-Jackie,svegliati.-
-Jo,lasciami in pace,voglio solo dormire!-
-Ma,Jackie,c’è qua il tuo amico!-
Jack socchiuse gli occhi.
-Il mio amico?-
-Si,quello di Hogwarts!-
-Come si chiama Jo?- disse il ragazzino issandosi a sedere tra le lenzuola pesanti. Era stata una nottataccia,e Jack si promise di non mangiare più così tanta cioccolata dopo cena,anche se sapeva che non l’avrebbe riapettata: come avrebbe potuto? Lui amava il cioccolato.
-Theodore,il figlio dell’amico di papa: loro due sono venuti a trascorrere qua la fine delle vacanze!-
I due si guardarono sorridenti: erano molto felici di poter entrare a contatto con qualcuno che non fosse loro padre. Non che Dwight non fosse simpatico e di compagnia,ma in fondo era pur sempre un adulto.
-Digli di salire!-
La bambina corse fuori dalla camera per raggiungere il salotto,mentre il fratello si stiracchiò,scese dal letto e cominciò a rovistare nell’armadio in cerca di qualcosa da mettersi: non voleva che l’amico lo vedesse con indosso un pigiama con gli orsacchiotti. Si infilò in fretta e furia un paio di pantaloni e un maglione pesante. In quel momento la porta si spalancò.
I due amici si fissarono qualche secondo per poi  cominciare a darsi pacche sulle spalle e finti pugnetti nelle costole.
-Passate buone vacanze Jackson?-
-Migliori di quanto m’aspettassi Theo.-
-Il mio nome è Theodore,non Theo.-
-Se è per questo il mio è Jack!-
-No,carino,il tuo nome è Jackson: non capisco perchè tu non voglia essere chiamato con il tuo nome di battesimo.-
-Non sono affari tuoi amico.-
Jack guardò Theodore torvo per qualche secondo.
-Scusa,non credevo che..-
-Oh,quando avrete finito di fare le dame del settecento con tutti questi convenevoli possiamo anche andare a fare colazione.-
Jo sorrise e,con un cenno del capo,li invitò verso la cucina,verso la quale si avviò per prima.
Theodore sorrise.
-Come fai a non aver voglia di strapazzarla ogni volta che la guardi?-
-Spero che questa voglia non venga a te!-
Theodore si voltò senza capire,mentre Jack gli inviava uno sguardo ricco di malizia.
-Oh,andimo Jack,ha soltanto 10 anni!-
-Falla crescere Theo: quella bambina diventerà una ragazza con i fiocchi! Una delle migliori che Serpeverde posso mai avere!-
Detto ciò si avviarono a loro volta verso la cucina.
 
 
Il weekend passò velocemente e stracolmo di risate. Si susseguirono guerre di palle di neve a esperienze sullo slittino,cioccolate calde a doccie risanati.
L’addio al binario e 9 ¾ fu,come sempre,triste e pieno di malinconia.
Il resto dell’anno si svolse,più o meno come la parte precendete: Jack non eccelse in nessuna materia,nonostante ciò fece un’ottima figura mostrando il suo talento con il volo. Le amicizie con gli altri ragazzi si consolidarono e divennero molto forti,così come le inimicizie con i nemici di sempre.

Questo è l’ultimo episodio di questa storia: visto che dovrò scrivere ancora sei storie su i piccoli Green, non voglio dilungarmi troppo su questa,che ritengo non sia la più interessante. Spero che questa vi sia piaciuta molto,anche se questo finale,lo ammetto,è un po deludente. Se l’avete apprezzata,spero che continuerete a seguirne lo sviluppo nelle prossime. Intanto mi piacerebbe lasciarvi con qualche quesito sul quale riflettere.

Da che cosa è dovuta l’avversione da parte di Jack nei confronti di Ron?
Perchè Jack non vuole essere chiamato con il proprio nome di battesimo?
E qual’è l’oscuro passato dell’orami defunta moglie di Dwight Green?
Ciao a tutti e recensite :)