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Autore: FairyCleo    06/02/2011    2 recensioni
"Ah-ah, Nicole! Non ti conviene! Quella è una zona minata!".
Caroline si era accorta subito dello sguardo ammirato che la ragazza aveva rivolto al giovane Salvatore.
Era bello, sì, ma era uno stronzo, e lei non sarebbe diventata la sua cena.
"Lo conosci?".
"Sì, e non ti consiglio di fare la stessa esperienza: Damon è un bastardo".
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Elena/Stefan
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Epilogo


Li avevano trovati abbracciati.
Lui in lacrime, lei senza vita tra le sue braccia.
Era stato un colpo durissimo per tutti. Tyler era distrutto, sua madre aveva perso i sensi quando aveva appreso la notizia. Gli amici erano sconvolti.
Damon non si era voluto separare da lei neanche per un istante.
L'aveva portata in braccio fino all'obitorio, ed era rimasto nascosto per tutto il tempo che avevano preparato il suo corpo alla sepoltura.
Aveva vegliato la sua salma per tutto il giorno e tutta la notte, non era stato in prima fila al funerale, ma era rimasto per tutto il tempo all'ombra di uno dei grandi pilastri della navata centrale. Non gli era sembrato giusto sedere accanto ai suoi genitori arrivati per quella terribile occasione. Capiva fin troppo bene cosa significasse perdere un figlio.
Aveva però portato la sua bara fino al luogo di sepoltura, ed era rimasto con lei fino all'ultimo istante.
La pioggia l'aveva accompagnata durante il suo ultimo viaggio. Persino il cielo stava piangendo la sua morte.

Damon era rimasto in piedi sotto la pioggia per ore davanti alla sua tomba, dopo che erano andati via tutti.
Era stato Stefan a portarlo via da lì caricandoselo sulle spalle, un attimo prima che perdesse i sensi. Era sfinito e bagnato fino alle ossa.

Elena lo aveva aiutato ad occuparsi di lui nei giorni successivi al funerale.
Si rifiutava di nutrirsi e di alzarsi dal letto. Si era sfilato dal dito l'anello forgiato da Emily, costringendosi ad una perenne oscurità.
Elena e Stefan erano davvero preoccupati: non riuscivano a credere che si stesse lasciando morire.

*


Una notte, tre settimane dopo la morte di Nicole, Elena era entrata in camera di Damon per cercare di convincerlo a bere un po' di sangue ma, con sua grande sorpresa, aveva trovato il letto vuoto e la finestra spalancata.
Damon aveva rivolto il proprio viso al cielo stellato della sera.
La sua stanchezza era visibile. Era consumato in ogni cellula, ma quella sera, sembrava stranamente sereno.
Elena gli si era avvicinata lentamente.

"E' meravigliosa la brezza sta sera, non trovi?".
Damon l'aveva colta di sorpresa.
"Si, hai proprio ragione...".
Elena si era seduta sul davanzale.
"Come ti senti?".
Aveva avuto paura a rivolgergli quella domanda.
Lui aveva chiuso gli occhi prima di risponderle.
"Non sto bene, Elena... non sto bene per niente... Anzi, in realtà sto davvero uno schifo".
La sua voce tradiva un leggero sarcasmo.
"Sai... ricordo il dolore che avevo provato quando avevo perso Katherine... non è neanche lontanamente paragonabile a quello che sto provando ora..." – aveva detto, abbracciandosi da solo, in un certo senso – “Volevo farla finita, Elena".
L'aveva guardata dritto negli occhi mentre pronunciava quelle parole orribili.
"Ma poi ho capito... ho capito che significa morire per amore... e se l'avessi fatto, se mi fossi lasciato andare, avrei reso il suo sacrificio vano".
Lei gli aveva poggiato una mano sul braccio, piacevolmente sorpresa dalla maturità che Damon aveva raggiunto.
"Io la amo Elena. Questo non potrà cambiarlo mai niente e nessuno".
Era rimasta in silenzio per tutto il tempo.
"Non dici niente? Non so nemmeno perché ti sto raccontando tutte queste cose...".
"Perché sono una tua amica, Damon".
Lei era scesa dal davanzale e lo aveva abbracciato forte.
Lui l'aveva stretta a sé, piano. Aveva ragione: era una sua amica. Un’amica e niente di più.
"Ora, ti prego, però, mangia qualcosa. Devi rimetterti in forze".
Così dicendo, si era avviata verso la porta.
"Il vassoio è sul tuo letto. Buonanotte Damon".
"Buonanotte, Elena".

Era di nuovo solo. Solo in una stanza troppo grande e troppo vuota.
Avrebbe bevuto un paio di bicchieri, dopo. Non solo per fare contenta Elena, ma perché sentiva di averne bisogno.
Istintivamente, aveva ricominciato a guardare le stelle.
Non sapeva esattamente cosa stesse cercando, ma sapeva che qualunque cosa fosse, si trovava tra quei puntini luminosi.
'Anche se non dovessi sentire la mia voce...'.
Improvvisamente, il suo sguardo era caduto su di una stella, la più luminosa di tutte.
"Sarai sempre qui amore mio".
Ora ne era certo: Il suo angelo sarebbe rimasto accanto a lui per sempre.

Fine

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E siamo giunti alla fine di questo strazio. Vi prego, perdonatemi. Non so cosa mi sia passato di mente. Damon non meritava nulla del genere. Forse, avrei dovuto far vivere Nicole, ma a quel punto, il nostro vampiro dagli occhi di ghiaccio non avrebbe capito davvero il valore del sacrificio.
Spero che vi sia piaciuta e che vi abbia strappato una lacrima o un sorriso.
Alla prossima storia!
Un bacio
Cleo
   
 
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