Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Luz_    30/01/2011    2 recensioni
Nessuna continuità.
Nessuna storia.
Solo un solo filo rosso che inizia per A e termina per Z.
Alex e Zoe, gli antipodi della loro storia.
[...] “In sintesi: sì, amo te. Amo te, Zoe. Amo le cose più banali che ti caratterizzano, amo i tuoi occhi, le tue labbra, il tuo sorriso. Ma anche il neo che hai sulla nuca, non vorrei si offendesse. Amo il dentifricio che dimentichi di sciacquare via dal labbro la mattina e che levo con un bacio appena ci incontriamo; amo quando ti arrabbi e mi offendi, perché le offese che crei sono le più belle che io abbia mai ascoltato. Amo il pensiero che forse, io e te, un giorno andremo a fare la spesa insieme per riempire il nostro frigorifero. Amo gli infiniti motivi per cui ti sto dicendo queste cose. E come dimenticarlo, amo il pensiero che tu ami me. Perciò in sintesi, Zoe: io sì, amo te.”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


3. Andremo nello spazio.

Dove sarai, anima bella,
stella gemella dove sarai...
Magari dietro la luna sarai
come il sogno più nascosto che c'è
non lo vedi che io vivo di te
dove sarai



“Come si chiama quella stella?”
“Uhm.. credo sia la costellazione di Ercole.”
Zoe girò il capo leggermente, in modo da poterlo guardare. “Come fai ad esserne certo?”
“Guarda.”le indicò col dito. “Al centro vi è un quadrato e pare abbia le gambe e le braccia piegate. Hai mai visto la rappresentazione di Mercatore?”
Zoe scosse il capo. Non aveva idea di cosa stesse parlando e Alex lo sapeva bene, per questo sorrise divertito.
“E’ la rappresentazione in forma umana della costellazione. E’ rappresentato Ercole con gambe e braccia divaricate nella stessa posizione di quelle stelle, come se stesse cadendo nel vuoto dell’universo.”
Lei sorrise e si tirò su per imprimere un bacio sulla sua mandibola. “Dovrai farmela vedere Galilei.”
Ma lui non la sentì. “Oh, guarda lì! L’Orsa Maggiore!”
“Dove? Non la vedo!”
Alex indicò con il suo braccio il punto giusto dove guardare e Zoe si aprì in un sorriso entusiasta.
Lui osservò di nascosto l’espressione del suo viso e non potè non riflettere che tra le braccia aveva la cosa più bella che gli fosse mai capitata.
Era un pensiero banale forse, ma non avrebbe saputo esprimerlo in altro modo.
“Posso farti una domanda?” Alex annuì in attesa. “Perché diamine la chiamano Grande Carro? Non ha le ruote.”
La guardò, cercando di comprendere se fosse seria o meno, ma quando Zoe gli sorrise mostrando tutti i denti, scoppiarono a ridere insieme, riempiendo l’aria silenziosa che li circondava.
“Devi usare la fantasia, Zoe. Ad esempio, lì vedo un ornitorinco nano.”
Lei rise ancora e ancora. “E questa come ti è venuta? Tra l’altro non ho idea di cosa sia un ornitorinco nano.”
“Signorina, lei è molto ignorante in materia!”
“Se tu sei appassionato di specie estinte non è colpa mia!”
Alex la guardò con un sopracciglio alzato. “L’ornitorinco è un mammifero semi-acquatico. Direi che sembra una papera schiacciata.”
“Ma dal nome credevo fosse un animale enorme e brutto! Sono sconvolta.”
“Bè, allora continua a pensare che sia così, no?”mormorò, stringendola contro il suo petto un po’ di più.
Lei parve rifletterci su, poi mugugnò pensierosa: “Sarebbe da stupidi.”
“Non potresti essere stupida neanche se lo volessi, Zoe.”
“Sei stupido tu per ciò che hai detto.”
Alex scosse il capo con un sorriso sulle labbra: era inutile ribattere; per quanto fosse testarda non si sarebbe arresa facilmente.
Rimasero a guardare il mare stellato che li sovrastava senza proferire parola, avvolti da un silenzio così tranquillo e pacifico, che non necessitava di essere interrotto.
Poi lei parlò, sistemandosi meglio contro il petto di Alex. “Penso che un giorno andrò nello spazio. Voglio vedere cosa c’è lì su.”
“Ricordati di mandarmi una cartolina dal pianeta Marte.”scherzò e lei gli diede un piccolo schiaffo sulla mano, alzando gli occhi al cielo.
“Come potrei? Tu verrai con me.”
“Uhm.. soffro di vertigini.”
“Ci sarò io.”
Il modo in cui lo disse fece battere il cuore di Alex a ritmo frenetico e per un attimo temette che potesse uscire dal suo petto da un momento all’altro.
“Sa tanto di promessa..”
Zoe inclinò il capo indietro e lo guardò. “O una minaccia.”
Risero, mentre lui si sfilava da sotto il suo corpo, ponendosi dinnanzi a lei.
Le sfiorò la punta del naso con l’indice e lei sorrise sotto il suo tocco. “Allora sappi che potrai minacciarmi a tuo piacimento.”
Zoe annuì. “E’ una promessa.”e sfiorò le sue labbra in un tenero bacio.




Ecco la costellazione rappresentata da Mercatore: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c5/Hercules_et_Corona_Borealis_-_Mercator.jpeg

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Luz_