Capitolo 2
Siamo tutti sfiniti,
la battaglia è stata lunga ed estenuante.
Molti dei nostri sono
morti.
Parenti ed amici che
ormai non ci sono più.
Giovani vite spezzate
prima ancora di essere chiamate tali.
Uomini e donne,
giovani e vecchi, amici e nemici.
Non ci sono vincitori
né vinti, solo corpi che giacciono a terra.
Abbiamo combattuto,
abbiamo vinto.
L’Oscuro Signore è
morto, non insozzerà più il mondo che tanto amiamo.
I suoi sporchi
tirapiedi sono battuti, molti non sono più su queste lande, altri sono in
viaggio verso Azkaban.
La crudeltà della
guerra si è abbattuta sulla mia vita con forza.
Non ho avuto modo di
salvare il mio amore per Lui.
Mi ha lasciata tempo
fa.
Voleva proteggermi.
Ho accettato
l’abbandono, non ho pianto.
Mi ha solo illusa.
Ogni sua parola era
una menzogna, non mi ha mai amata, voleva solo il mio corpo, non il mio cuore.
La mia rabbia si è
riversata su queste carogne, il mio sfogo per la separazione erano i
Mangiamorte.
Ho sofferto troppo
nella mia vita.
Decisioni sbagliate, frequentazioni
sbagliate, vita sbagliata, hanno fatto di me la donna che sono ora.
Non sono perfetta, tu
non lo sei, la perfezione non è di questo mondo, ma il sentimento che ci legava
era meraviglioso.
Hai illuminato la mia
vita e una tenue fiammella di speranza che tu ritorni da me, ancora vive nel
mio cuore.
Nulla.
Solamente
il nulla riuscivo a vedere.
Poi
guardando bene vidi una luce,
quella
luce eri tu
che
riuscivi ad illuminare qualsiasi luogo
anche
il più buio.
Tu
rischiari la mia mente
ed ogni
volta che il mio pensiero sfiora il tuo
la mia
anima vibra,
vibra
in un modo che non riesco a controllare.
Solo tu
riesci a calmare il mio spirito,
con la
tua voce, i tuoi gesti,
accarezzandomi
dolcemente il collo
con le
tue mani perfette.
Le
parole che delicatamente
ti
escono dalla bocca
mi
danno un senso di pace e quiete
che non
riesco a spiegare,
ma è
una sensazione bellissima
alla
quale non si può sfuggire
e dalla
quale non voglio fuggire.