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Autore: Iva27    20/02/2011    1 recensioni
Si, sono tornata. per chi di voi che credeva che dopo destini 3 avrei abbandonato i miei personaggi ve lo dirò chiaro e schietto, non l'ho fatto!!!!!!!
questa sarà una piccola raccolta di momenti con la nostra piccola Hope!!!
lei alle prese con lo zio, con i genitori, con i nonni, con tutti i Weasley/Potter che popolano la mia storia!!!!
spero che se vi va leggiate queste piccole storie lasciandovi andare almeno a un sorriso!!!
grazie!!!!!!!!
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'Destini'
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Terzo capitolo: momenti con i nonni (secondo giorno)


Ron


La mattina fu strano svegliarsi di nuovo con il richiamo di una bambina. Erano passati davvero tanti anni da quando Hugo è cresciuto. Mi svegliai con un sorriso felice e Hermione mi sorrise in risposta mentre si girava nel letto.

-gli dai il latte tu?- domandò.

Io annuì, gli diedi un bacio e poi andai dalla mia piccola nipotina.

Lei era seduta nel suo letto e si stringeva a se il suo pupazzo a cagnolino. Ma quanto era bella la mia nipotina????

la presi in braccio e la tenni stretta a me durante il tragitto.

Presi il latte e lo versai nel biberon con attenzione.

Hope tra le mie braccia stava tranquilla, guardandomi con i suoi occhioni incuriosita.

Misi a scaldare il biberon e iniziai a preparare il caffè.

Hope, intanto scalciava per scendere, e la lasciai a terra.

La guardai camminare piano e andare verso il televisore.

Ricordavo con un sorriso la prima volta che Harry e Hermione mi avevano fatto scoprire la televisione.

L'avevo trovata strana e inquietante, ma presto molto appassionante.

Seguivo molto i film, ce n'erano alcuni proprio divertenti, come quelli in cui i babbani immaginavano che ci fossero maghi e creature magiche.

Ma comunque erano più le volte che stava spente che accesa.

E tra quelle poche volte c'era anche quando Hope veniva qui.

Un giorno, due settimane fa, Rose era stata costretta a lasciare la piccola con una babysitter babbana. Era stata molto brava e dolce, ma gli aveva fatto scoprire la TV.

Per la precisione Topolino.

E ora Hope voleva vederlo di continuo.

Era diventata una vera fissazione. Prendeva il telecomando, te lo porgeva e poi ti guardava con gli occhioni da cucciolo implorante dicendo -tino, tino!!!- con la sua voce dolcissima.

Naturalmente non era fissata solo per la televisione.

Gli avevamo comprato molti libri di Topolino, che lei guardava e sfogliava già con un'imitazione perfetta di Rose e Hermione che mi faceva morire dal ridere.

Presi il biberon e il caffè, ormai pronti, li misi in un vassoio e arrivai sul divano.

Poggiai i vassoio sul tavolino, presi il telecomando che Hope già mi porgeva, la presi in braccio facendola sedere accanto a me, e andai sul canale dei cartoni.

E comparve Topolino.

Hope batté le mani contenta voltandosi verso di me per vedere se guardavo. E visto che io stavo guardando lei indicò il televisore col ditino.

-Tino!- disse.

Io ridacchiai e guardai lo schermo.

Dovevo ammetterlo, era davvero un cartone simpatico.

Anche se ancora non ci capivo moltissimo.

Mi piaceva particolarmente il papero, combinava sempre disastri. Quando c'era lui, perfino io ridevo guardandolo.

Anche se non riuscivo a capire come mai tutti fossero vestiti e lui non aveva i pantaloni. O perché c'era un cane vestito che parlava, con un cappello verde, e un altro che invece era un cane e si comportava da cane. Chissà se erano pazzi quelli che li disegnavano...

Distratto presi il latte e il caffè dal vassoio porgendo uno a Hope e portandoli l'altro alla bocca.

-Nonno, no- disse Hope con tono deciso. La guardai.

Gli stavo porgendo la tazzina di caffè, che lei respingeva con le manine, e io avevo a pochi centimetri dalla bocca il biberon.

Ridacchiando gli porsi il biberon e mi guardai intorno.

Per fortuna Hermione non mi aveva visto, altrimenti mi avrebbe ucciso.

-questo non lo diciamo a nessuno, vero?- gli domandai facendogli l'occhialino. Lei rise e io gli arruffai i capelli.

La giornata iniziava tranquilla, per fortuna!



Ora di pranzo...


Avevamo salutato la nonna e siamo rimasti tranquilli a vedere la TV e leggere i suoi libri preferiti.

Io, che odiavo leggere, mi ero ritrovato prima con Rose, e ora con questa piccoletta a leggere tutto quello che non avevo mai letto in tutta la mia vita.

Hermione avrebbe detto che era la mia punizione divina, anche se non ci credeva davvero, solo per farmi dispetto.

Poi si era addormentata. E io ero riuscito a leggermi il giornale, lavarmi, vestirmi e anche a sbrigare alcune cose per il lavoro.

Notai che era l'ora di pranzo per lei dopo un po'. Lei dormiva ma considerato che tra poco si sarebbe svegliata era meglio fargli subito da mangiare.

Misi su l'acqua per la pasta e intanto mi sedetti accanto a lei continuando a leggere alcune pratiche per il lavoro.

Quando fu pronta l'acqua ci versai la pasta e poi mi sentii chiamare.

-Nooonnnno!!!- chiamava Hope. Andai subito da lei per rassicurarla e non la vidi sul divano.

-Hope??? dove sei???- chiesi preoccupato guardandomi intorno.

Non la vedevo proprio.

-Noonnoooo!!!- chiamò lei.

Sembrava provenire dalla cucina. Ci andai di corsa e la vidi seduta sul tavolo, che indicava la cucina.

-Pappa!!!- mi disse.

Io la presi subito in braccio stringendola.

-Certo piccola. Vedi, si sta cuocendo la pappa- gli dissi rassicurante.

Lei mi abbracciò e indicò la pentola.

-Pappa!!!- disse. Fu un attimo e tutta la pasta che c'era si alzò in aria, galleggiando e iniziando a fare capriole.

-Piccola no! Rimettila nella pentola!- la sgridai.

Lei mi guardò accigliata.

-pappa!!!- ripeté lei.

Presi il piatto e glielo mostrai.

-Mettila qui Hope- dissi con tono inflessibile.

La pasta volò, ormai scolata del tutto, nel piatto che avevo preparato con un po' si sugo.

Assaggiai una penna.

Era cotta.

Poi guardai a terra scoprendo che non aveva neanche bagnato nulla. Spensi il fuoco e portai Hope nel suo seggiolino.

-Sai piccola, potresti aver appena inventato un nuovo metodo per scolare la pasta senza sporcare o bagnare niente, brava!!!- mi complimentai con lei.

Lei batté le manine e fece -Gnamgnam pappa!!!-

Io, sorridendo, iniziai a dargliela.


Finita la pappa la feci stare in piedi sulla sedia appoggiata al lavandino per lavarsi la faccia e le mani.

Lei, tutta felice, allungo le manine contenta.

-Aspetta piccola! Non così!- tentai di fermarla ma aveva messo la mano aperta sotto il tubo dell'acqua, facendola schizzare ovunque. Sullo specchio pulito, sul pavimento, sui nostri vestiti.

La sua risata risuonò per la casa insieme ai miei strepiti.

-Hope no!- dissi scendendola subito. Lei mi guardò accigliata.

Poi fece gli occhioni da cucciolo bastonato e il suo labbro si mise a tremare.

-Non cedo questa volta. Guarda che macello hai combinato!- la sgridai.

E lei scoppiò a piangere. In quel momento tutti i lavandini, la doccia, la vasca, tutto parve esplodere. In poco tempo una quantità industriale di acqua scese a bagnare tutto il pavimento.

Presi subito Hope in braccio tentando di cullarla.

-No piccola, no. No piangere. E non si fa- tentai ancora di farla calmare. Poi tirai la bacchetta fuori dalla tasca provando a rimediare.

Riuscì a far smettere di cadere l'acqua, ma non ricordavo come potevo farla scomparire...

Come cavolo era quell'incantesimo???

-Nonnnooo- piagnucolò ancora un po' Hope stringendo le braccia intorno al mio collo, abbracciandomi.

Ormai sguazzavo nell'acqua che mi arrivata al polpaccio, Hope era tutta bagnata e io non ricordavo quel dannato incantesimo.

-Hope, hai visto cosa hai fatto?- gli dissi stressato.

Lei si strinse ancora iniziando di nuovo a piangere. E il fiume riprese a inondare la casa.

-No Hope. Scusamiscusamiscusamiscusami!!!!- tentai mentre chiudevo i rubinetti di nuovo.

Lei mi guardò asciugandosi gli occhietti e nonostante tutto non potei non odiarmi per essermi irritato con lei.

Era la mia nipotina infondo, così piccola da non capire ancora bene la situazione.

-Scusami Hope. Nonno non si arrabbia più. Ma hai visto cosa hai combinato? Ora siamo tutti bagnati, c'è un mare d'acqua a terra e sicuramente ci prenderemmo il raffreddore. Non è una cosa buona- tentai di spiegarli. Lei appoggiò la testa sul mio petto non dicendo niente. Ma sentì l'acqua, che ormai mi arrivava sopra il ginocchio, scomparire in un attimo. Guardai per terra con stupore e poi strinsi la mia piccola nipotina prodigio a me.

-Andiamo a cambiarci piccola. E speriamo di non prenderci un malanno, altrimenti nonna ci uccide!- gli dissi andando verso la stanza da letto.

E appena l'appoggiai sul letto mi scappò uno starnuto potente.

Lei rise e io sbottai.

-Ecco, come non detto!-


la sera....


-Si può sapere cosa avete fatto per raffreddarvi così?

Ron, possibile che non vi posso lasciare da soli che mi fai ammalare la piccola?- mi sgridò Hermione a sera.

Io starnutì forte.

-sì, certo. Come se fosse tutta colpa mia. Hermione ti sei resa conto che ho la febbre a 39 e mezzo?- sbraitai io.

Lei sbuffa, stringendo a se Hope che per fortuna aveva solo il naso chiuso.

-prega che non venga la febbre anche a Hope Ronald Bulius Weasley altrimenti vedrai come te la faccio passare io a suon di calci- mi disse la mia comprensiva e affettuosa moglie.

Sì, molto comprensiva...


******


Ed ecco arrivare la fine del secondo giorno.

Devo ammettere che questo capitolo non voleva proprio uscire proprio. Non so il perché.

Comunque tra il pensiero degli esami rimandati, e le preoccupazioni, sono riuscita a finirlo solo ora. Che ne pensate?

Ringrazio tantissimo chi ha letto lo scorso capitolo, chi segue e chi ha recensito!

Alla prossima!!!

   
 
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