Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: MusicDanceRomance    20/03/2011    13 recensioni
Hogwarts e l'intero mondo di Harry Potter sono nel mirino di una comicità spietata.
Troverete un Albus Silente che traumatizza con magie assurde il piccolo Tom Riddle e Dudley Dursley, tiferete per Neville Paciock innamorato perdutamente di una certa Serpeverde e scoprirete un Lord Voldemort ansioso di lottare contro... i suoi stessi Mangiamorte!
La storia ha partecipato al contest "Perle Nascoste" di Violet Acquarius e ha vinto il Premio Sorriso.
Prima classificata al flash contest "Make me smile" indetto da dea_93 sul forum di Efp e vincitrice del Premio Miglior Risata.
Prima classificata al "Flash contest: fammi sorridere in 42 ore" indetto da demebi sul forum di Efp.
Prima classificata al "Flash contest del week end" di Bethpotter.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                             SUPERTRASFORMAZIONE PSICOLOGICA
 
Ronald Bilius Weasley era schiavo di una magia oscura.
Hermione, dopo averlo sorvegliato per intere settimane, era giunta a tale crudele conclusione.
Lei conosceva Ron da anni, si reputava sua amica ed immaginava, inutile negarlo, di ritrovarselo obbligatoriamente all’altare nel giorno più importante della sua vita; immaginava un’esistenza piacevole e dei figli dai capelli rossi da coccolare; immaginava addirittura di cruciare (anche se nella realtà non lo avrebbe mai fatto) le eventuali rivali che si sarebbero frapposte fra lei ed il suo insostituibile “Mister Miseriaccia”. Immaginava il mondo accanto ad un impacciato ed intrattabile Weasley.
Ne era innamorata, e le donne innamorate preavvertono sempre cambiamenti di ogni tipo nei confronti dell’oggetto dei loro più irriguardosi desideri.
Per questo non le pareva possibile che Ron non temesse più le lezioni di Piton e le sfrecciatine di Malfoy: Ron non era più Ron se derideva Draco con burle esilaranti e rispondeva a tono e zittiva il professore più temuto di Hogwarts.
Così lo aveva pedinato, ed aveva scoperto che ogni mercoledì e venerdì, ovvero quando l’orario di scuola prevedeva due ore di Piton, il suo adorato Weasley, dopo colazione, si assentava per qualche istante e si rifugiava nel bagno dei ragazzi che era accuratamente disertato al mattino presto.
Ricorreva a qualche magia oscura, ne era certa! Ma doveva scoprire quale, altrimenti non avrebbe saputo come comportarsi. E chiese perciò aiuto ad Harry.
Insieme, i due amici stabilirono di nascondersi sotto il mantello dell’invisibilità e di attendere Ron nel bagno per scoprire quale pozione trangugiasse o quale incantesimo realizzasse su di sé per rendersi tanto... incredibilmente ardito e sfacciato.
Come non riportare alla memoria un indimenticabile giorno di metà ottobre in cui, poco prima della lezione con Piton, Draco Malfoy aveva intercettato Ron nei corridoi e gli aveva sputato addosso alcune ingiurie oltraggiose?
Ron se la sarebbe dovuta prendere scagliandogli contro una magia, oppure si sarebbe dovuto dileguare in silenzio, gonfio di rabbia, oppure ancora si sarebbe dovuto nascondere dietro le spalle di Harry che lo avrebbe degnamente difeso.
Invece, Ron aveva risposto a Malfoy. Come nessuno avrebbe mai potuto auspicarsi.
-Anche se tutti qui si sudano i voti tranne te, un motivo sotto sotto c’è, caro Malfoy. Sei un disgustoso leccapiedi che si reputa anche nobile, ma che senza fare il cagnolino con i più potenti non sarebbe nessuno!-
-Oh, Weasley non ha perduto la parola, stavolta!- aveva ghignato quindi Draco, di cui l’intera Hogwarts avrebbe avuto pietà qualche minuto dopo.
-Tutti saremo eroi un giorno, tranne te!- aveva aggiunto fieramente Ron -Tutti siamo simpatici e spiritosi, tranne te! Tutti abbiamo genitori onesti, tranne te! Tutti duelliamo correttamente, tranne te! Tutti sposeremo le donne che amiamo, tranne te!-
Allora Malfoy aveva estratto la propria bacchetta dalla tasca, puntandola contro Ron. Ma la filastrocca stava proseguendo:
-Tutti abbiamo capelli decorosi, tranne te, Signorino Dalle Penne Quasi Bianche!-
-Cosa?- aveva esclamato Draco, punto nel suo orgoglio.
La sua bacchetta di biancospino, incapace di lanciare i giusti incantesimi, gli tremava nelle mani, e Ron insisteva ancora nel cantilenargli beffardamente:
-Tranne te, Malfoy! Tranne te, tranne te, tranne te!-
Tiger e Goyle si erano visti costretti a trascinare via un Draco ormai malamente sbizzarrito nelle peggiori maledizioni verbali nei confronti della famiglia Weasley.
I leggendari capelli biondi platinati dei Malfoy non si dovevano toccare!
Eh sì, quanto avevano riso, in quell’occasione!
La lezione con Piton fu poi altrettanto indimenticabile, ricordò Hermione.
Il professore stava rimbeccando, come sempre, Harry su un concetto che non aveva compreso, ed aveva pronunciato tali parole:
-Potter, se non è carne è pesce, tutti lo hanno capito, tranne te!-
Ron aveva riso e aveva guardato inevitabilmente i pochi capelli semiargentati che rimanevano in testa a Draco. Quest’ultimo, sentendosi osservato dall’intero stuolo dei Grifondoro presenti in aula, era scattato allora dal suo posto rivolgendo una tiepida supplica al suo professore prediletto:
-Weasley mi sta tormentando, lo faccia smettere!-
Piton aveva sfidato a lungo lo sguardo angelico di Ron prima di rivolgersi a Draco con le seguenti, lamentose parole:
-Ma cos’è questa paranoia, Draco? Weasley non ha fatto assolutamente nulla. Abbi un po’ di fibra tu, piuttosto!-
Ron che appellava Malfoy “ Signorino Dalle Penne Quasi Bianche”? Piton che preferiva evitare di parlargli? Cosa era accaduto a Ron durante l’estate? Quale libro di incantesimi oscuri aveva sfogliato per trasformarsi così?
Ma Hermione ed Harry lo avrebbero scoperto.
Finalmente era giunto il momento della verità.
Coperti dal mantello che li nascondeva alla vista del mondo, lo attendevano nel bagno dei ragazzi.
 
Improvvisamente, la porta scricchiolò e fu spalancata da un Ron frettoloso e guardingo. Nessuno lo aveva seguito. Bene. Era il momento.
Harry ed Hermione fremevano dalla curiosità, ma si tenevano pronti per contrastare la magia oscura che il loro amico avrebbe sicuramente evocato al fine di rendersi tanto eroico ed insolente.
Ron trasse un lungo sospiro, cominciò a girare su se stesso ed infine urlò a squarciagola:
-RONALD SUPERDIGIEVOLVEEEE…-
Spiccò un salto e si mise a tirare pugni contro l’aria, fingendo probabilmente di far scaturire dalle mani lingue di fuoco e missili sterminanti. Ed infine pronunciò, con voce tetra e soffocata:
-METALWARGREYRON...-
Silenzio per qualche secondo.
-Sono pronto ad affrontare il mondo!- si disse tra sé e sé, un attimo prima di sparire dietro la porta che lo avrebbe condotto fuori dal bagno.
Rimasti soli, Harry ed Hermione si tolsero il mantello e respirarono nuovamente aria pura.
Hermione incarnava il sublime ritratto della disperazione:
-Magia oscura potentissima, secondo me... ma... Harry… capisci... io non conosco questa magia. Io sono una capra ignorante, allora... non so praticamente niente!-
Harry non sapeva se ridere o godere dei lamenti di Hermione ancora per qualche secondo. Ma si decise a dire troppo presto:
-Scommetto che il padre di Ron ha portato alla Tana, qualche mese fa, un televisore.-
-Sì- ammise Hermione - Lo voleva studiare per conto del Ministero.-
-E scommetto che Ron non si è perso una puntata dei Digimon, quest’estate!-sospirò Harry, ricordando i bei tempi che furono.
-I... che?- chiese Hermione, stravolta ancora per la sua inaspettata ignoranza.
-Ron non usa nessuna magia, Hermione, stai tranquilla. - la rassicurò Harry.
-Vuoi dire che io non sono una capra ignorante?- il visino di Hermione si illuminò di colpo -Non è magia, Harry?-
-No- garantì lui -Un eccesso di cartoni animati babbani, piuttosto. Ron si fa una semplice trasformazione psicologica per sentirsi invincibile, tutto qui.-
-Che sollievo!- sospirò Hermione, finalmente serena.- Credevo che si fosse cacciato nei guai come al solito. Bene, se si tratta solo di un innocuo giochetto psicologico... - balzò improvvisamente - Ehi, un momento, Harry! E tu come hai fatto a capire subito che Ron è stato influenzato da un cartone animato babbano?-
Harry fissò volutamente il soffitto, prima di costringersi ad ammettere:
-Ehm... anch’io, quest’estate, non mi sono perso una puntata dei Digimon...-
 
 
 
Non so se a voi farà schifo o meno, ma io mi sono divertita più con questo capitolo che col primo!
Il ripetitivo “tranne te” e la frase pronunciata da Piton “ma cos’è questa paranoia?” non sono frutto completo della mia fantasia, bensì richiami ad una canzone di Fabri Fibra, che sono costretta, per mia somma disperazione, a sorbirmi tutti i giorni e a quasi tutte le ore. Non sono assolutamente fan di Fibra, ma secondo me col genere demenziale qualche suo richiamo ci sta bene.
Se non conoscete né i Digimon né la canzone di Fibra... non so proprio se il capitolo vi sia potuto piacere.
Bè, fatemi sapere ugualmente. E non abbandonate la mia raccolta! Nel prossimo capitolo sveleremo l’insospettabile motivo per cui Tom Riddle ha deciso di diventare un mago oscuro!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  

   
 
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: MusicDanceRomance