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Autore: Miss K    26/03/2011    8 recensioni
Una giornata cominciata male e finita ancora peggio.
Draco si prende una colpa che non è sua e viene condannato ingiustamente. L'artefice della sua punizione non può far altro che cercare di sdebitarsi nel modo che ritiene più corretto: scrivergli delle lettere.
Due vite parallele sono inevitabilmente destinate ad incrociarsi a mettersi a nudo per la necessità di non essere più sole.
"Non fare la pudibonda.
Tanto devi ammetterlo anche tu: il sesso è magnifico.(Draco)".
"Fare l'amore è magnifico, non fare sesso.
Il sesso è accessorio all'amore "..."
E' l'amore che alimenta il sesso, non il contrario "..." (Hermione)".
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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bla1 La stesura di questo capitolo mi ha dato parecchi problemi anche perchè boh ... volevo scrivere tutto e niente, quindi non sapevo bene come impostarlo.
Comunque sia, dedico il capitolo a
Tinotina che mi ha chiesto di parlare un po' di bambini! =)
Ma saluto anche Spacedust e Barbaraak che commentano sempre a fine capitolo! Grazie ragazze **


»Due parole, cinque lettere.


"22 Febbraio.

Il modo migliore per realizzare un sogno è quello di svegliarsi.*

Draco".

*

"22 Febbraio.

Mi sono svegliata, ma al mio risveglio non ho trovato il bianco unicorno alato, protagonista dei miei sogni.

Oggi abbiamo lezione con Piton, non credo proprio che sarà una buona giornata, ma farò in modo di renderla tale.

Hermione".

*

"Quindi stavo praticamente uscendo dall'aula quando lui mi ha ... cioè mi ha domandato se ...." -cominciò a raccontare la ragazza, con l'eccitazione che le sprizzava da tutti i pori.
"Cosa?! Maddai, e tu?" -domandò l'altra, sporgendosi oltre il tavolo per poter sentire meglio l'amica.
"Non ci crederai. Ho fatto scena muta. Cioè lui è così ... e mi ha colta alla sprovvista!"
L'ora di pranzo, era da sempre un momento di ilarità, svago ma sopratutto per poter stare in compagnia e scambiarsi le ultimissime su ciò che accadeva fra le mura del castello.
E si sapeva: magiche o meno, una delle occupazioni preferite della popolazione femminile di Hogwarts era la nobile arte del Gossip.
"Hai visto oggi com'è bella Daphne Greengrass?" -fece una giovane Serpeverde del primo anno, seguendo con gli occhi sognanti la figura che le passava davanti.
"Sì, è veramente magnifica. Il modo in cui cammina, parla, ride ... è praticamente perfetta" -commentò a sua volta l'amica.
"Senza contare che sta con Draco Malfoy. Che sogno" -"Già, praticamente il sogno di tutte. Hey guarda, sta entrando!" -"Sì sì, è dannatamente sexy. E non è neanche con la divisa da Quiddich: lì sì che è tanta roba! Senza contare le volte in cui a fine allenamenti è madido di sudore ...".
"Ho sentito dire che questa primavera chiederà ufficialmente la mano a Daphne" -si intromise una mora, con tono sprezzante, come per dire che lei era un passo avanti.
"Scusa e tu come lo sai?"
"Mia madre va dalla stessa sarta in cui va la sorella della cognata della cugina della signora Greengrass e ha detto che quest'anno al ballo delle debuttanti, ballo in cui ovviamente Daphne farà ufficialmente il suo debutto in società, verrà scortata da Draco ed è in programma che lui le faccia la proposta la stessa sera, anche perchè tanto ci sarebbero una miriade di paparazzi per via dell'evento".
"Maddai, dici sul serio?"
"Ebbene sì. Gira voce che il nobile casato dei Malfoy sia in rovina  per via della cattiva amministrazione patrimoniale dei beni, e non è escluso che sia ... atti illeciti da parte di Lucius Malfoy, quindi si cerca di correre ai ripari il più presto possibile..."
"Secondo me stai dicendo un mucchio di bagianate. Mio padre è amministratore delegato della Greengott, se i Malfoy fossero in rovina sarei una delle prima a saperlo" -ribattè la bionda, prendendosi la sua rivincita.
"Umph, possibile -concesse la mora- ma non è questo il punto. Daphne è comunque ad un altro livello rispetto alle altre, persino di Pansy, che nessuno oserebbe mai corteggiarla. Gli unici che possono osare tanto sono, a parte il nostro Draco, Blaise Zabini e Theodore Nott. Theo non si azzarderebbe mai a mettere i bastoni fra le ruote e Draco, anche perchè la sua famiglia deve molto ai Malfoy; ma Blaise e Draco sono molto amici, così come con Daphne e Pansy, ovvio. La domanda è: quale dei due principi si farà da parte?"
"Ragazze, vi faccio un'altra cosa. Se uno dei due principi resta senza principessa, questo vuol dire che abbiamo ancora speranza!! Pansy non mi sembra molto interessante nè interessata questo vuol dire che ..."
"Tsk figurati. Tu che non sai neanche spiccicare parola quando Theo ti rivolge parola, figurati se ..."

Non fece in tempo a completare la frase, che la sua attenzione, come del resto tutta quella dei presenti, venne attirata in direzione di Hermione Jane Granger che, neanche a dirlo, riusciva a prestare attenzione ad un libro nonostante fosse circondata dal caos delle voci in sala.
Dall'ampia vetrata centrale, aveva fatto il suo ingresso un maestoso cavallo bianco, dopo aver volteggiato per tutta la sala, si era fermato al cospetto di una mora Grifondoro.
Quando la ragazza si rese conto che in sala era calato il silenzio e che quindi evidentemente, c'era qualcosa che non andava, decise di alzare il naso dai fogli e dare un'occhiata davanti a sè.
Un maestoso, alato cavallo bianco aveva chinato il capo, come per inchinarsi, ma prima che lei potesse accarezzargli la fluente criniera, questo si tramutò in una busta.

"23 Febbraio.

Qualcosa mi dice che quest'anno il migliore in Trasfigurazione sarò io.
Può darsi che tu non possa avere il cavallo bianco, ma puoi asprirare ad avere il principe.

Draco".

*

Hermione Jane Granger era decisamente una di quelle persone che si definivano impegnate.
Scolasticamente, seguiva il doppio dei corsi normalmente frequentati in un semestre, socialmente, si batteva per i diritti degli elfi domestici in qualità del comitato di cui era presidente, il CREPA, oltre a tutto ciò trovava il tempo per cucinare, leggere e dedicarsi ai suoi amici.
Una ragazza perfetta dunque, se non fosse che, pensava Draco, era fin troppo impegnata.
Ormai era passato più di un mese dalla festa di Carnevale e da allora non si erano più rivolti parola se non tramite le missive che si mandavano di tanto in tanto.
"Hey Herm, hai scritto la relazione di rune antiche?" -le chiese Ron con tono ...
"Ebbene sì!" -rispose la ragazza, rovistando dentro la borsa -"Ma questa è l'ultima volta!" -aggiunse, ben sapendo che quella non era mai l'ultima volta.
"Allora? Sputo il rospo! Chi è il misterioso ammiratore?" -le chiese, ammiccandole un sorrisetto complice.
"Non so a cosa tu ti stia riferendo" -fece sorniona, gingillandosi con la cinghia della borsa in pele.
"Un conto erano le lettere, ma il cavallo di stamattina è stato alquanto ... vistoso. Eddai chi è? Prometto di non dirlo ad anima viva. Ecco, forse lo direi solo ad Harry, e forse solo a ..." -
"Nessuno Ronald" -lo apostrofò lei, come per dire che il discorso era chiuso o si sarebbe ripresa i suoi appunti.
"Io e Harry pensavamo di fare una visita ad Hagrid questo pomeriggio, ti va di unirti?" -"No, devo stendere il resoconto annuale del CREPA" -"Allora puoi raggiungerci" -"Devo terminare una relazione per aritmanzia avanzata" -"E che ne dici se domani andassimo ..." -"Domani ho una rinione con il corpo docente e gli altro Caposcuola"
"E hai anche in programma di vedere i tuoi amici, ogni tanto?" -chiese Harry, entrando nell'ampia sala comune, madido di sudore in seguito ad un pesante allenamento di Quiddich.
"Prometto di farmi perdonare!" -disse la mora, schioccando un bacio sulla guanca ad entrambi prima di sparire oltre il dipinto della donna grassa.
Hermione Jane Granger, era decisamente una ragazza impegnata.

*

"28 Febbraio.

Sei veramente una persona da ammirare.

Frequenti più corsi del dovuto, corri sempre da una parte all'altra, ti prodighi per gli altri, hai sempre qualcosa da leggere nei momenti morti.
Come ci riesci?
Non senti mai il bisogno di staccare, concederti una pausa?
Comunque sia, fai più attenzione quando scendi le scale.
Oggi per poco non cadevi addosso ad un povero disgraziato per via dei mattoni che adori portarti in giro.
La bacchetta ce l'hai per un motivo: usala.

Draco".

*

"1 Marzo.

Le ore sono fatte per l'uomo, non l'uomo per le ore.*
Impiegare il tempo per studiare non mi pesa affatto anzi.
Ti dirò, studio per piacere.
Quando non ne ho voglia non lo faccio, ma quando me ne viene, anche fossero le 2 di notte, prendo il libro e comincio a leggere.
Per quanto riguarda gli altri, niente mi soddisfa di più che far piacere agli altri.
Nonostante quello che un Purosangue come te potrebbe pensare, mi ritengo una ragazza molto fortuna per quello che ho e per la possibilità che mi è stata concessa.
Sono dell'idea che se tratto il prossimo come vorrei essere trattata, alla fine loro tratteranno allo stesso modo.

Hermione".

*

"2 Marzo.

L'uomo è egoista per natura, non è normale volere la felicità degli altri prima della propria.
Certo, tutto ciò può essere nobile, ma per quanto grande sia il sentimento alla fine ci sarà sempre quell'atomo di marcio.
Secondo me, nel tuo intimo, nel profondo delle tue buone intenzioni, sei una persona egoista, egocentrica e ipocrita.
Ti piace aiutare gli altri così che loro possano sentirsi in debito con te e ti piace eccellere perchè ti piace essere la migliore, essere su un piedistallo.

Draco".

*

"3 Marzo.

Puoi pensare quello che vuoi.
Che io sia egoista o meno poco importa, tutto ciò è solo strumentale al fatto che io voglio portare felicità agli altri, fare del bene nel mio piccolo.
E comunque, secondo me, sotto la tua dura scorza di pessimismo e cinisco, si nasconde un animo nobile.
Dici che non è umano anteporre la felicità altrui alla propria, non lo faresti neppure per i tuoi figli?

Hermione".

*

"4 Marzo.

I figli?! Per l'amore di Merlino, non ho neanche 20'anni!
Non penso ai figli, e non comincerò certo ora.
Domani c'è la partita Serpeverde contro Grifondoro.
Vieni a fare il tifo per me?

Draco."

*

"4 Marzo.

Maddai, non ci credo che non hai mai pensato al futuro, tutti lo fanno.
Questa è l'età in cui si cominciano a fare progetti per il futuro e beh, decidere se avere o meno figli è una decisamente una macroscelta.
Hermione.
Ps: certo che vengo a fare il tifo, ma non per te. Ron giocherà fin dall'inizio e non posso certo mancare!".

*

"4 Marzo.

Non è una questione di pianificare se avere figli o meno, semplicemente non ho voglia di pensarci.
A differenza tua la mia vita è già scritta.
Alla fine dell'anno mi fidanzerò con Daphne, ci sposeremo, avrò un erede, rileverò gli affari di famiglia ... quindi non devo stare tanto a pensare di quello che mi accadrà, è già tutto scritto. Qualcun altro ha pianificato per me.
Così è e così è stato.
Anche se ti confesso, che se mi fosse dato scegliere, preferirei una bambina come primogenita.
Sia per indispettire la mia famiglia, sia perchè l'idea di poter crescere una dolce signorina che sa lanciare fatture ai propri compagnucci, mi diverte.
Ovviamente le insegnerei a giocare a Quiddich e diventerebbe la migliore giocatrice mai esistita!
E poi le ragazze hanno sempre un buon odore, quindi una femmina avrà certamente un odore migliore rispetto a un maschio.
Saprà di un mix particolare di cannella, vaniglia e rose, ne sono certo.
Comunque sia, una cosa è certa, farò in modo che i figli si sentano amati, voglio che sappiano che io per loro ci sarò sempre.
Devo ammettere che da questo punto di vista ti invidio.
Tu sai cosa vuoi e ti è dato realizzarlo.
Io non mi azzardo neanche a chiedermi cosa voglio perchè la constatazione di sapere che non potrei mai cambiare le regole del gioco, mi ucciderebbe.

Draco.

Ps: Il Re in campo?
Quale onore! Se lo batto cosa vinco?".

*

"5 Marzo.


Dalle mie parti, dice che volere è potere.
Tutti possiamo cambiare le carte in tavola, tutti abbiamo il potere di farlo, si tratta solo di compiere una scelta.
Hermione.

Ps: mi spiace, ma avete perso, ma non mi preoccupo, la tua fidanzata saprà senz'altro come lenire la tua bruciante sconfitta".

*

Draco Lucius Malfoy era ufficialmente di pessimo umore.
Non erano bastate le botte date a Tiger e Goyle per calmarlo e neanche mettere a soqquadro l'intera sala di Seperverde.
Dalla sera di carnevale, lui ed Hermione non si erano rivolti parola, ma non passava giorno in cui lei non fosse nei suoi pensieri.
Teneva alzata la bacchetta, pronto a far saltare in aria l'ennesino divano quando Daphne gli si era parata davanti.
Due occhi verdi lo fissavano, fieri davanti ai suoi.
Daphne, come al solito, non gli aveva chiesto niente, nè pretendeva di sapere, semplicemente gli stava davanti, in attesa di una sua mossa.

Lui e Daphne si conoscevano fin dall'infanzia e ognuno conosceva l'altro meglio di se stesso.
Lui l'aveva vista fiorire nel corso degli anni, dalla bambina carina che era stata alla ragazza affascinante che era diventata.
E poi, Daphne era unica.
Era bella, sveglia, affascinante e arguta, ma soprattutto era l'unica che era capace di stargli vicino, perchè era la sola a capire il peso che portava dentro a stare dentro quell'ambiente, il loro ambiente.
Tutto così elegante, raffinato, perfetto ma estramamente marcio sotto la superficie.
Con Daphne aveva combianto le prime marachelle da bambino, aveva trafugato le prime bottiglie di vino dalla cantina del padre ed era a lei che aveva dato il suo primo bacio e infine lei era la prima con cui aveva scoperto le gioie dell'amore.
Draco sapeva che lui e Daphne erano destinati a stare insieme, era scritto ed era la cosa giusta da fare.
Ma allora perchè era come se una parte di lui si rifiutava di sottostare a quelle regole?
"Ho bisogno di una boccata d'aria" -proferì Draco, avviandosi verso l'uscita.

*

Draco camminava a passo svelto lungo i corridoi, non aveva una destinazione precisa, ma sapeva che doveva camminare svelto per non essere costretto a guardare nessuno, cosa in cui del resto era molto esperto.
Camminava, veloce, sempre più veloce e cominciò a correre salendo scale, scale e ancora scale, fino a rimanere senza fiato.
Si guardò attorno, era arrivato di fronte alla biblioteca.
Ormai erano le quattro del pomeriggio, probabilmente non avrebbe trovato nessuno nessuno, eccetto lei.
Come ogni pomeriggio dopo pranzo, Hermione si era rintanata nel suo regno: la biblioteca.
Il tempio del sapere, costituito da tomi su tomi passati mano in mano, di geranzione in generazione, sfogliati con attenzione dagli studenti che nel corso dei loro studi avevano investito ore e fatica su quelle fonti della conoscenza.
Quando alzò lo sguardo, si meravigliò di trovare davanti a sè Draco Lucius Malfoy.
Un roseo colorito lungo le guance per la corsa, il fiato corto,  i biondi crini fuori posto, ma dannatamente affascinante come sempre.
"Ciao" -gli disse, ancora visibilmente sorpresa di trovarselo davanti.
Lui non rispose.
Si dirisse verso di lei, con elegante portamento, quasi fosse un principe.
"Ti dispiace se mi metto qu?" -le chiese, guardandola in volto, con le iridi argentee.
Si accomodò sulla sieda in legno, proprio accanto a lei e appoggiò la testa sul banco.
Passò diverse ore a fissarla, china su quei polverosi tomi scolastici.
Quando si risvegliò, Draco si ritrovò avvolto in una morbida coperta di lana.
Davanti a lui, un bigliettino scritto in bella grafia.

"Stasera ho una lezione di astronomia.
Non ho voluto svegliarti.
Per quello che vale, sappi che: l'art c'est d'être absolument soi-même***

Hermione".

*

"Draco! Aspettami" -lo rincorreva Daphne, dopo essere uscita in gran fretta fuori dalla sala.
Camminarono molto, attraversando tutta la scuola, per giungere in riva al lago.
Draco si sdraiò, sulla soffice erbetta primaverile, mentre Daphne si limitava ad osservarlo in piedi a qualche metro di distanza.
Passò molto tempo, forse ore, prima che lui finalmente si decidesse a dar voce ai suoi pensieri.
"Ti sei mai chiesta cosa pensino di noi gli altri?"
"Ha forse importanza?"
"No" -rispose Draco, chiudendo gli ochi, e poi riprese.
"Mi stavo chiedendo se le cose avrebbero potuto essere diverse se io non fossi nato Malfoy, se avessi potuto frequentare Hogwarts come tutti gli altri studenti e avessi potuto fare progetti per il futuro una volta preso il diploma. Non hai mai desiderato tutt'altro?"
"Sì" -rispose la ragazza, accennando qualche passo, avvicianandosi.
"Ogni singolo giorno. Dal momento in cui mi alzo la mattina e mi corico la sera, ogni volta che mi guardo allo specchio. Ma desiderare di essere un'altra persona non cambia le cose. Sono una Greengrass, e in quanto tale ho dei doveri da rispettare nei confronti della mia famiglia. E' sempre stato così, per i nostri genitori, i nostri nonni, avi, antenati e così sarà per noi".
Daphne gli accarezzò i capelli biondi, la tempia e il viso, con le dita sottili, con gentilezza.
"Lo sai dove trovo la forza per andare avanti ogni giorno? La certezza che un giorno tu mi sposerai, vivremo insieme, e fra le mura domestiche saremo soltanto tu ed io e io potrò essere libera di essere me stessa".
Draco le afferrò la mano, portandosele alle labbra. Era bianca e liscia come la porcellana.
Si tirò su con i gomiti per guardarla meglio in viso.
Daphne Greengrass era bellissima.
"Mi ami?"
Due parole, cinque lettere.
Una domanda semplicissima, ma Daphne rimase in silenzio, incapace di rispondere.
"Ha importanza?" -chiese invece, seccata.

To be continued..

Un bel commentino ino? =)



*"Il modo migliore per realizzare un sogno è quello di svegliarsi." -Paul Valéry
**"Le ore sono fatte per l'uomo, non l'uomo per le ore" - François Rabelais.
"L'art, mes enfants, c'est d'être absolument soi-même"*** - (L'arte, figli miei, è essere assolutamente se stessi). Paul Verlaine.
   
 
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