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Autore: ChimeraW    26/12/2010    2 recensioni
"Desiderava abbracciarla di nuovo, più a lungo e più intensamente. Desiderava sentire il calore del suo corpo sul proprio.
Desiderava baciarla. Sì, desiderava davvero baciarla."
Fanfiction ripubblicata dopo averla cancellata per errore... Mi dispiace.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luna Lovegood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
- Questa storia fa parte della serie 'Loony'
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Wish

 
Si sentiva tremendamente stupido.
Però doveva accettare la realtà, seppur difficile, molto difficile. Così difficile che avrebbe voluto poter cancellare ciò che era successo il giorno precedente, così non sarebbe stato costretto a ritrovarsi, ora, seduto in uno squallido gabinetto femminile, con quell’odioso nodo allo stomaco.
Sbuffò, e si passò le mani tra i capelli chiari, quasi bianchi. Chiuse gli occhi, e senza volerlo la scena si disegnò nella sua mente, perfetta ed immutata.
 
- Perché stai piangendo?
A quella voce candida e leggermente acuta Draco sollevò lo sguardo dal lavandino e subito notò la piccola figura riflessa nello specchio. Si voltò di scatto.
- Cosa ci fai qui? - le chiese con tono arrogante – con il suo solito tono arrogante. Lei fece qualche passo avanti, dondolando un po’ la testa.
- Ci vengo quando voglio stare da sola-  rispose. - E tu? Sai, questo è il bagno delle ragazze…
Draco incrociò le braccia al petto e spostò lo sguardo da un’altra parte.
- Non lo usa più nessuno - disse secco. Luna si avvicinò ancora di qualche passo. Poi si fermò, continuando a tenere gli occhi grandi fissi su di lui, facendolo sentire sempre più a disagio.
- Perché stai piangendo? - chiese di nuovo. Lui non la guardò, rimase a fissare un angolo buio della stanza. Deglutì.
- Non stavo piangendo – sussurrò appena.
Luna fece spalluccia. – Oh. Mi sembrava di aver sentito dei singhiozzi. Evidentemente mi sono sbagliata.
Allora Draco alzò gli occhi. Non si aspettava quella riposta, era sicuro che alla sua bugia – perché sì, era una bugia – lei avrebbe cercato di smentirlo, magari con un sarcastico “oh, certo, come no”. Come avrebbe fatto qualsiasi altra ragazza, qualsiasi altra persona.
- Allora vattene Lovegood – disse, dopo quel secondo di indugio. – Ci sono altri posti dove puoi andare per stare sola.
Ancora una volta lei si limitò ad alzare appena le spalle, e ancora una volta la sua reazione lo sorprese. Se lì ci fosse stata la Granger, sarebbe subito cominciata una lite per chi doveva andarsene.
- Va bene – fece invece lei, con aria del tutto spensierata.
Si voltò per andarsene, ma non fece nemmeno un passo che si girò di nuovo verso di lui. Lo guardò per qualche attimo, sbattendo più volte le ciglia, dandogli l’impressione che lo stesse studiando. Poi, con passo veloce ma leggero, gli si avvicinò.
Lo abbracciò.
Lo abbracciò stretto, circondandogli il busto con le braccia fini e posando, anche se solo per pochissimo tempo, la fronte sulla sua spalla.
Un abbraccio di quelli che si danno ad una persona a cui tieni, e non al figlio di un Mangiamorte che si sta preparando ad uccidere il preside della tua scuola. Un abbraccio strano, almeno per lui.
Però a Draco piacque.
Luna si sciolse altrettanto velocemente, ritirandosi di qualche passo. Fece un sorriso appena accennato, un po’ timido, e alzò una mano in cenno di saluto.
- Ciao, Draco – disse.
E se ne andò.
 
E ora, dopo aver passato un’intera notte insonne, lui proprio non riusciva a spiegarsi cosa ci fosse di speciale nell’abbraccio della strana Luna Lovegood. Perché l’aveva sempre ritenuta un’inferiore, come tutti del resto.
Eppure, non riusciva a smettere di sperare di vederla entrare ancora dalla porta del bagno.
Si chiama amore, aveva detto una voce nel suo cervello. Forse sei innamorato.
No.
Non era innamorato.
Non avrebbe mai voluto avere la Lovegood come… come fidanzata.
Però, in quel momento, desiderava averla accanto a sé. Desiderava abbracciarla di nuovo, più a lungo e più intensamente. Desiderava sentire il calore del suo corpo sul proprio.
Desiderava baciarla. Sì, desiderava davvero baciarla.
Solo un bacio, un insignificante bacio. E poi nient’altro.
Sbuffò, riaprendo gli occhi.
Che desiderio stupido.

 
 
Allora, a me non piace. Non dico che sia proprio orrenda, però manca la profondità che ho messo, a mio parere, nelle altre due, soprattutto in “Lullaby”. Questa è un po’… vuota.
In ogni caso, avevo tanta voglia di scrivere qualcosa su loro due. Perché secondo me stanno bene insieme…
Ringrazio tanto EnMilly per avermi suggerito di ambientarla durante il sesto libro, e non nel secondo come pensavo di fare quando ho immaginato la storia, poiché nel sesto Draco è moralmente debole e vulnerabile.
Ora vi lascio, sono stanca… sarà l’erà?
Un bacio a tutti,
_ Ariel Riddle Volturi _ 

  
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