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Autore: MarchesaVanzetta    21/03/2011    1 recensioni
I personaggi principali di Harry Potter in un salone lussuoso. Una festa organizzata da una ragazza fuori di testa. Collanine cinesi al collo di tutti gli invitati. Ah, e tanta, tanta follia. Cosa volete di più dalla vita (chi risponde "Un Lucano" lo uccido u.u)?
Ah, udite udite, la storia è dedicata a pikkola prongs, spero che la nostra amicizia Efpiana duri a lungo! (Ma di scommesse non ne facciamo più! >.< )
Genere: Demenziale, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash, Het, Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AUOOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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 Hum, ecco… bhe, secondo capitolo del giorno, teoricamente quello del 15… va bhe, comunque è dedicato a Padme Malfoy, che ha proposto Peter Minus.
Verrà accoppiato a un altro sfigato… il tutto è un misto tra il grottesco e il deprimente.
Lettori avvisati mezzi salvati!
Buona lettura
Pace&Amore
Hermione
 
 
 
Un ragazzo tarchiato dai capelli neri sedeva in un angolo, affranto.
Il suo migliore amico, Draco Malfoy, lo aveva mollato lì senza dirgli cosa fare per il resto della serata e il suo compagno Gregory non si vedeva da nessuna parte. Certo, tutti stavano facendo conquiste, ma lui? come poteva ispirare un sentimento diverso dal disgusto ad un altro essere vivente? Mentre questi pensieri gli si paravano faticosamente davanti, non si accorse di un altro ragazzo nelle sue stesse condizioni, dai capelli marrone topo: Peter Minus.
Anche lui era stato abbandonato dal resto dei Malandrini e rimasto senza nessuno da emulare e servire come un cagnolino (no, neanche quello, visto che Sirius aveva preso quel posto!), non sapeva che fare e si era rintanato in un angolino, cercando di confondersi con la tappezzeria.
“Ouch, scusa!” esclamò il più grande, dopo aver urtato Vincent, troppo preso dai suoi pensieri per guardare dove metteva i piedi.
“Umm?” cercò di connettere il cervello di Tiger “Ah sì, non ti preoccupare” rispose infine, richiudendosi di nuovo nei suoi pensieri.
Stettero per buona parte della serata così, in silenzio l’uno accanto all’altro, seguendo le (dis)avventure dei loro amici.
Peter vide il bel Lucius giocare con Sirius, e desiderò come mai essere quell’altezzoso Purosangue, vide la fuga di James e gioì nel profondo del cuore che Jamie (solo nei suoi pensieri lo chiamava così: Sirius aveva infatti l’esclusiva su quel soprannome) avesse abbandonato l’amico di sempre per appartarsi con un ragazzo più giovane di lui, osservò Remus alle prese con il gemello Weasley, rammaricandosi della mancata disfatta.
Era invidioso marcio e ne era consapevole. I suoi amici avevano sempre avuto tutto, mentre lui era solo la ruota di scorta, di quelle che si dimenticano e si ritrovano dopo anni, perché la macchina funziona sempre benissimo e non ha bisogno di pezzi di ricambio.
Addirittura Remus aveva successo in campo amoroso ed era un licantropo secchione povero in canna!
A volte li odiava, li avrebbe voluti morti… tutti quanti. Anche il gentile Remus, che sotto sotto era come tutti gli altri, ipocrita e perso dietro a quel bellimbusto di Sirius.
Però… bhe, poteva combinare qualcosa anche lui, no? Quel ragazzino lì di fianco… come gli assomigliava!
“Ehi, piacere, sono Peter Minus!” si presentò gioviale.
“Piacere, Tiger.” Biascicò il Serpeverde.
“E non hai un nome, Tigrotto?” chiese ancora, imitando le arti seduttive di Sirius e James.
Il ragazzo lo guardò stralunato. Qualcuno ci stava davvero provando con lui? Bha, probabilmente era cieco… meglio assecondarlo.
“Mi chiamo Vincent, signore.” Rispose, con nella voce un timore simile a quello che provava quando parlava con Piton. Brrr, solo a pensarci gli venivano i brividi!
“Oh, niente signore Vincent. Chiamami Peter, ti prego! Allora, hai la fidanzata?” chiese, cercando di tastare il terreno ( e non solo quello, considerando che aveva allungato la mano sulla coscia del moro).
“Fidanzata? Cosa? No, no! A parte che non mi interessano le femmine, ma poi chi mi vorrebbe?” rispose un po’ afflitto. Ah, come lo capiva il Grifondoro!
“Bhe, c’è una soluzione per tutto…” disse enigmatico il Grifondoro “Dunque, in che casa sei?”
“Serpeverde” rispose orgoglioso Vincent.
“Serpeverde eh? Bhe, casa dei furbi e dei manipolatori… dimmi, tu sei così?”
“Cosa? No! Non so perché mi abbaino smistato lì, anche Draco se lo chiede sempre… dice che sarei un tasso! E tu?” si arrischiò a chiedere.
“Grifondoro… coraggiosi e puri di cuore” mormorò Peter
“E lo sei?” chiese impertinente il moro.
“No. A quanto apre siamo due sfigati.” Constatò Minus “Che ne dici di staccarci da amici falsi che ci usano e fare qualcosa di nostra spontanea volontà?” propose il Grifondoro.
“Sarebbe bello…” mormorò sognante il ragazzo, che già si vedeva al posto di Draco, temuto e rispettato da tutti.
“Bene, stanza numero dieci allora?” offrì Peter.
“D’accordo…” accettò il Serpeverde, non capendo cosa c’entrasse una camera con la conquista del potere.
Sì, decisamente un Serpeverde Tasso e un Grifondoro Serpeverde!
  
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