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Autore: Silver_Hex    01/02/2011    4 recensioni
Dal secondo capitolo.
«Donne, Sirius. Parliamo di donne...» disse Harry tra l'esasperato e il divertito. «Sai un piccolo Black e magari un piccolo Potter, in giro per Hogwarts non sarebbe male?»
«Ma sentitelo il poppante che vuol parlare di donne...» disse ridendo Sirius.
«Di che parlano gli scapoli d'oro della società magica.» disse James raggiungendo i due. «Ehi non c'è bisogno di guardarmi così lo siete.»
«Chiedevo a Sirius se aveva intenzione di fare un piccolo Black.»
«Ah, non è una cosa facile. Prima bisogna trovare qualcuna disposta a sopportare quel vecchio borbottone...» spiegò al figlio. «Poi dovremo aiutarlo a capire che è la sua occasione migliore... in pratica una missione impossibile.»
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Hermione Granger/ Sirius Black
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Capitolo 26.

Esilio.

Hermione Granger era in esilio, in Francia. Da pochi attimi era arrivata davanti al cancello della casa dei suoi genitori sulla costa sud della Francia, in Provenza.

Un posto magnifico, ma ora sentiva solo una profonda tristezza.

Sirius l’aveva sorretta appena giunti a destinazione ed ora stava controllando che tutto fosse tranquillo.

Con un Alohomora aprirono la porta di casa.

«Vedrai tutto si sistemerà.» disse Sirius con voce ferma e sicura.

«Hn.» rispose lei per niente convinta.

Hermione si guardava intorno cercando di capire dove fosse, in modo da poter dare un senso a quella sensazione di smarrimento che sentiva crescere dentro di lei. Si avvicinò al divano e si lasciò andare.

Non si era minimamente preoccupata di controllare se in casa c’era qualcosa da mangiare o le coperte per la notte. Non sentiva nemmeno cosa stava dicendo Sirius.

Hermione era seduta sul divano con la testa tra le mani, troppo stanca anche solo per pensare.

«Finalmente non sono l’unico che ha avuto a che fare con il Wizengamot!» disse Sirius cercando di allentare la tensione. «Se hanno assolto me, o Harry, sono certo che a te non faranno nulla.»

«Non è una cosa così divertente. Tu eri innocente e Harry si è dovuto difendere.» rispose lei con voce atona.

«Beh dai meglio cercare di riderci su… andiamo Herm non puoi farti mettere sotto in questo modo.» disse cercando di consolarla.

«Sono molto stanca…»

«E io non sono bravo come James a sdrammatizzare. Che cosa posso fare per te?» chiese Sirius abbracciandola.

«Non lo so, ho bisogno di tempo per chiarirmi le idee.»

«Non devi fare tutto da sola, ci siamo noi, ci sono io qua con te.» disse sussurrando mentre le massaggiava la schiena.

«Grazie.» disse quasi facendo le fusa.

«Sciocchezze…»

«No non lo è. Ho fatto abbastanza errori e non mi posso permettere di darti per scontato, di dare per scontato quello che abbiamo costruito.»

«Mi piace sapere di essere importante per te.» disse ridacchiando. «Ho parlato con James, domani il mio avvocato andrà al Wizengamot per vedere le carte. Noi siamo in vacanza, e resteremo qua per qualche giorno.»

«Ma non possiamo restare qui con tutte le cose che ci sono da fare.»

«Mi spiace, ma questa volta si fa come dico io. Domani chiamerò Kreacher in modo che ci porti un po’ della nostra roba e i soldi babbani, così possiamo fare un po’ di spesa. Tu hai bisogno di riposarti e riprendere le energie.» disse con voce dura.

«Kreacher?» chiese Hermione un po’ seccata.

«Sì dovrà fare anche lui qualcosa, no?» replicò lui con fare indifferente.

«Sai come la penso… e poi da quando è che non fai niente se non c’è Kreacher, stai diventando uno di quei pomposi ricchi che non fanno niente da mattina a sera.» disse lei con un tono un po’ acido.

«Ah sì? Mi vedi davvero così?» chiese quasi divertito dalla descrizione.

«Esatto. Penso che dovresti liberarlo, o comunque assicurargli dei diritti. È assurdo, io ho fondato il C.R.E.P.A., non posso avere un elfo, non a queste condizioni, ne va della mia credibilità!» disse improvvisamente seria.

«Tecnicamente al momento è solo il mio elfo…» disse lui ridacchiando. «Però, se vuoi, può diventare anche il tuo…» aggiunse assumendo un tono serio.

«E come?» chiese senza capire dove volesse andare a parare con quel discorso.

«Sposandomi, ovviamente.» rispose con un ghigno.

«Mi auguro per te che tu abbia idee migliori per chiedermi una cosa simile.»

«Mi diresti di no? Ti offro Kreacher…» disse lui ridendo apertamente.

«Per Merlino, Sirius. Va bene scherzare, ma non osare mai più a farmi una proposta simile.» rispose lei mettendo il broncio.

«Ma parli del matrimonio o dell’elfo?» chiese cercando di mantenere un tono serio.

Hermione non rispose subito.

«Mi stai davvero chiedendo di sposarti?» chiese lei pronunciando lentamente ogni parola e guardandolo negli occhi.

Quegli occhi grigi, che fino a un attimo prima erano scherzosi e divertiti, alla luce della luna divennero seri, sinceri, profondi.

«Solo quando lo vorrai anche tu…»

«Io…» disse lei senza però riuscire a trovare le parole per esprimere i suoi pensieri.

«Non devi dire nulla, non ora.» disse cercando di tranquillizzarla.

«Da quanto ci pensi?» chiese seria.

«Da un po’.» rispose sincero. «Non ho mai pensato di sposarmi, è sempre stato James quello da matrimonio. Ma da quando ci sei tu nella mia vita, beh qualcosa è cambiato.» concluse con un sorriso.

«Wow, non mi aspettavo niente di simile.»

«E a cosa credevi… un fidanzamento eterno?» chiese con un ghigno.

«Ahah ti preferivo prima, ogni tanto è bello vederti in versione “seria”.» disse lei mettendo il broncio. «E sentiamo cos’altro hai immaginato?»

«Le solite cose…» rispose un po’ evasivo.

«Da non pensarci mai sei passato al solito?» disse lei ridacchiando.

«Non eri stanca?» chiese evasivo.

«Chi io? No credimi mi è passato… avanti dimmi tutto.» replicò lei sorridendo.

«Ti diverti, vero?» chiese un po’ risentito per quello stretto interrogatorio.

«Forza sputa il rospo, voglio sapere se pensiamo le stesse cose.» disse lei ridacchiando e accoccolandosi al suo petto.

«Sposarti, portarti lontano da Grimmauld Place e magari dei figli… dei cani possiamo fare a meno no?» aggiunse non riuscendo a trattenere una risata.

«Mi piace, è un piano molto sintetico ma essenziale.»

«Sentiamo il tuo…»

«Farmi sposare, obbligarti a dare una pensione dignitosa al povero Kreacher e richiuderti tutte le notti in stanza da letto e non m’importa di che casa, mi basta che ci sia tu.» disse lei ridacchiando divertita.

«Quasi, quasi preferisco il tuo progetto…»

«Modestamente sono la migliore nell’organizzazione di progetti.» disse lei ridacchiando. «Quando torniamo a Londra, non mi piace l’idea di restare qua.»

«Hermione per qualche giorno… dobbiamo far calmare le acque.» disse Sirius pacato.

«Io odio dovermi nascondere.» replicò lei esasperata.

«Ti capisco, lo sai.» disse lui con voce un po’ triste. «Ritornando al progetto… deve essere fatto tutto in quel ordine?» disse baciandole il collo e insinuando una mano sotto la camicia.

«Beh possiamo partire da Kreacher.» disse lei emettendo un gemito quando Sirius le accarezzò un seno.

«Sicura? Io pensavo a qualcos’altro…» replicò lui baciandola appassionatamente.

«Non ti sembra presto per sposarci?» chiese lei con una risatina, sapeva dove voleva arrivare.

«Granger non tirare troppo la corda. Potrei diventare pericoloso…»

«Se lo diventassi, poi dovrei legarti?» chiese con uno sguardo malizioso.

«Piccola insolente cosa hai in mente?» disse con voce roca al colmo dell’eccitazione.

«Sciocchezze… sarà a causa della stanchezza, ma straparlo.»

«Non mi convinci…» disse insinuando una mano tra le sue gambe. «Mi piace quando prendi l’iniziativa…» sussurrò all’orecchio facendola ridacchiare. «Forse è meglio se rimandiamo a domani… sai anche io ho qualche idea…»

«Spero per te che non sia qualcosa che richieda un abito di tweed, una crocchia stretta e occhiali quadrati…» disse trattenendo a stento una risata.

«Non dirò più nulla se non alla presenza del mio avvocato.» rispose lui con un sorrisino.

«Sirius…» esclamò un po’ sconcertata, lei aveva detto quelle cose per scherzo…

«A nanna bimba, hai bisogno di riposo…» disse prendendola in braccio e portandola a letto.

Era talmente stanca che quasi si addormentò mentre la teneva tra le braccia. Le tolse i vestiti e la aiutò a infilarsi una vecchia e larga maglietta. Dopo aver trovato qualche coperta, si addormentarono entrambi.

Stavano accadendo troppe cose e altre tante erano già in ballo. Per riuscire ad affrontare tutto dovevano essere concentrati, e la stanchezza non era una buona alleata.

Quando Sirius si svegliò, Hermione dormiva profondamente. Decise di chiamare Kreacher. Nemmeno a lui piaceva avere l’elfo sempre intorno, ma si trattava di un’emergenza.

Come sempre Kreacher fece molte storie, ma alla fine Sirius riuscì a farsi portare vestiti puliti, soldi babbani e qualcosa per colazione. Verso metà mattina riuscì a parlare con James che lo aggiornò sulle decisioni prese alla riunione.

«D’ora in avanti né Kingsley, né Dalton si faranno vedere in giro con noi in modo da non attirare sospetti. Io e Harry iniziamo questa settimana con le ronde per sorvegliare la zona.» spiegò James.

«Hanno già cercato Hermione?» chiese Sirius.

«Sì, in qualche modo hanno saputo che dovevate essere qua. La McGranitt li ha convinti, credo. Ha spiegato che siete passati per salutare prima di partire per un breve viaggio.»

«Bene, vi hanno detto anche per cosa?» chiese ancora Sirius.

«Sì ho già provveduto a mandare tutto a Shephard. Forse già nel pomeriggio dovrebbe andare al ministero.»

«Come mai così tardi?» chiese un po’ dubbioso.

«Era necessario aspettare che arrivasse una notifica ufficiale. Shephard non poteva presentarsi al ministero subito. Tranquillo Sirius tutto si risolverà, se tu sei ancora a piede libero perché dovrebbero arrestare lei?» chiese James ridacchiando.

«Sei di ottimo umore vedo. Tienimi informato, vado a vedere se si è svegliata.» rispose Sirius ridacchiando.

«Ok, senti la prof mi ha detto di ricordarti di usare il meno possibile la magia… è meglio se non date troppo nell’occhio. Lei è assolutamente certa che possiate cavarvela per qualche giorno senza magia.» disse James con l’aria di un condannato a morte. Per lui fare a meno della magia era praticamente impensabile.

«Tranquillo Ramoso sono io quello che non deve usare la magia.» disse Sirius prendendo in giro l’amico. «Salutami Lily e Harry.»

«Certo dai un bacio a Herm da parte di tutti noi.» disse James chiudendo la comunicazione.

Doveva trovare un modo per mettersi in contatto con Shephard, ma forse ci avrebbe pensato l’avvocato, in fin dei conti era pagato profumatamente. Oltre che essere il suo legale di fiducia, si occupava anche di amministrare i suoi beni e quindi sapeva bene cosa pretendeva.

Hermione dormiva beata, i capelli sparsi sul cuscino, le coperte quasi fin sopra il viso e tutta raggomitolata sul cuscino che lui aveva usato per dormire.

Quasi certamente durante il sonno si era mossa e lo aveva cercato, non trovandolo aveva abbracciato il cuscino. Era l’immagine della tenerezza, poi da sveglia si trasformava in una fiera leonessa.

Le scrisse un biglietto per dirle che era andato in paese per far qualche compera e che non avrebbe tardato, nel caso si fosse svegliata prima del suo ritorno.

Aveva dato una rapida occhiata all’agenda, con i numeri utili e altre indicazioni lasciate dai signori Granger, e si accorse che erano molto vicini a Tolone, cosa che non aveva notato l’estate prima.

Rispolverando le antiche conoscenze di francese fece un po’ di provviste. Quando tornò a casa Hermione, dormiva ancora, era quasi ora di pranzo e si mise a sgranocchiare qualcosa mentre leggeva un vecchio giornale del luogo.

Nella camera, al piano superiore, Hermione si stava svegliando. Per un attimo si chiese dove fosse, poi ricordò cosa era accaduto e dove si trovasse. A quel punto si voltò nel letto cercando Sirius, ma trovò solo il bigliettino.

Decise di scendere in cucina quando lo vide intento a sfogliare il vecchio giornale.

«Che dicono?» chiese rabbrividendo un poco dato che aveva indosso solo la maglietta.

«Buongiorno… pare che un signore, ottantenne, sia stato ucciso dall’amante, ventenne, per una storia di gelosia.» rispose lui con un sorrisino. «Ma non ne sono certo, il mio francese non è molto buono.»

«Hn fa vedere…» disse prendendo il quotidiano.

«Direi che è così… accidenti l’amante era una sua coetanea, mah valli a capire gli uomini.» disse ridacchiando.

«Poche storie Granger, ho appena ricevuto notizie da James.» disse lui abbracciandola e coprendola con un plaid posato sulla spalliera del divano. «La McGranitt ci ha proibito di usare la magia, non dobbiamo dare nell’occhio e Shephard dovrebbe essere al ministero per informarsi sulle accuse.» disse Sirius.

«Oh niente magia…»

«Non mi dirai che non sai far niente senza magia… sei peggio di James per certe cose.» disse ridacchiando.

«No è solo che… beh è strano ecco.» disse con uno sbuffo sotto lo sguardo divertito di Sirius. «E questo non è attirare l’attenzione?» chiese quando il gufo reale entrò nella piccola cucina.

«Shephard è un po’ eccentrico, ma è un buon avvocato.» disse Sirius ridacchiando mentre prendeva il messaggio e massaggiava il capo del gufo nero.

«Che dice?» chiese un po’ ansiosa.

«Che non hanno nulla in mano. È la classica perdita di tempo che solo il ministero è capace di mettere in piedi. Mancano ancora i rapporti degli auror, ma per quelli garantisce Kingsley. Abbiamo una settimana di vacanza, che si fa?» chiese porgendo la pergamena.

«Sembra che le cose stiano volgendo al meglio, ma ci sarà comunque un udienza. Non è che la useranno per scoprire cosa stiamo facendo?»

«Credo che Kingsley e Dalton abbiano preso in considerazione questa ipotesi e per questo motivo diminuiranno i contatti.» rispose lui.

Nel frattempo al ministero, nell’ufficio del capo degli auror, era in corso una riunione segretissima.

Il capo-squadra Sinclar faceva rapporto sugli spostamenti d’individui sospetti a Portland.

Era appena tornato dal giro di ronda insieme ai due Potter.

Non si era mai divertito tanto in vita sua. A quanto pareva James Potter ne aveva combinato di tutti i colori, e aveva scoperto che molte delle storie che si raccontavano a Hogwarts erano vere.

«Allora Sinclar, c’è qualcosa di sostanzioso.»

«Capo è indubbio che ci sia molto movimento, ma anche quello si può simulare. Voglio dire Malfoy non è una garanzia…» disse spiegando i suoi dubbi.

«Capisco le tue perplessità, ma non dobbiamo scordarci che anche loro sono stati attaccati…» disse cercando di andare a fondo.

«E se fosse una messa in scena, voglio dire l’aggressione ai Malfoy.»

«Sono sempre sotto controllo, e il giovane Malfoy è collega di studi della Granger. Non si può escludere nulla, in ogni caso. Parlerò con il ministro e con la McGranitt. Dobbiamo essere certi.» convenne deciso a non tralasciare nulla.

«Bene capo. C’è altro?»

«Per ora no. Continuate con le ronde. Vai pure.»

I Malfoy, una bella grana. Dovevano trovare un modo per fugare tutti i dubbi. Decise di salire al primo livello dal ministro e trovare al più presto una soluzione.

Kingsley gli propose di andare direttamente a Hogwarts e sentire cosa ne pensava la preside, dato che i Malfoy erano la da molto tempo.

Doveva attendere il favore della notte in modo da non destare sospetti.

Sua moglie avrebbe fatto storie come al solito, ultimamente stava spesso fuori tutto il giorno.

Erano poche le cose per cui non faceva storie. Passandosi una mano fra i capelli riprese a leggere i rapporti che gli venivano consegnati quotidianamente.

Dopo aver mandato un breve messaggio a Hogwarts, uscì a fare una passeggiata per fumarsi un sigaro in santa pace, lontano dal caos del ministero.

Non riusciva a mettere in ordine le idee.

La sua prima preoccupazione era proprio Caroline, che come diceva Minerva, lo aspettava per cena.

Ma non era più qualcosa di piacevole, era il semplice elenco delle sue mancanze di quei ultimi anni.

Un altro tiro al sigaro, un altro problema. “I nuovi mangiamorte”, il meglio come inizio carriera come nuovo capo auror della gran Bretagna.

Da qualche tempo Kingsley gli aveva chiesto di tenere sotto controllo certi fenomeni, che un pò tutti stavano prendendo sotto gamba. Poi era arrivato Potter e gli aveva letteralmente sbattuto sulla scrivania una marea di rapporti dettagliati di tutto quello che era accaduto dalla morte del lord oscuro.

Kingsley gli aveva fatto una bella ramanzina, per non parlare della McGranitt che era piombata nel suo ufficio. Per un attimo aveva anche pensato che lo avrebbe messo in punizione, come ai tempi di Hogwarts. Al pensiero ridacchiò, ma quanta amarezza.

Il terzo tiro, e spesso l’ultimo che si concedeva prima di spegnere il sigaro, lo dedicò all’imminente udienza a carico di Hermione Granger. Nel pomeriggio aveva visto arrivare Shephard di gran carriera pronto a sbranare la preda. Se le battaglie fossero circoscritte alle aule di tribunale, sarebbe stato meglio non trovarselo contro.

Aveva spedito la sua miglior squadra di auror per controllare la zona e cercare di capire cosa era accaduto.

Mentre rientrava al ministero, intravide Shephard uscire con un sorriso sornione. Era chiaro che le accuse non avrebbero retto, servivano solo per portare scompiglio.

✎ Info & Co.

Ciao a tutti! Eccomi qua con un nuovo, e spero piacevole, capitolo. Ultimamente la lunghezza dei capitoli cresce a vista d’occhio!

Spero mi perdonerete il momento un pò hot a scapito della McGranitt, ma non ho resistito all’idea… ma se volete fucilarmi, fate pure :p

Il finale di questo capitolo è tutto per Charlie, o per meglio dire Charles (come lo chiama la McGranitt!)…

Ringrazio chi legge e segue questa storia, mi fa sempre molto piacere ricevere le vostre opinioni.

Per chi volesse, è ancora valida la proposta per una collaborazione. Ho alcune idee per nuove FF, ma sono un pò insolite e mi piacerebbe avere un parere in anteprima. Si tratta di storie in fase di scrittura, con una trama abbastanza definita ma che necessita di ulteriori pareri. Ringrazio chi si è offerto, perchè ho avuto modo di fare passi in avanti nella scrittura, ma più pareri sono meglio :)

Aspetto numerosi commenti!
Jalilah♔ .

©Tutti i personaggi sono stati creati da J.K. Rowling.

Storia modificata nel 2014. Tutti i capitoli sono oggetto di sostanziose modifiche, tagli e correzioni.

   
 
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