10. Incontri e scontri
Draco
gli fece cenno di far passare avanti i due ragazzoni ed Harry cedette il passo.
Era una fatica riuscire ad avanzare attraverso tutto quel mare di gente che
intasava il passaggio e solo grazie allo spazio che procuravano Tiger e Goyle,
spingendo di lato la gente malamente, riuscirono ad uscirne sani e salvi e non
spiaccicati come mosche sul parabrezza di un auto. Raggiunsero in buone
condizioni uno scompartimento socchiuso e si infilarono velocemente dentro.
Erano
rimasti in piedi perchè due prefetti, Harry doveva ancora capire cosa fossero,
li avevano fatti sloggiare malamente da li e adesso si ritrovavano a spasso.
“Siete
due perfetti idioti” li stava rimproverando malamente il biondino, gettandogli
addosso le sue valigie con un gesto secco
Harry
nel frattempo si stava guardando intorno e nello scompartimento un paio di penetranti occhi scuri lo scrutavano,
curiosi. Il ragazzino si schiarì la voce ed ottenne in risposta solo un ulteriore
sguardo, interrogativo. Harry sentiva il calore scottargli le gote e si rese
conto di stare arrossendo, sotto quell’occhiata insistente. Tirò per un braccio
Malfoy:”Ehm, c’è una ragazza qui”
Draco
si girò distrattamente, sempre scoccando lampi dagli occhi gelidi verso Tiger e
Goyle, che avevano prontamente abbassato il capo, pentiti e sottomessi.
All’improvviso si trovò addosso ben due sguardi interrogativi, tra l’altro uno
era pure divertito, e lui non osò fiatare.
Ci
pensò il suo nuovo amico a spezzare il silenzio creatosi:”Chi sei?”
“Hermione…
E voi chi sareste?” dal suo tono di voce limpido, aleggiava una nota di
altezzosità
“Chi
sono i tuoi genitori? Li conosco?” domandò nuovamente diffidente, come lo era
stato quella volta che aveva chiesto ad Harry se apparteneva ad una famiglia di
maghi o meno, ignorando la sua domanda
La
ragazza si accorse di ciò e sbuffò sonoramente:”Granger, il mio cognome è
Granger. Non penso che uno come te conosca i miei genitori”
“Per
caso quei Granger funzionari di un reparto del ministero della magia?” chiese
Draco, interessato, allentando leggermente il tono caustico nella sua voce
“Esisteva un ministero della magia??” si
domandò retoricamente Harry, mentalmente
Questo
scatenò l’ilarità della ragazza che si lasciò andare ad una risata argentina
che risuonò per tutto lo scompartimento, facendo posare su di lei gli occhietti
dei due ragazzi rimasti in silenzio, alle spalle del biondino.
“Spiegami
cos’hai da ridere, di grazia” il tono pacato era intriso di una leggera
malevolenza
“Oh
be, tranne il fatto che i miei non hanno mai visto neanche con il cannocchiale
quel ministero e che sono dei comuni dentisti, niente” e risuonò nuovamente la
sua risata, ricomponendosi un poco all’occhiata sprezzante che le rivolse Draco
“Cos’è
questo cannocchiale?” grugnì Goyle
“è
un tipo di dolce?” gli fece eco, speranzoso, il suo compare
Stavolta
fu la volta di Harry scoppiare a ridere e gli occhietti di quei due divennero
microscopici, nell’atto di socchiudersi per il fastidio:”Il cannocchiale è un
oggetto, mica qualcosa di commestibile”rispose quindi
Harry
non notò l’occhiata sospettosa che gli rivolse Draco, impegnato a scambiarsi
un’occhiata complice ed un sorriso con quella ragazzina dagli occhi vispi
“Umh,
e dentisti lo è?” ritentò il
ragazzone
Hermione
tossicchiò nervosamente, come a nascondere il suono di un'altra risata e
spiegò:”No. Hai anche sbagliato a formulare la frase, perché davanti ai nomi ci
vuole sempre l’articolo e poi dentisti è plurale e quindi verrebbe: E i dentisti
lo sono?” terminò la sua spiegazione ed alzò il viso, in un atto di
superiorità, squadrando quei ragazzi che la guardavano con tanto d’occhi
“Oh
mio dio” berciò all’improvviso Malfoy, lanciandole un’occhiata gelidamente
disgustata
I
due dietro sghignazzarono, come se non avessero compreso che l’offesa della
ragazza era indirizzata a loro
“Che
c’è?” sbottò Hermione, arrossendo leggermente
“Sembri
proprio un’insopportabile so-tutto-io, una secchiona babbana fatta e finita”
rispose con la sua voce strascicata
Harry
si chiese nuovamente il significato di quel termine, babbano, che pronunciata dalle sue labbra sembrava il peggiore
degli insulti quasi.
La
ragazzina inspirò rumorosamente e i suoi occhi divennero di pietra. I due
ragazzi, pietra in quegli occhi scuri, e ghiaccio in quegli occhi plumbei così
chiari, si confrontarono apertamente per alcuni minuti.
Alla
fine la ragazza distolse lo sguardo e si difese:”Almeno non sono un ragazzino
viziato e insopportabile con tanto di guardie del corpo al seguito” ed additò
con la mano i due rimasti indietro
Draco
sembrò non accusare minimante il corpo, anche se un leggero tremolio in una
mano lo tradì
“Bene”
inspirò dal naso e con voce inflessibile continuò:”Qual è il tuo cognome
invece, Harry?” il tono era del tutto innocuo e casuale, all’apparenza, ma ciò
lo spiazzò perché si era aspettato che continuasse ad insultare Hermione
“C..come?”
“Il
tuo cognome” ripetè annoiato, mentre la ragazza lo fulminava letteralmente con
lo sguardo
“Potter”
Uno
strano silenzio calò li dentro e girandosi, stranito per l’aria diversa che si
respirava li dentro, incrociò lo sguardo incredulo e sorpreso del suo nuovo
amico:”Tu sei Harry Potter? Quel Harry Potter?”
Ora
ricordò chiaramente chi era in quel mondo e soprattutto ciò che gli aveva detto
la signora Figg. Divenne diffidente e rispose titubante, non volendosi mostrare
più del dovuto:”Si” e si scostò la frangetta per far notare la saetta
Negli
occhi di Tiger e Goyle passò una scintilla di comprensione e la loro bocca si
spalancò leggermente. Draco invece, in quei pochi istanti che avevano trascorso
insieme, aveva compreso che lui
difficilmente mostrava ciò che provava o pensava realmente in pubblico, quindi
il suo volto si contorse solamente in una smorfia, prima sorpresa e poi soddisfatta.
“Io
so tutto di te” berciò all’improvviso la ragazzina, che si era stancata di
essere ignorata:”Sei citato in molti libri sai? E ciò che ti è accaduto è stato sicuramente
bruttissimo” il dispiacere le adombrò i lineamenti:”Ma anche strabiliante. Ricordi
nulla?” chiese curiosa
“Ehmm…”
stava per rispondere no, ma nella sua mente riaffiorò il ricordo di quel lampo
verde e ribaltò:”Si, una luce verde e poi del dolore e stop”
“Mitico”
biascicò lentamente Draco, battendo un paio di volte le mani, sembrava
leggermente sarcastico
“Smettila”
farfugliò imbarazzato
“Non
dargli ascolto Harry! È solo invidioso” disse la ragazzina, scoccando
un’occhiata di puro veleno al biondino che la ricambiò ampiamente
Non
era mistero per nessuno li dentro che quei due si odiavano dal profondo.
“Vieni
Harry, andiamo via. Direi di cercare uno scompartimento libero da presenze non
esattamente gradite” berciò
all’improvviso Draco, ignorando la presenza di Hermione e trascinandosi Harry
dietro, insieme ai due ragazzoni.
Prima
di sparire completamente, vide la ragazza rivolgerli un sorriso amichevole e un
guizzo contento negli occhi scuri e scintillanti.
Tiger
richiuse la porta con uno schiocco secco e lo riportò alla realtà.
“Che
ragazza insopportabile” berciò Draco, imprimendo nella sua voce tutto il
disgusto di cui era capace:”Vieni, proviamo con questo. Forse avremmo la
fortuna di non incontrare gente così sgradevole”
“Per
me era simpatica, anche se aveva l’atteggiamento un po’ da secchiona” disse
Harry, ignorando l’occhiata ammonitrice che gli lanciò Malfoy
“Non
sai cosa stai dicendo. Lei è una nata babbana, lei è inferiori a noi due”
ringhiò il biondino, cercando di imporsi ma Harry non era molto malleabile da
quel punto
“Sei
tu che non sia cosa stai dicendo, invece. Hermione, è una strega e certamente
non ha nessuna importanza da dove proviene. Potrebbe essere più brava e
brillante di te, che ti reputi migliore” la difese infastidito, calcando
appositamente sul nome della ragazzina per imprimerlo in mente a quel testone
del suo nuovo amico
“Lei
rimarrà sempre dietro me” disse alla fine, facendogli segno di zittirsi mentre
la sua piccola figuretta emanava gelo
Spalancò
l’ennesimo scompartimento e dentro trovarono quel ragazzino coi capelli rossi
che aveva notato da lontano alla stazione e un altro che in mano teneva un
rospo.
“Grandioso…
Di bene in meglio” borbottò sarcastico a voce abbastanza alta da farsi sentire
dagli occupanti di quei posti
Quest’ultimi
alzarono il capo nella loro direzione ed Harry fece un timido segno di saluto
che loro ricambiarono tramite occhiate diffidenti in direzione dei due armadi e
del biondino che erano entrati con lui e per ultimo su di lui.
“Meglio
che andiamo Harry, non vorrei mischiarmi con questa feccia”
Le
orecchie del rosso divennero dello stesso colore dei suoi capelli e
disse:”Nessuno ti ha invitato qui, Malfoy”
“Non
avevo dubbi… E tu saresti..?” chiese esitante in direzione di quello con il
rospo in mano
“Neville
Paciock” borbottò, accarezzando distrattamente il suo rospo, che gracidava indisturbato
“Oh
si, giusto.. Paciock… Gli scompartimenti fanno pena al giorno d’oggi” commentò
Draco, guardandoli come se fossero delle gomme spiaccicate sul sotto delle sue
scarpe
“E
tu chi sei? Non ti ho mai visto” domandò il rosso ad Harry
“Harry”
rispose semplicemente, evitando appositamente di dire il cognome
Il
rosso gli scoccò un’occhiata diffidente, sicuramente stava tentando di capire
se era come Malfoy o meno.
“Vieni
via. Preferivo quella ragazzina di prima a questi… almeno quella aveva un po’
di cervello”
Harry
alzò gli occhi al cielo e borbottò:”Certo che sei scorbutico”
Draco
gli si avvicinò e disse soddisfatto:”Bene. Quello era il mio obiettivo”
Si
strascinò nuovamente via tutta la comitiva, chiudendo la porta con uno schiocco
secco e facendo saltare via dalla mani di Neville il rospo che cominciò a
gracidare, spaventato.
Il
prossimo scompartimento per fortuna era libero e si sedettero, emettendo uno
sbuffo:”Finalmente seduti” mormorò Harry
“Già.
Però mi sa che faremmo meglio a metterci le divise. Non voglio arrivare ad
Hogwarts vestito così” e sorrise finalmente amichevole, dopo due scomparti in
cui la sua bocca si atteggiava costantemente in una smorfia derisoria o in un
ghigno
“Certo
però che sei stato un po’ troppo brusco con quelli li” lo rimbrottò Harry,
guardando il paesaggio sfrecciare dal finestrino
“Mi
sono soltanto assicurato di tenerli a debita distanza per il resto del tempo.
Ho tracciato un confine tra me e loro” spiegò semplicemente, prendendo dalla
tasca una liquirizia e cominciando a mordicchiarla
“Oh..”
Harry non sapeva che dire e a disagio ribattè:”Ma… allora perché con me non ti
sei comportato allo stesso modo?”
“Perché
tu non sei come loro, sicuramente. E poi perché anche io ho bisogno di un amico
con cui parlare ogni tanto e non grugnire soltanto” disse additando a Tiger e
Goyle che stavano mangiando un panino
Harry
sorrise, contento, e si dimenticò subito dell’atteggiamento che il biondino
aveva usato poco prima con quei ragazzini e che l’aveva infastidito un
po’:”Anche per me uguale. Anche io ho bisogno di un amico”
I
due si scambiarono uno sguardo complice e dopo un po’ cominciarono ad indossare
la divisa, perché la notte calava ed una cappa scura e scintillante avvolgeva
tutto ciò che saettava fuori dal finestrino.
“Siamo
arrivati” sussurrò Draco con lo sguardo luminoso
...
Eccomi!!
:).. ho fatto tardi??? Spero di no XD. Bene bene, qui entrano in scena
finalmente i nostri piccoli grifondoro e mi è appena venuta
un'idea... è.é... comunque qua si sottolinea il carattere
dei personaggi e soprattutto il fatto che Harry non è certo al
livello dei due zucconi e che non si fa certo mettere i piedi in testa
u.u . Non mi sembra che ci sia molto altro da aggiungere... mmmm.. no
no. Bene, allora vi saluto e mi raccomando come al solito se avete
qualche minuto lasciatemi una piccola recensione.. spero di non
aggiornare il prossimo troppo tardi almeno :-/... alla prossima
gente!!! :D