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Autore: Silver_Hex    13/03/2011    13 recensioni
Dal secondo capitolo.
«Donne, Sirius. Parliamo di donne...» disse Harry tra l'esasperato e il divertito. «Sai un piccolo Black e magari un piccolo Potter, in giro per Hogwarts non sarebbe male?»
«Ma sentitelo il poppante che vuol parlare di donne...» disse ridendo Sirius.
«Di che parlano gli scapoli d'oro della società magica.» disse James raggiungendo i due. «Ehi non c'è bisogno di guardarmi così lo siete.»
«Chiedevo a Sirius se aveva intenzione di fare un piccolo Black.»
«Ah, non è una cosa facile. Prima bisogna trovare qualcuna disposta a sopportare quel vecchio borbottone...» spiegò al figlio. «Poi dovremo aiutarlo a capire che è la sua occasione migliore... in pratica una missione impossibile.»
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Hermione Granger/ Sirius Black
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Capitolo 31.

A new story.

Epilogo.

Era stata una settimana abbastanza faticosa, per tutti. Cercavano di riprendere un ritmo di vita normale, che nel giro di pochi mesi era stata nuovamente stravolta.

Erano accadute molte cose, alcune estremamente piacevoli. Svegliarsi la mattina accanto a Sirius sembrava ancora un magnifico sogno.

Hermione era avvolta nella sua vestaglia da camera ed era intenta a osservare il viso di Sirius profondamente addormentato e sereno, lievemente accarezzato da alcuni raggi di sole.

Riuscì a perdonare l’impudenza di quei raggi, solo perché illuminavano il suo viso, esaltandone i tratti perfetti. Peccato che gli occhi fossero ancora chiusi, con quella luce solitamente erano magnifici.

Le lenzuola durante la notte si erano lievemente scostate lasciando scoperte le spalle e parte del torace. Solo una mano si posava sul suo petto che si alzava e abbassava lentamente. L’altra mano era abbandonata lungo il fianco e si perdeva sotto le lenzuola.

Sirius si mosse, lievemente infastidito, per le insistenti carezze di quei raggi, che s’intrufolavano con maggiore insistenza tra le pieghe della tenda. Hermione ridacchiò, si avvicinò a lui per rimboccargli le coperte e per chiudere la tenda.

Avevano fatto tardi anche la sera prima, lui, James e sicuramente anche Remus. Era plenilunio, e chi sa dove erano finiti. Lo aveva sentito ritornare quasi all’alba. Ricordava di averlo intravisto spogliarsi e darle un lieve bacio prima di riaddormentarsi.

Scese in cucina a prepararsi la colazione e dare un’occhiata al materiale di studio che le aveva portato Draco la sera prima. Era parecchio indietro con lo studio, e cosa ancora più grave, aveva perso l’inizio delle lezioni dei nuovi corsi.

Per lei era imperdonabile, per Sirius era finalmente umana. Ovviamente lui e James non avevano perso tempo a farle il verso, e in quei giorni la parola d’ordine, che faceva scattare le battutine, era proprio “imperdonabile”.

Toc, toc. Qualcuno bussava alla porta.

«Buongiorno Hermione» disse Lily entrando nella cucina. «Tutto bene?» chiese poi un po’ preoccupata.

Erano alcuni giorni che la mattina sentiva una strana sensazione di nausea, che i profumi molto forti ed intensi amplificavano. Per questo motivo al posto del caffè aveva preso a bere alcune tisane.

«Va un po’ meglio, forse avevi ragione era lo stress accumulato in questi mesi» rispose lei con un sorriso. «O forse è merito della tua tisana» aggiunse pensierosa.

«Resto della mia idea, dovresti comunque andare al San Mungo» disse un po’ più seria e lievemente sollevata che i sintomi si fossero attutiti. «Mi è appena arrivata la relazione dal ministero sui risultati delle analisi delle pozioni» disse porgendole le pergamene.

«Niente di mortale» disse lei con un sorriso.

«Hai ragione, forse mi preoccupo troppo» disse lei ricambiando il sorriso, rilassandosi un poco. «Dorme?»

«Hanno fatto tardi ieri notte…» disse lei per risposta.

«Anche James è ancora nel mondo dei sogni. Quando sono uscita, mormorava qualcosa sul Quidditch» disse lei con un ghigno.

«Non cambieranno mai?» chiese Hermione mentre continuava a dare un’occhiata alle pozioni che stavano preparando in quel laboratorio, alcune erano raccapriccianti.

«No, per fortuna» ammise lei.

La loro conversazione fu interrotta dall’arrivo di un gufo, che sembrava quello di Tonks, e che portava due lettere. Una per Hermione e Sirius, l’altra invece era per Lily e James.

Piuttosto sorprese aprirono subito i sigilli. Remus comunicava loro che Dora aspettava un bambino e che ora erano al San Mungo per i controlli, come aveva suggerito Madama Cips, dopo un lieve malore.

Entrambe si guardarono felici e scarabocchiando un breve messaggio, si prepararono per raggiungerli all’ospedale magico.

Diverse ore dopo due urla tremende scossero la tranquillità di quell’angolo incantato della campagna inglese. Due uomini si erano appena svegliati e nelle rispettive cucine avevano trovato un messaggio identico, che diceva “San Mungo, reparto maternità”.

Erano entrambi in pigiama, o meglio con solo i pantaloni del pigiama e piedi nudi, e si guardavano sconvolti a metà strada tra le loro case.

«Anche tu!» esclamarono assieme stupiti.

«Sì anch’io, che vorrà dire?» si chiesero a vicenda.

«Ramoso, l’esperto sei tu… cosa vuol dire?» chiese Sirius preoccupato.

«Temo che per saperlo dovremo andare al San Mungo» rispose James leggendo quella riga striminzita d’informazioni.

«Ma non vorrà dire che…» cominciò senza sapere bene cosa dire.

«Anche se fosse?» chiese con un sorriso.

Più ci pensava, più l’idea di un piccolo Potter o una piccola principessa con i capelli della mamma lo rendeva euforico.

«Ma, ma… così all’improvviso» chiese ancora sconvolto Sirius.

«Beh Felpato… non vuoi che ti spieghi come si fanno i bambini, vero?» chiese James divertito. «Voglio dire, non è una cosa così improvvisa…» aggiunse non riuscendo a trattenere una risata.

«Ah al diavolo, meglio andare al San Mungo» disse Sirius riprendendo coscienza di sé.

«Prima di andare dovremmo vestirci, Felpato» aggiunse James piegato in due dalle risate.

«Hai ragione» disse lasciandosi andare a una risata liberatoria.

Dopo qualche incertezza, mille pensieri e domande raggiunsero il San Mungo.

«Remus?» chiesero in coro i due quando videro l’amico.

«Lo avete già saputo, eh?» chiese Remus un po’ stupito, ma le loro facce non mentivano.

«Se parli di questo messaggio criptico…» disse Sirius un po’ seccato porgendogli la pergamena.

«Oh capisco… voi non sapete ancora tutto» disse Remus in un sussurro. Doveva solo pensarlo, quando si sentì addosso i loro sguardi preoccupati, capì di averlo detto a voce alta.

Perché era accaduto qualcosa d’incredibile in quelle ore.

Lily e Hermione erano appena arrivate al San Mungo, o per via della smaterializzazione, o per quello che aveva appena letto, Hermione ebbe un attacco di vomito molto forte.

I medimaghi, aiutati da Lily, avevano soccorso la ragazza indebolita da quel protrarsi dello stato di malessere. Le misurarono la pressione, la temperatura corporea, le chiesero che cosa avesse mangiato ultimamente e poi la domanda fatale. Oramai il medimago sentiva di poter escludere molte malattie, restava solo una cosa da accertare.

«L’ultimo ciclo risale a?» chiese scatenando il panico nella testa di Hermione.

«Che vuol dire?» chiese incerta, voltandosi per cercare il sostegno di Lily.

«Signorina Granger, quanti sono i giorni di ritardo?» chiese preparando la pozione per accertare lo stato.

«Io non saprei… è stato un periodo molto difficile…» rispose preoccupata mentre osservava il dottore darsi da fare con fialette varie. «Ma in ogni caso è impossibile, voglio dire uso un contraccettivo» disse cercando di azionare il suo cervello.

«Beh, forse è solo stress come dice lei» rispose quello con fare rassicurante. «In ogni caso questo test ci darà subito una risposta» disse prelevando una goccia di sangue e osservando la reazione con la pozione.

«Che cosa dovrebbe accadere?» chiese Hermione.

«Se diventa blu, lei è incinta» rispose quello. «Ma visto che si tratta di un test preliminare, sarà necessario fare altri accertamenti. Potrebbe trattarsi anche di un falso positivo in casi dubbi come il suo» cercò di tranquillizzarla notando che il colore da viola mutava sempre di più verso il blu. «Ovviamente prima di essere certi al 100% in ogni caso, sarà necessario del tempo».

«Dunque?» chiese Hermione mentre stringeva la mano di Lily.

«Per ora il risultato è positivo, non che dai suoi sintomi mi aspettassi un responso diverso» disse il guaritore pensieroso.

«Ma io prendo le precauzioni…» disse Hermione con voce flebile.

«In questo caso faremo altri test più approfonditi. Devo sapere cosa prende, e cosa è successo in queste settimane tanto da alterare le funzioni del suo corpo» spiegò lui tranquillo.

«Certo» disse Hermione impegnandosi per restare calma. «Uso delle pillole babbane, la mia madrina è una ginecologa. E in queste ultime settimane… è accaduto un po’ di tutto» concluse.

«Oddio» borbottò Lily preoccupata. «Questi componenti delle pozioni che ci sono esplose contro» disse poi porgendo la lista al medimago.

«Questo spiegherebbe il mancato funzionamento, lo hai ingerito?» chiese a Hermione.

«Impossibile il contrario» disse Lily sudando freddo.

«Signora sta bene?» chiese l’uomo preoccupato.

«Lily, Hermione?» chiese Remus preoccupato entrando nella stanza. «Dora mi ha detto che non stavi bene, ma Lily tu cos’hai?»

«Oddio, è una specie di sogno?» chiese Hermione sotto shock per la portata della rivelazione.

«Non vi muovete da qua, porto i kit per fare i test necessari» disse il guaritore uscendo dalla stanza.

«Ehi state male tutte e due ora?» chiese Tonks allegra.

«E questo è niente» disse Lily tra un risolino isterico e l’altro di Hermione. «James e Sirius… a quest’ora avranno letto il messaggio e ci staranno cercando» aggiunse preoccupata.

«Io vado da loro» disse Remus dirigendosi verso l’ingresso del reparto.

Camminavano tutti in religioso silenzio. Remus li guidava attraverso i corridoi.

«Non ci hai ancora detto come mai sei qui» disse James.

«Oh certo, Dora ed io aspettiamo una bambina» disse con un sorriso.

«Congratulazioni» dissero i due in coro.

«E cosa secondo te non sappiamo? Cioè si tratta solo di Tonks» disse Sirius con una risata nervosa.

Remus si fermò, fiutando il pericolo.

«Felpato, qualunque cosa accada, conta fino a dieci prima di parlare» disse Remus serio e preoccupato.

«Non dire queste cose, mi spaventi. Dov’è Hermione e perché tutta questa esitazione?» chiese spazientito.

«Per di qua» disse indicando un corridoio laterale.

Hermione e Lily erano distese su dei lettini, le facce bianche e sguardi persi nel vuoto. Attorno a loro alcuni medimaghi si davano da fare con boccette e pozioni. Tonks era tra loro due e teneva le loro mani.

Nel giro di pochi attimi sia James che Sirius erano al loro fianco.

«Perché siete tutte e due a letto?» chiese Sirius un po’ bruscamente. «Pensavo stessi male solo tu» aggiunse cercando di addolcire il tono.

La mano di Hermione era gelida e tremava, non riusciva a rispondere.

«Lily, tesoro dì qualcosa» disse James carezzando la mano della moglie.

«Se avete ancora un attimo di pazienza, riusciremmo a capire cosa accade» disse uno dei medimaghi.

«Niente di grave?» chiese Sirius allarmato. Il fatto che fossero nel reparto maternità non implicava che anche loro due… Hermione, poi, stava male da una settimana buona. Le loro espressioni tese e preoccupate e il sorrisino ironico di Tonks non aiutavano a rasserenare gli animi.

«Direi nulla che non si possa risolvere in nove mesi» disse il guaritore responsabile del reparto. «Congratulazioni, spero» aggiunse incerto osservando le espressioni dei diretti interessati.

«Tutto qua?» chiese James emozionato.

«Ha ragione, signori Potter i vostri risultati. Sarà una bimba» disse porgendo le pergamene con i risultati. «Signorina Granger» disse richiamando l’attenzione di Hermione. «Queste sono sue, congratulazioni un maschietto» disse con un sorriso.

«Ci vediamo tra un paio di settimane per stabilire le visite future e tenere sotto controllo l’andamento della gravidanza» aggiunse l’altro medimago congratulandosi con i futuri genitori.

«Possiamo andare?» chiese Hermione sottovoce, evitando lo sguardo sbarrato di Sirius.

«Certamente» rispose quello.

I quattro seguiti attentamente da Remus e Tonks uscirono dal San Mungo. Lily e James dopo lo smarrimento iniziale si sorridevano felici, facendosi coraggio a vicenda.

Un figlio dopo vent’anni voleva dire un grosso impegno, ma erano assieme e avevano passato di peggio. La loro unica incognita era Harry.

Hermione camminava appoggiata al braccio di Sirius, ma tra tutti erano i più distanti. Da quando si era alzata dal lettino, Sirius l’aveva stretta a sé, ma era altrove con la testa.

«Noi torniamo a Hogwarts» disse Remus interrompendo il silenzio.

«Noi andiamo a casa, chi sa se Harry ha finito all’accademia» disse James prendendo per mano Lily. «Voi?» chiese incerto a Sirius.

«Ci vediamo più tardi» disse Sirius con voce roca.

Prese Hermione per mano e si smaterializzarono in una spiaggia deserta. Era una bella giornata primaverile, la prima vera bella giornata. La prima cosa che lei fece appena i piedi si posarono sulla sabbia fu di scoppiare a piangere.

Sirius le fu subito vicino, aveva promesso che non l’avrebbe mai più lasciata sola.

«Mi odi vero?» disse lei piangendo. «Ti giuro non è colpa mia…» disse lei sconvolta.

Sirius ridacchiò, la sua coraggiosa Grifondoro era in lacrime e si stava scusando per una cosa di cui non aveva colpa.

«Ti va di spiegarmi cosa è successo questa mattina?» chiese facendola sedere tra le sue gambe e abbracciandola.

«Ok» disse lei asciugandosi le maniche con i polsini della giacca.

In breve gli spiegò del malore, dei test e delle pozioni con cui erano state colpite che avevano interferito con gli anticoncezionali. Di come Lily si era resa conta di cosa volesse dire per tutte e due.

«Se mi vuoi lasciare… se non ne vuoi più saperne di me, beh ti capisco» disse lei con lo sguardo triste.

«Dici?» chiese lui con tono di voce pensoso. «Sai anche come potrei poi vivere senza di te?» chiese baciandola.

«Tutto qua?» chiese lei incerta.

«Beh onestamente non mi sarei aspettato che accadesse così presto» rispose lui con sincerità. «Tu hai progetti importanti, lo studio e il lavoro al ministero, ma non ti devi preoccupare. Io ci sarò sempre, e non dovrai rinunciare ai tuoi progetti» disse lui con un sussurro gentile.

«Mio padre» disse sovrappensiero. «Gli verrà un colpo» disse Hermione preoccupata.

«Io direi che mi ucciderà» rispose lui con un ghigno. «Credo me lo abbia promesso, sai?» disse con tono lievemente divertito.

«Ho paura» sussurrò lei per risposta.

«Ci pensi alla faccia della McGranitt quando scoprirà che sono in arrivo gli eredi dei malandrini?» chiese Sirius continuando a pensare al loro futuro. «Due femmine e un maschietto, il nostro maschietto» disse con orgoglio.

Anche Hermione a quel punto ridacchiò, riuscendo a rilassarsi per la prima volta dopo le notizie ricevute al San Mungo.

Dopo diverse ore passate per lo più in silenzio ad ascoltare il rumore del mare fecero ritorno a casa. Ad attenderli c’erano un po’ tutti.

I primi a farsi avanti furono Harry e Ron che corsero verso l’amica e la abbracciarono forte. Qualunque cosa gli riservava il futuro, loro tre sarebbero stati sempre assieme.

James abbracciò l’amico, felice.

«Ramoso, vuoi essere il suo padrino?» chiese Sirius con voce emozionata.

Ne aveva parlato con Hermione ed entrambi avevano fatto subito il suo nome.

«Con gran piacere» disse James felice. «Ho chiesto a Remus di essere il padrino di Evelyn Lily Potter» disse con orgoglio.

«Dovremmo festeggiare» propose Harry.

«Mi ci vuole proprio qualcosa di forte» disse Sirius. «Remus?» dimenticando completamente che era tornato ad Hogwarts.

«Lui aveva lezione, Dora invece è dalla madre» spiegò Lily.

«Di già? Pensavo avesse una settimana di ferie» disse Sirius perplesso.

«A quanto pare stava bene e non aveva bisogno di altri giorni di vacanza» rispose Lily con un sorriso. «Sarà merito della bella notizia, no?»

«Beh potremo raggiungerlo a scuola, così diamo la bella notizia anche alla preside» propose Sirius con uno sguardo malandrino al suo amico.

«Io credevo che stessi scherzando» disse Hermione ridacchiando.

«Penso che Felpato abbia ragione. Prima lo sa, meglio è!» disse James approvando la proposta.

«James!» esclamò Lily indignata per quell’atteggiamento infantile, ma dopotutto non lo avrebbe cambiato per nulla al mondo.

«Al massimo possiamo aspettare la fine delle lezioni» rincarò Sirius.

«Direi che ora possiamo andare a mangiare qualcosa» disse Hermione scambiandosi un’occhiata con Lily.

«Hai ragione, ho una fame…» rispose lei complice.

I due futuri papà corsero loro incontro, pronti a soddisfare tutte le voglie delle donne della loro vita. Harry e Ron ridacchiarono divertiti prima di seguirli nella cucina di casa Potter.

Da lì avvisarono Remus dell’imminente visita dei due malandrini e si prepararono per i festeggiamenti. Hermione e Lily avevano volentieri saltato il turno e con la scusa della stanchezza rimasero a casa.

I quattro partirono per Hogsmeade, dove ad attenderli c’era Remus. Presero qualcosa da bere a “I Tre Manici di Scopa” e poi decisero di entrare nella Stamberga Strillante per parlare dei futuri cambiamenti.

«Ad Aidan Regulus Black, Sophie Lupin ed Evelyn Lily Potter» disse Harry sollevando il bicchiere. «Degni eredi dei malandrini» concluse tra le ovazioni.

Una nuova vita si stava delineando per tutti loro. Pace e gioia li attendevano come degni premi per i loro sforzi. Dopotutto avevano combattuto per dare ai loro figli un mondo migliore, quello che loro non avevano mai conosciuto.

Fine.

✎ Info & Co.

Questa volta ho davvero concluso.

Ho scritto subito questo capitolo in una mezza giornata. Non sapevo bene come concludere e cosa scrivere, poi l’altro giorno ho scritto queste righe. E cosa mai avvenuta ho concluso subito il capitolo… è uscito così!

Non so quanto possa piacere questo finale, ma non riesco a pensare ad altro e mi piace! O meglio mi soddisfa… anche perché volendo potrei scrivere un seguito ., anche se ho pensato per ora di pubblicare one-shot legate a questa storia su i missing moments di Hermione e Sirius… una fan fiction della fan fiction! Una follia insomma.

Come sempre, per chi volesse mi potete trovare anche su Facebook a questa pagina: Jalilah Efp.

Aspetto numerosi commenti!
Jalilah♔ .

©Tutti i personaggi sono stati creati da J.K. Rowling.

Storia modificata nel 2014. Tutti i capitoli sono oggetto di sostanziose modifiche, tagli e correzioni.

   
 
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