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Autore: Sunny    20/12/2005    50 recensioni
A vent'anni dalla scomparsa di Voldemort, il Mondo della Magia si vede ricomparire il suo Marchio Nero nell'oscurità della notte... ma questa volta in campo scenderanno anche nuove forze, più decise e più agguerrite che mai. Intrighi mortali, lotte all'ultimo sangue, amori inarrestabili e passioni travolgenti sconvolgeranno gli eroi della 'vecchia' e della 'nuova' guardia, in un mondo in guerra in cui il cuore ha la meglio anche sulla ragione...
Genere: Azione, Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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FIRE MELTS ICE

FIRE MELTS ICE

 

 

 

 

CAPITOLO 17: RESPONSABILITA’ E CONSEGUENZE

 

 

Seems like I can finally
Rest my head on something real
I like the way that feels
Ohh, it's as if you know me better
Than I ever knew myself

                            Pieces of Me, Ashlee Simpson

 

 

***************

 

 

Le prime luci dell’alba e il cinguettio degli uccelli spinsero Jack ad aprire gli occhi. La prima cosa che fece fu sorridere largamente mentre allungava un braccio sul letto, e trovandolo vuoto si accigliò… normalmente la sua sveglia prevedeva almeno cinque minuti di dormiveglia prima di alzarsi del tutto, ma stavolta questa fase fu saltata. Gli premeva molto di più trovare il suo tesoro.

 

“Piccoletta?”

 

Non sentendo una risposta Jack si alzò e si infilò i pantaloni del pigiama, sorridendo quando vide lì per terra il pigiama di Amelia. Non c’era traccia della sua camicia, così non perse tempo a cercarla e uscì dalla stanza, sbadigliando e passandosi una mano fra i capelli arruffati. Seguendo i rumori arrivò in cucina… lei era lì, e gli strappò subito un sorriso.

 

Amelia era ai fornelli, canticchiava e si muoveva a piedi nudi come una gazzella, saltando fra un pentolino di latte sul fuoco e un vassoietto su cui c’era tutto l’occorrente per una colazione doppia… con tanto di margheritina appena presa dal giardino fuori. Era adorabile con i capelli spettinati, le maniche della camicia che le arrivavano fin sulle dita, e l’addome arrotondato che si faceva notare allegramente sotto il tessuto. Jack sorrise… per l’ennesima volta in poche ore si chiese come avesse fatto a non accorgersi di cosa aveva sempre avuto davanti agli occhi, e la raggiunse camminando piano. Approfittò del fatto che fosse tutta presa dalla ciambella che stava imbottendo di marmellata per circondarle i fianchi, rubandole un bacio sul collo delicato e inalando l’odore dei suoi capelli soffici.

 

“Sei sveglio!” Amelia si voltò e gli sorrise. “Ma no, accidenti, volevo prepararti la colazione a sorpresa…”

 

Jack le rivolse uno dei suoi sorrisetti maliziosi e furbastri. “Ah, cioè ti lasci cospargere di latte e caffè e poi ti fai smangiucchiare?”

 

Amelia rise e gli rifilò un buffetto sul braccio. “Ma sei proprio un porco!”

 

“Fiero di esserlo, anche!” Jack le accarezzò il viso sorridente… quanto era bella quando sorrideva così. Sprizzava felicità da tutti i pori, e quegli occhi adorati si arricciavano e brillavano in un modo così unico… Jack si ritrovò a baciarla senza nemmeno rendersene conto. “Buongiorno, piccoletta…”

 

Amelia gli passò le braccia attorno al collo, cogliendo l’occasione per stampargli un bacio sulle labbra. “La devi piantare… mi stai facendo diventare una sentimentalona scema che impazzisce per il suo ragazzo!”

 

“Benvenuta nel club.” Jack rise. “Beh, sai che ti dico? Non c’è nessun altro al mondo per cui mi offrirei di fare lo scemo fino a questo punto.”

 

Amelia gli accarezzò il viso… sorrise, rise allegramente, non aveva neanche lei il controllo delle sue azioni… tutto quello che sapeva era che il cuore le scoppiava dalla gioia. Non era mai stata così bene in vita sua. E proprio per questo tutta quella gioia sembrava così assurda…

 

“Ehi…” Jack rimase stupito nel sentirsi abbracciare in quel modo… non aveva nulla dell’allegria di un momento prima, Amelia si stava riparando nel suo abbraccio in cerca di protezione e aveva nascosto la faccia nel suo petto come per paura di qualcosa. Gli venne del tutto automatico stringerla fra le braccia e accarezzarle i capelli. “Amy, che hai? Che succede?”

 

Amelia strinse ancora di più la sua presa. “E’ che non sono mai stata così felice in vita mia… ma ho tanta paura.”

 

“Di chi?” Jack la scostò dolcemente e le prese il viso fra le mani. “Di cosa?”

 

“Io non…” Amelia si morse le labbra. Forse era arrivato il momento di dirgli tutto, o forse era meglio aspettare ancora un po’… magari solo qualche giorno, il tempo di lasciarlo adattare all’idea senza buttargli addosso tutte le novità…

 

“Piccoletta?”

 

“La felicità mi fa paura.” Amelia si fece indietro, passandosi i capelli dietro le orecchie e guardandolo in faccia con i suoi grandi occhi scuri. “Sono stata felice così poco nella mia vita, ogni momento di gioia me lo sono dovuto sudare sempre così tanto… è solo che stavolta non sono disposta a perdere questa felicità, non ce la faccio proprio, mi capisci?”

 

Jack scosse la testa e sorrise, e la sua espressione trasudava serenità e sicurezza. “Amore mio, ti sei dimenticata una cosa importantissima… siamo una squadra io e te, o sbaglio? Nessuno ci ha spiegato come si fa a diventare amici, e guarda che cosa si è cementato fra noi negli anni… sarà la stessa cosa anche ora. Siamo un’ottima squadra collaudata, non ce la faremo togliere da nessuno questa felicità… e poi, ehi…” ridendo le accarezzò la pancia. “…stavolta abbiamo anche una mano in più!”

 

Amelia gli balzò al collo prima di potersi contenere, avvinghiandosi a lui e ridendo felice quando si sentì sollevare fra le sue braccia forti e poi appoggiare sul lato del tavolo. Tutti e due approfittarono di quella vicinanza per potersi baciare e accarezzare ancora, come se quella notte insieme non fosse bastata… ma in quel momento era diverso. Sia i baci che le carezze che si stavano regalando in quegli attimi magici erano lenti e dolci, rilassati e tranquilli, pieni di amore e di dolcezza… non c’era quella turbolenta urgenza dettata dal desiderio, era solo… solo amore. tenerezza, affetto, complicità, intesa perfetta… amore nel più evidente dei modi.

 

Jack fu il primo a tirarsi indietro e ad aprire gli occhi… se c’era una cosa che adorava era poter guardare in faccia Amelia subito dopo averla baciata. Diversamente dalla maggioranza delle ragazze con cui era stato, lei aveva sempre quella dolcissima aria stordita di chi è nuovo a certe abitudini, e questo lo riempiva di amore e desiderio ancora di più… era un po’ come se insegnarle tutte quelle novità fosse magico, lo faceva sentire più fiero. E poi vedere quegli occhi adorati che si strizzavano vispi, invasi dall’allegria che la spingeva a sorridere, era come toccare il paradiso con le mani.

 

“Una come te non si può permettere di temere la felicità…” le sussurrò contro le labbra, un momento prima di rubarle un altro bacio.

 

“No?” Amelia fece altrettanto. “E perché?”

 

Jack le accarezzò il viso col dorso della mano. “Perché ha un effetto spettacolare… non sei mai stata così bella.”

 

Amelia curvò le labbra in un sorrisetto vivace e gli sfiorò il naso con un dito. “Così però non è valido, tu sei sempre stato bellissimo.”

 

Jack inarcò le sopracciglia e finse di pensarci su. “In effetti, ora che mi ci fai pensare, io sono inimitabile…”

 

Amelia si gettò all’attacco immediatamente, spostando le dita nei punti giusti e massacrandolo a colpi di solletico… le loro risate si mescolarono, finchè Jack non riuscì a bloccarle i polsi e i ruoli si capovolsero. Si sentivano così spensierati… una risata così liberatoria non se la facevano da mesi. Innegabilmente il gioco terminò con un bacio, ma stavolta dolcezza e tranquillità erano sopraffatte dalla scintilla della passione… lo si avvertiva dall’avidità con cui le mani dell’uno si muovevano sul corpo dell’altra, dal modo in cui si cercavano, si stringevano, si confessavano tutto quello che c’era da dire senza dover far ricorso a parole che in un momento come quello sarebbero risultate fin troppo scontate e banali.

 

“…sono pazzo di te…” le sussurrò contro il collo Jack, incapace di smettere di baciarglielo. “…non avrei mai creduto… che si potesse provare tutto questo per una ragazza…”

 

Amelia si costrinse a fermare le mani… accarezzargli le spalle e l’addome non le bastava già più, ma non si poteva andare avanti. “Jack… amore, di questo passo faremo tardi a lavoro…”

 

“E’ stato il weekend più bello della mia vita… io voto a favore di un giorno di licenza in più, solo uno…”

 

Amelia sorrise e lo allontanò da sé, pizzicandogli il naso fra le dita. “Togliti dalla faccia quell’aria da cucciolo, Weasley, non attacca con me… dobbiamo andare a prendere a calci in culo i cattivi, te ne sei dimenticato forse?”

 

“Che rogna essere i buoni.” Jack fece una smorfia buffissima. “Che poi non c’è mica bisogno di andare fino al quartier generale se vuoi giocare a guardie e ladri… io sono un ottimo acchiappa-streghe, guarda che non te ne pentiresti…”

 

Amelia sorrise e gli accarezzò la guancia. “E invece non resteremo a poltrire ancora… ci fa bene fare quello che facciamo di solito. Per quanto resterei barricata qua dentro con te anche per due vite di seguito, poi finiresti per stancarti di me.”

 

“Vallo a raccontare a chi ci crede questo, per favore.” Jack le baciò la mano che lo stava accarezzando, e la prese nella sua. La osservò pensierosamente, sfiorandone il dorso col pollice, e la strinse dolcemente. “Non avrei mai creduto di poter provare quello che provo per te… e francamente, Amelia, ora che sei mia non ho la minima intenzione di perderti. Non permetterò ad anima viva di sfiorarti, e non mi interessa se sono egoista… tu sei mia, piccoletta, non rinuncio a te.”

 

Amelia si accigliò. “Perché dovresti perdermi, amore?”

 

“Perché c’è qualcuno che si è guadagnato più diritti di me.” Mormorò in risposta Jack, cingendole i fianchi. “Qualcuno che potrebbe anche decidere di tornare.”

 

Amelia si morse le labbra così forte che per poco non se le ruppe a sangue… quando lo sentì accarezzarle il pancione con tutto l’amore possibile, così premuroso, così tenero…

 

“Io lo so che tu avresti voluto che fosse suo padre a pensare a lei, ma fammi provare… mi prenderò cura io di te e della bambina, magari non sono un genitore da manuale, però ti giuro che mi impegnerò al massimo, sarai fiera di me. Dico davvero. Non aspettare… che lui torni indietro… col tuo aiuto posso migliorare ancora, sai.”

 

…non ce la faccio più… se non te lo dico scoppio…

 

Amelia aprì la bocca per parlare, ma lui le appoggiò due dita sulle labbra.

 

“Me lo ripeteresti?”

 

“Cosa?”

 

“Che mi ami…” Jack chiuse gli occhi e appoggiò la fronte contro la sua, sorridendo beato. “Mi fa battere il cuore più forte… dimmelo ancora, solo un’altra volta…”

 

Amelia glielo ripetè all’infinito, in ogni pausa fra un bacio e l’altro, in ogni istante trascorso a riprendere fiato, in ogni attimo impiegato a sfilarsi di dosso tutto ciò che ingombrava un disperato bisogno di amore. Si, Jack doveva sapere la verità… ma doveva saperla nel modo meno traumatico possibile, lei lo adorava troppo per fargli del male… si sarebbe impegnata con tutta se stessa a trovare il modo migliore per dirgli tutto, e non gli avrebbe fatto male perché lo amava troppo… troppo davvero.

 

 

***************

 

 

“Ti rendi conto da quanto tempo non mettevamo piede qua dentro?”

 

“Non mi piace fare i conti quando si tratta della mia età, lo sai.”

 

Harry fece un sorrisetto e si chiuse la porta alle spalle. Non fu risparmiato dal solito cigolio, ma d’altra parte cosa non cigolava nella Stamberga Strillante? A quanto sembrava era rimasto tutto uguale, buio e polveroso… fu un tuffo al cuore rivedere quel luogo di ricordi, ma non c’era tempo per immalinconirsi. Era il momento dell’azione.

 

Ron si tolse dalla testa il cappuccio del mantello. “Sento delle voci… c’è già qualcuno.”

 

“Andiamo.” Esclamò risolutamente Harry, indirizzandosi verso le scale che li avrebbero condotti al piano di sopra.

 

Nella stanza più grande della palazzina, dove i due uomini giunsero dopo tre rampe di gradini scricchiolanti, c’era una quantità di War Mage che nessuno dei due si sarebbe aspettato di trovare. Le previsioni più ottimistiche presupponevano una quarantina di presenti… lì c’erano almeno un centinaio di persone, col maggiore Rogers in prima fila, che nel veder entrare i loro superiori smisero di parlottare e si ricomposero in un dignitoso saluto militare.

 

“Wow.” Fu il commento di Harry.

 

Ron curvò le labbra in un sorriso furbesco. “E meno male che dovevano essere quattro gatti, eh… te l’ho mai detto che adoro il tuo ottimismo?” gli bisbigliò, appoggiandosi di spalle a una colonna con le braccia conserte.

 

Harry avanzò verso la folla di War Mage. “Prima di tutto, grazie per essere venuti così numerosi. Più siamo, più possibilità di vittoria avremo.”

 

Rogers inarcò brevemente le sopracciglia. “Gliel’avevo detto che non sarebbe stato difficile radunare le truppe… a quanto pare un po’ di noi hanno Taventoon sullo stomaco.”

 

“Già.” Fece un giovane capitano biondo. “E se riusciamo a riempirgli il culo di dinamite, poi ce ne andiamo a casa fieri di aver fatto il lavoro per cui siamo pagati.” Una fragorosa risata accolse la battuta.

 

“E’ precisamente quello che intendiamo fare, Melth.” Gli rispose Harry, sorridendo sicuro. “Ma siate tutti ben consapevoli di quello che sta per succedere… abbiamo tentato tutte le strade, la guerra civile è l’unica soluzione che ci hanno lasciato. Ma se giochiamo bene le nostre carte, possiamo limitare al minimo i danni ed evitare guai ben più gravi.”

 

“Ci dica solo cosa dobbiamo fare, e lo faremo.” Fece un robusto giovanotto poco più indietro.

 

“Forse sarebbe più opportuno che prima sapeste contro chi e perché combatteremo.” Osservò Ron.

 

“Ascoltatemi bene.” Il tono di Harry era deciso e risoluto. “Abbiamo indagato nell’ombra in questi ultimi mesi… ora il quadro è completamente chiaro. C’è un progetto nelle mani di un nuovo nucleo di mangiamorte, e quel progetto è di invadere il Mondo della Magia.”

 

Il maggiore Stamp, un uomo sulla quarantina, si accigliò. “Sono tanto numerosi da potersi permettere un piano così ambizioso?”

 

“No, Robert, è per questo che hanno bisogno dei War Mage. E’ per questo che noi siamo stati buttati fuori. Hanno infiltrati dappertutto, al Ministero e al Dipartimento, e Taventoon è il loro uomo qui… gli serve questo esercito per i loro piani.”

 

Rogers spalancò gli occhi. “Quindi le nuove reclute…”

 

“Hai fatto centro, maggiore.” Gli rispose Ron. “Non è un caso che siano avanzi di galera. Taventoon stesso conta fra i suoi parenti gente che fino a una ventina d’anni fa se ne andava in giro col marchio nero addosso.”

 

“E gli attacchi ai nostri figli sono stati un chiaro segno che questi lo fanno lavorare il cervello.” Fece cupo Harry. “Sono serviti a dare a noi il motivo per farci sbattere a calci in culo fuori dai War Mage, in questo modo Taventoon ha avuto campo libero per qualsiasi decisione.”

 

Un uomo coi capelli sale e pepe scosse la testa. “Si sono organizzati bene, la prima battaglia è loro.”

 

“La prima battaglia, si.” Harry fece un sorrisetto losco. “Adesso però gli spacchiamo il culo con gli interessi… è guerra, signori, senza esclusione di colpi.”

 

Rogers storpiò il viso in una smorfia emozionata. “A quando i fuochi d’artificio, colonnello?”

 

“Stiamo tenendo sotto controllo Taventoon, se ne sta occupando il colonnello Granger.” Gli rispose subito Harry. “Vogliamo prenderlo in trappola come un topo, lui e tutti i traditori che si porta dietro.”

 

Stamp intuì cosa voleva dire quella frase, e s’illuminò. “Manomettere un turno di notte perché la maggior parte di loro sia in sede quando attaccheremo! E’ questo che il colonnello Granger sta cercando di fare, non è vero?”

 

Ron fece un sorrisetto furbo e malizioso. “Disdite gli impegni per venerdì notte, signori. C’è una festa a cui non possiamo assolutamente mancare.”

 

 

***************

 

 

Jack sorrise quando sentì la mano di Amelia scivolare nella sua, e ne accarezzò il dorso dolcemente mentre continuavano a camminare lungo il corridoio del quartier generale.

 

“Che turni hai oggi?” gli domandò Amelia. Aveva un viso felice e rilassato, emanava gioia da tutti i pori.

 

“Niente fino a pranzo, devo pattugliare con Lucas la Gringott dopo le due.” Jack sorrise largamente. “Il che vuol dire che ce ne andiamo a pranzo insieme.”

 

Amelia ridacchiò. “Lo dici solo perché vuoi fregarti il mio gelato, come al solito.”

 

“Cretina.” Fece ridendo Jack.

 

“Cretino.” Gli fece eco lei, altrettanto divertita.

 

Jack scosse la testa. “Non so tu… ma io devo avere una faccia da fesso da paura stamattina, non ho smesso di sorridere per un solo momento da quando mi sono svegliato… roba da crampi alle mascelle.”

 

“Poco male.” Amelia gli strizzò un fugace occhiolino. “Ti adoro quando sorridi.”

 

“Io ti adoro ancora di più se fai una cosa per me.”

 

“Cosa?”

 

Con un sorrisetto losco che era tutto un programma, Jack la trascinò in un angolo più buio del corridoio, la intrappolò fra il muro e il proprio corpo e la trascinò in un bacio mozzafiato che li lasciò entrambi ansanti.

 

Amelia arricciò il naso, e prima ancora delle sue labbra furono i suoi vivaci occhi scuri da cerbiatta a sorridere. “Adoro quando mi adori.” Gli sussurrò, facendo scivolare le mani fino ad accarezzargli tutta la schiena.

 

Jack ridacchiò e si prese tutto il tempo per assaporare la pelle morbida e rosata del suo collo. “…tu finirai col mandarmi all’altro mondo prima di sera se andiamo avanti così…”

 

“…Jack…” Amelia provò a scrollarselo di dosso. “…qui ci possono vedere…”

 

Jack sollevò subito il viso e la guardò, la confusione evidente nei suoi occhi blu. “Non vuoi che sappiano di noi?”

 

“Certo che lo voglio.” Amelia scrollò le spalle. “Solo che credo sia più giusto dirlo prima ai tuoi genitori… sai che li adoro, non voglio che lo vengano a sapere dalle voci di corridoio.”

 

“Come vuoi, Popò… faranno salti di gioia, lo sai questo, vero?”

 

Amelia esitò, ma alla fine trovò il coraggio per guardarlo dritto negli occhi. “E comunque nessuno sarà informato di niente oggi… prima c’è qualcosa che dobbiamo chiarire io e te.”

 

Jack inspirò profondamente e annuì. Non riusciva proprio a capire come mai ogni volta che saltava fuori l’Innominabile Stronzone, la sua Amelia diventava così tesa e preoccupata. Si era ripromesso di aiutarla lasciandole i suoi tempi, anche se una volta o due gli era venuta la tentazione di infilarle un paio di gocce di Veritaserum nell’acqua e farle le domandine appropriate… ma adesso che stavano insieme doveva essere tutto diverso, lei doveva sentirsi serena. E poi lui aveva fiducia in lei…

 

“Amelia, perché fai quella faccia tutte le volte che sfioriamo l’argomento Stronzone?”

 

“No, è che… Jack, io… ci sono cose che non… io non voglio ferirti, mi ucciderei piuttosto che farti soffrire, e ho così paura di farlo…”

 

“Ehi, ehi..” Jack le accarezzò le guance. “L’unico dolore che potresti darmi sarebbe quello di saperti ancora innamorata di lui… se invece questo tizio, chiunque sia, è solo parte del tuo passato, chi se ne frega del suo nome… perché lui è parte del tuo passato, vero?”

 

Amelia si sentì un verme nel leggere tutta quella insicurezza nei suoi occhi, e si affrettò ad annuire. “Si… si, lui appartiene al mio passato.”

 

Jack sorrise, disteso. “E allora dov’è il problema, tesoro?”

 

Amelia gli accarezzò il viso adorato, scuotendo appena la testa, cercando con tutta se stessa di placare i battiti furiosi del suo cuore… aveva una voglia immensa di dirgli tutto subito, lì, in quel preciso istante… ma si era ripromessa di raccontargli la verità senza traumatizzarlo violentemente, e se gli avesse dato la notizia nel bel mezzo del quartier generale, come minimo…

 

“Aspetta un secondo…” Jack inarcò un sopracciglio e fece una smorfia di disgusto. “Ti scongiuro, dimmi che la bambina non è figlia di Dan o Simon…”

 

“Ma sei scemo?!” Amelia rise e gli diede una sonora botta sulla nuca. Sembrava incredibile come riuscisse a farla sorridere anche nei momenti più impensati… ma in fondo quello era il ragazzo che amava, perché stupirsi?

 

“Beh, quello non lo potrei proprio reggere.” Jack alzò le mani in segno di resa. “Un’ipotesi da trauma letale, con relativa vomitata d’accompagnamento. Brr… che orrore, tu e mio cugino… o peggio ancora, tu e il Pannolone…”

 

“Ti insegno io a fantasticare sui miei amanti immaginari.”

 

Per tutta risposta Amelia lo agguantò per la nuca e lo baciò… sorrise contro le sue labbra quando lo sentì ricambiare il gesto, e si strinse a lui. Adorava sentire i loro corpi così compressi l’uno contro l’altro, la faceva sentire completa… con la loro piccolina che completava quell’unione magica, facevano scintille solo ad abbracciarsi. Quella complicità maturata negli anni li aveva resi in grado di assecondare i desideri l’un dell’altra senza nemmeno esprimersi a parole, era tutto talmente spontaneo e coordinato… era come un’ipnosi da cui non sembrava possibile disintossicarsi, continuavano a baciarsi e ad accarezzarsi voluttuosamente, scoprendo piccoli punti deboli mai trovati prima, sperimentando una forma tutta particolare di coccole e intensità passionale…

 

SANTISSIMO MERLINO!!!”

 

Jack e Amelia sobbalzarono e si divisero d’impulso sentendo la voce squillante del loro amico e collega George. Il ragazzo era in piedi davanti a loro e li fissava con un enorme sorriso un po’ idiota e molto soddisfatto.

 

“Io lo sapevo!!” urlò raggiante. “Lo sapevo, lo sapevo e lo sapevo! Evvai!!”

 

Amelia avvampò furiosamente. “No, un momento, guarda che non…” Jack nascose dietro la mano un principio di risata molto simile a un suono gutturale rauco.

 

“Perché io ne capisco troppo di queste cose, non c’è niente da fare!” George scambiò il cinque con Jack. “Così si fa, ragazzo mio, sei stato eccezionale!” Amelia venne trascinata in un abbraccio frizzante e vispo. “Brava mammina, questo si chiama colpo di scena coi fiocchi! Adesso scusatemi un attimo, eh… EHI GENTE!! EDIZIONE STRAORDINARIA!!”

 

Jack scoppiò a ridere forte, e non osò fermare il suo amico che correva verso la palestra. “Non ci credo, neanche se avessimo voluto farlo apposta.”

 

“Addio segretezza.” Amelia fece un sorriso sconsolato. “Ti pareva che ce ne andava una.”

 

Jack le pizzicò il naso fra le dita. “Niente panico, piccoletta, faremo tutto come vuoi tu… andrà bene, vedrai.”

 

Amelia gli sorrise, grata per quel senso di sicurezza che gli stava comunicando, e lo prese per mano. “Vada come vada. Siamo una squadra, giusto?”

 

“Appunto.”

 

“Allora andiamo a goderci le reazioni.”

 

I due ragazzi fecero a malapena in tempo a mettere piede nella palestra… Susan venne incontro ad Amelia di corsa tra le urla di gioia, e le gettò le braccia al collo in un lungo abbraccio felice. Jack invece ricevette una sonora pacca sulla schiena e una stretta di mano colme di soddisfazione tanto da parte di Lucas che di Justin.

 

“Finalmente!” esclamò Lucas. “Ce ne avete messo di tempo, ma alla fine…”

 

“Qua bisogna festeggiare!” gli fece eco Justin, mentre arruffava bonariamente i capelli di Amelia. “Burrobirre per tutti!”

 

“E li dovevate vedere!” fece George, uno fra i più emozionati del gruppetto. “Altro che bacio… si stavano proprio slinguazzando senza ritegno!”

 

“George!” protestò Amelia.

 

Jack fece scoccare la lingua e assunse quella sua solita adorabile aria da canaglia. “Scusa amore, ma lascialo parlare che ha ragione.” I ragazzi risero in suo appoggio.

 

Susan accarezzò i capelli della sua amica. “Non potete neanche immaginare che gioia mi avete dato con questa notizia.”

 

“La possiamo avere un’indiscrezione in diretta?” Justin inarcò le sopracciglia. “Com’è scattata la scintilla?”

 

Amelia scrollò le spalle e sorrise dolcemente. “Niente scintilla… lui è il migliore, e io sono diventata una mollacciona sentimentale di quelle che camminano coi cuoricini in testa.”

 

“Stessa risposta, però invertite le parti.” Fu la replica allegra di Jack.

 

Susan fece un sorriso a cinquanta denti. “Che amoooore…”

 

Lucas rise e scosse la testa. “Signori, è ufficiale: il signor Jack ‘Ho-Una-Donna-Ogni-Notte’ Weasley si è ritirato dal mercato femminile per dedicarsi a tempo pieno al ruolo di padre di famiglia.”

 

“Alleluja.” Gli fece eco Justin.

 

George non si preoccupò minimamente di camuffare la sua risata scoppiettante. “Ma non mi fate ridere, niente scintilla… minimo minimo avete sfasciato i letti, il divano e un paio di tavoli.”

 

Jack scoppiò a ridere, invece Amelia arrossì furiosamente. “Ma la vuoi finire?”

 

Lucas le appoggiò una mano sulla spalla. “Dolcezza, non per infierire… ma se ti guardi allo specchio noterai da sola che hai una faccina un po’ troppo rilassata… hai l’aria appagata.”

 

Amelia incrociò le braccia sul petto e sfidò i suoi amici con uno sguardo sbarazzino e fiero. “Io non ho affatto l’aria appagata.”

 

Jack spalancò gli occhi. “No?”

 

“Cretino!” Amelia gli sgomitò nel fianco, ma a quel punto neanche lei potè trattenersi e rise assieme agli altri.

 

Susan battè le mani. “A questo punto, scusate tanto, ma io voglio vedere un bacio.”

 

George storse il naso. “Voto a favore, ma possiamo averlo senza slinguazzata, per piacere? Potrebbe essere traumatico.”

 

“Ba-cio! Ba-cio! Ba-cio!”

 

Di fronte a una simile acclamazione, Jack sorrise largamente e si chinò a stampare un piccolo bacio casto e dolce sulle labbra di Amelia, e subito dal gruppetto partì un festoso applauso.

 

“Aah, è tutto così dolce… che mi sembra quasi Natale!” commentò intenerita Susan. Le piaceva vedere gli occhi di Amelia luminosi per la gioia… li aveva visti sempre velati dalla malinconia in quegli ultimi mesi, mentre adesso brillavano nel vero senso della parola. Era felice.

 

Goditela tutta la tua gioia, piccola Amelia, il cielo sa se non te la meriti tu…

 

“Insomma, si può concludere che almeno qui c’è stato il lieto fine?”

 

“Aspetta a parlare, Leery.”

 

Il buonumore che fino a un momento prima aveva allietato la palestra si dissolse come neve al sole. La voce di Frank Famble attirò l’attenzione di tutti i presenti, mentre quattro dei brutti ceffi della sua squadra entravano al suo seguito. Tutti con le stesse facce ghignanti e provocatorie.

 

Lucas non si perse in chiacchiere, e assunse una posizione minacciosa. “Fuori di qui.”

 

Frank rise sguaiatamente. “Aguzza la vista, bello, ti conviene.”

 

George fece tanto d’occhi quando vide il numero dei gradi sulla spallina dell’uniforme di quel ragazzo tanto odiato. “Ma… chi è il pazzo che ti ha fatto maggiore?!”

 

Il sorriso di Famble sembrò nutrirsi dell’incredulità e dello sgomento che si leggeva chiaramente negli sguardi dei ragazzi che gli stavano di fronte. “Non trovate anche voi che il nostro generale sia straordinario come al solito?”

 

Susan emise uno strano rumore sarcastico. “Straordinario quanto tu sei ridicolo.”

 

“Badate a non indispettirmi.” Frank scosse la testa lentamente, facendo schioccare le dita con un rumore secco e netto. “Potrei decidermi a fare qualcosa di definitivo…”

 

“Hai esibito il tuo lurido trofeo.” Jack gli si piazzò davanti, guardandolo in cagnesco. “Ora tornatene a fare il cane di Taventoon e lasciaci in pace.”

 

Famble si fermò e rimase a guardarlo con le braccia conserte. “Weasley, tu stai pericolosamente viaggiando sulla lama di un coltello…”

 

Amelia prevenne qualunque reazione mettendosi di mezzo. “Non cedere alla sua provocazione, gliela daresti vinta. Fa’ finta che non ci sia.”

 

Frank sorrise in modo maniacale. “Qualcuno vi ha già dato la bella notizia? Le squadre stanno per essere rimescolate.”

 

Lucas lo guardò dall’alto del suo metro e novanta. “Cos’è, una minaccia?”

 

“Abbassa la cresta, Lilton. Non può fregarmene niente di un povero cazzone come te. Sono venuto a fare la spesa, a prendermi chi mi spetta di diritto.” Frank spostò lo sguardo indiavolato su Amelia. “Da oggi in poi tu sei ufficialmente parte della mia squadra.”

 

“Come?!” fece inorridita Susan.

 

Negli occhi di Amelia balenò una rabbia furibonda. “Se ti aspetti che…”

 

“Ooh, io non mi aspetto niente, sei tu che devi aspettarti molto… avanti, muoviti.”

 

Vedendola immobile Frank fece un passo avanti verso di lei, ma si ritrovò la strada bloccata dalla presenza di Jack… che in quel momento più che mai aveva l’aria di un colosso, eretto in tutta la sua imponenza fisica e coi muscoli tesissimi pronti a scattare. Gli occhi blu erano coperti da una rabbia omicida. “Se provi ad avvicinarti a lei, ti strappo quel tuo sudicio cuore dal petto con le unghie.” sibilò feroce.

 

Amelia lo trattenne per un braccio. “Ti ho detto di ignorarlo, accidenti!”

 

Famble sorrise sadicamente, e il suo sguardo si caricò di un’aria di sfida ancora più irritante. “Sono un tuo superiore, Weasley, e posso fare quello che voglio. Voglio quella mezzosangue… e ti posso garantire che non hai i mezzi per fermarmi.”

 

Jack gli si avvicinò al punto che erano ormai faccia a faccia. L’odio gli faceva pulsare quasi nevroticamente il sangue nelle vene… le mani gli prudevano in un modo paradossale.

 

“Smettila.” Amelia cercò di tirarlo indietro per un braccio, ma senza risultati. “Dannazione, Jack, stai facendo il suo gioco! Ti fai buttare fuori se lo assecondi, non riesci a capirlo?”

 

Un coro di risate sguaiate partì simultaneamente dai quattro brutti ceffi che Famble si era portato dietro. Col chiaro scopo di far scaldare gli animi ancora di più, i tizi si avvicinarono agli altri ragazzi che erano lì nella palestra.

 

“Ehi, guardate…” fece uno. “Sarà per questo che smembreranno questa squadra? Perché sono tutti froci?” altre risate in abbondanza.

 

“Oppure figli di paparino…” fece un altro, afferrando fra le dita il pizzetto di Justin, che lo respinse bruscamente indietro.

 

Un ragazzo piuttosto corpulento e con una guancia sfregiata si avvicinò a Lucas. “E tu a chi hai leccato il culo per stare in questa squadra di signorine?”

 

“E’ il cesso dell’inferno questo!” concluse il più magro del gruppo.

 

“Perché non andate a farvi fottere?” ringhiò George, ottenendo solo una risata di scherno dall’altra parte.

 

“Se è un invito, donnino, considerati ufficialmente rifiutato!”

 

Frank sembrava avulso da quella situazione, tranne per il suo sorrisetto soddisfatto che la diceva lunga. Non aveva interrotto neanche per un attimo il contatto visivo con Jack, e approfittando del fracasso alle sue spalle si sporse verso di lui, per sussurrargli qualcosa a denti stretti. “Mi auguro per te che abbia avuto almeno il tempo di montartela un paio di volte, Jack… perché adesso tocca a me cavalcare questa bella puledra, e ti assicuro che sarà indimenticabile… ma non ti preoccupare, te ne lascio un pezzetto alla fine… indubbiamente dovrai venire a raccoglierla con un cucchiaino, perché non ho intenzione di risparmiarmi, ma in fondo che importa… dovresti ringraziarmi, quando te la restituirò non avrà più voce a furia di urlare, e le mezzosangue sono carne migliore se il becco lo tengono cucito… beh certo, potrei sempre decidere di tappargliela quella bella boccuccia rosea, magari con il mio bel…”

 

Crack.

 

Un unico rumore per indicare tante reazioni diverse.

 

Crack fece il naso di Frank Famble sotto il pugno di Jack.

 

Crack fece l’autocontrollo del giovane Weasley, che era livido e aveva le orecchie violacee.

 

Crack fece la linea di confine ormai palesemente valicata dall’una e dall’altra parte quando si scatenò la rissa fra le due squadre di War Mage.

 

Crack fece lo stomaco di Famble dopo essere stato centrato due volte dal pugno di acciaio di Jack.

 

Crack fecero le suole delle scarpe di Amelia quando tentò inutilmente di trattenere il suo ragazzo.

 

Solo crack. Tanti, troppi crack.

 

Amelia non ci provò neanche a mettersi di mezzo, anzi… fu un istinto naturale coprirsi il pancione con una mano ed arretrare. Ad ogni pugno che Jack scagliava, schivava o riceveva il suo cuore si stringeva forte nel petto, ma non poteva fermarlo… lui era fuori di sé, e lei doveva proteggere la bambina. Le sue convinzioni furono messe a dura prova quando il più grosso del gruppo di Famble, quello con la guancia sfregiata, intervenne al posto di Frank per dargli modo di respirare e affrontò Jack sul suo stesso territorio, la potenza fisica… Amelia si morse fortissimo le labbra quando vide Jack incassare un pugno al volto, ma poi lo vide anche reagire… doveva comportarsi razionalmente, un pugno in una direzione sbagliata avrebbe potuto causare qualche danno alla sua piccolina, non se lo poteva permettere. Ma più vedeva i ragazzi della sua squadra che si battevano per una lite scoppiata in seguito a una provocazione diretta a lei… e più non poteva impedire ai suoi occhi di gonfiarsi per un pianto inespresso. Si sentiva così impotente, e aveva sempre detestato l’impotenza…

 

Famble si rialzò tenendosi lo stomaco, e con una manata si pulì il viso dal sangue che gli colava dal naso, fracassato per l’ennesima volta sempre dalla stessa persona. Vide Amelia che fissava inorridita la rissa, e ne approfittò per attirarla a sé per un braccio… in un istante si ritrovò il suo pugnale puntato contro la gola.

 

“Muovi solo un muscolo.” Sibilò feroce lei. “Non sai quanto desidero mettere fine a questa storia a modo mio.”

 

Famble fece un orribile sorrisetto. “Brava, Amelia, complimenti… guarda cos’hai combinato. Avevo intenzione di sospendere solo Weasley, ma dopo questo teatrino… altro che sospensione, e di certo non solo per lui.”

 

Amelia sentì le viscere contrarsi dolorosamente. Jack e gli altri avrebbero pagato per colpa sua…

 

“Non fare quel faccino triste, piccola stella… forse ci possiamo accordare.”

 

“…cosa diavolo vuoi?”

 

Il sorrisetto maniacale di Frank si allargò ulteriormente. “Tu lo sai cosa voglio, dolcezza… lo sai fin troppo bene…”

 

Amelia strinse i pugni finchè le nocche delle dita non le divennero bianche. “Se credi che io…”

 

“Come sei precipitosa, mia bella mezzosangue.” Famble le sfiorò la guancia con un dito, e lei lo distolse subito con disgusto. “Intanto comincia a venire con me nella mia squadra… e io ti prometto che nessuno di loro verrà toccato. Nemmeno il tuo adoratissimo Weasley.”

 

Amelia strinse forte gli occhi. “Avrei dovuto saperlo, tu sei un verme…”

 

Frank rise della grossa. “Sarà anche vero, ma sono misericordioso, non ti pare? Pensaci bene, ragazzina… devi solo farmi un cenno affermativo, e i tuoi compagni continueranno la vita di sempre senza che nessuno li tocchi con un dito. In alternativa resterai sola comunque, perché ti assicuro che li butterò fuori da questo esercito uno dopo l’altro… e chi ti difenderà allora, bel fiorellino? Sarai sola, sola col rimorso di non aver aiutato i tuoi amici quando più avevano bisogno di te.”

 

Amelia represse a fatica un singhiozzo. Guardò i suoi migliori amici mentre si scambiavano calci e pugni in quella rissa dove non si capiva davvero più niente… e il suo Jack, lui sembrava una furia… i War Mage erano la sua vita da quando aveva capito che voleva diventarne uno, non meritava di essere cacciato per colpa sua…

 

Gli occhi di Frank Famble s’illuminarono di una luce quasi elettrica quando la vide fare un arrendevole passo avanti verso di lui, e immediatamente la agguantò per un polso e la strattonò per averla ancora più vicina. “Ehi, voi!” urlò ai suoi uomini, cacciandosi due dita in bocca per emettere un fischio acuto. “Lasciate perdere questa marmaglia, abbiamo altro da fare.”

 

Approfittando di quell’attimo di calma, Jack cercò con lo sguardo Amelia… Frank la teneva stretta a sé per un braccio, la stava esibendo come un trofeo. Incrociò il suo sguardo…i suoi occhioni lucidi lo supplicarono di non muoversi, di non peggiorare le cose, ma l’istinto primordiale aveva già avuto la meglio nel ragazzo rosso. La rabbia omicida che gli rodeva dentro come un fuoco assassino lo aveva spinto verso la coppia prima ancora di poter contare fino a tre.

 

E in meno di un attimo, Frank Famble si ritrovò sbattuto di spalle contro un muro, con due dita decise che gli serravano la gola nei punti giusti e non lo lasciavano respirare. Nessuno si mosse, nessuno osò fiatare, erano tutti troppo sbalorditi… perfino Jack si bloccò, incredulo.

 

Perché le due dita in questione appartenevano alla mano temibile ed esperta di Hermione Granger.

 

Jack spostò lo sguardo da sua madre a Famble, che stava diventando progressivamente più viola in volto mentre boccheggiava per la mancanza d’aria, e gli tornò in mente suo padre… tutte le volte che gli aveva confessato che l’unico essere umano con cui non si sarebbe mai voluto battere era proprio sua moglie. Ora più che mai era chiaro il perché. Due sole dita… ed era più efficace di quanto non lo fossero stati tutti i suoi pugni brutali.

 

“Ripeti adesso quello che hai appena detto a lei.” Sibilò feroce Hermione, mentre non accennava minimamente a mollare la presa. “Ripetilo a me se ne hai il coraggio, figlio di puttana.”

 

Frank era al suo limite ormai, e quando la donna lo lasciò finalmente andare, scivolò lungo il muro tossendo forte e tenendosi il collo.

 

Hermione lo guardò dall’alto in basso, con un’espressione di evidente disgusto misto a odio dipinti sul viso. “Tu non sei altro che feccia.” ruggì. “Credi che la tua nuova qualifica ti autorizzi a farla da padroni… non provare mai più a giocare al grande capo con una squadra che non è sotto la tua supervisione… soprattutto se è sotto la mia. Sono stata abbastanza chiara?”

 

Famble si pulì la bocca dolorante con la manica dell’uniforme, e a fatica si rimise in piedi. “…è nei miei diritti… richiedere un elemento per il mio gruppo…”

 

Richiedere?!” urlò forte Hermione, e la sua voce ebbe l’impatto di un’onda d’urto. “Presentarsi qui facendo minacce, istigare una rissa, e soprattutto importunare una ragazza per te significa richiedere?”

 

Famble scrollò sbrigativamente le spalle. “Non l’ho mica costretta, colonnello.”

 

Hermione fece un minaccioso passo avanti. “Ti sei avvicinato a quella ragazza una volta di troppo, bestia senza cervello, adesso è con me che fai i conti!”

 

“Cosa mai sta succedendo qui?”

 

La presenza di Taventoon sulla soglia della porta provocò un tuffo al cuore a Jack e al resto della sua squadra. Quell’uomo non portava mai buone novità…

 

“Che cosa sono queste urla da osteria?” commentò tranquillamente il generale, trascinandosi dentro con la sua camminata untuosa e la sua aria perennemente divertita.

 

Hermione alzò bene in alto il mento e incrociò le braccia sul petto, dimostrando tutta la sua sicurezza. “E’ una tipica situazione di abuso di potere, il maggiore Famble è venuto qui con la chiara intenzione di molestare il capitano Sheffield, e ha provocato una rissa.”

 

Taventoon si limitò a inarcare un sopracciglio. “E’ vero?”

 

Frank fece una smorfia. “Volevo solo prenderla nel mio gruppo, sono stati loro a scatenare la lite.”

 

“E’ venuto qui, con le sue provocazioni ha scatenato una rissa, ha minacciato e ha tentato di aggredire Amelia Sheffield.” Replicò glaciale Hermione, mentre un Jack più truce che mai le si posizionava protettivamente alle spalle. “E il tutto è avvenuto su palese base illegale, perché non si ottiene un cambio del personale senza prima aver consultato i propri superiori, o in alternativa in situazioni di estrema emergenza che non mi pare affatto di riscontrare in questo caso. Articolo 756, capoversi A e B del Codice dei War Mage.”

 

Taventoon non sembrò per nulla toccato dalla questione, anzi… scosse la testa con un’aria disgustosamente paterna. “Maggiore Famble, ma che mi fai sentire… che non si verifichi più, mi raccomando.” Frank fece un viscido sorrisetto compiaciuto e annuì.

 

Gli occhi di Hermione furono attraversati da un lampo di rabbia feroce. “Si sbaglia di grosso se crede che questa paternale da due soldi sia sufficiente, signor generale.”

 

“Prego?”

 

“Questo avanzo di galera stava importunando una ragazza, in stato interessante per di più, ed è una cosa che va avanti da mesi… ora pretendo le dimissioni di Frank Famble o la sua espulsione da questo esercito con effetto immediato.”

 

Taventoon increspò le labbra in un broncio scettico. “Non le sembra di esagerare un po’, Granger? Sono solo ragazzate…”

 

“Ragazzate un accidenti!” replicò furiosa Hermione. “Non ho intenzione di permettere a questo porco senza morale di avvicinarsi ancora ad Amelia Sheffield, è chiaro?”

 

Taventoon si massaggiò lentamente le mani, coprendo con difficoltà il sorriso soddisfatto che aveva tanta voglia di fare. “Io credo che sia il caso di abbassare i toni, colonnello.”

 

Hermione gli si avvicinò di un altro passo, puntando gli occhi dritti nei suoi. “Butti fuori questo inetto capace solo di infastidire una ragazza, e lo faccia ora.” Sibilò a denti stretti. “E la mia è un’istanza formale.”

 

L’uomo strinse gli occhi in due fessure. “Istanza respinta.”

 

“Non tollererò altri atteggiamenti del genere qua dentro.”

 

“E io non tollererò un’insubordinazione.”

 

“Questa è la mia posizione.”

 

“In tal caso, Granger, mi dispiace… io l’avevo avvertita.” Taventoon non si preoccupò di fingere una faccia di circostanza… sorrise in modo plateale e disgustoso. “Lei è fuori.”

 

Fu come se un macigno si fosse abbattuto sull’ossigeno che si respirava in quella stanza, paradossalmente l’unica a incassare il colpo senza battere ciglio fu proprio Hermione. Taventoon lasciò la palestra con un ultimo sorrisino isterico, seguito da uno sghignazzante Frank Famble e da tutta la sua squadra al settimo cielo.

 

“No…” Susan si coprì la bocca con le mani.

 

“Miseria puttana…” in uno scatto d’ira, George sferrò un calcio contro un armadietto.

 

Hermione trasse un sospiro profondo prima di voltarsi, e chiuse gli occhi… non potè farne a meno. Sorrise. Lo sapevo che a furia di starti vicino mi avresti mischiato un po’ di sangue caldo, Ron Weasley… e ti amo dieci volte di più per questo. Certo che se la situazione non fosse stata così drammatica, ci sarebbe stato da ridere sul serio. Ron era stato buttato fuori per essere stato calmo e razionale… e adesso lei tornava a casa per aver perso il controllo. Forse fu proprio l’ironia del caso a dare a Hermione la forza di voltarsi con un sorriso verso i ragazzi. Ora doveva pensare a loro… avevano le facce smarrite e avvilite, chiaramente bisognosi di un aiuto.

 

“Coraggio, voi… questo non è il momento di abbattersi. E’ vero, abbiamo perso una battaglia… ma a noi non interessa la vittoria parziale, no?”

 

Amelia non riuscì proprio a evitarlo, le venne da piangere e non si trattenne. “E’ tutta colpa mia.” mormorò piano. “Hai fatto tanto per restare qua dentro, e ora per difendere me…”

 

Hermione le prese il viso fra le mani e le sorrise amorevolmente. “Lo rifarei altre cento volte, tesoro mio. Per quanto mi riguarda, tu occupi nel mio cuore lo stesso posto che occupa Katie… sei quasi una mamma anche tu, resteresti mai con le mani in mano se qualcuno desse fastidio alla tua bambina?”

 

Ad Amelia tremò il mento, e fu felicissima di potersi nascondere nell’abbraccio infinitamente materno che le stava offrendo quella che lei aveva sempre considerato la mamma ideale… quella che non aveva mai avuto, e che in qualche modo le era sempre stata accanto nel momento del bisogno. Adorava rifugiarsi in quell’abbraccio materno… e in quel momento più che mai sentiva di averne il bisogno.

 

Hermione le baciò la testa e continuò ad accarezzarle dolcemente i capelli, ma alzò la testa e si rivolse agli altri ragazzi. “Adesso tocca a voi.”

 

Susan tirò su col naso e scosse la testa. Era commossa anche lei. “E che possiamo fare noi adesso che non c’è più neanche lei?”

 

Lucas annuì. “Ha ragione. Nessuno di noi è in grado di tener testa a Taventoon nel modo in cui lo ha fatto lei in tutto questo tempo.”

 

“Lei è stata la nostra unica speranza in tutti questi mesi di sopportazione che abbiamo dovuto vivere.” Justin sospirò profondamente. “Che facciamo adesso che siamo soli?”

 

“E te lo chiedi?” George scrollò le spalle, il sarcasmo acido e malinconico era evidente nella sua voce. “Siamo carne da macello, ormai.”

 

Jack si passò una mano sulla faccia. “Mamma, mi dispiace, ho perso io la calma per primo, avrei dovuto…”

 

“Avresti dovuto rompergli anche qualche costola, oltre che quella specie di naso a palla che si ritrova.” Hermione gli strizzò un occhiolino vivace. “E hai il mio permesso di tornare a casa da papà e coalizzarti con lui per prendermi in giro… sono diventata peggio di lui.”

 

Quella piccola battuta portò qualche sorriso, ma c’era ancora troppa tristezza nell’aria.

 

Hermione accarezzò il viso triste di Susan con la mano con cui non teneva stretta a sé Amelia. “Non abbiate paura… questa non è la fine, è solo l’inizio. Non siete soli e non siete carne da macello, non se riuscite a rigare dritto senza farvi pizzicare… non cedete alle provocazioni, evitate Taventoon, e soprattutto mantenete il sangue freddo. Non fallite dove abbiamo dovuto fallire noi. Stringete i denti e dateci ancora qualche giorno… solo qualche giorno. Fidatevi di me, di Ron, di Harry, di tutti quelli che credono nella nostra causa, e dimostrateci che avete imparato qualcosa in tutti questi anni.”

 

“Allora abbiamo qualche speranza.” Lucas increspò le labbra in un piccolo sorriso. “Ci avete addestrato bene, colonnello.”

 

“Bene.” Hermione sorrise asciugando le lacrime di Amelia e baciandole la fronte. “Perché questo vuol dire che se non vi comportate bene… quando le cose saranno tornate alla normalità, seicento flessioni con una mano sola non ve le leva nessuno.”

 

Questo fece ridere tutti, perfino Amelia, e Hermione si sentì più sollevata… in realtà c’era ben poco da stare allegri, sul più bello della sua missione aveva fallito e Harry aveva perso la sua talpa a poche ore dall’attacco definitivo… ma non se la sentiva di rimproverarsi. Pensava davvero quello che aveva detto ad Amelia. E poi il suo dovere l’aveva fatto… adesso c’era solo da aspettare, e pregare che almeno per una volta la fortuna si decidesse a stare dalla loro parte.

 

 

***************

 

 

Vera Warrington sputò fuori il fumo dalla bocca e si guardò le unghie con aria assente, quasi seccata… laccate di rosso non le piacevano affatto, tempo due minuti e sarebbe tornata nella sua stanza a tingerle di nero. Quel colore le stava molto meglio. Si voltò pigramente verso suo zio, decisa a congedarsi, e lo sguardo le cadde inevitabilmente sul corpo immobile appeso al muro con quelle catene enormi e decisamente inutili, arrivati a quel punto.

 

“E’ un vero peccato che abbiamo dovuto perdere un giocattolino simile, non trovi? Soprattutto considerando che era una tua creazione.”

 

Stephen McNair non disse nulla, si limitò a scoprire i denti in una smorfia indecifrabile ma nulla di più. Non si scompose minimamente nemmeno quando assaporò il fumo del suo onnipresente sigaro. Si sentiva appagato… sfogarsi lo aveva fatto sentire molto meglio.

 

Vera inarcò un sopracciglio, e per un momento ebbe la tentazione di avvicinarsi al ragazzo inchiodato al muro in quella posizione decisamente scomoda. “Credi che sia ancora vivo?”

 

McNair soffiò fuori il fumo e si leccò le labbra per non perderne il sapore. “Dovrebbe.”

 

Vera fece una smorfia provocatoria e sculettò fino a che non fu abbastanza vicina ad Alex da potergli sollevare il mento con un dito. Aveva perso conoscenza da ore, l’ultimo Cruciatus non gli aveva lasciato scampo. O forse era stato solo la goccia che aveva fatto traboccare il vaso, in fondo tutto il sangue perduto a causa delle frustate, i segni delle ustioni, i lividi e le costole rotte avrebbero piegato qualunque resistenza. Il piccolo arrogantello non aveva resistito fino alla fine come aveva giurato, e con questo pensiero succulento Vera scansò il dito, lasciando che la sua testa bionda gli ricadesse sul petto, e si avviò verso la porta.

 

“Preparati.” Stephen si trastullava giocherellando col sigaro fra le dita, assolutamente calmo. “Mortimer vuole che tu vada da Taventoon oggi. Solito posto, solita ora.”

 

Vera sbuffò e appoggiò una mano sciatta sul fianco. “E cosa devo dire a quell’incapace stavolta?”

 

“Che domani preleveremo quello che ci serve. Lui saprà cosa deve fare.”

 

Vera mosse la mano in una pigra imitazione di un saluto militare, e uscì dalle prigioni facendo rimbombare fra le mura di pietra il rumore dei suoi tacchi alti.

 

 

***************

 

 

Katie sussultò. La spazzola le cadde di mano, ma lei rimase immobile seduta davanti alla specchiera, fissando la sua immagine riflessa con un’aria impietrita… quasi imbambolata. Si appoggiò una mano sul petto, come se potesse servire a sedare il cuore che le batteva in quel modo così violento, e la sensazione angosciosa appena provata la fece sbiancare paurosamente.

 

Poteva giurare di averlo sentito… di aver sentito il suo dolore… la sua voce debole… il suo sguardo distrutto, sfinito, sofferente… il suo animo sconfitto…

 

“Katie?! Tesoro, ma sto parlando con te! Non mi ascolti?”

 

Katie sbattè gli occhi e tentò di mettere a fuoco le immagini, ma non ci riusciva… vedeva solo lui. Solo il suo viso martoriato e tumefatto. In lontananza le sembrava di sentire Julie che la chiamava, ma era troppo lontana, forse non era nemmeno lei… qualcuno le stava stringendo le spalle, ma non aveva importanza, Alex continuava ad avere quegli occhi spenti… morti…

 

“Katie, mi stai spaventando!” Julie le prese il viso fra le mani, ma non ottenne il suo sguardo. “Perché non mi rispondi? Non ti senti bene? Katie, guardami! Oddio, come sei pallida… che ti sta succedendo?!”

 

…Alex si sentiva sconfitto, non aveva più la forza né la voglia di lottare… e soffriva, soffriva così tanto…

 

“ZIO RON!! CORRI!!”

 

…Alex stava male, tanto male…lo sentiva, sentiva il suo dolore come se lo provasse lei…

 

“Katie… KATIE!!”

 

Scossa brutalmente dalle mani forti di suo padre, la ragazzina riprese l’uso dei sensi… l’immagine di Alex si dissolse come fumo, e davanti le comparvero improvvisamente una Julie molto scossa, e suo padre che era pallido più di lei.

 

“Katie, che è successo?”

 

Katie non riuscì a dar voce ai propri pensieri, semplicemente si rifugiò nell’abbraccio protettivo di suo padre… da che aveva memoria, era lì che aveva sempre trovato la sua serenità quando la perdeva. Si, anche stavolta si sentiva al sicuro in quella stretta piena d’amore, ma Alex… lui non era affatto al sicuro, semmai il contrario. Gli occhi le si riempirono di lacrime.

 

…io non voglio che tu muoia…

 

“…papà…”

 

Ron le accarezzò più volte la testa, stringendola protettivamente. “Non è successo niente, amore mio, non è successo niente… va tutto bene…”

 

…sta morendo, lo sento che sta morendo… che posso fare io?

 

Katie si aggrappò al braccio di suo padre, chiuse gli occhi e lasciò che lacrime silenziose le rigassero le guance bianche. Avrebbe dato l’anima per trovare una soluzione… voleva aiutare Alex, ma con quale faccia poteva rivolgersi a suo padre e chiedergli di aiutare la stessa persona che li aveva traditi, che aveva quasi ucciso Simon?

 

Ron le accarezzò la guancia che non era appoggiata al suo braccio. “Katie, ci hai fatto spaventare… non ti senti bene, tesoro?”

 

Julie si inginocchiò alla sua altezza. “Avevi lo sguardo completamente vuoto… non mi sentivi mentre ti chiamavo?”

 

Katie si maledisse… almeno maledisse i suoi polmoni. Continuava ad ansimare come se avesse corso per miglia e miglia, e non capiva il perché.

 

“Hai avuto… una percezione?”

 

“Papà… ascolta, io…”

 

“Ehi, tutto bene?”

 

Ron alzò gli occhi di scatto. “Tu non dovresti essere in piedi! E poi… sei impazzito, hai fatto le scale da solo?!”

 

Julie corse subito ad offrirgli le mani, ma Simon gliele scansò gentilmente. “Giù le zampe, Jay, non ti ci mettere anche tu… papà, sei quasi peggio di mamma. Se te lo dico in cinese che sto bene adesso, mi credi?”

 

Lo stomaco di Katie si contrasse dolorosamente nel sentire la voce di suo fratello, e alzò lo sguardo con infinita timidezza. Era sempre lui, eppure sembrava così diverso… gli occhiali lo facevano sembrare più grande. Non aveva ancora recuperato in pieno il tono muscolare, infatti più che camminare strisciava i piedi per terra, ma secondo i guaritori nel giro di poche ore aveva fatto progressi straordinari. Adesso era raro vederlo per casa senza qualcuno – di solito Mel – appiccicato addosso a sostenerlo, opprimerlo di attenzioni, coccolarlo fino a farlo sbroccare di brutto, ma lui andava avanti con tranquillità. Aveva un nuovo vizio, una specie di tic… strizzava gli occhi spesso e volentieri. All’inizio l’avevano presa sul ridere, Dan lo aveva preso in giro dicendo che dava i primi segni di follia a furia di essere ricoperto di attenzioni, ma poi Simon gli aveva spiegato con infinita tranquillità che lo faceva perché gli occhiali gli davano ancora parecchio fastidio, e nessuno aveva avuto più il coraggio di dire una sola parola in merito.

 

…come faccio io a chiedere aiuto per la persona che ha fatto questo a mio fratello? Chi potrebbe mai averne pietà?

 

Julie fece un sorriso larghissimo e obbedì a Simon, ma percorse tutto il tragitto dalla porta fino al letto accanto a lui, pronta a fornirgli un sostegno in caso di sbandamenti o altro. “Ehi, ti stai allenando per una gara di velocità? Ieri andavi molto più lento, oggi anche le scale…”

 

Simon ridacchiò, strizzando gli occhi. “Che cosa ho vinto, carota o zuccherino?”

 

Ron fece una smorfia. “Una sberla di quelle che prendevi da piccolo non ci starebbe male ora come ora, campione… avevamo concordato che non dovevi fare più di quello che…”

 

“Avevamo?” Simon allungò il braccio e si appoggiò a una sponda del letto, tirando un bel respiro profondo una volta che ebbe raggiunto il suo traguardo. “Tu e chi, scusa?”

 

Ron inarcò un sopracciglio. “Capelli castani mossi, occhi scuri, bella donna, gancio destro micidiale, hai presente?”

 

Simon fece un insopportabile sorrisino identico a quello di sua madre. “Aah, tu e il capo.”

 

“Esatto, ragazzino, se il capo ti trova al piano di sopra sapendo che sei salito per le scale da solo, hai una vaga idea della fine che faccio io?”

 

Julie rise allegramente. “E poi dicono che noi donne siamo il sesso debole.”

 

Simon fischiò. “Pa’, in un’altra vita sei stato una donna?”

 

“Ah ah ah, molto spiritoso.” Ron gli portò un dito alla fronte e gliela spinse di un millimetro indietro, in tono giocoso. “Non sto scherzando, campione, ci manca solo che ti metti a fare l’eroe… come se non l’avessi già fatto abbastanza. Non ti avevo chiesto di aspettarmi?”

 

“Si, ma non hai specificato dove.”

 

“Ma che vuol dire?”

 

Simon allargò le braccia. “Vedi, ti sto aspettando… sono qui, e ti sto aspettando.”

 

Julie scoppiò a ridere, e perfino Katie sentì i battiti furiosi del cuore calmarsi un po’. Quella era l’atmosfera familiare in cui era cresciuta… quella che amava, e che la faceva sentire bene.

 

Ron scosse la testa. “No, non mi stai aspettando… mi staresti aspettando se fossi ancora sdraiato sul divano, al piano di sotto, davanti alla scacchiera!”

 

Simon scrollò le spalle. “Ma tu ci rimarresti sdraiato su un divano per ore a partita finita?”

 

“Partita finita?”

 

“Ti ho fatto scacco matto.”

 

“Mi hai fatto…” Ron strabuzzò gli occhi. “Ma se ti avevo mangiato la regina un attimo prima, eri in trappola, avevo la tua torre sotto tiro e…”

 

“Si, ma il mio alfiere si è pappato il tuo cavallo ed è andato a fare compagnia al tuo re.” Replicò Simon, continuando a sorridere beatamente. “Eri così attento a progettare la tua trappola che non hai visto la mia.”

 

Ron scosse la testa, incredulo. “Mi ha fatto scacco matto.”

 

Julie gli diede un paio di pacche amorevoli sulle spalle. “Su con la vita, zio Ron, tu resti sempre più bravo di papà.”

 

Ron sembrò riprendersi, perché fece un gaio sorriso. “Ah, questo è vero. Te l’ha raccontato quante volte l’ho stracciato quando eravamo a scuola? E’ da quando lo conosco che avrà vinto si è no una partita su cento…”

 

Simon approfittò del parlottare un po’ più sereno di suo padre e sua cugina per sporgersi in avanti lievemente e sfiorare la tempia della sorella. Katie sussultò per un momento ed esitò, quasi come se avesse vergogna di guardarlo negli occhi, ma poi quel piccolo massaggio che lui le stava facendo col pollice sulla fronte ebbe il potere di calmarla un po’, quel tanto che bastò a strapparle un piccolo sorriso. Simon le sorrise in risposta, ma anche il suo era un sorriso malinconico… la capiva. E avrebbe dato oro per farle comprendere che non la riteneva responsabile in alcun modo per quello che era successo. Ma in fondo lui, come tutti, sapeva bene che non era solo per la sua vista strapazzata che la piccola Katie aveva il cuore a pezzi.

 

 

***************

 

They tell me I daydream
But all my dreams are only you
I look through the window
And wish I could be with you                       
They say that I'm wasting time
But I can't get you off my mind
Over and over
                                  
I Miss You, Kylie Minogue

 

***************

 

 

Amelia si guardò un’ultima volta alle spalle in casa, poi con un sorriso scivolò lentamente via dalla porta e si spinse nel giardino silenzioso, ancora avvolto dai pochi raggi del sole in pieno tramonto che stava salutando quella giornata così intensa per far posto alla luna.

 

A casa Weasley la notizia del licenziamento di Hermione era stata accolta con le reazioni più disparate. Jack si era piazzato al centro della stanza e smanettando a destra e a sinistra aveva fatto suo il compito di raccontare per filo e per segno tutti gli avvenimenti, conquistando l’attenzione di tutti, e quando era arrivato al punto del testa a testa fra Hermione e Taventoon, Ron era scattato in piedi e senza tanti complimenti aveva baciato sua moglie, fra le lamentele avvilite di Harry e gli applausi corali di Ginny e Jack. Era tutto da rifare, aveva detto Harry, o meglio… da rifinire. Senza Hermione andavano rivisti una serie di dettagli, e anche in fretta. Sarebbe stata una notte lunga.

 

Amelia sospirò e avanzò nel giardino. Aveva progettato di raccontare tutto a Jack quella sera, e invece era capitato di tutto. Non si sentiva bene, non finchè quel macigno le pesava sullo stomaco. Mentire al suo migliore amico per il suo bene sì, ma mentire all’uomo che amava mai. Non potevano e non dovevano esserci fantasmi fra lei e Jack, lui non poteva continuare a temere il confronto con un rivale immaginario. Era ingiusto. Come era ingiusto che lei si fosse preparata tutto il discorsetto, mentre avrebbero passato la notte a ridefinire la guerra civile che stavano per scatenare.. Niente andava per il verso giusto.

 

“Credevo che progettare attacchi a sorpresa fosse l’hobby di ogni War Mage.”

 

Amelia sorrise nel vedere Simon seduto sul dondolo. Doveva ancora abituarsi a vederlo con gli occhiali, le sembrava più adulto e più intelligente di quanto già non fosse… ma sotto sotto lo sguardo vivace e allegro era sempre lo stesso. Ed era bellissimo poterlo rivedere ancora.

 

“E tu che ci fai qua fuori?” Amelia si andò a sedere sul dondolo accanto al suo amico. “Non credo che tua madre sarebbe contenta di vederti fuori casa senza un giubbino.”

 

“Un giubbino a fine Aprile? Andiamo, le mezze stagioni non esistono praticamente più. Siamo quasi in estate.” Simon allungò le gambe e si stiracchiò i muscoli. “E poi adesso sono quasi del tutto a posto.”

 

Amelia gli sorrise, scansandosi dal viso una ciocca di capelli. “Julie mi ha detto che oggi sei riuscito persino a fare le scale da solo… ti sei rimesso a tempo di record.”

 

Simon si strinse nelle spalle. “Quello che mi è rimasto cerco di farlo funzionare.”

 

Amelia gli accarezzò dolcemente la testa. “Guarda che anche gli occhi ti sono rimasti.”

 

“Puoi dirlo forte, addirittura adesso ne ho quattro.”

 

Amelia non potè trattenere una piccola risatina, ma si ricompose subito. “Scemo… tanto lo so che ti stai abituando anche agli occhiali. E’ solo questione di tempo.”

 

Simon guardò dritto davanti a sé e sbuffò. “Sembro un impiegato della Gringott con questi fondi di bottiglia sulla faccia.”

 

Amelia gli passò un braccio attorno alle spalle. “E invece sembri uno di quegli intellettuali misteriosamente affascinanti, sai quei bei ragazzi che si rimorchiano al ristorante o in libreria?”

 

Simon ridacchiò, suo malgrado. “Il che si accorda alla grande col mio stile di vita. Un intellettuale ci lavora bene in una riserva di draghi.”

 

“Ehi, io ho detto che ne hai l’aria, non che lo sei.” Amelia gli arruffò i capelli. “Sai che ti dico? Sarai ancora più fascinoso in questo caso. Unisci l’aspetto intellettuale a quello atletico. Sei dinamico.”

 

Simon stavolta rise senza freni. “Hai parlato con Mel, eh?”

 

Amelia annuì vispa. “E si da il caso che la tua futura moglie sia pazza di questa nuova versione del suo uomo… per citare le sue parole, ti ritiene più desiderabile di prima.”

 

“Almeno questo, meno male.”

 

“Io la vedo bene. Pensala così: hai l’aria più matura, puoi tirare calci in culo a tutti quelli che ti hanno sempre detto che sembri più piccolo dei tuoi anni.”

 

“Ecco, questa è la migliore fra tutte le versioni che mi hanno proposto.”

 

“Siamo tutti così felici di riaverti fra noi, con o senza occhiali.” Amelia gli scoccò un bacio sulla guancia e poi appoggiò la testa sulla sua spalla. “Senza di te sarebbe stato orribile.”

 

“Già. Anche senza di voi.” Simon decise di cambiare argomento, e le appoggiò una mano sul pancione. “E la signorina che dice di bello?”

 

Amelia sorrise. “Lo sai che scalcia?”

 

Simon annuì. “E’ la prima cosa che mi ha detto Jack appena mi ha visto. L’ha detto a tutto il mondo, ci manca che passi al volantinaggio.”

 

Amelia abbassò gli occhi e sospirò profondamente. “Io… mi sento in colpa.”

 

“Non hai preso una decisione facile.”

 

“Non so più nemmeno io se ho fatto bene…”

 

“In base ai risultati, direi di si.” Simon le diede due pacchette gentili sul ginocchio. “Jack non è mai stato tanto maturo come adesso. Forse se gli avessi raccontato tutto avrebbe fatto la stessa cosa, ma così è diverso, così ha scelto di fare quello che fa. Non lo fa perché è obbligato, semplicemente perché ci tiene.”

 

Amelia si morse le labbra. “Non posso continuare a mentirgli. Non su questo.”

 

“Quindi hai deciso di dirgli la verità.” Simon attese qualche secondo prima di commentare. “In fondo è meglio… se la bambina ti nasce coi capelli rossi, anche una zucca vuota come Jack può fare due più due e insospettirsi.”

 

“Non è questo, è che…” Amelia esitò, si guardò alle spalle per assicurarsi che fossero soli nel giardino e poi riprese a fissare Simon. “…sei l’unico di cui mi fidi… posso dirti una cosa? Una cosa che dovresti tenere per te per qualche giorno ancora…”

 

Simon strizzò gli occhi e sorrise vivacemente. “Ehi, io sono una cassaforte, lo sai.”

 

Amelia tirò un respiro profondo. “Jack e io stiamo insieme.”

 

Simon strabuzzò gli occhi, e non potè fare a meno di sorridere in modo incredulo ma felice. “Tu e mio fratello? Stai dicendo sul serio, finalmente quel cervello di gallina ha aperto gli occhi?”

 

“Si.” Amelia sorrise timidamente.

 

“Questa è una notizia bomba! Vabbè che ormai ci ho fatto il callo…”

 

“Adesso capisci perché devo dire tutto a Jack?” Amelia si scansò bruscamente la frangia dagli occhi. “Prima ancora che tutti sappiano di noi, lui non può più pensare che io sia incinta di chissà quale amante clandestino. Non è giusto nei suoi confronti, tantomeno di quelli di nostra figlia.”

 

Simon si sistemò meglio gli occhiali sul naso e annuì. “E’ una bella gatta da pelare.”

 

“Già.” Amelia guardò dritta davanti a sé. “Già.” ammise triste.

 

Simon la guardò per un lungo momento, restando in silenzio. Le prese la mano dolcemente e gliela accarezzò con cura, ottenendo la sua attenzione. “Amely, nessuno te la può togliere questa paura, perciò non ti dirò banalità per tranquillizzarti… però una cosa te la dico: Jack è un impulsivo, ma non è cattivo. Lo sai com’è fatto, urla e strepita, ma al momento opportuno sai che puoi contare su di lui, da tutto se stesso quando ama qualcuno. Non fermarti alla prima reazione, sappiamo già che darà di matto, abbi la pazienza di aspettare cosa ti dirà dopo. Fallo sbollire. Ci metterà un po’, ma anche lui capirà le tue motivazioni.”

 

Amelia si strinse nelle spalle come se avesse freddo. “Me lo auguro, ma ho qualche dubbio.”

 

“Nah. Si è affezionato alla bambina, Amely… se la vede, minimo si squaglia come una candela. Fidati di me, ci sono cresciuto con quella rapa.”

 

Amelia fece un piccolo sorriso e sporse il braccio per accarezzare dolcemente i capelli del ragazzo bruno. “Ti adoro come il fratello che non ho mai avuto, lo sai questo, vero?”

 

Simon strizzò gli occhi e sorrise vispo. “Cacchio se suona bene, me lo dici un’altra volta al brindisi quando mi sposo?” Amelia rise e annuì, scompigliandogli i capelli. “Beh… direi che è meglio rientrare… altrimenti viene fuori tutta la brigata per vedere se ho respirato correttamente e quante pulsazioni ha il mio polso, non te lo consiglio.”

 

Amelia ridacchiò, adorava l’ironia di Simon. Quando lo vide mettersi in piedi con un po’ di difficoltà ebbe la tentazione di aiutarlo, ma si trattenne… non voleva farlo sentire un invalido. Fu una gioia per lei vederlo camminare da solo, senza stampelle né aiuti, verso la casa. “Io mi avvio, tanto mentre arrivo ne passa di tempo.”

 

“Rientro fra un attimo.” Mormorò Amelia.

 

“Largo, gente, arriva l’espresso per Hogwarts…”

 

Nonostante tutto, la ragazza mora rise piano. Rimasta sola osservò il sole che scendeva verso l’orizzonte, sempre meno luminoso e più piccolo, finchè non fu scomparso del tutto. Il giardino era immerso nel silenzio, malgrado le voci ovattate che provenivano dalla casa, era un buon posto per pensare. Amelia sospirò e si morse le labbra… quando sentì il piccolo calcetto nella pancia, istintivamente sorrise e si accarezzò l’addome arrotondato.

 

“Non devi temere, amore piccolo.” sussurrò piano Amelia. “Ti prometto che papà saprà tutto prestissimo. Mammina rimetterà a posto le cose, parola d’onore. Fosse anche l’ultima cosa che fa.”

 

 

************************

 

 

Ultimo capitolo di transizione della storia, gente… nonché ultimo capitolo dell’anno! *^_____^* Dal prossimo in poi si comincia con l’azione a ritmo serratissimo, ahi ahi… pensate solo al nome del prossimo chap: “Fight Club”… la dice lunga, direi! Ehi, ma lo sapete che facendo un po’ i conti… FMI in questi giorni compie un anno? *___________* La mia storiuzza è diventata maggiorenne!! *partono i coriandoli* Oooh, me infinitamente felice per questo… e molto più infinitamente ancora perché ci sono tante persone che la seguono, mi sostengono e mi spronano a fare sempre meglio! Vi voglio tantiiiiiiiissimo bene, zi zi! Bene, visto che ho ancora una pila di regali da incartare di là, non mi posso soffermare troppo e passo subito agli special thanks… una cosa però lasciatemela dire:

 

buon natale e buonissimo 2006 !!!

 

*^_________^* Dicevamo… special thanks a tutte quelle dolcezze che si sono ritagliate un momentino nella loro settimana per lasciarmi un commento, vi adoro per questo! Dunque…

 

Caillean: decisamente Ron adora troppo la sua principessa per tenerle il broncio! ^_____- Quanto a Jack, beh… direi che la povera Amelia ci ha provato a parlargli, ma lo rifarà molto, molto presto… *.* Incrociamo le dita per lei! Un bacione grandissimo!!

Maria-chan: e io non posso che ringraziarti, tesoro! A quando il prossimo dei tuoi capolavori? Un bacissimo! ^3^

Lily: e io ti adoro perché mi lasci sempre una recensione, per un fanwriter è benzina pura! *^_____^* Eh eh, direi in effetti che al povero Alex gli andava meglio se lo beccava Ron, nonostante tutto… quanto a Jack e Amy, beh, per stavolta se la sono spassata… quanto al tuo timore, ahem… *Sunny annuisce con la testolina* X_x Il matrimonio di Simon? Beh, se sopravvive lo conserviamo per dare un po’ di brio alla fine, no? E per la fine… tranquilla, manca ancora un bel po’! ^______- Un baciotto natalizio!

Yelle: oh amorina, anche tu giù di morale! Un po’ il Natale mi ha tirato su, ma si spera sempre in meglio… tu? Ooh, me profondamente commossa dalla dolcezza delle tue parole… *^____^* Mamma mi ha raccontato tutto di quando è stata incinta prima di Nenè e poi di me, me lo faccio ripetere in continuazione… avere un bimbo deve essere davvero un’esperienza irripetibile nella sua bellezza! Però magari fra un po’, eh… ^_____- Un bacio immensissimo!!

Lazyl: ebbene si, tesora, è finalmente successo! *^____^* La povera Katie in effetti è un po’ nei guai… Alex pure… benedica, che quadro allegro! Quanto ai genitori di Alex, ti do la mia parola d’onore che la verità verrà fuori prima della fine della storia, giurin giurello! ^____- Un bacio fortissimo!

Hiromi91: eh eh, tranquilla cara, i cespugli di more al momento la fanno da padroni nella casetta di Jack e Amy! ^_____- Alex, poveretto, non è che se la passi benissimo… ma in fondo l’amore è questo, principalmente si soffre, come tutte le cose bellissime: sono quasi sempre frustate al cuore. *Sunny in posizione yoga* Bada che non mi sono affatto dimenticata di un certo compleannuzzo in arrivo! Posso fare un po’ di ritardo, massimo di qualche giorno, ma il tuo regalo arriverà! Promesso! *^____^* Un bacino sulla guanciotta!

Fabry: ti ho fatto penare per un anno, con questo chap mi sono fatta perdonare un pochino? ^____- Non temere, l’attesa per la confessione di Amelia è ormai arrivata agli sgoccioli, dovrai aspettare davvero poco… un bacione!

Ruka88: Natale monello, per colpa delle serate passate a comprare i regaluzzi ho aggiornato in ritardo! *^____^* Sono contenta che il chappy precedente ti abbia reso felice, e dico anche a te lo stesso… non dovrai aspettare molto per la confessione di Amelia, anzi… pochissimo, direi! Un bacio grande grande!

Syssy5: eh si, mia cara, questa per tutti è decisamente la calma prima della tempesta! X_x Alex e Katie sono appena all’inizio di un bel calvario, oserei dire, quanto alla neo-coppietta Jack e Amy… ti sei avvicinata molto per alcune cose, per altre… ho la bocca cucita! Diciamo che il difficile è quando le cose non dipendono esclusivamente da noi, e c’è la fortuna/sfortuna che ci mette lo zampino… ma io non ho detto niente, eh! *^______^* Un bacione forte!

Meggie: ciao genietto! Eh eh, visto che Simon in versione frescone occhialuto ha fatto la sua prima apparizione? *^____^* E’ ancora dei nostri, sempre lo stesso… ma come dice lui, con due occhi in più! ^______- Quanto fai bene, amorina mia, a ricordarti Adagio… io la ascolto sempre quando penso a come dovrà venir giù il “momento della verità”… che per fortuna è ancora lontanuccio! ç_____ç Ah, questi personaggi, quando ti affezioni… sau sau tesorosa, un bacio cioccolatoso!

Vale: il mio amorino grande grande! Devoto inchino da parte mia per le cose bellissime che mi hai detto… sono sempre al settimo cielo quando qualcuno mi dice che riesco a dare spessore alle emozioni, figurarsi poi se quel qualcuno sei tu! *_____* Sono contentissima che il grande momento ti sia piaciuto, ci ho pensato varie volte a come Doveva andare e non ero mai convinta dell’idea che mi veniva… alla fine ho lasciato “liberi” i personaggi di essere quello che sono, e a quanto pare Jack si è preso la briga di condurre le danze con molta disinvoltura! ^_____- E come al solito, love, in quanti ad analisi e timori ci hai azzeccato in pieno… ma non posso dire altro! *^_____^* Ti voglio benissimo, e controlla la posta!

Angele87: ma quant’è bella la mia striscionara preferita che vuole giocare in acqua con Jack! Dai che Amelia un permessino straordinario potrebbe anche accordartelo, in fondo siamo a Natale… ^____- Ma sai che me n’ero accorta che l’infermiera guardona era la mia tenerissima amicia? Almeno te lo sei guardato bene l’occhialuto Pannolone? ^____- Eh eh, e brava la ciocorita… beh, il mio periodo nero ha alti e bassi, però c’è una bella notizia che mi hanno dato papà e mamma e mi ha sollevato un po’ il morale, così… non è ancora sicuro niente, ma se facessero davvero quello che mi hanno detto sarei proprio contenta! *______* Ciao cucciolotta, tvtttttttttttttttttttttb!

Kaho_chan: grazie dolcezza, le tue parole mi hanno fatto sentire proprio coccolata! Ti voglio un sacchissimo di bene, e non sai quanto sono felice che nonostante tutto il chappino mi sia riuscito bene! Stavolta mi sono impegnata un po’ di più, incrociamo le dita… ^_____- Ciau love, un bacio universale!

Alissa11: eh si, incredibile ma vero, finalmente Jack e Amelia! *^______^* Sai cara, la curiosità di vedere la reazione di Jack è diventato un po’ il “tormentone” della storia, sono tutti curiosi… lo sono pure io, a questo punto! ^____- Ma tanto ormai manca pochissimo, perciò… un bacio fortissimo!!

Daisy05: grazie tesora, sei stata molto dolce! Io sto un pochetto meglio, alti e bassi, ma forse è in arrivo una bella notizia che ancora non prendo come definitiva finchè mamma e papà non me lo confermeranno, è un po’ che ne parlano e forse è la volta buona… eh eh, guarda i casi della vita: io tengo sulle spine i lettori e i miei genitori tengono sulle spine me! *^___^* E cmq, love, direi che hai degli ottimi presentimenti… acqua in bocca, eh! ^____- Un bacio schioccoso!

Giulietta89: wow, che votone bello e gratificante! Me onorata! E beh, con un dieci e lode Alex bisogna salvarlo per forza! ^_____- Un bacione grandissimo!

Avana Kedavra: ebbene si, tesora, Jack e Dan fanno molto Harry e Ron ultimamente! Sarà perché gli assomigliano molto… o perché io mi diverto troppo a lasciarli liberi di far sfogare i geni Weasley/Potter! ^____- E adesso siamo in guerra, giovanotta… il tuo cucciolone Harry è armato fino ai denti! Te gusta, muchacha? *^____^* Un baciotto smackkoso!

Ayashi: compagna di umore basso! *______* A te come va? A me alti e bassi, un po’ meglio, si tira avanti… a chi va benone direi che sono Jack e Amy! Ma sai che questi presentimenti sono molto vicini alla realtà dei fatti? X_x Incrociamo le dita e speriamo bene! Un bacissimo!

ValeWolf: non solo ti ringrazio, ma mi complimento anche per il coraggio… BAWM è lunghetta, ti sei fatta una bella full immersion di quelle da lavaggio del cervello, povera cara! Ma la cosa bella è avvertire il tuo entusiasmo in questa recensione, vuol dire che la storia non ti ha mai stancato… ed è la notizia migliore che potessi darmi! Grazie infinite per i complimenti, e per Jack… a sperare siamo in due! *_____* Un bacione!

Kim: …la mia amoraaaa! Chappino anzianotto il precedente, eh? ^_____- Ma tu sei come Simon, una vera cassaforte, la mia cassaforte preferita! *volano cuoricini d’affetto ovunque* Zi zi, lo stile era proprio quello di High… ^___- E in questo chap sono in Sbatacch/Mode On… è tempo di scommesse… *cough*giàsai*cough* Quanto ai biondini, ahia… ecco, ora più che mai ci sta bene il tuo videuzzo! Anzi, se non ti dispiace… lo linko perché lo adoro! *^_____^* Ti adoro tesora, spero di beccarti presto! Smack smack!

Maga Magò: grazie a te per trovare un attimo di tempo nella giornata per lasciarmi una recensione… sapessi che bella soddisfazione è sapere che chi legge qualcosa di mio si emoziona e si lascia trasportare dalla fantasia, anche se solo per qualche minuto! *^____^* Stai tranquilla, cara, potrò anche non essere puntuale ma ti do la mia parola d’onore che FMI non verrà mai abbandonata per più di due o tre settimane… non corri il rischio di non trovare aggiornamenti per mesi! ^_____- Un bacio schioccoso!

Marty92: me si inchina con devozione di fronte alla creatrice del forum più appropriato che potesse esserci in rete… uno dedicato ai ragazzi Weasley!!! E che onore, anche ai “miei”! *^_________^* Voglio iscrivermi appena finisco di postare il chap, non posso mancare in un sito dove i capelli rossi abbondano! *^________^* Un bacio fortissimo… e tutto rosso!

Sharkie: ma sai che mi ci vedo sotto al Kilimangiaro a mangiare pezzettini di carne dei superstiti del volo che ha fatto spalt? *^_______^* Fa un po’ Hannibal, ma si sa, alla Suny manca qualche venerdì… ^____- Eh, una storia originale tutta mia ce l’ho eccome, solo che volevo lavorarci un po’ su e vedere se riuscivo a costruirne qualcosina da spedire a qualche casa editrice, giusto un tentativo per tastare le acque… ma dato che già so che neanche la guarderanno, di questi tempi l’anno prossimo potrai tranquillamente leggerla anche tu qui sul sito, vedrai! -____-* Quanto al concorso… tesora, io ti ringrazio per i complimenti, ma sapessi in quanti sono mille volte più bravi di me! Ne devo fare di gavetta prima di fare una competizione, mi piacerebbe migliorare ancora… si può fare moooooolto meglio di così! ^____- Un bacissimo natalizio!

Strekon: amicissimo Marrone! Ma grassie mille, un complimento da te è sempre speciale… *passiamo al secondo livello di super sayan* Me molto felice che ti sia piaciuto l’avvicinamento di Amelia e Jack! Per quanto riguarda Simon, beh diciamo che sapevo fin dall’inizio che non toccava a lui farci ciao dall’altra parte del cielo… un po’ di suspence ce l’abbiamo messa, ma non ti dimenticare che io sono ancora nuova come seguace della scuola di Autori AmmazzaTutti & Affini *Sunny si infila il saio arancione in tutta fretta e rincorre il maestro Marrone nei corridoi della scuola per prendere appunti su come si eliminano i personaggi* Però qualche morto in più l’ho fatto stavolta! *^__________^* (…e vanne fiera… -.-*) Un set di bacio + abbraccio a te… e un bacetto sul nasino alla patatina Laurie! ^3^

Larya: altro che banale, sei graditissima! *^_____^* L’ho detto e lo ripeterò sempre: non c’è complimento più bello di questo, sentirsi dire che si riesce a comunicare le emozioni al lettore… per me è come un regalo ogni volta che me lo dicono! Ahimè, con la pace e la serenità abbiamo concluso con stavolta, direi, da adesso in poi le cose si svolgeranno a ritmo molto serrato… ma per i sopravvissuti prometto molta serenità alla fine! Va bene uguale così? ^____- Un bacissimo!

Cloe Sullivan: ma grazie mille, carissima! Ron e Hermione restano sempre i miei cocchi per eccellenza, anche se qui non sono più di primo pelo… restano sempre loro! ^____- Ooh, io adoro i Malandrini… ma ti confesso che non sono mai riuscita a scrivere qualcosa su di loro, anche se prima o poi lo farò… per il momento me la spasso a leggere le storie di quelle genialissime autrici di Malandrini che sono Kim e _Ly_, le loro storie su James &co. Fanno sognare! *^___^* Un bacio grandissimo!

MandyJJ: la mia collega di Evanescence!! Io li adoro, li ascolto sempre… come ti emozionano loro ci riescono in pochi! *^_____^* Da adesso in poi, oltretutto, saranno ancora più appropriati come colonna sonora per i prossimi avvenimenti… ^_____- Un bacio… evanescencioso!

Saturnia: cara la mia giardiniera, qua c’è da piantare una piantagione di cespugli di more! ^_____- E devo dire che che questa idea di Simon senza veli non guasta affatto… beh, per stavolta lo abbiamo visto nella sua nuova folgorante versione da occhialuto… è sempre lo stesso, tesorina, quindi direi che la Mel ha davvero bisogno di assumere una guardia del corpo! ^_____- Tesora, le supposizioni sui cosini di Malfoy mi hanno fatto schiattare dalle risate! *^_________^* Roba da modificare la spiegazione originale inserendo quella tua e di Lady Numb! E sai che ti dico? Che se non ci fossi tu, mi ci metterei d’impegno a inventarti… e chi lo scrive più un chap nuovo se non c’è la tua amata recensione che adoro tanto! *^____^* Un bacissimo con tanto di abbraccio puffettoso!

Alewen: ih ih ih, anch’io… è dalla prima volta che la pupina ha fatto il suo ingresso che ho desiderato di scrivere del loro grande momento! ^________- Per Alex… adesso vediamo un po’ cosa riusciamo a fare, mi ci metto d’impegno! Un baciotto!

Elly: il posto di damigella è tuo, tesora! ^_______- Beh, sperando che siano fra i sopravvissuti, ma questa è un’altra cosa… non ci pensiamo adesso… pensiamo che Babbo Natale deve ripararti o sostituirti presto lo scanner, così abbiamo il nuovo disegnuzzo! Un bacio forte forte!

Deepderk: grazie mille miliardi!!! *^______^* Ih ih, anche a me quell’Oblivio è costato un bel po’, ma ci stava tutto, ahimè… e si, mi sento di poterti dire che presto, anzi, prestisimo, Jack saprà la verità. Sulle reazioni… rimandiamo al prossimo chap, sarà sicuramente meglio! ^____- Un bacio enorme!

Saphira89: nuuu, povera tesora, in manicomio no! Ma è un onore sapere che ti ho emozionato a tal punto! *^______^* Grazie mille, e un bacio forte forte!

Lulu: ma grazie infinite, carissima! Ooh, anche tu sei in love? Che bello quando si è innamorati! *_____* La tua recensione non è affatto indegna, anzi! Per un fanwriter anche una riga è un sorriso in più, fa piacere sapere che le proprie emozioni arrivino al lettore! *^_____^* Ti ringrazio moltissimo, e ti mando un bacio grande come un pianeta!

Marilia: e brava la mia Mary che marina le ore di lezione… a scuola era il mio sport preferito! ^____- L’anno scorso di questi tempi me la spassavo con l’autogestione… ah, che monella sono stata! In questo chap, l’ultimo di pace prima di un bel po’ di casini, abbiamo avuto il bell’occhialuto, la nuova coppietta, Hermione superstar… non ci siamo fatti mancare niente! ^____- Per quanto riguarda il forum… tesoro, se può consolarti: sai quanti messaggi c’erano in tutto dopo i primi tre mesi di attività del gruppo di mia sorella? In tutto… ben nove! X____x Un bacio grandissimo e schioccoso, ciao cicci!

Lady Numb: amore non saprei, secondo me se andiamo da Amelia a chiederle se ti presta Jack adesso che l’ha ritrovato… ahia, quella mena… aspettiamo quatte quatte la prima litigata, e lì zac! Ci rubiamo Jack per qualche giorno! ^____- Alex poco ci manca che veramente finisce con la testa sul vassoio d’argento! X____x Meno male che il nostro adorabile Talpone è sempre lui… quasi più talpa della Nenè, mia sorella è messa anche peggio con la vista eppure lei non l’hanno mai avvelenata… beh, oddio, cirei che mi sto attrezzando… ahem! Io non ho detto niente, eh! ^_____- Un set di bacio più abbraccio di quelli puffettosi!

Phoebe80: amorissima! Eh eh, sono molto felice che il chappy tutto love della scorsa volta ti sia piaciuto… anche in questo c’era tanto love, ma si intravedono le nubi all’orizzonte… dalla prossima volta questi ciccini non avranno tregua, ahimè! E si, tesora, mi sento di rassicurarti: vedrai la guerra civile in tutti i suoi sviluppi, a quanto pare i Potter e i Weasley senior hanno intenzione di farci stare col fiato in sospeso scendendo in campo per l’ultima e decisiva volta… *_____* Incrociamo le dita per loro! ^_____- Un bacio gigantesco, ti voglio benissimo!

Carol87: sono contentissima di non averti deluso! *^____^* Brava la mia Carol, c’è una ragione eccome sul perché Amelia ha dovuto rimandare anche questa volta la sua confessione a Jack… tutto quello che accade in FMI segue sempre il filo che mi scorre nella testolina folle… ^_____- Quanti chap mancano? Mmh… poco meno di una decina, credo… un bacissimo!!

Anduril: …non mi tentare, già come Ammazza-Personaggi valgo ben poco, figurati poi se mi fai gli occhioni dolci e mi dici di risparmiarli! ^_____- Piaciuta questa versione occhialuta di Simon?Come direbbe Jack… con due o quattro occhi, resta sempre un Pannolone! ^____- Un bacio grandissimo!

Sirius4ever: non so se ci ho messo un po’ meno tempo, ma almeno sono riuscita ad aggiornare prima di Natale! *____* Eccolo qua il Pannolone con gli occhiali! Ti è piaciuto? E’ sempre lui? Ecco, magari ci piacerà ancora di più quando la smetterà di strizzare gli occhi ogni due minuti… ^____- Un baciotto!

MM1981: altra collega di momenti no! Eh, direi che il mio ha alti e bassi… più bassi che alti, volendo essere realisti, ma si tira avanti… a te come va invece? *.* Wow, il chap precedente era nutelloso… anche questo? Questo era un pandoro con lo zucchero a velo, per restare in tema… ^____- Quanto ad Alex… ah beh, qua mi sa che puoi festeggiare, lo vedo messo maluccio! °^____^° Un bacissimo… nutelloso!

Giuggia89: ooh, me molto felice di ricevere il tuo affetto! E la teoria del futuro genitore ignaro di essere tale che è molto felice era troppo carina detta così, sembrava uno scioglingua! *^____^* Nuu, tranquilla che per la confessione di Amelia dovrai aspettare… diciamo pochissimo! In termini di chap… direi uno, il prossimo! Ma sulla reazione ho le labbra cucite… ^____- E Katie è un po’ come se fosse enfatica, ama molto Alex per cui le viene quasi naturale “sentirlo” alla sua maniera… qui più che madre natura direi che sono le sue capacità speciali! ^____- Un bacio gigantesco anche a te!

Lilith: che bello sentirti così entusiasta, mi fai sentire soddisfatta! *^_______^* Grazie mille! Per Alex… mmh, tempi duri, decisamente… non posso fare previsioni altrimenti ci scappa lo spoiler! ^____- Un bacio fortissimo!

Marikotter: non sai quanti grazie ti devo io! Il tuo commento mi ha riportato il sorriso dopo una giornata piuttosto buia… è così appagante per chi scrive solo per diletto sentirsi dire cose così belle! Sei dolcissima, e ti ringrazio davvero tanto! *^____^* Spero di non deluderti mai! Un bacio enoooorme!

Roberta92: ma grazie infinitissime! *^____^* Wow, in tre giorni tutta BAWM… sei stata un fulmine, deve essere stata dura… facendo i conti è venuta giù una storia leggermente lunghetta! *___* Grazie per i complimenti, ma soprattutto per le tue parole così entusiaste! Ma sicuro che fra cinque anni andrà benissimo anche a te, tranquilla! E per la fine della storia ce ne vuole ancora un po’… ma almeno ho aggiornato! ^____- Un bacio grande!

 

…bene, è proprio il caso di dire che per il prossimo chap… se ne parla l’anno prossimo! *^____^* Ho promesso una shot per il compleanno della Hiromi, perciò non posso aggiornare FMI, fate i bravi e abbiate pazienza… pensate che anche io scalpito per scrivere il prossimo chap! ^_____- Un’ultima cosa prima di andare: un piccolo supplemento come regalino di Natale! Vi linko due video realizzati uno da Kim e uno da me, rispettivamente sulla coppia Alex/Katie e Jack/Amelia, i cui protagonisti hanno sicuramente le facce che vedo io quando li descrivo (quanto al fisico si sa, un attore prima di un film deve sempre adeguarsi alla sceneggiatura… perciò chi dovrebbe perdere qualche chiletto, chi dovrebbe andare un po’ di più in palestra, ma il concetto è quello… sono gli attori che sceglierei! ^____-), ecco gli indirizzi:

 

http://mio.discoremoto.virgilio.it/ilfavolosomondodiharry12  (“Dear Diary”)

 

http://mio.discoremoto.virgilio.it/ilfavolosomondidiharry11   (“Goodbye My Lover”)

 

Ancora buonissimo Natale, e… mi raccomando, aderite al progetto “Adotta un piccolo fanwriter a distanza” lasciandomi un commentuzzo! *^_________^* Graaaaassie in anticipo! ^_____-

 

Sunny (tutta natalizia, e senza più un centesimo nel portafoglio… #_____#)

 

 

*** Angolo dello spot ***

 

Stavo dimenticando una cosa importantissima! Syssy5 sta scrivendo uno spin-off di BAWM dedicato alla nuova generazione e alle sue avventire ai tempi di Hogwarts… una sorta di BAWM 3 e ¾, per capirci! *^____^* Per adesso c’è solo il prologo, presto arriverà anche il resto… non perdetevelo!

 

*** Chiuso Angolo dello spot ***

 

 

  
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