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Autore: Raffaley94    23/12/2010    4 recensioni
Un Diario trovato per caso al Ghirigoro cambierà molte cose nella vita di Hermione........"Mentre guardavo tra gli scaffali, notai un agenda in particolare. Fui tentata di prenderla e notai che era fatta di un tessuto particolare, ruvido quasi fossero dei fili di paglia intrecciati. Sulla copertina era disegnata una rosa bianca, simbolo del silenzio, posata su di uno sfondo celeste e le pagine era ruvide e gialle che davano all’agenda un aspetto vecchio, ma molto bello. Avevo sempre desiderato avere un diario tutto mio, un diario dei segreti e quell’agenda mi sembrava perfetta."
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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La ruota gira

Dormivo beata sotto le mie adorate coperte. Dovevano essere più o meno le sei di mattina, perché sentivo gli uccelli che cinguettavano felici. Stavo talmente bene, accoccolata tra le braccia di Ron che avrebbero potuto mummificarmi in quella posizione. Ci avrei passato tranquillamente l’eternità così.

- MAMMA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!- una voce di bambina mi svegliò dal mio bel sogno e aprendo gli occhi mi ritrovai davanti il viso di Rose.

- Oddio Rose, mi hai spaventata, vai a dormire, che ore sono? – chiesi tra uno sbadiglio e l’altro.

- Le sei è mezza cara.- rispose Ron da sotto le coperte.

- Cosa? Ma è prestissimo! Buona notte. – e mi tirai le coperte sopra la testa. Non avevo voglia di svegliarmi presto per un capriccio di mia figlia quando non dovevo andare a lavorare, godersi i giorni di riposo è chiede troppo?

- Mamma ma oggi è il 1°settembre, dobbiamo andare a King Cross! – disse, con la voce che sapeva di pianto. Se mi figlia stava dicendo la verità, eravamo estremamente in ritardo. Mi alzai di scatto e misi le mie ciabatte insieme alla vestaglia.

- Siamo in ritardo, avanti Rosie, vai a svegliare tuo fratello e tu Ron alzati, o non ce la faremo a essere pronti in tempo. – Rose entusiasta, andò in camera di Hugo, dove anche lui dormiva beatamente, ignaro dell’arrivo della cara sorellina.

- Avanti Ron alzati! – incitai mio marito, che ancora ronfava sotto le coperte.

- Altri cinque minuti. – supplicò.

- No, su, che è tardi. – e gli sfilai le coperte di dosso, per esser sicura che ci alzasse veramente.

Mi diressi di corsa in cucina. Oggi era un giorno speciale per la mia piccolina e avevo intenzione di cucinare uova e frittelle a tutti. Incominciai a preparare la colazione e già tutti erano seduti ordinatamente a tavola. Ron leggeva il suo solito giornale, Hugo era ancora assonnato e Rose era talmente eccitata che non riusciva a stare ferma sulla sedia.

- Allora oggi è il tuo gran giorno Rosie. – dissi portando le cibarie in tavola.

- Si mamma non vedo l’ora, mi sono già informata molto sul conto di Hogwarts. –

- Sei uguale a tua madre. – borbottò Ron sotto i baffi.

- Hai detto qualcosa? – chiesi accigliata.

- Chi io? NO, assolutamente. – e ritornò alla sua cara Gazzetta del Profeta.

- A proposito di questo, volevo appunto darti qualche libro che ci terrei che leggessi. – e dicendo questo, mi alzai e andai verso la libreria, stracolma di miei libri. Del resto Ron e la lettura erano nemici storici e Hugo aveva preso come bravo figli dal padre. Cercando però trovai lui. Non ricordavo neanche più di possederlo. Lisciai la copertina ruvida e chiudendo gli occhi, mi sembrava di ritornare indietro nel tempo. Cercai ulteriormente e trovai i libri che cercavo, però non posai il mio diario, bensì lo misi in borsa. Avevo una strana sensazione e sentivo che portarlo con me era la cosa giusta.

- Ecco qui. – dissi posando quei quattro libri che avevo preso. – e leggi soprattutto “Storia della magia” è un libro stupendo. –

- Tesoro non colmarla di compiti già prima di andare a scuola, già bastano i professori per questo. – replicò Ron.

- Ma papà, a me piace leggere, e grazie tante mamma, stai sicura che li leggerò tutti d’un fiato. – rispose Rose.

- Va bene, confermo quello che ho detto prima. – esclamò, sorridendo. Mi vestii di corsa e cercai in qualche modo di cercare di aggiustare quella folta capigliatura che mi ritrovavo. Inoltre dovevamo arrivare alla stazione con la macchina e qualche giorno fa Ron aveva preso la patente, ovviamente imbrogliando. Lui mi aveva confermato che non aveva usato la magia, ma non lo credevo affatto.

- Rosie, sei pronta?? – la chiamai dal bagno.

- Si mamma arrivo! – dopo qualche secondo si presentò davanti a me, chiedendomi di aggiustarle il mantello. Vedendola mi sembrava di vedere me stessa. Era ormai cosa scontata che diventasse Grifondoro, ma qualunque squadra le avesse assegnato il capello, per me andava bene. Una volta aggiustato il mantello per benino fece un giro su se stessa.

- Allora, come sto? – chiese ansiosa.

- Benissimo, tesoro. – le risposi solare.

Dopo una buona mezz’oretta eravamo tutti pronti e seduti in macchina, rotta, King Cross.

- Allora qual’era l’acceleratore? –

- Ron! – lo rimproverai.

- Scherzo, certo che lo so. – io lo sapevo, aveva usato la magia all’esame, e speravo con tutto il cuore che almeno un po’ la macchina la sapesse guidare.

Arrivati a Londra, ci mise un sacco di tempo per parcheggiare, impossibile trovare posto lì, e una volta trovato ci dirigemmo alla stazione. Però per la paura Rosie si bloccò davanti al passaggio tra il binario nove e dieci.

- Avanti Rose, è facile, non andrai a sbattere! – la incitò Ron, impaziente.

- Ron, aspetta ci penso io. – e mi abbassai alla sua altezza, in modo da poterla guardare dritto negli occhi.

- Mamma ho paura. – mi confidò, tremando.

- Anch’io ce ne avevo la prima volta, ma è facile, devi chiudere gli occhi e pensare a qualcosa di bello, con me ha sempre funzionato. – e convinta fece senno di sì con la testa. Il passaggio fu attraversato e proprio lì incontrammo Harry e Ginny, in quanto anche loro dovevano accompagnare i primi due figli.

- Ehi Harry. – lo chiamai.

- Herm, ciao, che ricordi a stare tutti insieme qui eh? –

- Ben detto cognato. –

Stemmo qualche minuto a parlare insieme, poi il treno fischiò, questo significava che era tempo per i ragazzi di partire.

- Mamma ho cambiato idea, torniamo a casa. – guardai giù e vidi Rose che mi tirava la gonna piangendo.

- Su Rosie, non c’è niente di pauroso a Hogwarts, vedrai imparerai un sacco di cose lì. –

- E se non ci riuscissi? –

- Certo che ce la farai, aspetta un secondo. – presi la mia borsa e da dentro sfilai il mio diario e glielo porsi.

- Ecco tieni, questo era il mio diario segreto quando ero una ragazzina. –

- e cosa dovrei farcene? –

- Scrivici sopra, io non l’ho mai terminato, ma questo compito spetterà a te. –

****

- Ok mamma lo farò. – e felice tornai a guardare il treno, che fischiò di nuovo.

- Avanti è tardi, sali ci vediamo a Natale, e scrivi tante lettere. – feci cenno di sì ed entrai nel treno.

- Rose, posso stare con te, James non lo sopporto più .- mi chiese Albus, sudato dallo spavento.

- Si certo, troviamo uno scompartimento prima però. – dopo un paio di ricerche fummo costretti ad entrare nello scompartimento con mio cugino James che non fece che impaurirci per tutto il tragitto, però stufa decisi di uscire a prendere un po’ d’aria e portai il diario di mamma con me. Uscendo mi scontrai con qualcosa, o meglio qualcuno.

- Ehi, vedi dove vai Weasley! – mi urlò contro.

- Scusami non volevo, come fai a sapere come mi chiamo? –

- Dai tuoi capelli no, pel di carota! – nonostante fosse molto maleducato era un bel ragazzino e anche lui doveva essere del primo anno, perché ancora non indossava i colori di nessuna squadra.

- Vieni dentro Rose e non pensare a quello, deve essere Malfoy, ero curioso di conoscerlo, tu non avvicinarlo più okay?-

- Va bene. – dissi rassegnata e ritornai a sedermi dove, appoggiata allo schienale, per la stanchezza mi addormentai.

****

Una luce ricoprì il diario e da lì ne uscì una fatina.

- Sono così felice, si ritorna in azione!-

- Perché vorresti dire, che quel ragazzino è il nostro obbiettivo? Ma è una bambina, è presto non credi?. –

- Si lo so, aspetteremo caro Diary, aspetteremo. – e convinta gli fece un occhiolino.

 

Questa fan fiction è dedicata a due persone.

A Chiara, ti voglio un mondo di bene, sei la mia migliore amica e credimi, gli anni non cambieranno le mie parole <3 .

A Marco, che mi ha aiutato molto per la stesura della storia e senza il quale non credo proprio che esisterebbe.

 

Spazio autrice: e sì, adesso è proprio finta, forse farò un seguito, ma non per adesso =). Spero che l’epilogo si stato di vostro gradimento e vorrei fare un paio di ringraziamenti

A chi l’ha messa tra le preferite:

1 - 9Anny7  
2 - AlbaGrint  
3 - BennyGrint
4 - gloria_bennet  
5 - ilarya  
6 - itsagoodbye_  
7 - MaCcO  
8 - mionetta95
9 - Queen Alexia

A coloro che l’hanno inserita tra le ricordate:

1 - Evetta96  
2 - Fra_Volturi
3 - Hermione Jean Granger
4 - ladylala  
5 - tanna

E a chi mi ha seguito:

1 - BenNayGrint97
2 - dafne891  
3 - Fra_Volturi
4 - kiky 92  
5 - LacrimaDegliDei  
6 - maggie_chan  
7 - MaKiCo
8 - mistake01  
9 - MooNRiSinG  
10 - neptunia  
11 - Queen Alexia  
12 - riogah
13 - robyprisk
14 - saruz1986

E grazie anche a coloro che hanno recensito e che non ho nominato, grazie a tutti =), alla prossima, un bacio :*

   
 
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