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Autore: DreamGirl91    15/02/2011    7 recensioni
Rachel è stata definitivamente lasciata da Finn e sembra proprio che non riesca a farsene una ragione... ma è davvero Finn il ragazzo adatto a lei? [Puck/Rachel]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Finn Hudson, Noah Puckerman/Puck, Rachel Berry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LOST WITHOUT YOU


3. Climbing Uphill

"Che cosa diavolo hai detto che vuoi fare?" domandò Puck sconcertato bloccandosi nel bel mezzo del corridoio.
Rachel lo imitò e si voltò a guardarlo.
"Beh, perché sei così sorpreso?" ribatté. Non capiva che cosa ci trovasse di tanto strano. Da quando Noah l'aveva consolata, due settimane prima, erano stati inseparabili; sedevano insieme a pranzo, al Glee, a lezione di spagnolo... ed erano ormai tre giorni che lui la andava a prendere la mattina per andare a scuola. Non era certo la prima volta che parlavano dell'argomento. "Ti ho già detto di voler convincere Finn a tornare con me."
"Ormai è da un'intera settimana che non ne parli più," obiettò Puck. "Credevo che ti fossi convinta che fosse una pessima idea."
"Assolutamente no. Non riusciresti mai a convincermi che sia una cattiva idea, io e Finn siamo anime gemelle," dichiarò lei convinta. Lui alzò gli occhi al cielo. "Se non ne ho più parlato è solo perché ero troppo impegnata a preparare la canzone perfetta con la quale dichiarargli il mio amore immortale."
Puck scosse la testa e sospirò, chiaramente esasperato.
"Beh? E quella faccia che cosa vorrebbe dire?" domandò Rachel oltraggiata.
"Berry... non prendertela, ma sei proprio stupida."
Rachel fece un verso oltraggiato, girò sui tacchi e fece per andarsene. Non aveva nessunissima intenzione di rimanere lì a farsi offendere.
Ma Puck la bloccò prendendola per un braccio.
"Aspetta..." sbuffò. "Non fare la permalosa con me."
"Noah, mi hai appena insultato!" gli fece notare lei, piccata.
"Rachel, tu ti rifiuti di capire. Questa storia non ti fa bene. Quante volte devo ancora dirti che Finn è un completo deficiente? Se oggi gli canti una canzone al Glee, non farai altro che renderti ridicola di nuovo, lui non tornerà con te."
"Con la canzone che ho preparato dovrà tornare da me. E' impossibile che qualcuno resti insensibile a quella canzone."
"Oh, credimi, parlando di Finn è possibilissimo. E la sai una cosa? Io spero che non voglia tornare con te. E' solo uno stronzo."
Rachel lanciò uno sguardo di fuoco a Puck, divincolandosi dalla sua presa.
"In pratica tu non vuoi che io sia felice," disse arrabbiata.
"Che razza di stupidaggine! Mai detto niente del genere!"
"Passo due settimane a parlarti di quanto mi manchi Finn e adesso che abbiamo l'opportunità di tornare insieme speri che lui mi rifiuti?"
"Quello che voglio dire è che..."
"No, ho capito. Lascia stare. Ci vediamo al Glee."
E senza lasciargli il tempo di replicare, se ne andò. Noah sapeva essere terribilmente irritante a volte.
Rachel respirò a fondo e cercò di calmarsi. Non doveva essere nervosa. Doveva essere calma, serena e felice. Oggi sarebbe finalmente tornata con l'amore della sua vita.

Poche ore dopo, Rachel entrò nell'aula del Glee. Tutti gli altri erano già arrivati, e l'unico posto libero era quello accanto a Noah.
Sbuffò rumorosamente.
Bene, si sarebbe seduta accanto a lui, ma non gli avrebbe parlato.
Presa questa risoluzione, marciò fino alla sua sedia e si sedette incrociando le braccia. Volse anche la testa dall'altra parte rispetto a Puck, tanto per fargli capire chiaramente che era ancora arrabbiata.
Sentì distintamente un sospiro esasperato, ma lo ignorò.
Pochi istanti dopo anche il professor Schuester entrò nell'aula.
"Buongiorno ragazzi," li salutò allegramente. "Mettiamoci subito al lavoro. Allora, avevo pensato..."
"Mi scusi professore," lo interruppe Rachel. "Io avrei preparato una canzone, posso cantarla?"
"Ma certo Rachel, vieni pure," rispose lui facendosi da parte per lasciare la scena a Rachel, che lo ringraziò con un ampio sorriso.

I am a good person
I'm an attractive person
I am a talented person
Grant me Grace!

Forza Rachel, si disse la ragazza prima di iniziare. Ce la puoi fare. Sei una brava ragazza mediamente carina e eccezionalmente talentuosa. Non esiste alcun motivo logico per il quale Finn dovrebbe rifiutarsi di tornare con te dopo questa canzone.
Rinvigorita dall'incoraggiante discorsetto del suo ego, Rachel si stampò in faccia un sorriso a trentadue denti.
"Vorrei dedicare questa canzone a una persona molto speciale," cominciò guardando eloquentemente Finn e evitando con decisione lo sguardo di Puck. "Una persona che so di aver ferito ma che spero possa trovare nel suo cuore la forza di perdonarmi e tornare da me. Canto When You Come Home, dal meraviglioso musical The Last Five Years di Jason Robert Brown."
Fece un cenno al pianista, e iniziò a cantare.
"When you come home to me I'll wear a sweeter smile, and hope that for a while you'll..."
Oh, aveva fatto proprio bene a scegliere quella canzone... era incredibilmente dolce e si adattava perfettamente alla loro situazione... in effetti, prima di cantare Still Hurting non aveva mai realizzato quanto le canzoni di The Last Five Years si adattassero bene alla sua situazione con Finn... ma When You Come Home... oh, quella era davvero la canzone perfetta. E Finn non avrebbe potuto fare altro che tornare con lei, di certo.

Why is the pianist playing so loud?
Should I sing louder? I'll sing louder!
Look at me
Stop looking at that, look at me

Quando però guardò Finn, Rachel si rese conto che c'era qualcosa che decisamente non andava... lui nemmeno la stava guardando... forse non sentiva bene le parole della canzone... ecco, era tutta colpa di quel pianista incompetente. Perché stava suonando così forte? Così sovrastava la sua voce... forse avrebbe dovuto anche lei cantare più forte... sì, avrebbe iniziato a cantare più forte da subito.
E ora perché Finn continuava a guardare il pavimento con espressione assente?
Perché non la smetteva di guardare le - indubbiamente bellissime - piastrelle e non si concentrava invece su di lei?
Guardami Finn, pensò sull'orlo della disperazione. guardami guardami guardami! Lascia stare quello stupido pavimento, guarda me!

No, not at my shoes
Don't look at my shoes
I hate these fucking shoes
Why did I pick this shoes?
Why did I pick this song?
Why does this pianist hate me?

E Finn finalmente la guardò... però non guardò i suoi occhi, come lei aveva sperato... bensì le sue scarpe.
Catastrofe.
Finn non poteva guardarle le scarpe.
Quelle scarpe erano orrende, forse le più brutte che avesse. Aveva sempre odiato quelle scarpe.
In effetti, non sapeva perché avesse scelto quelle scarpe... ah, già. Gliele aveva regalate suo papà, che quella mattina era piombato in camera sua lagnandosi perché lei non le indossava mai... Rachel amava profondamente il suo papà, ma in quel momento lo odiava - anche se naturalmente odiava di più se stessa... come aveva fatto a farsi convincere? Non avrebbe mai dovuto cedere...
Oh, finalmente Finn aveva deciso di smetterla di fissare le sue scarpe...
Ci siamo.
Ma quando lui la guardò negli occhi, Rachel sentì mancare un battito.
Non sembrava felice. Non sembrava che stesse per supplicarla di tornare con lui.
Ma allora... allora probabilmente non gli piaceva la canzone!
Tragedia.
Perché mai tra milioni di canzoni bellissime le era venuto in mente di scegliere proprio quella?
Ma poi perché a Finn non piaceva? Era così bella...
Ma certo, tutta colpa di Brad, che continuava a suonare in quel modo osceno.
Che rabbia.
Ma perché mai quell'uomo la odiava? Che cosa gli aveva mai fatto di male nella sua vita? Eppure era certa di averlo sempre trattato bene...
Bene, che la odiasse, se gli faceva piacere... lei avrebbe comunque riconquistato il cuore di Finn!
"When finally you come home to..."
"Adesso basta!" la interruppe improvvisamente Finn alzandosi in piedi.
Rachel ammutolì all'istante e lo guardò negli occhi. La sua espressione non prometteva nulla di buono.
"Finn!" lo riprese senza troppa convinzione Schuester. "Non è carino interrompere chi canta."
"Mi dispiace professor Schue, ma io non ce la faccio più," dichiarò Finn ostinato. "Rachel, lo vuoi capire che non tornerò con te?"
"M-ma..." balbettò lei cercando di trovare qualcosa, qualsiasi cosa da dire.
"No, niente ma!" replicò lui senza lasciarle nemmeno il tempo di pensare ad una risposta. "Devi metterti in testa che è finita. Io non ti potrò mai perdonare per quello che mi hai fatto."
Rachel sentì un enorme groppo alla gola, e gli occhi iniziarono a bruciarle.
Passò velocemente lo sguardo su tutti i componenti del Glee, in cerca di un appoggio, di un'ancora di salvataggio... ma tutto quello che vide furono l'espressione ansiosa e vagamente sorpresa del professor Schuester, lo sguardo estremamente preoccupato - ma che aveva una piccola punta di scherno, quasi a dire te l'avevo detto - di Puck, e soprattutto i suoi occhi.
Gli occhi di Finn.
Gli occhi freddi e spenti di Finn, che non lasciavano spazio a nessuna speranza.
Noah aveva ragione, ora se ne rendeva conto. Finn non sarebbe mai più tornato con lei.
Mentre le prime lacrime ribelli iniziavano a scendere sulle sue guance, Rachel si voltò e corse via dalla stanza.
"Rachel..." sentì chiamare debolmente il professor Schuester, ma non ci badò.
Oggi l'idea di passare ancora un secondo nella stessa stanza in cui si trovava Finn era semplicemente intollerabile.

I will not be the girl
Who requires a man to get by

E pensare che aveva sempre disprezzato quelle ragazze che si disperavano senza un uomo al loro fianco...
Aveva giurato a se stessa che non avrebbe mai fatto quella fine, che non sarebbe mai diventata una di loro.
Poteva essere una regina del dramma, ma era una ragazza forte e indipendente, perfettamente in grado di venire a capo di tutto usando le sue sole forze... non aveva bisogno di un uomo accanto. Ce la poteva fare benissimo da sola.
O almeno, questo era quello che era prima di incontrare Finn.
Ora si era trasformata esattamente nel tipo di ragazza che aveva sempre disprezzato... Finn non le aveva solo spezzato il cuore... le aveva tolto tutto. Il suo orgoglio, la sua dignità, la sua autostima... sentiva che avrebbe dovuto odiarlo per questo, ma non poteva. Lo amava.
Sbuffò, asciugandosi una lacrima.
La vita era davvero ingiusta.
E l'amore faceva davvero schifo.



AUTHOR'S NOTES

Fiuuuu... e anche questo aggiornamento è andato!^^ Dai, sono stata brava, non vi ho fatto attendere troppo...;))
Questo è il capitolo da me simpaticamente rinominato "Rachel La Pazza"O_o, però a dirla tutta me la vedo proprio a farsi tutti quei film mentali assurdi sulle scarpe sbagliate e il pianista che la odia...xD
Finn lo odio sempre di più, soprattutto doppo la 2x12(rabbia, avrei voluto trucidarlo... cioè, io voglio sempre trucidarlo, ma in quella puntata più del solito...odio.è_é), però dopo quella puntata mi sento anche autorizzata a rendere Puck dolce quanto voglio senza il timore di sforare nell'OOC u.u xD No, seriamente... ma che tenero è?? *-* lo amo. <3
Beh, spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto... grazie a chi commenta, aggiunge la storia ai preferiti, alle seguite o alle storie da ricordare, o anche semplicemente legge... vi adoro!:)
Hugs&Butterfly Kisses

DreamGirl<3

  
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