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Autore: _isilein_    04/03/2011    2 recensioni
“Ehi, pare che abbiamo proprio scelto la parte di treno migliore, Paddy!”
-Non può. Non deve essere lui.- tentò di autoconvincersi Lily serrando gli occhi.
“Buongiorno Evans! Vance, Prewett, MacDonald. Che piacere ritrovarvi tutte qui!” la voce di James Potter, ostentamente allegra e inevitabilmente strafottente, come al solito, si fece spazio fino a raggiungere le orecchie tappate di Lily.
“Potter.” fu tutto quello che riuscì a dire, con un tono dalle mille sfumature. Dall'esaspetarato al rassegnato. Con una punta di isterismo. Che non era da trascurare.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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CAPITOLO 3 : Home sweet Home

 

- Potter. -

L'espresssione di Lily lasciava decisamente pochi dubbi: le labbra contratte e gli occhi ridotti a due fessure parlavano chiaramente. D'altro canto non era una novità per nessuno che Potter fosse per lei unicamente una fonte di fastidio.

- Potter?! E che razza di saluto sarebbe? Beh Evans, devo dire che quanto ad educazione sei piuttosto scarsa! Prova a ripetere con me “Buongiorno a te, James! E' un gran piacere rivederti! Hai passato una bella estate?” -

James Potter. Alto, carnagione chiara, capelli neri perennemente arruffati e due occhi di un caldo color nocciola. Se ne stava appoggiato alla porta scorrevole che aveva appena richiuso dietro di se, con aria spavalda e sicura.

Le labbra della ragazza si assottigliarono pericolosamente.

- Potter! Non usare quel tono strafottente con me! E per tua informazione, della tua estate non mi importa un fico secco! - rispose la rossa animatamente.

Mary lanciò un'occhiata esasperata ad Emmeline ed Alice, che a loro volta risposero scuotendo il capo in segno di disapprovazione. Mary, la più spigliata del gruppo, scosse rassegnata i riccioli corvini e spostò lo sguardo dalle amiche ai quattro ragazzi che occupavano una parte non indifferente del piccolo scompartimento.

- James! Remus, Sirius... e c'è anche Peter! Salve ragazzi! - esordì con un sorriso stampato in volto. - I Malandrini al completo, dunque! -

I ragazzi le rivolsero un sorriso altrettanto ampio: quella ragazza era sempre stata simpatica a tutti loro.

- James, devi proprio perdonare Lily! Sai com'è... l'estate è appena finita, stiamo per rinchiuderci in un castello buio per studiare per ore e ore di seguito... E' normale essere un po' acidi, no? - proseguì Mary con un'occhiata di intesa.

Aveva sempre avuto una certa simpatia per tutti i Malandrini, anche se tutti sapevano che ciò era principalmente dovuto al migliore amico di Potter: Sirius Black.

Sirius era un personaggio del tutto a se e questo gli aveva fatto guadagnare, fin dal primo anno, un seguito di fan notevole, paragonabile soltanto a quello di James, composto da ragazze altrettanto sfegatate.

Era alto poco più di James ed i suoi occhi di un azzurro ghiacciato spiccavano sulla carnagione chiarissima, contrastando il nero delle disordinate ciocche che gli incorniciavano il viso dai tratti duri ed eleganti.

Aveva quel tipo di bellezza innegabile capace di incatenare a se gli sguardi; era un tratto distintivo della sua famiglia.

I Black erano la più Antica e Nobile casata di maghi Purosangue del Regno Unito, nonché una delle poche rimaste, ed erano conosciuti specialmente per il loro disprezzo per chiunque non potesse vantare origini degne quanto le loro. SangueMarcio. Ecco cosa erano per loro.

Sirius, era stato l'unico a sottrarsi alla tradizione della sua famiglia, i cui membri erano sempre stati smistati nella casa di Serpeverde, finendo smistato a Grifondoro, ed aveva mostrato il suo totale disgusto nei confronti delle fissazioni dei parenti fino ad arrivare a fuggire di casa. Ma ciò era successo quella stessa estate e nessuno ne era al corrente, a parte i diretti interessati e i suoi amici.

 

Lily lanciò un'occhiata eloquente a quella che, per quanto ricordava, doveva tecnicamente essere una delle sue migliori amiche.

- Io non sono acida! Ed io non vedo l'ora di tornarci, ad Hogwarts! - sbottò irata in direzione di Mary. - E se per voi è così orribile, la prospettiva di tornare al castello, beh potevate anche risparmiarvi il disturbo, per quanto mi riguarda! - concluse rivolta a Potter e ai suoi tre amici.

- Evans, Evans, Evans... devo dedurre che la nostra compagnia non ti è gradita? Non è proprio un comportamento carino da tenere, il tuo, lo sai? -

Questa volta era stato proprio Black a parlare, con quell'aria arrogante e quel ghigno tanto simile a quello di Potter.

- Deduci benissimo a quanto pare, Black! Ed ora che abbiamo chiarito il punto, magari tu ed il tuo degno compare potreste cercarvi uno scompartimento tutto per voi! -

Lily era furente: niente la irritava più della presenza di quei due scalmanati, che avevano reso la sua vita da Prefetto un vero e proprio incubo.

- Hai ragione, Lily. Ragazzi... Su andiamocene... Ciao ragazze, comunque, è sempre bello vedervi! - intervenne il ragazzo più alto del gruppo. Pareva essere leggermente a disagio, mentre si passava la mano tra i capelli chiari e teneva gli occhi ambrati puntati con una punta di severità verso i suoi amici.

- Oh no, Remus! Scusa, che figura... Non ti ho neppure salutato decentemente... - Lily guardava mortificata il ragazzo, ma egli rispose con un largo sorriso.

Remus Lupin era l'unico ragazzo del gruppo che Lily apprezzasse, nel senso più assoluto del termine. Era studioso e diligente, nonché un po' “l'anima buona” del gruppo.

Non erano state rare le volte in cui si erano trovati a studiare assieme, seduti ad un tavolo in biblioteca, per poi chiudere i libri e mettersi a chiacchierare.

Aveva un modo di parlare calmo e tranquillo, che esercitava una sorta di potere rassicurante, qualsiasi cosa dicesse. Era anche sempre disposto ad aiutare chi si trovasse in difficoltà: Lily lo aveva visto, ad esempio, spendere ore a spiegare al suo amico Peter come mescere decentemente una pozione, rinunciando ad un pomeriggio di sole all'aperto.

- Tu e Peter potete restare. Voi, di certo, non siete al livello dei vostri amichetti. - disse Lily con uno sguardo accusatore fisso nel punto in cui James e Sirius stavano ancora sghignazzando.

Mary guardò esasperata l'amica, per poi affondare il viso nei palmi delle mani mentre Alice si rivolse ai Malandrini.

- Naturalmente, Lily non è seria. Vero, Lily, che non lo sei??? Ragazzi, accomodatevi pure! -

Lily sbuffò sonoramente mentre James e Sirius si sedevano con quell'inconfondibile espressione di... di trionfo, che era eternamente stampata sui loro volti arroganti.

Emmeline, intanto, si era stretta ancora di più contro il finestrino, in modo che Remus si potesse accomodare accanto a lei. Gli sussurrò, sorridendo, un timido saluto.

- Oh Evans, grazie mille per averci invitato a sederci, è stato un gesto molto carino da parte tua! Nonché spontaneo, ovviamente. -

Sirius le rivolse uno sguardo di gratitudine palesemente falsa, mentre ridacchiava insopportabilmente con James.

La rossa aprì la bocca come per ribattere, quando una voce la precedette.

- Beh ragazze, come... ehm... come avete passato le vacanze? -

Peter Minus, il componente meno attraente dei Marauders, aveva deciso di intervenire per evitare che Lily rispondesse, generando un battibecco senza fine.

I capelli biondicci gli ricadevano negli occhi acquosi, di un colore azzurro polvere, mentre si sforzava di ostentare una sicurezza e una confidenza che non gli erano proprie.

Sebbene il tentativo fosse goffo, sortì i suoi risultati e ben presto lo scompartimento si riempì di chiacchiere amichevoli, anche se mitigate da una diffidente Lily.

 

***************

 

Erano passate ore da quando era apparsa la signora col carrello dei dolci e lo stomaco di ognuno dei ragazzi aveva cominciato a farsi sentire. Quello più prepotente era di certo quello di Peter, che aveva iniziato, ad intervalli di circa tre minuti, a chiedere a ripetizione quanto mancasse per arrivare al castello.

Finalmente il treno cominciò a rallentare, fino a raggiungere la stazione di Hogsmeade, avvolta nell'ombra della sera.

Immediatamente il binario si riempì di studenti e, appena scorsa un' imponente figura che si stagliava contro il cielo, i Malandrini e le ragazze si avvicinarono veloci.

- Hagrid! Come stai? - James si rivolse all'enorme uomo che stava di fronte a lui con un sorriso smagliante e sincero.

- James! E Sirius! Remus! E il piccolo Peter! Diamine, ragazzi! Ci siete mancati, a me e a Thor, tutto 'sto tempo! Sono contento che siate di nuovo qui! - rispose l'uomo.

- Hagrid! Hagrid! Ci siamo anche noi! - le voci delle tre ragazze si fusero all'unisono mentre si stringevano attorno all'uomo.

- Lily Evans! Ed Emmeline, e Alice! Le migliori alunne di Cura delle Creature Magiche di tutta Hogwarts, mi dice sempre il professor Kettleburn! Avete passato una bella estate? Beh ragazzi, farete meglio a sbrigarvi se volete avere una carrozza tutta per voi! Ci vediamo al banchetto! Primo anno, primo anno da questa parte! -

Rubeus Hagrid era il Custode dei Luoghi e delle Chiavi di Hogwarts, nonché un amico eccezionale per quelli studenti che avevano l'onore di essergli amici, ed aveva il compito di portare, secondo tradizione, i ragazzi che avrebbero frequentato il loro primo anno ad Hogwarts al castello, attraversando in barca l'immenso Lago Nero, sopra il quale si ergeva la scuola.

I Malandrini accennarono un saluto alle ragazze mentre sceglievano una carrozza tutta per se.

- Ragazzi! Vi rendete conto che questa è l'ultima volta che prendiamo una di queste carrozze? - James amava puntualizzare qualunque cosa stesse accadendo. - E'... voglio dire, è davvero l'ultimo anno! L'ultimo! -

- Già... ma i Malandrini non finiranno, no? - chiese Peter un po' titubante, rivolto agli unici veri amici che avesse mai avuto. - Non li lasceremo finire, giusto? -

- Quante stronzate, Codaliscia! Certo che non finiranno i Malandrini. Mai. - lo rassicurò Sirius. - Dico bene, ragazzi? Lunastorta? Ramoso? -

- Assolutamente no! -

- Ragazzi, è stupido anche solo che vi poniate il problema! Noi saremo i Malandrini a vita! E' scritto! - James era decisamente esaltato e il suo tono di voce lo confermava

- Sì, Prongs... Come anche il fatto che io rimarrò il più bello e tu il più stupido. Anche questo è destino. - concluse Sirius con tono solenne, schivando appena in tempo un coppino proveniente dalla sua sinistra, dove sedeva James.

- Sei proprio un gran bastardo, lo sai vero? -

- Beh, non credo sia colpa mia se ti ostini a trasformare qualsiasi momento tranquillo nell'epidodio di una soap opera di basso livello! -

- L'unica cosa di basso livello, qui dentro, sei tu, Paddy! Ma non me la prenderò con te. In fondo non è colpa tua se sei tremendamente invidioso di me. Succede a tutti! Anch'io ogni tanto non riesco a credere alla mia fortun... AHI!-

Sirius si era letteralmente tuffato sull'amico ed aveva appena cominciato a fargli il solletico quando Remus lo fermò.

- Sirius! Vergognati! Non si fa così! -

Sirius fissava l'amico leggermente colpito.

- Non si comincia senza aspettare gli amici! BANZAIIII! - con un urlo di battaglia Remus si gettò di peso sui due, seguito a ruota da Peter e la sua mole non indifferente.

Gli schiamazzi provenienti dalla loro carrozza erano decisamente lontani dal poter essere ignorati anche dall'esterno.

Frank Paciok stava osservando la scena dal finestrino, mentre le due carrozze correvano parallele e si lasciò scappare una risata.

- Che succede, Frank? - chiese il suo amico Dedalus Lux distogliendo lo sguardo dalla rivista di Quidditch che teneva in mano.

- Niente di che, semplicemente i Malandrini sono tornati! -

*************

 

Appena varcato il portone del castello, subito Lily respirò profondamente. Riusciva a sentire già il profumo di pergamena, di piume d'oca nuove, di ciò che i folletti stavano preparando nelle cucine...

E raggiungendo la Sala Grande, addobbata a festa, in un tripudio di luci e colori brillanti provenienti dagli stendardi che ricoprivano interamente le pareti dell'immensa sala, con le amiche più fidate che le camminavano a fianco, non poté evitare di lasciarsi cadere una lacrima dagli occhi sapientemente truccati da Beth.

D'un tratto sentì un gran vociare e si girò automaticamente indietro.

- Sirius, Sir.. coff coff... SIRIUS! Lasciamiiiiii!!! Voglio la mia mammaaaaa! Professoressa McGra... coff coff! Professoressa, Black sta attentando alla mia vita! -

James Potter stava tentando di liberarsi di Black, che, appollaiato sulla sua schiena, lo stringeva con braccia e gambe, impedendogli di respirare.

- E' inutile, Jamie caro! La professoressa non ti aiuterà! Lei è d'accordo con me, vero Professoressa McGranitt? In realtà sto semplicemente tentando di favorire il benessere della nostra comunità scolastica! -

Black, non intenzionato a mollare la presa, cercava l'approvazione della Capo Casa di Grifondoro, che aveva optato per un diplomatico silenzio ed aveva attraversato la Sala d'Ingresso alzando gli occhi al cielo.

- Ed è necessar... ed è necessario eliminarmi, per farlo?-

James era vicino al soffocamento.

- Ma è ovvio, Prongs! Quella è la parte principale!-

 

Lily, suo malgrado, non poté trattenere un sorriso davanti alla scena:

era di nuovo a casa, finalmente!



 Spazio autrice:
 Salve a tutti!
Eccovi qui il nuovo capitolo di "Mi ero giurata di no", spero che vi piaccia!
Naturalmente spero nelle vostre recensioni :) caso mai doveste sentire l'impellente bisogno di commentare questa cosuccia! :)
Un bacio a tutti!
_isilein_

  
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