee aiutarono la ragazza svenuta a bere e a riprendersi. Quest’ultima aprì gli occhi lentamente, sorprendendosi di essere ancora viva.

 

- Do… Dove mi trovo ?

- Rilassati - fece Tenten con un sorriso. - Sei tra amici adesso!

- Già - fece eco Rock Lee. - Ma che t’è saltato in mente di avventurarti nel deserto con questo tempo ?

 

A poco a poco, la ragazza cominciò a ricordare.

 

- Stavo cercando… di scappare…

- Scappare da chi ?

- Pu... Puppet Town - rispose la ragazza con un filo di voce.

- Puppet Town - esclamò Tenten sorpresa. - Ma ci sono almeno otto miglia da qui a Puppet Town... Come hai fatto ad arrivare fin qui, tutta sola ?

- I... io non lo so...

 

Tenten capì che la ragazza era ancora sotto shock.

 

- D'accordo, calmati adesso - esclamò con un sorriso. - Appena ti sentirai meglio, cerca di raccontarci tutta la storia dall'inizio!

 

La ragazza annuì. Rock Lee le fece bere un altro sorso d'acqua e, dopo essersi tranquillizzata sulle intenzioni amichevoli dei suoi soccorritori, tirò un profondo sospiro e cominciò il suo racconto.

 

- Mi chiamo Mikon - cominciò.

- Molto piacere Mikon, io sono Tenten e questo è Rock Lee... E quella specie di orso maleducato - fece, rivolta verso Neji. - Bah, non vale neanche la pena di nominarlo!

- Umpf - brontolò Neji, facendo finta di non sentire.

- Allora, Mikon - sorrise Tenten. - Come hai fatto a finire in questo pasticcio ?

- Io e la mia famiglia eravamo un gruppo di attori girovaghi - spiegò la ragazza. - Ci trovavamo a Puppet Town per uno spettacolo, quando...

 

Tacque. evidentemente il ricordo era alquanto doloroso, tuttavia si fece coraggio e proseguì.

 

- Purtroppo in questo momento Puppet Town è sotto il controllo di una banda di feroci criminali, hanno preso in ostaggio tutta la popolazione ed eliminato tutti quelli che hanno cercato di opporre resistenza! Io sono riuscita a fuggire per miracolo, ma mio padre e mia madre sono rimasti là, alla mercé di quei banditi...

- Maledetti bastardi - imprecò Tenten. - Dovrebbero impiccarli tutti, dal primo all'ultimo!

- Dì un po', Mikon - domandò Rock Lee. - Cos'altro sai dirci a proposito di questi banditi ?

- Non molto, purtroppo - rispose mestamente la ragazza. - So solo che avevano tutti uno strano tatuaggio addosso, e il loro capo è un individuo spietato che si fa chiamare Sasori...

- Cosa ?!?

 

Sentendo quel nome, Neji si riscosse improvvisamente dalla sua indifferenza. Pallido in volto come non mai, si avvicinò alla ragazza che, non appena vide i suoi occhi color del ghiaccio, cominciò nuovamente a tremare di paura.

 

- Che nome hai detto ?

- Io... Io non...

- Non balbettare, rispondi - fece Neji spazientito.

- Sei impazzito - sbottò Tenten furibonda. - Non vedi che è terrorizzata ? 

 

Tuttavia Neji non le dette ascolto e, afferrando bruscamente la ragazza per le spalle, le ripeté la domanda.

 

- Ascolta - esclamò. - L'uomo di cui parli è per caso un individuo grande e grosso, col volto coperto e uno scorpione disegnato sul petto ?

- S... Sì - rispose la ragazza con un filo di voce. - M... Ma tu come lo sai ?

- Dannazione - imprecò Neji, lasciandola andare di colpo.

 

Subito Tenten si chinò a fianco della ragazza per aiutarla a calmarsi, dopodiché sollevò lo sguardo con rabbia verso Neji.

 

- C'era bisogno di spaventarla così - esclamò. - Non ti vergogni ? 

- Tenten ha ragione - intervenne Rock Lee. - Sei veramente un gran mascalzo...

- Chiudi il becco tu - replicò Neji, spingendo da parte Rock Lee con una pesante manata.

- Insomma - sbraitò Tenten, alzandosi in piedi. - Si può sapere che cavolo ti prende ?!?

 

Per tutta risposta Neji le rivolse un'occhiata terrificante, tuttavia la ragazza sostenne perfettamente il suo sguardo senza timore. Durante il loro viaggio insieme, Neji aveva avuto modo di sperimentare il caratterino di Tenten e, cosa più irritante, il fatto che era l'unica persona capace di tenergli testa coi suoi occhi color nocciola e un'espressione minacciosa quasi quanto la sua. Alla fine sbuffò rassegnato.

 

- Al diavolo - mormorò. - Non devo rendere conto a nessuno delle mie azioni, a nessuno... tantomeno a te, ficcatelo bene in testa!

- Sei solo un villano e un maleducato - ribatté Tenten. - Guarda come hai spaventato questa povera ragazza... l'hai terrorizzata!

- Le ho solo fatto una semplice domanda...

- C'è modo e modo di rivolgere una domanda, stupido - insistette Tenten. - Dal tono che hai usato, sembrava quasi che la volessi ammazzare!

- Se è veramente così, perché strilli tanto - osservò Neji. - Non vedi ? Adesso sei tu quella che le sta mettendo paura, non io...

 

Tenten si morse il labbro irritata, tuttavia Neji aveva ragione: proseguire quell'inutile battibecco davanti a una povera ragazzina spaventata non era il modo migliore per farla sentire a suo agio. Subito si affrettò a cercare di sbollire la rabbia per farsi vedere di nuovo allegra e sorridente, ignorando Neji e la sua insopportabile arroganza.

 

- Ti chiedo scusa - fece Tenten, rivolta a Mikon. - Non aver paura di Neji comunque, abbaia ma non morde, sta tranquilla...

- Non sono un cane - mormorò Neji sottovoce.

- Infatti sei un animale - precisò Tenten, con una smorfia. - I cani sanno essere più educati di te...

- Pfff - sghignazzò Rock Lee.

- Che hai da ridere, zucca vuota ?

- Nulla, nulla - si affrettò a rispondere il ragazzo dalle folte sopracciglia.

- Non preoccuparti - sorrise Tenten alla ragazza. - Ci penseremo noi a salvare i tuoi genitori!

- Sul serio ?

- Non dire stupidaggini - esclamò Neji. - Anzi, la prima cosa che dovremo fare, non appena la tempesta sarà cessata, sarà allontanarci da qui il più in fretta possibile!

- Che vuoi dire ?

 

Neji si fece improvvisamente scuro in volto.

 

- Tu non hai la più pallida idea di quanto sia pericoloso questo Sasori - fece Neji fissando il suolo con aria assente. - Se andiamo a Puppet Town, ci ritroveremo ad affrontare la Banda dello Scorpione Rosso al completo...

 

( continua )

 

Nota dell'Autore:

Ed eccoci qui, finalmente...

XD ve lo avevo promesso che i nostri cowboys sarebbero tornati sulla scena con nuove avventure e nuove sfide da affrontare. A questo proposito, ringrazio tutti coloro che hanno letto/recensito "KONOHA WEST-CITY" con così grande entusiasmo... Dedico questa nuova serie a loro e, visto il calendario, BUON NATALE A TUTTI !!! ^__^

DADO

   
 
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