I don't want a lot for Christmas
I don't care about the presents
All I want for Christmas is you*

Il giardino della Tana risuonava delle urla dei bambini. La neve era caduta in abbondanza quella notte e nonna Molly aveva mandato i numerosi nipotini fuori a fare un pupazzo. Spesso si sentivano i rimproveri dei più grandi verso i piccoli che, correndo, rischiavano di travolgere il mucchio di neve che piano piano stava prendendo forma.
Dominique entrò di corsa in cucina.
« Nonna! Ci servono i bottoni, la carota, la sciarpa, il cappello, la scopa! »
Molly tirò fuori tutto l’occorrente dai numerosi cassetti e armadietti.
« Mi dispiace, tesoro, non trovo i bottoni ».
George si affacciò alla porta.
« Tieni, usa questi ».
L’uomo porse alla bambina due bottoni: erano neri e su ognuno c’erano due lettere rosse, una F e una G.
« Li usavamo io e lo zio Fred per il nostro pupazzo, quando eravamo piccoli » spiegò.
La bambina sorrise e tornò fuori con gli altri.
Poco dopo, al richiamo dei genitori, rientrarono tutti per la cena. Fuori era buio e la neve scendeva lentamente. Un pupazzo faceva bella mostra di sé al centro del giardino. George si avvicinò alla finestra e guardò la creazione dei bambini. Subito fu assalito dalla nostalgia. Lui e Fred ne facevano sempre uno tutto loro, lontano da quello dei fratelli.
Mentre lo guardava, il pupazzo girò la testa verso di lui e gli fece l’occhiolino, storcendo la bocca in un ghigno. George sgranò gli occhi, poi gli restituì il sorriso.
« Buon Natale, Fred ».



***Angolo autrice***

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