What’s behind your Aristocratic Mask?
Part 4 of 5
Non so da
quanto mi sta guardando negli occhi, mi sembrano secoli…
Quanto
vorrei baciargli le labbra…. Peccato che sembra
parecchio incazzato.
Nero, per la
precisione.
“Che ci
facevi li?! Cosa hai visto!?”
Io lo guardo
ferita per questo atteggiamento così schizzofrenico
“Lasciami o non ti dirò manco ciao…” lui esegue e io
sospiro “Mi trovavo nei paraggi e sono capitata lì. Non so cosa o visto…. Sembrava…. Magia.”
Ridacchio “Ma la magia non esiste vero? Insomma…. Mi
sono sognata tutto, no?”
Lui rimane
zitto, guardandomi in modo indecifrabile mentre i suoi due amici di raggiungono
e quello di colore mi punta la bacchetta al viso “Theo! Dobbiamo farle un Oblivious!”
Io mi
stringo al petto del moro che sospira, mentre il biondo sbuffa “Nott staccatela di dosso, questa piattola Babbana…. Voglio andare a finire la mia Acquavite prima di
dover rincasare….”
“Vaffanculo, stupido decolorato!” lo offendo a mia volta.
Non ho ancora capito cosa sia una Babbana ma è senza
ombra di dubbio qualcosa di dispregiativo visto il modo in cui loro lo usano.
Quello
inizia a boccheggiare, fuoriso “Ma io di Crucio fino alla morte, stupida!”
“Ma sei nato
così oppure ti hanno ficcato nella candeggina?” inveisco io staccandomi da Theodore e fronteggiandolo, nonostante sia molto più alto
di me. Gli altri due ci guardano divertiti.
“Piccola insolente…. Io ti… ti…”
“Che fai?”
chiedo ironicamente “Piangi? Chiami la maestra? Mah…
tutto fumo e niente arrosto!”
Il ragazzo
di colore inizia a ridere “Oddio un Malfoy che si fa
calpestare da una Babbana!”
“Che cazzo è
una Babbana?!”
Nott si passa
una mano fra i capelli, mentre il sorriso lo abbandona “Ragazzi ora basta….” Mi appoggia una mano sulla spalla “Lei comunque è…. Beh lei è Lei…”
Loro lo
guardano confusi prima di esibirsi in un coretto di ‘ooooh’,
e il biondo sbuffa “Bella scelta, complimenti…”
Prego?
Passo gli
occhi su tutti e tre e poi il moro guarda Theodore
“Che pensi di fare?”
“Non lo so….” Mi prende per un braccio “Tanto per iniziare ti porto
a casa…”
“Io posso
benissimo prendere un autobus!”
“Obliviala ora” dice il biondo con le braccia incrociate
“Non commettere un tale errore.... ci sono tante donne al mondo!”
“Vuoi
spiegarmi che cazzo sta succedendo?” chiedo scocciata a Nott
mentre il biondo continua a rompere.
“Oddio ha
pure classe” dice infatti sarcasticamente.
“Ma sei frocio!?”
Lui spalanca
la bocca estraendo da sotto al mantello un pezzo di legno lungo e sottile,
puntandomelo poi contro “Io ti ammazzo!”
Alza la
bacchetta “Rictusempra!”
Theo mi
porta una mano sul fianco tirandomi indietro mentre a sua volta estrae un piccolo
bastoncino simile a quello del biondino, come se tutti ne avessero uno poi “Protego”
Una patina
invisibile si frappone tra noi due e il rivolo di luce rossa che si è
sprigionato dopo che il biondo ha pronunciato quelle parole, per me, senza
senso tanto quanto quelle di Theodore…
Sembra latino…. Ma non ha senso!
“Ok…. Fermi tutti” guardo Nott
negli occhi scuri e decisa inizio a fargli delle domande precise “Ora tu mi
spiegherai come fate a fare queste magie…. Se è illusionismo…. Non è più divertente…”
Anche perché
lo sanno fare tutti, di questo passo allora potrei impararlo anche io, no?
Theodore sospira “Draco abbassa la bacchetta…”
“Draco?!” rido “Ma che razza di soprannome è?” chiedo incredula.
Il biondo
assottiglia gli occhi guardandomi con odio crescente “Non è un soprannome.
Questo è il nome che mio padre mi ha assegnato da bambino” mi spiega
orgoglioso, sistemandosi il collo della camicia sotto al mantello “Io sono un Malfoy, stupida sciacquetta Babbana….
Portami rispetto!”
“Allora vai
al diavolo, Malfoy” dico irritatissima “Che poi
sciacquetta sarai te!”
“Ok portala
via” dice il ragazzo di colore, seriamente divertito “o qui ci scappa il morto…”
“Andiamo”
dice Theodore prendendomi dolcemente il braccio e
camminando verso la fine del vicolo.
“Ciao bella
biondina” dico rivolta a ‘Draco’, che viene
trattenuto da ‘Blaise’, seguendo poi docilmente Theodore “Ehy un attimo” dico
stranita “La fermata dell’autobus è dall’altra parte…”
Lui sorride
appena, prima di fermarsi davanti al muro e abbracciarmi “Sentirai un po’ di
nausea forse…”
“Un po’ di…. Perché?!” Non ho la mia risposta perché mi sento come se una forza invisibile mi
avesse appena strappata dal suolo e lanciata lontano.
In due
secondi siamo davanti a casa mia e io ho seriamente bisogno di un vaso in cui vomitare…. La testa mi gira vorticosamente, sono costretta
a sorreggermi a Theo per non cadere come un sacco di patate.
“Come stai?”
mi chiede dolcemente, e io devo assolutamente trattenermi a sporcargli la
giacca, così mi limito ad annuire “Immagino che tu ora abbia molte domande…” annuisco ancora “Entriamo? Così ti spiego….”
“O-ok” faccio per prendere le chiavi ma lui mi precede
appoggiando la bacchetta alla maniglia.
“Alhomora” sussurra piano, ed essa si apre, mentre lui mi
guarda con un sorrisetto.
“Ok…. Se prima potevo essere confusa ora ne sono certa…. Tu sai fare le magie” dico lentamente, sentendomi
stupida “e magie vere…. Non….
Finzioni….”
“Saliamo…” Gli faccio strada fino all’appartamento “Un posto
in cui posso applicare un incantesimo che ci permetta di parlare indisturbati,
senza paura di esser sentiti?”
“Beh, c’è
camera mia” dico stranita “O il bagno…”
“Posso
vedere la tua stanza?” domanda pacato ed io gli faccio strada, davvero confusa.
Lo guardo guardarsi attorno curioso, sollevando una cornice, che conservo con
cura sul comodino accanto a me “Sono i tuoi genitori?”
Annuisco
“Sì, la bimba sono io….” Mi zittisco, sedendomi sul
letto “Sono morti che avevo poco più di dieci anni” gli spiego sedendomi sul
letto e prendendo in braccio un peluche a forma di pecora al quale sono molto
affezionata “Ora…. Mi spieghi come
diavolo fai a fare le magie?”
Lui annuisce
prendendo posto accanto a me poi sembra pensarci su un attimo “Posso cominciare
col dirti che questo mondo lo si può dividere in due parti….
Esiste il tuo mondo, quelli che noi chiamiamo ‘Babbani’,
ovvero individui che non hanno poteri magici, e quello della mia gente ovvero
dei maghi e delle streghe…”
Io alzo un sopracciglio
“Non posso non crederti perché ho visto con i miei occhi quello che voi sapete
fare ma…. Come puoi immaginare a me pare un po’ difficile
da credere…. Insomma Theo tu….”
“Lo posso
immaginare” mi dice alzando una mano e accarezzandomi uno zigomo prima di
puntare la bacchetta sul comodino, sul quale c’è un foglio appallottolato “Orchideis”
Ora il
foglio non c’è più, al suo posto c’è una bellissima rosa bianca che lui mi
porge “Ossignore…. È assurdo” dico scuotendo il capo “
Ma perché del tuo mondo non si sa nulla?”
“Una volta i nostri mondi vivevano in stretto contatto ma poi i Babbani iniziarono ad attribure
agli stregoni tutti i cataclismi che ne sconvolgevano il mondo, a partire dalla
peste…. Come tu saprai c’è stata l’Inquisizione nella
quale, tra l’altro, sono state bruciate molte persone che non erano
assolutamente maghi o streghe…. Da allora viviamo
nascosti rispetto a voi…. Le poche persone che sanno
del nostro mondo sono coloro che entrano in contatto diretto con esso come il
capo di stato…. E da qui il mio lavoro. Io sono come
un ponte, un tramite tra il Ministro della Magia e il Primo Ministro Babbano”
“Wow…. Non so cosa pensare, Theodore…”
Lui annuisce
piano “Io invece ora ti devo cancellare la memoria…. In
teoria”
Sgrano
appena gli occhi “Perché non vuoi che dica in giro quello che ho visto?” chiedo
“Se questo ti preoccupa tanto…. Ti giuro che non dirò
nulla!”
“Non posso,
è la legge…. C’è solo una condizione secondo la quale
è consentito rivelare ad un Babbano del nostro mondo…”
“E sarebbe?”
“L’amore” mi
mordo le labbra mentre lui si rigira per la mano la bacchetta “Se ci sposassimo
allora sai autorizzato a rivelarti tutto…. Ma così
non è quindi devo farlo”
Mi
piacerebbe dirti che mi sono presa una sbandata tale per te, Theodore, che accetterei tutto ora, pur di stare al tuo
fianco.
“Capisco”
No, non è vero…. Non capisco.
Mi ha appena
detto che mi cancellerà la memoria perché non ha intenzione di prendersi un
impegno con me e quindi ciao ciao “Quindi domani non
mi ricorderò più di sta sera?” chiedo.
“Non solo…” Lo guardo tentennare “Non ti ricorderai proprio di
me”
“Cosa?! Vuoi
cancellarti dalla mia vita?!”
“Non avrei
dovuto darti confidenza! Se non lo avessi fatto tutto questo casino si sarebbe
evitato!”
Abbasso gli
occhi a terra, decisa a non dargli più risposta “Allora fai quello che devi
fare e poi levati dalle palle”
La sua mano
si piazza decisa sulla mia spalla, spingendomi appena indietro “Pensi sia
facile per me?” mi chiede prima di lasciarmi andare e alzarsi in piedi per
sfilarsi il mantello. Sotto indossa un completo elegante, scuro “Tra l’altro
non mi sento poi così sicuro…” mormora allargandosi
la cravatta.
Io alzo un sopracciglio
“E quindi?”
“Quindi non
lo so ! ma sei impossibile!” sbotta allargando le braccia “Fai qualcosa per
farmi cambiare idea, no?”
Mi alzo di
scatto, buttando il capellino che porto sui capelli chiari sulla poltrona
davanti a letto “Va bene Nott…. Farò qualcosa…. Ti butto
fuori da casa mia!” non so nemmeno cosa spero di ottenere così. Lui non solo è
un uomo decisamente più forte di me, è anche un mago….
Non posso fargli far nulla contro la sua volontà.
Lui mi si
avvicina, afferrandomi per un polso prima di appoggiare le sue labbra sulle
mie, baciandomi piano e lasciandomi del tutto allibita “Non sono molte le
persone che si permettono di trattarmi in questo mondo, sai?” mi dice roco in
un orecchio, scatenando in me una pioggia di brividi.
“E scommetto
che la cosa ti piace un sacco” rincano io, prima di
portare una mano sul suo viso disegnando così la linea della sua mascella “Sai…. Forse ho trovato un modo per schiarirti le idee…”
Mi stringo
di più a lui, approfondendo il bacio mentre le sue mani scendono ad
accarezzarmi la schiena, i fianchi…. Gli sfilo la
giacca elegante prima di passare alla cravatta, che lancio ai piedi del letto,
e alla camicia candida. La sua pelle color alabastro risplende baciata dalla
tenue luce lunare mentre mi occupo di essa, baciandogli il petto, mordendolo appena….
Ma poi mi
ferma, riportando il mio viso vicino a suo “La tua argomentazione è
interessante” mi dice ironico, prima di sospirare “Ma forse non sufficiente….” E poi inizia a parlarmi di Maghi e Babbani, di relazioni difficili, di come io non potrei dire
nulla di lui ai miei parenti e amici….
Di come il
suo sangue sia puro da secoli e secoli e unirsi a me potrebbe sporcarlo.
È questo che
mi fa scattare “Non ho mai sentito niente di più razzista!” sbottò irritata “Non
ci posso credere…. Ti credi migliore di me perché fai
apparire rose e cancelli la memoria alla gente?”
Lui rimane
in silenzio “Onestamente? Sì”
“Allora
vattene subito”
Rimane in
silenzio un istante, mentre io mi sistemo la maglietta che mi ha alzato. Si veste
velocemente e poi svanisce nel nulla, con un Pop, nello stesso modo in cui mi
ha lasciata davanti a casa mia.
Mi siedo
pesante sul letto, con le lacrime agli occhi stringendo le coperte e pensando
che non solo mi ha lasciato la mia memoria intatta, ma anche il sapore amaro
della delusione misto a quello dolce delle sue labbra.
Continua….
Angolo dell’Autrice:
chiedo scusa
per il grandissimo ritardo ma non riuscivo a decidere come terminare questo
capitolo! Spero non sia banale^^
grazie mille
a chi ha commentato il precedente ovvero:
BumJ
__Red
Tefnut.
A presto
(spero!)
Un bacione!