Era estate, ma nonostante la stagione, quella era una grigia mattina d’agosto. Cina aveva dormito poco la notte passata, sogni inquietanti e paurosi avevano affollato la sua mente, tormentandolo e svegliandolo di soprassalto. Posò i gomiti sul tavolo delle riunioni e portò le mani a stropicciarsi gli occhi che rischiavano di chiudersi. Francia, qualche posto più in là, era silenzioso, guardava un punto fisso davanti a sé, segno che anche lui aveva dormito poco. In quel momento la porta si spalancò ed Inghilterra fece il suo ingresso, incupendo ancora di più la stanza.