Lo zoo e il cartello - Cap. 24 (soundtrack - Tone Damli Aaberge - Butterflies)
“Eccoci zoo, stiamo
arrivando..” dissi con ironia, seduta sul sedile passeggero
della Bugatti, Alex distolse gli occhi dalla strada
e guardandomi disse “ Zoo?”
“Si, il Campus,
l’ho definito zoo quando sono arrivata.”
“Sapevo che eri
strana, questa poi mi è nuova.. spiegami, sai che sono
curioso..” lo guardai e sorrisi
“Ma dai, non l’avrei mai detto!” e
sghignazzai.
“Senti chi parla,
la curiosità in persona” sorrise. Avevamo dormito
a casa di Alex fino all’ultimo giorno delle vacanze.
“Zoo
perché in quel Campus ci sono tutte le specie di animali..
abbiamo le scimmie, quelle che al tuo passaggio iniziano ad esaltarsi e
a fare gesti, i facoceri trogloditi, i giocatori della squadra di
football, oche e papere starnazzanti come cheerleader, Freeman
è un pinguino, Jackson uno scoiattolo volante
perché è sempre ovunque, la Mayer una lince,
Simon è un coniglio sempre arrapato e così
via”
“Interessante e
dimmi, Steve e Mark a cosa li associ?”
“Steve
è un orso perché quando s’incazza fa
danni e allo stesso tempo è buono, dolce di suo e
protettivo, a volte. Mark è dolce come un cucciolo, gentile
e sempre sorridente, scodinzolante quasi..quindi un bel cagnolino o un
delfino."
“Miller e il
cetriolo?” domandò
“Vediamo..Miller
è un qualcosa di fastidioso, un insetto tipo zanzara o una
rana dalla bocca larga, incrociata con un pennuto come l’oca
e un quadrupede come l’asino e con il cervello di un
pesce.” scoppiò a ridere “Jesse invece..
bhè è bello, forte, agile..”
Tossì.
“Hem..stai
parlando di Jesse il cetriolo.. non di me..” Gelosone lui.
“Lo so.. forse un
giaguaro o un puma o anche un lupo” Mi guardò
storto.
“E io cosa sarei?
Un’aquila reale, un drago o cosa?”
“I draghi sono
estinti mio caro e non hai niente dell’aquila. Ma giusto
perché sei tu.. posso definirti un leone”
ammiccò e sorridendo
“E brava la mia
stellina, ha capito subito con chi aveva a che fare..” disse
compiaciuto.
“Non montarti la
testa, il leone è arrogante ed egocentrico per natura, ha un
carattere forte e s’impone sugli altri” ghignai.
“Figurarsi se
prendeva i lati positivi..” risi
“ E quali sarebbero? E’ un predatore per
natura!” dissi con ovvietà.
“Vero, ma una
volta trovata la sua preda non lascia che nessun altro si avvicini, la
protegge, proprio come fa con i suoi cuccioli, marca il suo territorio
e poi è bello e possente, forte e ha fascino e il suo
ruggito è udibile a tutti..” lo interruppi
“Però
è anche vero che alla fine si mangia la sua
preda..”
“E poi sono io
quello pignolo..Bhè tralasciando questo particolare... la
cosa più importante è che fedele alla sua
leonessa, una volta individuata, non cerca più e pensa,
Sam.. si accoppiano dalle 20 alle 40 volte al giorno..”
sghignazzò.
Aveva
fatto proprio un discorso carino, da farmi sciogliere, quasi, e invece
doveva saltar fuori con una delle sue stronzate, come sempre, ma se
così non fosse non sarebbe il mio Alex.
Alzai comunque un sopracciglio “Come se noi lo facessimo solo
una volta al giorno.. ma a parte questo.. non sapevo che National Geografic fosse il tuo canale
preferito..”
“Infatti non mi
sto lamentando e a me piace guardare di tutto”
“Soprattutto i
porno” dissi prendendolo in giro.
“Anche tu li
guardi!”
“Bhè,
più che un porno era un film comico e hai cambiato tu
canale, non io”
“Ma tu non hai
detto niente.. anzi ti sei imbambolata” proferì
con il ghigno.
“Non mi sono
imbambolata! Ero curiosa, la tizia gemeva come una sirena
antincendio!”
Scoppiammo entrambi a ridere, era bello ridere insieme, era bello essere insieme, era bello essere sulla stessa lunghezza d’onda, era bello amare ed essere amati così: immensamente.
Ripresi
il discorso.
“Il leone poi ha
la criniera e a me piacciono i tuoi capelli...scompisciati!”
infilai una mano nei suoi capelli e li spettinai tutti “Ecco,
così sembrano più una criniera" Ridemmo ancora
come due idioti, con i cuori leggeri e la felicità negli
occhi.
“E tu Sam cosa
sei?” domandò curioso.
“Non mi sono
definita.”
“Te lo dico io,
sei una tigre bianca”
“Mi stai dando
dell’albina?” assottigliai gli occhi e rise
sguaiato.
“No. Una tigre
bianca perché ti nascondi e mimetizzi nella gelida neve
aspettando la tua preda, anche tu sei una predatrice, alfa per la
precisione, inoltre tigre, in persiano, significa freccia e tu colpisci
come una freccia e non lasci scampo, esattamente come chi viene
attaccato. Sai essere aggressiva e letale ma allo stesso tempo sei
bellissima e ispiri ammirazione e dolcezza, soprattutto quando dormi o
ti meni via a pensare. La tigre bianca è più
solitaria rispetto le altre, non ama i gruppi e se ne sta
prevalentemente per i fatti suoi, è agile e scattante,
quando vuole qualcosa se lo prende. E tu sei così, inoltre
se vogliamo essere pignoli, dato che è una delle mie adorate
P, anche tu sai essere arrogante e bastarda, agisci
d’istinto, a volte, e attacchi subito.. ma alla fine sei la mia
tigrotta.. e fai certe fusa che sono uno spettacolo! Ma vogliamo
parlare di come muovi le zampette?! Dio Sam, così mi
rieccito... ”
“Caspita! Alex, sei la mia
enciclopedia animale preferita. Mi piace come paragone, si mi sa che
può andare... E per quanto riguarda le tue di fusa? Ne
vogliamo parlare? Non vorrei dirlo ma stai facendo tutto da solo,
l’ho sempre detto che la tua mente è
perversa..” sghignazzai e ripresi subito “Per
esempio” e mi guardò titubante, non sapendo cosa
volessi dire, “Vorrei ricordarti le tue fusa, quelle che
hanno invaso tutta la cucina, mentre chiacchieravo con Alex Junior e il
tuo ruggito finale, oppure sul divano o in camera, non ricordo,
quando..”
“Ok, ok, ho
capito..." m'interruppe "Adesso smettila che AJ inizia a tirare e
stiamo entrando al Campus.. a meno che tu non voglia bigiare le ore di
Freeman ” ammiccò maliziosamente.
Mi morsi un labbro, come potevo resistergli? Anch’io avevo
rivissuto tutto con l’immaginazione e non ero di certo meno
eccitata.
“Alex fermati alla mia
palazzina”
“Sai vero... che
sei fantastica?” e parcheggiò.
“Alex, non
andiamo in camera, IO vado in camera a prendere i libri, noi due ci
rivediamo tra poco in caffetteria”
“Ma..”
tentò di dire mentre mi avvicinai sorridendo maliziosa sulle
sue labbra.
“Abbiamo tutto il
giorno e io ho bisogno di caffè, feci una carezzina ad Alex
Junior, mi fissò con quegli stupendi e indefinibili occhi,
pieni di desiderio e amore.
“Alla fine
perversi come siamo, potremmo farlo noi lo zoo, tesoro mio, non ci
avevi ancora pensato?” e lasciandogli un bacio a stampo mi
allontanai di scatto, riuscendoci per miracolo.
Mosse la testa spalancando gli occhi, curioso ed eccitato, con quella
scintilla di perversione mista a malizia, ma durò poco,
perché assunse quell’aria da bambino imbronciato e
bellissimo, che avrei mangiato in un solo morso e quasi piagnucolando
disse
“Sei crudele”
“Sono una
tigre” gli feci una linguaccia e chiusi la portiera.
"Tu pensaci nel frattempo.
A tra poco" mi voltai e m'incamminai verso l'entrata della palazzina.
Entrai
in caffetteria, cercai con lo sguardo il tavolo con gli altri e li
raggiunsi.
“Buongiorno a
tutti” salutai e mi sedetti all'unico posto libero, tra Steve
e Alex,
“Buongiorno Sammy
Sammy, ti trovo decisamente raggiante. Come sono andate le
vacanze?”
“Bene, New York
è una favola a Natale!” sorrisi, Alex si
alzò e dopo pochi istanti tornò con due
bicchieri, ne porse uno a me e l'altro lo tenne lui; la scatola di
brioche era già aperta sul tavolo. “Direi che
adesso possiamo mangiare” proferì Jesse con uno
sguardo goloso.
“Te l'avevo detto
io” disse Mark “Mi spiace se non ci siamo sentiti
ma sono partito subito dopo Natale”
“Tranquillo, sono
stata bene, davvero. E voi come le avete passate?”
Steve continuava a
scrutarmi in viso con un'espressione strana, soprattutto dopo che Alex
mi aveva dato il bicchiere, e fece un lieve sorriso. Iniziai a bere il
cappuccino.
“Hey strega l'hai
poi cercato il modello che diceva la tua amica?” Tossii, il
cappuccino mi andò di traverso.
Qualcuno sogghignò, altri mi guardarono sospettosi e
interessati.
“Hem... Amber
farti una pentola di cazzi tuoi la mattina no?”
“Suvvia
Sam” disse Steve con il ghigno “anch'io sono
curioso..”
“Mi
associo” proferì Mark. Alex sghignazzò
e si aggiunse agli altri “Oh si Sam, anch'io sono
curioso”. Avevano forse deciso di congiurare contro di me?
“Allora?”
domandò Simon, mancava solo Jesse e poi avevano parlato
tutti ma non sembrava voler porre domande, visto come si stava gustando
la sua brioche preferita.
Sinceramente non sapevo
cosa rispondere, avrei potuto raccontare tutto e avrei potuto non dire
nulla, ma quello che mi premeva maggiormente era capire l'uscita di
Alex; non avevamo mai affrontato il tema relazione al rientro al
Campus, così decisi di sorvolare.
“Non l'ho cercato
però ho incontrato un ragazzo che gli
assomiglia..ecco” alla fine era una mezza verità.
“Lo
sapevo!” esclamò Steve “Sei troppo
raggiante, soprattutto tenendo conto che rientriamo dalle vacanze e che
tu odi il lunedì” sorrisi, Steve mi conosceva
veramente bene.
“Quindi?”
chiese Mark.
“Significa che
Sammy Sammy si è fatta una, o più di una, sana
scopata” e scoppiarono tutti a ridere. Tirai una gomitata a
Steve. “Sempre il solito imbecille!” e risi anch'io.
Non
c'era bisogno di dire nulla, era bello essere di nuovo tutti insieme,
ma soprattutto era bellissimo essere felice e libera dai pensieri,
ridere con il cuore leggero e avere la persona che amavo, e che mi
amava, al mio fianco.
Era proprio vero, a volte
bastava una persona per cambiarti completamente la vita e tutto quello
che le verteva intorno, a volte bastava una persona
per vedere le giornate grigie dipingersi di colori brillanti, a
volte bastava una persona per rendere splendida la routine
giornaliera e a volte bastava una persona per
essere veramente felici.
“Bene ragazzi, visto che siamo
appena rientrati dalla pausa natalizia, voi due”
indicò me ed Alex “Ballerete senza ripetere le
scene, giusto per vedere se avete fatto progressi, gli altri si
uniranno alle scene di ballo come da copione. Partiremo con la
recitazione la volta prossima, perchè, come potete notare la
professoressa Mayer oggi non c'è. I tecnici ai loro
posti” proferì Jackson e vedendoci un po' lenti si
affrettò a dire “Forza ragazzi, datevi una
smossa”.
“Iniziamo con il
primo ballo, tutti ai loro posti” feci per spostarmi dal
palco, visto che sarei subentrata a balletto già iniziato ma
Alex mi fermò per un polso, mi girai a guardarlo
“Sei pronta Sam?”
“Si, solo una
cosa, stai attento a dove metti le mani su Brenda mio caro, altrimenti
lo zoo te lo do in fronte” sghignazzai e mi affrettai a
lasciare il palco, non mi girai ma lo sentii sogghignare. Uomo
avvisato mezzo salvato
I
balli si susseguirono sotto lo sguardo attento di Jackson , alla fine
dell’ultimo ballo coreografato insieme, ci fermò e
si avvicinò a me ed Alex e assottigliò gli occhi.
Passò qualche breve istante e sulle sue labbra si
formò un sorriso compiaciuto “Ottimo ragazzi, che
diavolo avete combinato durante le vacanze? Da quando siete
così sincronizzati?”
Alzai un sopracciglio ed Alex con il suo solito ghigno da stronzo
rispose subito “Semplice, ci ha detto di provare e noi
l’abbiamo fatto, bhè ho dato qualche ripetizione a
Sam ma niente di che” gli tirai una gomitata sul fianco.
Doveva sempre fare il pavone.
“Bene ragazzi
continuate così, siete perfetti anche nella mimica facciale.
Dalla prossima volta proveremo il ballo in cui Baby e Johnny fanno
lezione nella palestra. Potete andare”.
“Ok, arrivederci
coach” salutai e Alex fece lo stesso.
I
primi giorni di rientro furono abbastanza tranquilli, lezioni e prove
filarono lisce come l’olio e Alex era sempre presente;
l’unica pecca fu la Miller, che si mangiava Alex con gli
occhi e appena poteva gli si attaccava peggio della super-attak.
Certo, il fatto che io e Alex in pubblico non esternavamo niente non
dava comunque il diritto alla Miller di attorcigliarsi a lui come
un’edera velenosa o di provarci in ogni singolo istante, era
patetica ai miei occhi ma iniziava a darmi terribilmente sui nervi.
Alex ogni volta la freddava con una battutina o con il suo ghigno
arrogante e anziché desistere,continuava, peggio di prima,
imperterrita e certamente sicura di aver fatto una mezza breccia.
Illusa oca pennuta.
“Andiamo a mangiare tutti
insieme?” chiese Mark
“Certo”
proferì Simon
“Per me non ci
sono problemi” e ci girammo tutti a guardare Alex che non
aveva ancora spiaccicato parola. “Cos’è
non hai fame?” domandai
“Certo che ho
fame ma non di panini” non potei far altro che alzare il
sopracciglio e scuotere la testa mentre Mark e Simon risero.
“Mark andiamo con
la tua, sulla mia non ci stiamo” aggiunse Alex e
così facendo uscimmo. “Dove andiamo?”
“Che domande
Sammy, andiamo al Demon’s” rispose Simon salendo a
lato guidatore, io e Alex salimmo dietro.Nemmeno a metà
strada Mark, rivolgendosi a Simon, disse “Hai notato anche tu
che quei due dietro sembrano essersi dati una calmata?”
“Effettivamente
sono stati bravi anche a ballare, non sembrano nemmeno loro in questi
giorni; niente battute, frecciatine e litigate…”
“Hey voi due,
smettetela di fare gli idioti” disse Alex. Un attimo di
silenzio e poi come se avesse avuto un’illuminazione Simon si
girò di scatto con un ghigno da iena stampato in faccia
“Dite un po’ com’è che non vi
saltate addosso?”
“Noi non ci
saltiamo addosso” risposi subito.
“Hai sentito
Mark?”
“Certo Simon e
fossi in te riformulerei la domanda..”
“Ma di che cazzo
state parlando voi due?” domandò Alex
“Oh niente
è che secondo noi due, voi” additando me ed Alex
“Siete stati a letto insieme” sparò
Simon scrutandoci.
E adesso? Che cosa potevo rispondere? Stetti zitta e lasciai parlare
Alex, alla fine l’uomo era lui. Mi guardò ed io
alzai le spalle, assottigliò l’occhio e rispose
“E anche se fosse? Qualche problema voi due?”
“No, noi no, tu
si e anche Sam se si venisse a sapere”
“Eh?”
Che diavolo voleva dire Simon.
Alex
si mise a braccia conserte e fissò Simon di traverso
“Questa è bella Simon, pensavo mi conoscessi
almeno un pochino.. comunque dovresti saperlo che non mi fraga un cazzo
di quello che dice la gente”.
L'uscita di Simon mi diede
letteralmente fastidio e dopo la risposta di Alex nessuno disse
più nulla, Alex guardò fuori dal finestrino e
Simon ritornò seduto composto. Cosa non sapevo? A cosa si
riferivano? Mi voltai verso la strada, più pensavo e
più non capivo. Mi stavo sfasciando la testa e non giungevo
a nulla di concreto.
L’auto si
arrestò ed entrammo al Demon’s.
Ci sedemmo ed ordinammo,
feci finta di ascoltare i loro discorsi, ancora presa dai pensieri di
poco prima.
“Che c’è Sammy?” chiese Mark
poggiandomi un braccio intorno al collo.
“Niente,
perché?” mi girai e ci ritrovammo a fissarci occhi
negli occhi.
“Sei
silenziosa”
“Come al solito
Mark” alla mia destra sentii un lieve ringhio, sorrisi
“ranquillo tutto bene”
Non feci quasi in tempo a
finire la frase che qualcuno mi punzecchiò con un dito nel
fianco facendomi sobbalzare e scoppiare a ridere, Mark tolse il braccio.
“Tommy sei sempre
il solito, quando la smetterai di fare il bambino?”
“E
c’è da chiederlo? Mai, lo sai” Mi alzai
e ci abbracciammo, salutai Moe con un buffetto sulla spalla e guardai
gli altri “Mark, Simon, loro sono Tommy e Moe” si
salutarono stringendosi la mano “Perché non vi
sedete qui con noi? Tanto abbiamo appena ordinato” disse Alex
alzandosi a salutare a sua volta.
“Se non
è un problema a noi va bene” rispose Moe per
entrambi,
“No, figuratevi
gli amici di Sam sono anche amici nostri” rispose Mark.
Si sedettero con noi e
arrivarono le birre, afferrai il bicchiere e iniziai a bere, avevo una
sete incredibile quella sera, Tommy guardò me ed Alex e con
un ghigno assurdo uscì con una delle sue sparate
“Come stanno i miei piccioncini preferiti?”
Inutile dire che sputai di
getto la poca birra rimastami in bocca con una pressione assurda, tanto
da nebulizzare il liquido.
Mi guardarono tutti allibiti e con gli occhi spalancati per un attimo
interminabile, poi scoppiarono a ridere sguaiatamente, chi con la mano
sulla bocca, chi si teneva l’addome, chi si
appoggiò con la testa sul tavolo, chi reclinò la
testa e chi, Alex, rideva di gusto guardandomi con le lacrime agli
occhi.
Mi sarei sprofondata ma in quel momento risi anch’io della
mia cretinaggine
che
a volte era davvero infinita.
Mi alzai di scatto e andai
da Demon a prendere una spugna e della carta, asciugai il tavolo e poi
mi sedetti di nuovo mentre i cinque imbecilli continuavano a ridere.
Guardai Tommy e incrociai
le braccia “Certo Tommy che tu mi devi spiegare se lo fai
apposta, se t’impegni o se sei cretino
così”
“Ma che ho detto
di male stavolta?” disse con tono tra il piagnucoloso e il
divertito.
E come per magia, Simon si
lanciò sul discorso lasciato in sospeso
“Piccioncini eh? Visto Mark che ci abbiamo preso in un certo
senso?”
“Così
sembra e diteci, piccioncini, state insieme o tubate e
basta?”
“A te che frega
scusa?” proruppe Alex.
“Siete amici
nostri no?” rispose Mark alzando gli occhi al cielo.
“Non ditemi che
ho fatto la gaffe anche stavolta” sbottò Tommy.
Che genio! Ci era arrivato da solo.
“Se vuoi ti faccio un applauso Tommy caro” risposi
scimmiottandolo.
“Quindi?”
domandò ancora Simon.
Non ce la facevo
più, guardai Alex con gli occhi, quasi supplicandolo di
rispondere, avrei accettato qualunque cosa fosse uscita dalla sua
bocca, bugia o verità, non faceva differenza, ma avevo paura
di dire qualcosa di sbagliato, alla fine lui li conosceva da
più tempo.
“Voi due sapete di essere peggio di
due zitelle pettegole e rompicoglioni?” sbottò
Alex quasi sbuffando” Lo sapete , vero?” I due
mossero la testa, mentre io, Tommy e Moe ci fissammo con un lieve
sorriso, in attesa che Alex continuasse.
“Ve lo dico una
volta sola, poi vedete di farvi i cazzi vostri d’ora in
avanti.” Scossero ancora la testa, ero sempre più
convinta di essere ad un tavolo con dei bambini dell’asilo ma
non con bambini semplici, quelli più idioti di tutto
l’istituto.
“Io e Sam non tubiamo e non scopiamo” guardai Alex senza parole, avevo il cuore che pulsava come una pompa di sentina in pieno lavoro, mi sorrise e mi fece l’occhiolino, credo che avesse capito il mio stato d’animo, poi continuò “Noi due stiamo insieme e se non vi fosse ancora chiaro ve lo dico a modo mio: c’è un invisibile cartello su Sam con la scritta proprietà privata e sotto alla parola privata c’è scritto di Alex. Ora vi è chiaro il concetto?” e mimò con le mani un rettangolo.
Tommy
e Moe risero, io provai per l’ennesima volta mille emozioni
tutte insieme e sono sicura che mi vennero gli occhi lucidi,
perché Alex allungò un braccio e mi
tirò a se, facendomi accoccolare con la testa
nell’incavo tra il suo collo e la spalla, lasciandomi un
bacio tra i capelli e carezzandomi lievemente il fianco.
“Bhè
che avete da guardare? Com’è che adesso non dite
niente?”
Ci fu un altro attimo di
silenziò e poi riconobbi la voce di Mark “E che
cazzo! Ce ne avete messo di tempo! Si, si, sono proprio contento per
voi”
“Va te che amici
rincoglioniti che ho..” rispose Alex, con tono allegro e
sereno.
Mi raddrizzai lasciando il
mio cantuccio preferito e guardai Simon e Mark “Adesso
però vorrei sapere in che senso io e Alex avremmo problemi
se …”
“Possibile che
non ci arrivi?” ribattè subito Simon “Il
bello è che oltre a essere una bella ragazza non sei
un’oca stupida”. Alzai un sopracciglio e poi lo
fulminai seduta stante, sentii Alex sghignazzare appena.
“Non
capisco..”
“Sammy, Simon
intende dire che appena si saprò in giro Amber, ma non solo,
ti renderà la vita un inferno, così come la
schiera di ragazze che vogliono uscire con Alex”.
“Se è
per questo la Miller lo fa già da tempo e per quanto
riguarda la schiera di bertucce, macachi e di scimmie in
generale,”
“Eh?” dissero gli altri
mentre Alex scoppiò a ridere, cosa che mi fece sogghignare,
proseguii “Non è un grosso problema so badare a me
stessa”
“Fin
troppo” aggiunse Moe.
“Non so se ti sei
resa conto ma la Miller si è parecchio impallinata con Alex,
già da prima delle vacanze e in questi giorni non l'ha
praticamente mollato un attimo e poi non solo la Miller, mi sa che
anche qualcun'altra lo sta puntanto..”
“Sta ad Alex, non
a me scollargliela di dosso, giusto?” e mi guardarono come se
avessi detto un'eresia, li ignorai e finii la frase “Bene,
questo è quanto. C’è altro?”
Scossero negativamente la
testa e continuammo la nostra serata, tra sorrisi, complimenti,
battutine e risate. Il Demon’s, nonostante il nome potesse
ricordare vagamente qualcosa di infernale, iniziava ad essere un
piccolo paradiso, dove un gruppetto sempre più numeroso di
amici si ritrovava, a bere birra, mangiare panini, giocare a biliardo e
passare qualche ora in totale allegria ed armonia.
Pian piano avevo iniziato ad amare quella città e i suoi caotici abitanti, adesso ero certa di amarla sul serio. New York mi aveva dato tanto in poco tempo ed ora mi sentivo in dovere di ringraziarla, prima o poi l’avrei fatto, urlando magari a squarciagola un semplice grazie.
Ci
facemmo lasciare all'auto di Alex e ci dirigemmo verso gli alloggi,
arrivati al bivio si fermò. “Dormiamo da te o da
me?” mi domandò.
“Da te, vuoi che
domani mattina ci sia il delirio nella mia palazzina?”
“Ok tigrotta
andiamo allo zoo” e sghignazzò. Alzai gli occhi al
cielo “Ma perchè con tutti i ragazzi che ci sono
qui a New York dovevo innamorarmi proprio del più
idiota?”
Mi sbirciò con
la coda dell'occhio e aggiunse “ E' semplice ti piaccio anche
per questo e non dimenticare che sono anche il più figo, il
più intelligente, unico, irresistibile” ad ogni
parola scuotevo la testa trattenendo le risate “Fantastico,
egocentrico, permaloso e tantissime altre cose..ma la più
importante è che amo immensamente la mia stellina, tigrotta,
con le mani di fata”.
“Adulatore”
risposi sorridente.
“Anche”
e risi tirandogli una pacca sul braccio.
Non lo avrei cambiato per
nulla al mondo, niente era come Alex, niente poteva essere anche
minimamente paragonato ad Alex. Era troppo di tutto.
Forrest Gump avrebbe detto che Alex era come
una scatola di cioccolatini, non sapevi mai cosa ti poteva capitare
stando con lui, Nikki avrebbe detto che la scatola di cioccolatini
prima o poi si sarebbe squagliata e Steve avrebbe detto che quella
scatola di cioccolatini andava gustata a dosi massicce, con tanto di
leccata delle dita e mai svuotata del tutto, il cioccolatino
più bello e più buono sarebbe sempre dovuto
restare all'interno, perchè ricordava com'era inizialmente.
Opinioni e punti di vista sicuramente diversi, certo, ma ognuno aveva
una parte di verità, e per me? Per me era una splendida
scatola realizzata da mani divine e mani umane, che avevano
collaborato, per rendere un essere umano perfetto e allo stesso tempo
imperfetto, e i cioccolatini erano talmente tanti e vari, che avrei
continuato ad assaggiarli a piccoli morsettini all'infinito.
“Mi sei mancata in queste due notti,
Sam” volteggio del cuore, decimo, centesimo o millesimo ma
forse anche ennesima planata librata del cuore con tanto di salto della
morte e carpiato avvitato.
Ci riusciva sempre, con una semplice parola o gesto, Alex riusciva a
catapultarmi in quell'universo dove le emozioni erano le stelle, il suo
viso il sole, la sua voce la luce, i suoi occhi le galassie e il suo
profumo il vento.
“Anche tu tesoro mio” lo
abbracciai e gli diedi un bacio a fior di labbra, delicato e sincero.
“Andiamo,
altrimenti scricciola come sei ti
congeli” e così dicendo, aprì la porta
“Prego Madame”
“Grazie Monsieur” mi passò un
braccio intorno alle spalle e ci avviammo verso la camera.
“Hem..Alex” eravamo giunti
alla sua porta, sfilò le chiavi e l'aprì.
“Dimmi
stellina” chiuse la porta e mi lasciai cadere sul letto.
“Sai cosa mi
è mancato di più in queste due notti senza di
te?”
Salì sul letto e
si mise vicino a me, sorreggendosi la testa con la mano, mi girai
appena per guardarlo, aspettava che parlassi.
“Ascoltare il tuo
respiro che mi culla prima di addormentarmi, abbracciata a te e il tuo
profumo al mattino appena sveglia”.
Non so perché mi uscì questa frase, questa voglia di dirgli quanto mi era mancato dormire con lui, ma dopo il full immersion di tre settimane, la notte era il momento in cui mi mancava di più, forse ero solamente una stupida ragazzina innamorata o forse negli attimi in cui lui non c'era mi sentivo più sola di prima.
“Vieni qui” disse dolcemente aprendo le braccia, mi girai sul fianco e mi appoggiai al suo corpo, posai il capo nell'incavo del collo e inspirai il suo profumo, mi strinse a se, aggrovigliammo le nostre gambe e restammo così, abbracciati, intrecciati, uniti; la musica dei nostri battiti si mischiò alla sinfonia dei nostri respiri e ci addormentammo.
Era
da qualche giorno che vedevo una brunetta, che non avevo mai notato
prima, gironzolare intorno ad Alex, Simon, Steve e Mark.
L'avevo notata la mattina al caffè, mentre rideva come
un'oca con le sue due amiche, mentre fissava Alex spudoratamente,
l'avevo vista camminare per i corridori ed ammiccare al mio Alex con sguardi pornografici,
l'avevo incrociata sulle scale, quando mi urtò di proposito,
facendomi cadere il libro dalle mani, e ridendo se n'era andata con le
sue due amiche.
Ma chi cazzo era quella stronza rompicoglioni?
Camminai
per il vialetto diretta all'alloggio, Alex quel pomeriggio non ci
sarebbe stato perchè aveva delle foto da fare, e mi
affiancò la Miller
“Che vuoi
Amber?”
“Voglio sapere se
è vero quello che si dice in giro?” Almeno era
stata diretta.
“Dipende da cosa
si vocifera”
“Di te e
Smith” Alzai le spalle e continuai a camminare.
Mi afferrò un
gomito e mi fece voltare. La guardai malissimo.
“Che cazzo hai
Amber?”
“E' vero o
no?”
“Perchè
lo vuoi sapere?”
“Senti, io
l'avevo già capito ma volevo fare comunque la stronza per
darti fastidio. Se è vero non dovresti fare attenzione a me,
tutto qui” e si rimise a camminare.
Cazzo, io non sopportavo
chi lanciava il sasso e nascondeva la mano, dovevo andare a fondo della
questione.
La
seguii velocemente e mi riaffiancai a lei.
“Si è
vero”
“Bene, faresti
meglio a guardarti le spalle. Ti ho avvisato e adesso sparisci
strega!”
L'afferrai a mia volta per
il braccio e la feci voltare.
“Eh no, adesso me
lo dici”
“Lo
ami?”
“Che cazzo di
domanda Amber!”
“Rispondi o
arrangiati”
“Certo che si!
Avevi dei dubbi?”
“No, volevo solo
sentirtelo ammettere una volta per tutte. Adesso muovi il culo e vieni
con me al caffè”
Feci un respiro profondo e
la seguii. Questa storia non mi piaceva per niente.
“Hai presente quella che ti ha
urtato questa mattina di proposito?” disse mentre sorseggiava
il suo cappuccino.
“Si, ma tu come
lo sai?” chiesi curiosa.
“Io so sempre
tutto, ricordatelo la prossima volta che fai una domanda
stupida”
storsi appena la bocca
“Non l’avevo mai vista se non in questi ultimi
giorni”
“C’è
sempre stata, anche quando sei arrivata, poi è andata via
tre mesi per uno scambio culturale e adesso è tornata. Si
chiama Corinne Blanchard Howard, figlia di un magnate americano
dell’acciao e di madre francese, famiglia d’elite
qui a New York, gioca a tennis ed è una che se vuole
qualcosa se lo prende a tutti i costi”
Fantastico!
Un’altra squilibrata a cui badare.
“Quindi non ti sta
simpatica..” dedussi dalle sue parole.
“Mi sta sui
coglioni, per questo ti voglio mettere in guardia, ma non lo faccio
solo per te, lo faccio anche per Alex..”
Questo era curioso, che vantaggio aveva la Miller a mettermi in guardia
da questa tizia? E perchè anche per Alex? Giustamente la mia
curiosità parlò per me.
“Cosa
c’entra Alex con questa tizia?” Mi
guardò negli occhi, poi abbassò lo sguardo sul
suo cappuccino e iniziò a giocare con la cannuccia.
“Senti Samantha,
tra me e te non scorre buon sangue, lo sappiamo entrambe, ma
vedi..è un bel pezzo che osservo Alex e si, ci ho fatto
anche la cretina, ma non l’ho mai visto
così..”
“In che senso
Amber, non capisco..”
“Nel senso che da
quando lo conosco, l’ho sempre visto uscire con ragazze
diverse, mai con la stessa, ed il giorno dopo le ignorava; io ero, in
linea di massima, l’unica con cui scambiava quattro
chiacchiere senza problemi, forse perché ero sempre con
Mark, Simon e Matt. Da quando sei arrivata tu, nonostante facesse
sempre lo stronzo menefreghista con tutti, l’ho visto cercare
spesso un contatto con te, battutine, litigi, frecciatine ed anche
risate e sorrisi.. l’ho visto avvicinarsi per la prima volta
ad una persona di sesso opposto. E adesso, dopo le vacanze di natale,
scopro che i miei sospetti erano fondati e siete insieme. Immagino che
tu lo sappia già che Alex non ha mai avuto una ragazza fissa
e che tu sei la prima. Non so come sia successo ma non sono io a dover
giudicare..in te avrà sicuramente trovato qualcosa di
speciale e si, forse nemmeno tu sei come ti ho giudicato
all’inizio. Con questo non voglio dire che adesso ti stimo e
che ti ritengo un’amica, smetto solo di farti la guerra, non
avrebbe più senso e poi non sono così subdola da
mettermi in mezzo ad una coppia. Alla fine ho saputo da Jesse
cos’è successo tra voi due e mi sono dovuta un
po’ ricredere sul tuo conto. Ma Corinne non è come
me, quella non si fa scrupoli e ottiene sempre quello che vuole..
è subdola e stronza fino al midollo, è bugiarda e
proprio cattiva dentro.”
“Grazie Amber” il minimo
che potevo fare era ringraziarla.
“Ok, ma non ho
ancora finito. Corinne è sempre affiancata, come avrai
potuto vedere dalle sue inseparabili schiavette, anche da loro ti devi
guardare, inoltre so che Alex e Corinne dovevano uscire insieme, poi
non si sa come o per quale motivo non l’abbiano mai fatto.
Credo di averti detto tutto. Adesso sta a te.”
“Scusa Amber ma
di tutta questa storia a te cosa viene in tasca?” Poteva
essere una domanda stupida ma mai nessuno faceva niente per niente.
“Visto quello che
è successo tra noi due, credo che tu, con quel carattere
forte e pungente, da stronza, possa tenerle testa e forse anche
abbatterla definitivamente..se ciò dovesse accadere..io non
condividerei il mio ruolo Vip con nessun’altra. Semplice
no?”
“Fammi capire..
tu ne fai una questione di popolarità?”
“Certo, cosa
credi, per me è importante!” Sospirai.
Mi grattai il sopracciglio
“Vediamo come si evolve la situazione, per il momento non
posso fare altro che ringraziarti.”
“Ok,
ringraziamenti accettati, offri tu per oggi. Adesso vado.
Ciao” si alzò e uscì dalla caffetteria;
quel cappuccino sotto un certo punto di vista non aveva prezzo.
Finii
il mio caffè, afferrai il libro e mi misi a leggere, dopo le
prime due pagine, mi accorsi di non sapere nemmeno una frase di quello
che avevo appena letto. Ripensai alle parole di Amber e arrivai ad una
sola conclusione: guai in vista..
Poi tornai a leggere
cercando di concentrarmi.
Suonò
il cellulare e vidi una chiamata da parte di Alex, “Ciao
stellina, sei in camera?”
“Ciao tesoro, no
sono in caffetteria..perchè?”
“Arrivo tra
cinque minuti, aspettami lì, quando ti squillo
esci” “Ok” e riattaccò.
Al
suo squillo chiusi il libro, lo infilai nella borsa ed uscii.
Vidi subito Alex appoggiato
all’auto, parlare con un ragazzo castano dai capelli medio
lunghi girato di spalle.
Mi avviai verso di loro, appena mi vide mi sorrise e vidi
l’altro girarsi “ Bruce!”
“Ciao Sammy
cara!” ci abbracciammo e mi diede un dolcissimo bacio sulla
guancia.
“Che bello
rivederti, come mai da queste parti?”
“E a me non mi
saluti nemmeno?” disse Alex inscenando un broncio infantile.
“Scusa un secondo
Bruce, fammi salutare il mio niño “ e mi voltai verso Alex.
“Niño
a
chi?”
“A quello
laggiù, aspetta vado ad abbracciarlo e torno” feci
per fare un passo ma mi abbracciò per la vita e lasciandomi
un bacio alla base del collo lo sentii dire “Non provocarmi
amore, altrimenti se fai un altro passo, soprattutto verso quel coso
laggiù, ti mordo”
“Leoncino
geloso” e ridacchiai.
Bruce scoppiò a ridere e Alex assottigliò gli
occhi.
“Siete stupendi
insieme, la mia coppia preferita! Per qualsiasi cosa potete contare su
di me” e mi strizzò l’occhio. Restando
tra le braccia di Alex sorrisi a Bruce.
“Bruce
è venuto a salutarti”
“Dove vai Bruce,
qualche servizio?”
“Yes baby, vado
per un po’ a Los Angeles” disse contento.
“Dai? Sono sicuro
che ti troverai benissimo, è tutt’altro ambiente e
sicuramente potrai già abbronzarti un po’..ma
dimmi Christoper viene con te?”
“Mi
raggiungerà appena avrà finito il servizio che
sta facendo con Alex. Anche lui ha intenzione di entrare in
un’agenzia di modeling a Los Angeles”
“Ce ne sono un
sacco di agenzie a Los Angeles.” dissi convinta
“Mi sa che siamo
ai livelli di New York, Bruce te l’ho detto contatta quella
che ho io.”
“Alcune mi hanno
contattato, ma a parte Alex non conosco nessuno che lavori con loro,
prevalentemente conosco agenzie di New York, Londra, Parigi e
Milano”
“Bruce, la
sorella della mia migliore amica ha un’agenzia a Los Angeles
e lavora con le principali case di moda e griffe al mondo, se vuoi
posso fare una chiamata..”
“Dici sul serio?
Ti fidi di me fino a questo punto?” chiese felice e con gli
occhi che brillavano come l'ambra esposta ad un raggio di sole.
“Chiaro,
altrimenti non te l’avrei proposta” e sorrisi, poi
afferrai il cellulare e chiamai direttamente Tara.
“SAMMYYYYYYY
ciao!!” urlò appena rispose.
“Ciao bellezza,
mi hai appena trucidato un timpano..come al solito” la sentii
ridere “Cerchi Nikki?”
“No, avevo
bisogno di chiederti un favore.. se ti mando un bellissimo ragazzo, mi
fai una delle tue migliori valutazioni con tanto di guanti
d’oro?”
“Per te questo ed
altro! Ah a proposito..sempre ottimi gusti in fatto di uomini! Ho visto
il tuo attuale ragazzo..” e la sentii ridacchiare, mi spostai
da Alex, conoscendo Tara avrebbe urlato tutto quello che le passava per
la testa e infatti
“Cazzo Sam è uno spettacolo! Sei sempre la solita,
ti prendi sempre i migliori! Ha due occhi da paura, un viso stupendo,
due labbra da.. gnam, anzi doppio gnam, un naso perfetto, e lo
sguardo..Santo Cielo! Terribilmente sexy e arrapante..roba da far
sciogliere peggio della fondue
e.. si..fisicamente è perfetto! Ha un culo da urlo e i
pettorali.. Oddio! Sto sbavando io davanti alle sue foto.. E tu pensa
che l’ho fatto sfilare a San Francisco ma non l’ho
visto di persona, a volte sono proprio cretina! E la tartaruga trallallà.. ” Risi, dovevo
assolutamente fermarla o sarebbe andata avanti per ore, la conoscevo
troppo bene, era come la sorella.
“Hem.. Tara?
facciamo che ne parliamo
un'altra volta..”
“Mi sembra ovvio,
anche perché devo aggiornarti sugli impegni che ti ho preso
appena finirai le lezioni”
“Ok posso
già immaginare... Allora posso dare il tuo numero a
Bruce?”
“Certo tesoro,
mandalo direttamente da me e mi raccomando fai tanto sesso!”
“Si signora, agli
ordini!” e scoppiai a ridere, poi chiusi il telefono e mi
girai verso i ragazzi.
“Bhè,
che avete da sghignazzare?”
“Oh niente,
abbiamo solo sentito la prima parte della telefonata” rispose
Alex compiaciuto.
Allungai una mano a palmo
aperto davanti a Bruce “Il tuo cellulare darling” Mi passò il
suo telefono, digitai il numero di Tara, salvai il nominativo e glielo
ridiedi.
“Fatto”.
“Sicura che
è un’agenzia affidabile?”
domandò Alex alzando un sopracciglio.
“Sweetheart
sotto cosa l'hai salvata?” chiese Bruce e Alex
sghignazzò.
“Alex stai
dubitando di me e delle mie conoscenze?”
“Non potrei
mai…”
“Idiota. Bruce
l’agenzia si chiama VIP Fashion, ti ho inserito il numero della
sede e quello di Tara del cellulare. Dimenticavo Tara è la
capa.” Vidi Alex aggrottare la fronte e poi disse
“Hai detto VIP Fashion? “ scossi
affermativamente la testa “Ma è la mia agenzia a
Los Angeles!” Scoppiai a ridere di gusto, lui alzò
un sopracciglio.
“Alex, secondo te
Nikki come faceva ad avere la foto di AJ del Book con tanto di numero
telefonico?”
“Quindi Tara sta
per Tamara?” domandò.
“Direi di
si”.
“Sam, tu non
finirai mai di stupirmi”
“Lo prendo come
un complimento tesoro mio”
“Mon Chèri,
sei una favola di ragazza. Grazie.”
“Figurati Bruce,
grazie a te, se hai bisogno qualcosa chiamami, mi raccomando”
“Lo
farò sicuramente. E voi due fate i bravi, ci vediamo tra
qualche settimana” mi abbracciò, mi diede un
bacio, salutò Alex con una pacca sulla spalla e
salì sull’auto parcheggiata vicino alla Bugatti,
una Mercedes
Clk cabrio.
“Devi fare qualcosa adesso
Sam?”
“Avevo una mezza
idea di andare in palestra da Tommy ma visto che sei qui..”
sorrisi maliziosa ed avvicinandomi poggiai l’indice sui suoi
pettorali, coperti dal maglione e lasciati scoperti dal giubbotto, ed
iniziai a tracciare una linea curva ”Che ne dici se
..”
“Se..”
occhi vispi e sorriso malizioso sul viso, le sue mani furono subito sui
miei fianchi e s’intrufolarono sotto il mio giaccone.
“Se.. andassimo a
farci una doccia calda e poi a cena?” Mi rispose sfiorandomi
le labbra
“Direi che
è un’ottima idea tigrotta”.
Angolino Autrice: Scusate tantissimo per l’attesa.. ma inizia ad essere un po’ complicato portare aventi tre storie originali contemporaneamente, soprattutto perché sono completamente diverse tra loro, inoltre il fatto che sono fuori casa, per lavoro, per circa 11 ore al giorno e ho anche una casa e una vita real da gestire..sto veramente facendo i salti mortali per aggiornare il prima possibile. Detto questo e sperando nella vostra bontà d’animo, passo a dire qualcosa di veloce sul capitolo..
Le vacanze sono finite, così come la convivenza dei nostri due dolcissimi e piccoli pervertiti a casa di Alex, siamo ritornati al Campus. Tra lezioni, prove, caffè, cene al Demon’s e camere da letto, continuerà la loro storia. Una Miller diversa, il ritorno di Tommy e Moe, Bruce e la comparsa di una brunetta, che personalmente odio, “Corinne”. Io dico che ci sarà da ghignare, sorridere, gioire, arrabbiarsi e emozionarsi ancora per un bel po’ … niente è mai quello che sembra, o forse si? ;) Chi leggerà vedrà XD Spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento.
Colgo l'occasione per linkarvi il mio account FB, dove spesso e volentieri, posto spoiler e spezzoni del capitolo, in anticipo, e i miei "vari" scritti ma soprattutto i deliri di una squilibrata. Se voleste aggiungermi, mi farebbe piacere.
Un ringraziamento particolare va a:
Liven, vera1982, siter82,
ElisinaUchiha, momi87, CrisAngels, Day_Dreamer, baby2080 e Kalstar ,le
17 persone che hanno cliccato mi piace e
condiviso lo scorso capitolo; grazie, siete fantastiche, riuscite a
farmi sentire una scrittrice e una persona migliore.. la mia
mediocrità non vi ringrazierà mai abbastanza..
grazie di cuore a tutti ;)
Ringrazio,
qui sotto, chi segue in silenzio, le
20 new entry “Benvenuti” e
tutti coloro che con la sola presenza, mi rendono fiera e orgogliosa di
me stessa, redendo possibile la stesura di questa storia e non solo..
In ordine alfabetico:
_deny_
_SunMoon_
_maddy_25
_miss_sophi_
_Sara_
_Selene13
13ste
adrianoemartina
Ale Skywalker
aleda776
alevale
alien77
alina81
angio
ant0n3lla
anto_92
Aryanne
babichan1990
Baby laLe
baby2080
Bananarama
Bauci
bea_88
bells7791
BlackParadise
blair93
brooky
bruchi
Carocimi
Cherryblue
chiara84
chicchetta
cinziasaba
claudina cullen
CostanzaPalma
crazykika
CrisAngels
crystal1989
cuchiric
CullenDipendent
cullina
cupidina
4ever
cussolettapink
Daly
Darklolita
Day_Dreamer
debby 92
Derekkina2
Dhatturah
dolce_luna
dxrflavia
Edeniser
Eli12
Elienne
ElisynaUchiha
ellesse
ELPOTTER
Emmeti
Erinda
fabyfrank
fallsofarc
fatina93
flavia93
forbidden
rose
franklyn
fs_rm
giody
Giulia_cullen_salvatore
gnappafunky
Graine
gwen_87
Helder Black
hells
Hillary
Iaia33
icesaroni
Iezzy
il phard di biancaneve
ilary92
ile_chan
ilynap
incubus
life
irek
Itsfederica
jekagnegne
Jennifer90
kalstar
kera
kikina97
kikk47
kikka_akachan
kitty0890
La Evans
Ladycate95
Lady Moonlight
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LauraG86
layla493
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Life_Love_Light
lil_aluz
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liven
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Miyu
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momi87
monicamonicamonica
Moonheart
Nadia Granger
Nickyley
niny90
nixy
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paci
PatryLupa
PinkPrincess
pirilla88
Pissy_95
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prettyvitto
Princesa18
queenbee
ren chan
revy chan11
rodney
SaraCullenMalfoy_
sasy78
Selene74
Settembrina
shanitsu
SidRevo
Sissii_Smile
sister82
sono_forse_impazzita_
soso
stefania502
stop_the_time
Swan90
sweet_marty
SYLPHIDE88
t3s0r4
tea
The_WerewolfGirl_97
Trigger Happy
Truelove
UseSomebody
vera1982
veronic90
Veronica91
vaiolata
valemyni
VYoletLoL
wilma
xsemprenoi
Yukari Hoshina
yunas
zucchina
Alla Prossima ;)