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Autore: Selenite    05/01/2011    13 recensioni
Mahel è un'allegra ragazza di 16 anni, il cui nome le è stato dato dalla madre, una scrittrice di libri per ragazzi, prendendo ispirazione da un personaggio delle sue stesse storie. Nonostante Mahel odi il suo nome, si ritroverà nell'universo delle fiabe di sua madre, per aiutare il co-protagonista Lagharta alla salvezza del mondo. Sembra una storia fantasy come le altre, ma non lo è... Perchè Lagharta non è un eroe come tutti gli altri. E odia Mahel dal più profondo del suo cuore.
Ho messo rating piuttosto alto, in quanto ci sarà la presenza di alcune scene abbastanza crude. Ringrazio in anticipo per la cortesia che chiunque vorrà riservarmi nel leggere ^^
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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***

Dedicato a piccolaKiki, snail e Cate_02.
La prima perchè si è messa in pari e si è dimostrata gentilissima, preoccupandosi per me. Grazie!
La seconda perchè si sta mettendo in pari e perchè anche lei ha avuto molta cortesia e dolcezza per me, grazie davvero.
La terza perchè si è dimostrata educata e cortese, contattandomi personalmente e facendomi i suoi migliori auguri. Ti ringrazio *si inchina*
Grazie per esservi preoccupate per me, siete la mia forza. Anche se non ve ne accorgete.
Grazie ^-^

***


CAPITOLO 15

Lacrime


Il sole era alto nel cielo, luminoso e caldo, il cielo sgombro e azzurrissimo.
Tutto attorno a loro, il paesaggio e il clima, il silenzio del loro sentiero, emanava tranquillità e pace. Mahel continuava a guardarsi attorno con sorpresa, cercando di cogliere ogni singolo aspetto di quel luogo ai suoi occhi meraviglioso e nuovo, come una bambina.
Lagharta, con Saluss poggiata sulla spalla, stretta alle sue ciocche, precedeva lei e la Lilith, silenzioso e cupo in volto. Mahel lo guardava ogni tanto con sguardo confuso, cercando dalla fatina un segno che non arrivava mai.
Accanto a lei la Lilith, lo sguardo che scrutava il ragazzo e la fatina con astio, la piccola Mahel con tenerezza. Non capiva cosa fosse successo, ma era evidente che c'era qualcosa che Lagharta e la fatina impertinente avevano contro di lei.
Vide lo sguardo della castana abbassarsi intristito, nonostante il sorriso non scomparisse mai dalle sue labbra.
Si irritò per quel comportamento infantile, anche se era l'ultima a poter giudicare gli altri, non lo sopportava. Mahel si stava comportando bene con tutti e due nonostante ciò che nascondevano dentro di loro, ormai Alvexia l'aveva capito, non riusciva a darsene pace.
Decise che avrebbe messo le cose in chiaro, una volta per tutte.
Senza sorprendersene più di tanto, si ritrovò a pensare che una persona come Mahel non meritasse quel trattamento pieno di disprezzo che lei, ormai, conosceva troppo bene.

Il paesaggio naturale di Gaia, ormai, era nascosto dietro l'enorme muro di pietra che costeggiava il sentiero da ambo le parti, probabilmente montagne che si incrociavano tra loro e che l'uomo aveva modellato per lasciare il passaggio libero.
Il terreno era duro e poco praticabile, Mahel era abbastanza in difficoltà a tenere il passo sicuro di Lagharta, che quasi correva per la sua andatura sbrigativa.
Gli guardava la schiena larga e sicuramente muscolosa, sospirando. Quando ormai i passi che la separavano da quella schiena furono troppi, Mahel si fermò, guardando verso Saluss, che pur accorgendosi di essere osserava e vedendola ferma non disse una parola. Si limitò ad abbassare lo sguardo, triste, e tornare ad affondare i suoi occhi nel silenzio del paesaggio roccioso davanti a lei.
-Cosa...cosa ho fatto, Alvexia...?- chiese alla Lilith che, al contrario del ragazzo, si era fermata appena sentì cessare i passi indecisi di Mahel -Per caso li ho fatti arrabbiare?-
La Lilith si voltò verso la ragazza, il cui sguardo era lucido e mortificato. Stringeva le mani in pugni, inerme, di fronte a ciò che i suoi occhi avevano visto ancora una volta.
-Mahel...?- chiese la Lilith, cercando pian piano di comportarsi in modo “carino” con la giovane.
-Lagharta e...Saluss...- si interruppe un attimo, trattenendo i singhiozzi e ricacciando indietro le lacrime -Non mi guardano neanche negli occhi, da ieri sera. Non aprono bocca, mi hanno chiuso fuori dai loro cuori. Da Lagharta potevo...aspettarmelo, fin dall'inizio è stato chiaro, ma...Saluss non...- si interruppe di nuovo, abbassando lo sguardo.
Alvexia le si avvicinò, lentamente, poggiandole appena vicina una mano sui capelli e carezzandoglieli -Non piangere. Non darla loro vinta- esordì seria, la voce ferma nonostante nel suo cuore sentisse il rumore di qualcosa che si spezza -Se loro non ti accettano...beh, affari loro. Hanno visto il tuo cuore caldo- sorrise, ripensando alla sera precedente -E non possono far finta che non esista. C'è, è proprio lì accanto a loro, che lo vogliano o meno. Ne hanno paura penso, non capisco il perchè, ma non dargliene peso. Se loro non vogliono accettare la tua presenza qua...ebbene...lo farò io- disse tutto d'un fiato la Lilith, assicurandosi che gli occhi di Mahel guardassero dritti verso di lei.
Mahel, a quelle parole, sorrise debolmente -Grazie Alvexia...- sussurrò con un fil di voce, abbassando lo sguardo -Ma ogni persona venuta a contatto con me è importante. Non posso e non voglio rinunciare a nessuna di esse...-
Alvexia scosse più energicamente i suoi capelli, ridacchiando -Quei due sono proprio fondamentali per te, eh?- la guardò negli occhi verde-argentei, aprendo il suo volto in un rassicurante sorriso -Deve piacerti proprio tanto Lagharta, eh?-
Mahel scosse la testa, arrossendo -No...non è così...- abbassò lo sguardo, cercando di mantenere un certo contegno -E anche se fosse, non posso...-
-Come?- chiese la Lilith sollevando la mano e guardandola confusa -Non puoi?-
-Non posso...cedere, a probabili sentimenti verso Lagharta. L'ho promesso- disse lei, sospirando profondamente -A lui e Saluss-
-Come cosa? Aspetta, aspetta...Lagharta ti ha chiesto di fare cosa?-
-Lagharta...mi ha chiesto di non innamorarmi mai di lui. Per nessuna cosa al mondo. O mi avrebbe odiata per tutta la vita-
La Lilith ascoltò parola per parola ciò che Mahel diceva, lo sguardo sempre più incredulo e a dir poco furibondo.
Le sue iridi si allungarono, il corpo si ricoprì dell'aura violacea che precedeva la sua trasformazione in demonio. Mahel non ebbe neanche il tempo di fermarla che Alvexia, ormai trasformata, l'allontanò dai suoi effluvi velenosi e dai suoi artigli letali volando via.
Giurò a sé stessa che l'avrebbe fatta pagare a quello stupido, anche se non capiva a fondo cos'era quel disturbo per lo sguardo triste della ragazza.
Era simile, molto simile, a ciò che provava per la persona della fotografia. E sorrise.
Si accorse, ormai troppo tardi per far finta di niente che, come aveva predetto Lagharta, si era affezionata in modo morboso a quell'animaletto fastidioso quale era Mahel.

Quando Lagharta si fermò, voltandosi indietro con lo sguardo corrucciato, ruppe il silenzio che aveva tenuto fino a quel momento -Saluss...-
La fatina rimase ferma nella sua posizione, guardando verso il nulla -Uh-hu?-
-Quelle due non sono ancora arrivate, eh...?- chiese poco convinto, come fosse più un'affermazione che una domanda -Che cos'hai...?- chiese gentile, guardandola di sfuggita -Qualcosa non va? Mahel ti ha fatto arrabbiare...?-
Saluss scosse il capino, svolazzando davanti agli occhi di Lagharta -Non è quello...solo che, ieri sera tu hai detto che...- si interruppe, guardando fissa negli occhi Lagharta, quando un rumore secco irruppe alle loro spalle, interrompendoli.

Lagharta posò i suoi profondi occhi blu su quelli rossi della Lilith davanti a lui, adesso in versione demoniaca.
Splendenti rubini brillanti e screziati di argento, che tradivano un sentimento maligno profondo. Meravigliosi, nel loro terrificante splendore, spaventosi e freddi.
Iracondi, come il cuore della Lilith in quel momento.
Riuscì a sguainare la spada appena in tempo, appena pochi istanti prima che le mani scure dagli artigli carmini lo ferissero e avvelenassero, come qualche giorno prima.
Saluss era stata spinta con la mano appena più indietro, non voleva che le accadesse niente di male, come aveva già fatto. I suoi occhi si chiusero a fessura, poco sbalorditi di quel repentino cambio di atteggiamento della ragazza.
-Proprio come temevo, non cambierai mai. Sei nata come una mercenaria e morirai come tale. Cosa ne hai fatto di Mahel?- chiese Lagharta, furioso come la Lilith davanti a lui.
-Stupido idiota! A me parli in questo modo? Pensa a cosa tu e la fatina irritante avete fatto a Mahel- rispose lei furiosa, cozzando le unghie affilate sulla lama e lievitando a terra a pochi passi da lui -Quanto vuoi spezzarle il cuore prima di sentirti soddisfatto?-
-Che diavolo dici, stupida- rispose il corvino con rabbia, sputando a quella donna tutto il suo disprezzo -Non le hai fatto forse tu prima del male?-
-E allora tu puoi ferirla perchè qualcun altro lo ha fatto prima di te? Che razza di assurda concezione hai della vita umana tu?-
Lagharta rimase a guardarla per qualche secondo, prima di sentire una voce conosciuta raggiungere le sue orecchie, togliendo un gran peso dal suo cuore.

-Alvexia! Lagharta! Fermatevi!-
Mahel correva. Urlava. Avrebbe voluto fare i capricci, ma non poteva.
Aveva qualcosa di più importante da fare.
Appena aveva visto volare via Alvexia aveva preso a correre, inciampando varie volte sulle rocce sconnesse del sentiero e sbucciandosi tutta, strappando in parte i pantaloni e irritando le ferite con la polvere.
Dio come si sentiva impotente.
Voleva fare la forte, la buona a tutti i costi, ma la realtà è che era solo un'incapace. Arrivata a Gaia tutto ciò che aveva fatto era stato piangersi addosso, lamentarsi e discutere. Non aveva la stoffa dell'eroina, non aveva poteri e neanche era bella, almeno per compensare. Non poteva dire di sé neanche che fosse un bella stupida oca.
Le mancava anche quello.
All'ennesima caduta aveva stretto forte i pugni nel terriccio, ferendosi le mani completamente, mischiando il sangue che usciva dai graffi alla polvere. Si era maledetta per la sua stupidità e per la sua incapacità di qualsiasi azione in parte atletica.
Ma si era rialzata, dolorante e piena di graffi e polvere, continuando a correre.
Quando si era trovata di fronte Alvexia e Lagharta in posizione di combattimento, aveva avuto paura di perderli. Tutti e due.
Li aveva chiamati, aveva i loro sguardi su di lei, perciò riprese a correre, le mani poste verso di loro, i piedi che si poggiavano male sul sentiero.
Cadde. Di nuovo. E rischiò di farsi male davvero.

Ecco, adesso non si sarebbe più rialzata.
I suoi piedi nn toccavano terra, il terreno era più ripido in quel punto ed era leggermente alzata dal terriccio.
Troppo imbranata per correre sulle roccie. Si maledisse ancora una volta.
Alvexia, che aveva ripreso la sua forma più morbida, e Lagharta scattarono insieme verso di lei, per prenderla. Anche Saluss prese a volare verso di lei, anche se sapeva benissimo che non avrebbe reso il suo peso.
Mahel cadde sopra i due ragazzi davanti a lei. Come un sacco.
Non si mosse per alcuni secondi, nonostante le voci unite di Saluss, Lagharta e Alvexia continuassero a chiamarla imperterriti.

-Mahel! Mahel, tutto bene?- chiese Saluss toccandole i capelli, sconvolta -Mahel!-
-Principessina, alzati. Non ti sei fatta male, vero? Vero?- chiese a sua volta Lagharta, scuotendola pian piano -Ehi!-
Anche la Lilith la scosse, per poi prenderla per le spalle e alzarla di testa, per vederla in volto. Rimase a guardarla sconvolta e senza parole, come anche Lagharta e Saluss fecero, vedendola reagire in quel modo stupido ma anche tanto, tanto carino.

-Che...perchè piangi, Mahel?- chiese la Lilith dolce, toccandole le guance -Mahel?-
-Stupida che non sei altro. Cosa volevi fare, eh? Uccidere Lagharta e Saluss?- chiese Mahel singhiozzando, non trattenendo più le lacrime di sollievo -Stupida-
-Ammazzarlo? Ma figurati- rispose lei guardando Lagharta in cagnesco -Il mio veleno su di lui non ha effetto, al massimo lo tengo in terra per un po'...- aggiunse.
-Ehi!- la interruppe Lagharta, arrabbiato -Che vuol dire?!-
-Che sei un'idiota, ecco- disse Mahel prendendo a piangere più forte, stropicciando le mani davanti agli occhi umidi -Che bisogno c'era di cadere di nuovo in silenzio...?-
Lagharta abbassò lo sguardo, accorgendosi di aver provocato in Mahel un tormento profondo -Scusami, io stavo solo pensando...-
Mahel lo guardò corrucciata, tirandogli uno schiaffetto poco convinto alla guancia -Guardami negli occhi, idiotissimo pallone gonfiato. Sono qua, non in terra...- disse lei, tirando su con il naso -O meglio, sono già in terra ma non così a terra...-
Lagharta sorrise, scuotendo la testa a quella spontaneità disarmante che Mahel possedeva senza rendersene conto -Ti chiedo scusa, non volevo che ti tormentassi-
-Tormentarmi?!- chiese Mahel, riprendendo a piangere ancora più forte -Mi sono sentita una cacca, altro che!-
-Una cacca?- chiese timidamente Saluss sgranando gli occhietti, avvicinandosi verso Mahel -Che cos'è una cacca Mahel?-
Mahel guardò la fatina e la tirò con la mano verso di sé, piangendo ancora più forte di quanto avesse fatto fino a quel momento -E tu! Tu! Come hai potuto non parlarmi! Non puoi farlo, ho bisogno che mi parli, che mi sorridi! Oh Saluss...-
-Mi dispiace- si scusò la fatina, stringendosi forte al petto di Mahel -Ma ieri sera io...ecco, io non voglio che Lagharta sia infelice. Pensavo che per colpa tua lo fosse, ed io...-
Mahel si zittì un attimo, per poi riprendere a piangere di nuovo -Ma allora ho fatto davvero qualcosa, scusatemi! Scusatemi!- pianse ancora, rompendo il pianto con mille singhiozzi disperati -Ma offendetemi, odiatemi. Non ignoratemi, io sono qua! Sono qua!-

Lagharta, e nessuno se lo sarebbe mai aspettato, l'abbracciò.
Lasciò Mahel senza parole, interruppe il suo pianto. Anche la Lilith e Saluss lo guardarono stupite. Saluss, addirittura, abbassò lo sguardo, triste.
-Si Mahel. Tu sei qua. E sei calda, sei viva. Per quanto mi sforzi non posso fare a meno di vederti e di percepire la tua presenza accanto a me. E sai una cosa? Ieri sera mi sono accorto che non voglio che la tua presenza svanisca, da accanto a me. Sei...sei diventata un'esistenza a me cara, qualcuno che voglio proteggere. Un animaletto fastidioso, come questa qua- indicò a Mahel Saluss, che le si avvicinò imbarazzata -Tu e Saluss siete molto simili sotto alcuni punti di vista...-
-Allora tu...- borbottò la fatina -Tu davvero la ami...-
Mahel e Lagharta guardarono Saluss e si guardarono negli occhi. Lagharta l'avvicinò a sé e rise, di gusto -Sciocchina. Ma che ti passa per la testa? Certo che no!-
-Come no!- chiese Saluss, iniziando ad arrossire -Tu ieri sera alla mia domanda sei stato in silenzio!-
-Tu non hai posto nessuna domanda. Io sono stato in silenzio semplicemente perchè pensavo che, alla fine, mi ero proprio comportato da stupido. Guardala!- indicò a Saluss una Mahel tutta graffiata e impolverata, bagnata di lacrime e con il naso colante -A parte che io sono bellissimo e merito di meglio- Mahel lo colpì alla spalla, imbronciata -Lei magari non è la Mahel della Leggenda. Ma è la Mahel che ha incrociato la mia vita, non posso in alcun modo cancellare questo. Per quanto mi sforzi o la tratti male, lei sta credendo in me e mi accetta, come nessuno ha mai fatto. Non posso trattare male chi possiede un...- guardò la Lilith e, per la prima volta, sorrise anche a lei –...cuore dolce e caldo. Vero Alvexia?-
La Lilith arrossì, imbarazzata che qualcuno avesse sentito il discorso della sera prima. E annuì. Saluss si sentì imbarazzata per la sua stupidità e si buttò di nuovo verso Mahel, piagnucolando a sua volta -Scusami Mahel...scusami! Anche se Lagharta si innamorasse di te, e tu di lui, non potrebbe trovare sposa più adatta di te. Scusami, te ne prego!-

Mahel guardò i due davanti a lei, che sorridevano, e Saluss, che singhiozzava al suo petto. E le lacrime uscirono di nuovo, dolci e calde, come il suo cuore.
Quel cuore dolce e caldo che, per la prima volta, era stato accettato e compreso da quelle due persone, ormai a lei così care, a cui voleva così bene. Perchè erano tutto ciò che, ormai, la legavano ancora alla realtà.



***

Innanzitutto...GRAZIE. Grazie alle tre cui ho dedicato questo capitolo dal titolo triste, lacrime, e grazie anche a tutte le altre lettrici/lettori e recensitrici/recensitori.
Le lacrime del capitolo sono quelle che ho versato io leggendo i vostri commenti pieni di dolcezza e di augurio, perchè esiste così tanto "buono" a questo mondo che non mi capacito di essere una di quelle fortunate a vederlo in questa forma così splendente. Tutti quanti vi siete preoccupati per me, rendendomi davvero onorata delle vostre attenzioni. La terapia che sto seguendo sta andando bene, probabile che entro fine mese sarò completamente rimessa, perciò grazie. Perchè lotto per chi crede in me...e voi ci credere. Quindi lotto anche per voi.
Ma passiamo, senza ulteriori indugi, ai miei amatissimi RINGRAZIAMENTI!!!
Genis: tu non ti dilunghi molto, perchè mi dici in tempo reale ciò che pensi. Perciò neanche io mi dilungo, sai già cosa penso di te e delle tue critiche/complimenti. Posso solo dire, come ormai senti spesso in questi ultimi tempi, grazie. Niente di più, niente di meno =*
Ran_neechan: grazie anche a te per tutto. Per il disegno (ancora!), per gli auguri di Natale, per gli auguri di pronta guarigione. Davvero, quando si sta male e si perde le speranze, qualcuno che ti dice "andrà tutto bene" porta in noi molto sollievo, ed era ciò di cui avevo bisogno. Grazie di continuare a leggere e ti prenderti cura del mio umore ^-^ grazie dal più profondo del mio cuore *si inchina* un abbraccio ed un bacione =*
piccolaKiki: spero che la dedica porti sul tuo volto lo stesso sorriso che ho letto io nel leggere le tue parole. Che ti porti un calore dentro magico e meraviglioso, come quello che possiede il "cuore dolce e caldo" di Mahel, unico e speciale. Grazie per avermi augurato tutto il bene possibile, perchè si dice che buone parole portino buona fortuna. Ed è davvero ciò che mi hai portato, insieme ad un sorriso. Grazie davvero. Un abbraccione one one =*
Dust_and_Diesel: mi stai accanto e mi sopporti, anche se mi lamento sempre, anche se hai nel tuo cuore qualcuno che sta soffrendo sicuramente più di me. Grazie per essere la splendida persona che sei, grazie di farmi forza e di darmene, trasmettendomela con le tue splendide parole. Sono un tipo che si arrende facile ma che si affila le unghie, quando qualcuno crede in lei. E se tu, con quel sorriso splendido, credi in me, non posso fare altro che rimboccarmi le maniche, affilare il mio carattere, e darci dentro. Grazie a te <3 un abbraccio anche a te e tanti auguri per tutto =*
LinusVanPelt: amore...tu sai cosa è stato per me questo periodo. Mi hai visto bianca in volto, depressa e piangente, irritabile e terribile...ma eri e sei rimasto qua, al mio fianco. Anche se ci separano 1300 chilometri, anche se la nostra situazione è tutt'altro che facile. Insieme siamo partiti e continuamo, giorno dopo giorno, passo dopo passo. Insieme. E non potrei esserne più felice. Quindi...grazie =*
Milou_: mi strappi sempre un sorriso, perchè mi immagino che me ne stia facendo uno a tua volta. E non si può evitare un sorriso che nasce da un altro, no? Non posso che dirti grazie di tutto, anche da parte dei miei figliocci, che esistono e continuano a lottare perchè ci sono tante persone che si stanno affezionando a loro. Quindi grazie di tutto cuore. Ti auguro di passare ciò che rimane delle vacanze in modo tranquillo e piacevole. Un bacione enorme ed un abbraccio altrettanto enorme =*
fruttina89: tranquilla, leggi quando puoi e non ti affannare, tanto il capitolo più di lì non va. Spero che gli esami siano andati bene ^-^ e poi grazie. Perchè come sempre il tuo commento è quello che mi ha portato nel cuore tanta serenità e pace, tanta dolcezza. Ed un sorriso spontaneo, che in questo periodo è la mia migliore medicina. Leggerò a breve ciò che hai scritto, non avevo tempo per via della terapia, ma fino a settimana nuova sono a casa e voglio godermi i miei giorni di riposo. Grazie davvero per essere così dolce. E grazie per i tuoi sempre soffici e calorosi complimenti. Un abbraccio e un bacio e tanti auguri per tutto =*
Lirin Lawliet: ti ringrazio per gli auguri di buon anno, ricambio con cortesia *si inchina* per quanto riguarda le lune non l'ho scritto, mea culpa, ma provvedo a dirtelo subito: sono una rossa ed una blu. E insieme emanano, quindi, luce semi-violacea, perchè sono molto vicine l'una all'altra e le loro luci si mescolando, anche se la Luna argentata ha una luce più forte e quindi le sovrasta. Ma andiamo avanti. Ti ringrazio, detto da te che sto migliorando è un vero onore, dico sul serio, non credevo di stare migliorando, anzi. Credevo di aver fatto un capitolo mediocre, dovuto anche al periodo che avevo passato. Ma se mi dici che non è così allora...grazie e...grazie. Davvero, non trovo altre parole per farti capire come mi sento, soprattutto per utilizzare nei miei confronti una tale cortesia. Devi essere una persona molto dolce ^-^ seria quando ci vuole ma dolce. Difficilmente mi sbaglio. Perciò grazie di avermi mostrato anche questa dolcezza. Un abbraccio ed un bacio, e tanti auguri per tutto =*
Fairy_chan88: ci siamo sentite e sai che ora le cose vanno meglio, spero che questo capitolo ti piaccia come i precedenti. Anche per te non ho molte parole, se non un grazie di cuore. Ti preoccupi per me nonostante tutto, sei sempre molto gentile e molto carina con me. Non ho mai abbastanza parole o frasi abbastanza giuste per apprezzare tutto l'affetto e la riconoscenza che provo per te. Quindi mi limiterò ad un grazie anche per te. Un abbraccio, come sempre, ed un bacione. Ti auguro ogni bene e tanta, tanta, tanta felicità =*
Grazie anche alle altre due signorine che mi leggono, o che mi stanno leggendo, snail e Cate_02, perchè sono state davvero molto carine. Grazie davvero, vi invio un abbraccio grandissimo ed un enorme bacione =*
Grazie inoltre a tutti coloro che mi leggono, alle 23 persone che hanno inserito Lagharta nelle preferite, le 26 che l'hanno inserita tra le seguite e le 4 che l'hanno inserita tra quelle da ricordare. Grazie a tutte e a tutti, vi adoro ^///////^
Ne approfitto per dire a tutti BUON ANNO!!! e per augurarvi ogni bene e ogni felicità.
Un bacio enorme, per tutti.
Selenite
  
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