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Autore: MusicDanceRomance    01/04/2011    9 recensioni
Hogwarts e l'intero mondo di Harry Potter sono nel mirino di una comicità spietata.
Troverete un Albus Silente che traumatizza con magie assurde il piccolo Tom Riddle e Dudley Dursley, tiferete per Neville Paciock innamorato perdutamente di una certa Serpeverde e scoprirete un Lord Voldemort ansioso di lottare contro... i suoi stessi Mangiamorte!
La storia ha partecipato al contest "Perle Nascoste" di Violet Acquarius e ha vinto il Premio Sorriso.
Prima classificata al flash contest "Make me smile" indetto da dea_93 sul forum di Efp e vincitrice del Premio Miglior Risata.
Prima classificata al "Flash contest: fammi sorridere in 42 ore" indetto da demebi sul forum di Efp.
Prima classificata al "Flash contest del week end" di Bethpotter.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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                                               Le relazioni pericolose
 
Neville Paciock trottava da un angolo all’altro della Sala Comune dei Grifondoro, scandendo con armoniosa attenzione alcune sinuose, eteree parole:
-...Su i freschi pensieri che l’anima schiude novella, su la favola bella che ieri m’illuse, che oggi t’illude, o Ermione!-         
-Cosa c’entra Hermione con la tua favola bella?- Ron gli si piantò davanti con l’ovvia intenzione di schiantarlo, roso dalla gelosia -Non vorrai mica recitarle questi versacci per fare colpo?- ringhiò, sul punto di sferrargli un pugno.
Neville fu costretto ad arretrare, sbiancando notevolmente in viso:
-No, no, ma che dici... è un poeta! Un poeta italiano! D’Annunzio!-
Ron esaminò per qualche secondo lo sguardo sincero e tremolante dell’amico, poi si decise a concedergli fiducia:
-Bene, per stavolta ti credo. E qual è il nesso tra questo che si annuncia ed Hermione?-
Neville indietreggiò ancora:
-Se proprio vuoi saperlo, lei mi stava consigliando alcune poesie perché devo affinare la mia sensibilità! Dice che così mi renderò più attraente e potrò conquistare una... persona...- snocciolò piano.
-Miseriaccia, Neville!- Ron si rivestì di apparente solidarietà -Sei innamorato? A me puoi dirlo, chi ti piace? La Brown, la Vane, le gemelle, Luna, la Abbott?-
-Non saprai niente!- quello si ritrasse frettolosamente -Ginny ed Hermione lo hanno scoperto per puro caso e mi basta la loro commiserazione!- diede le spalle all’invadente Weasley per raggiungere le sue sostenitrici più combattive.
 
Daphne Greengrass, abbandonata con ricercata sensualità tra le lenzuola del suo letto, strappava ad uno ad uno i petali di un’innocente margheritina e canterellava tra sospiri e patimenti:
-Mi ama... non mi ama... mi desidera... non mi cerca... mi sogna... mi ama... mi ama!- saltellò via -Ehi, Pansy, lui mi ama! Lo dice la margherita!-
-Ma se hai barato!- le fece notare la sua compagna di stanza.
-Oh, non essere troppo puntigliosa, l’importante è che lui mi ami!- esultò quella.
-Almeno capissi di chi sei innamorata!- bofonchiò la povera Parkinson, che invece serbava con cura tutti i suoi tormenti amorosi.
In quel mentre Blaise Zabini, il ragazzo più bello di Hogwarts nonché il più chic nonché il più pettegolo passò di fronte alla porta sbarrata che lo separava dalla camera delle fanciulle e cominciò ad origliare la seria discussione che le due Serpeverdi stavano affrontando. Daphne, con aria trasognata ed infiammata di passione, andava illustrando all’amica:
-E’ stupendo, anzi, è l’uomo perfetto! E’ figlio di una grande strega e di un importantissimo mago!-
“Non sarò mica io?”, si chiese fieramente Blaise, da dietro la porta.
-Lo sogno tutte le notti!- ammise Daphne -Lui è il desiderio proibito di ogni donna! Con quegli occhi di ghiaccio che si ritrova ti fa venir voglia di mangiarlo vivo! Ha lo sguardo più principesco e maestoso del regno magico! E non parliamo del resto, poi! Ha un fisico da sballo: dei pettorali e dei muscoli che ti incatenerebbero in un abbraccio che saprebbe solo soffocarti di piacere!-
“Oh, sì, sono proprio io!”, continuava a sorridere Blaise con notevole compiacenza.
-E poi ha l’aria del più altezzoso tra i principi! Lunghi capelli corvini che tiene sciolti magnificamente, come i maghi d’altri tempi. Ma anche legandoli a coda non starebbe male.- cogitò.
Il rubacuori di Hogwarts fece passare una mano sulla chioma scura che pettinava di continuo ed appurò che Daphne si sbagliava: i suoi capelli non erano certo lunghissimi! Come avrebbe potuto farci una coda? Che esagerata!
-E per finire, è il mago più potente del mondo!- concluse la ragazza -Altro che Oscuro Signore, se lui venisse qui farebbe un brodino vegetale di Potter e dei Mangiamorte messi insieme! Quanto è eroico! Ed ha sofferto tanto per amore, povero caro! La donna che amava gli ha sempre preferito un altro. Ah, se lo incontrassi saprei io come consolarlo!-
-Sì, ma evita di stringermi così, non sono mica lui!- controbatté Pansy che a stento respirava, stretta com’era nell’improvvisa morsa smaniosa di Daphne.
-Oh, perdonami!- si scusò quest’ultima, rendendosi conto di essersi lasciata trasportare in modo eccessivo dal suo entusiasmo focoso -Ma lo sogno in continuazione e quindi mi viene naturale confonderlo con chi mi sta vicino!- sospirò due volte -Sai, è leggermente più vecchio di me.-
“Più vecchio?”, Zabini era un cumulo di disperazione, “Mago fortissimo, più vecchio, eroico, già innamorato? Allora non sono io!”.
-E cosa faresti se lo dovessi incontrare?- fu la prima innocua provocazione che fece Pansy.
E l’argomentazione bruciante che Daphne espose in seguito provocò considerevolmente Blaise, che perseverava nell’origliare e sudava solo ad udire il nuovo piccante discorsetto della Greengrass. Daphne era una tipa tutta fuoco e fiamme, chi se lo sarebbe mai aspettato? Quali pensieri eccitanti, quale fantasia vivace, quali sogni accesi!!!
Pansy espresse il suo modico parere, al termine di una bollente e spudorata rivelazione che stava torturando di desiderio il più incallito seduttore della scuola:
-Tu sei cotta di lui, è ovvio, ma sei anche andata fuori di testa! Tua madre ti prenderebbe a schiaffi e cancellerebbe con la magia i tuoi sogni erotici, se ti sentisse adesso! Meno male che stai confidando solo a me queste volgarità!-
-Oh, ti ho parlato di una piccola parte dei giochini che farei con lui.- osservò Daphne maliziosamente -Aspetta che lo incontri e allora smetterò di cantare che voglio calore sulla mia pelle!-
Draco, Tiger e Goyle cercavano Zabini per copiare alcuni appunti di Trasfigurazione. Lo trovarono praticamente accasciato alla porta di un dormitorio femminile, intento a sventolarsi un fazzoletto sul viso.
-Blaise? Tutto a posto?- si preoccupò Draco.
-Zitti!- sibilò lui -Non conoscevo certi lati così stuzzicanti della Greengrass!-
I tre passarono oltre. Quel dongiovanni si era interessato alla Greengrass, chissà per quale motivo. L’aveva sempre detestata.
Blaise riprese a spiare la conversazione delle due signorine. Ma era il turno dell’afflitta Parkinson:
-A me piace un cucciolo dagli occhi di cerbiatto, coraggioso e dolce come un orsacchiotto appena uscito dal letargo!- si struggeva -Mi ha salvata da un rospo che mi era saltato sui capelli! E’ stato così coraggioso! Bè, a dir la verità, il rospo era suo, però è stato così carino, così gentile... l’unico problema è che si tratta di un Grifondoro!-
-Oh, bè...- ridacchiò Daphne -A parte quello sgorbio imbranato di Paciock, gli altri, con qualche adeguata cura estetica, possono provare a ridimensionare la loro bruttezza.
-Ma...- sbottò Pansy -E’ proprio Paciock, stupida! E non è uno sgorbio!-
Daphne represse l’ultima risatina che le stava salendo dalla gola:
-Scusa, credevo ti piacesse Draco!-
-Ma Draco può essere tutto meno che dolce. Neville è così tenerone! Mi piace, è stato un colpo di fulmine!- spiegò lei, esaltata nei suoi miraggi romantici.
-Mi dispiace!- sentenziò Daphne -Tu non potrai mai stare con quello! Giuro che se riesci a conquistare Paciock io pagherò un pegno. La cosa più impensabile: mi comporterò esattamente come ti ho descritto poco fa col primo purosangue che mi capita!-
La porta fu fracassata da un Blaise tripudiante che dichiarò, come un capitano vincitore:
-Forza, Pansy, arrivano i rinforzi! Tu conquisterai quel babbanofilo, ci scommetto i baffi dorati della mia prozia Genoveffa!-
 
Thor, il cane di Hagrid, era solitamente desto all’alba. Ammirava il sorgere del sole e il trepido dileguarsi della luna. Ma un mattino non si limitò ad osservare lo spettacolo del nuovo giorno. Si affacciò sui giardini di Hogwarts e vide Neville Paciock, Ginny Weasley ed Hermione Granger correre a perdifiato lungo i campi che attorniavano il castello.
Neville era già stanco morto dopo il primo giro:
-Pietà!- urlava alle due ragazze che già si erano distanziate -Ho già bruciato qualche caloria, possiamo tornare a dormire?-
-Una come Pansy si conquista soprattutto con il fisico!- gli ribatteva Hermione, che stava imparando ad amare lo sport -Le Serpeverdi ragionano tutte a modo loro! Su, correre, correre! Dopo le lezioni ci aspettano i libri sul galateo dei purosangue! E senti, hai già imparato a memoria quelle poesie che ti avevo indicato?-
Povero Neville, si disse Thor. Anzi, poveri umani! Innamorarsi nuoceva gravemente alla salute! O meglio, questo accadeva solo se ci si innamorava di una purosangue!
 
Pansy fissava disgustata la minestra di ortaggi che Blaise le aveva avvicinato.
-Cos’è questa roba?- chiese rabbrividendo.
-E’ una minestra molto sostanziosa, da morti di fame- spiegò il bel Serpeverde, che non staccava un secondo gli occhi da Daphne -I Paciock ed i Weasley sono i tipici purosangue babbanofili dai gusti selvatici, da contadini babbani appunto. Se davvero sei interessata a certa gentaglia devi imparare a rispettare la loro dieta. Ehi!- si avvicinò all’orecchio per sussurrarle guardingamente -Hai scoperto chi è questo mago che fa impazzire la tua amica? Nessuno è più bello di me, devo scoprire di chi si tratta!-
-Ammetti la tua attrazione verso Daphne e facciamo prima!- propose Pansy.
-Tu sta’ zitta e mangia!- le ordinò Blaise -E ricorda che dopo devi autoimporti nella mente la frase I babbani sono creature splendide, non feccia. E dopo ancora dobbiamo studiare erbologia, visto che Paciock spicca in quella materia.-
Daphne guardò piena di compassione la sua amica. Certo, non tutte erano fortunate come lei a perdere la testa per il mago più bello, forte e coraggioso del mondo.
 
Dopo innumerevoli prove i due riuscirono a darsi appuntamento e ad incontrarsi nella serra in cui si tenevano le lezioni di erbologia.
-Ciao!- mormorò Neville già rosso come un peperone.
-Ciao!- rispose Pansy, che tremava più di una foglia in autunno.
Ginny ed Hermione spiavano Neville grazie al mantello dell’invisibilità di Harry, Blaise e Daphne contemplavano la scena da una finestra spalancata della serra.
Era il turno della poesia di Neville.
-Cosa dovevi dirmi?- chiese impacciatamente Pansy.
-Ah, sì!- Neville cominciò a recitare a cantilena -La donzelletta vien dalla campagna in sul calar del sole col suo fascio d’erba, e reca in mano...-
-No!- gli sussurrò Hermione da sotto il mantello -L’altra!-
-Ah, scusami!- Neville si riprese -Oh Pansy, Pansy bella, tu sei come la nutella! Oh, Pansy, Pansy cara, senza di te la vita è amara!-
Hermione si pose una mano sulla fronte, in segno di resa. Neville si era scordato tutto il piano!
Ginny lo incitava ad andare avanti:
-Continua, basta che parli!-
-Ma non senti uno strano vocìo?- notò Pansy.
-Oh, bè...- si inventò Neville -Sono le piante!-
Blaise, da dietro la finestra, annuì. Era il momento di Pansy.
-Oh, sì- concordò lei -Io amo le lezioni di erbologia! La nutella che prima hai menzionato non è una pianta che cura il mal di pancia ai bambini?-
Blaise fu assalito dalla voglia di prendere a testate il tronco del più vicino albero:
-Noooo, non dire scemenze, quello è un prodotto babbano!-
-Ehm, veramente- appuntò Neville -Ti sei confusa con la pianta Medicea Farneticalensis.-
-Ah, giusto!- Pansy arrossì come un’idiota -Sai, non sono certo un’allieva promettente come te in certi campi.-
Ed entrambi finirono inevitabilmente ad ammirare il pavimento ricoperto di fronde magiche.
Pansy si voltava istintivamente verso Blaise, non sapendo cos’altro fare, Ginny invece spingeva Neville verso la sua amata:
-E avvicinati a lei!- gli imperava sottovoce.
Due completi fallimenti. Disastro più disastro, si erano ritrovati. E, nessuno riuscì a spiegarsi come, terminarono l’incontro con un bacio improvviso, proprio nel momento in cui lui elencava gli effetti benefici di un’erba dall’odore nauseabondo e lei enumerava i suoi eminenti avi purosangue.
Ce l’avevano fatta.
Ginny ed Hermione, sempre coperte dal mantello, si defilarono in silenzio, Blaise si lasciò cadere a terra, decimato da quella tragica esperienza.
Daphne osservava ancora l’idillio, stralunata. Pansy ce l’aveva davvero fatta a conquistare il suo, come lo chiamava, “tortellino”.
Blaise tossicchiò:
-Probabilmente quei due non dureranno più di un mese, sono troppo simili, si annoieranno a vicenda e si stancheranno presto l’uno dell’altra, ma intanto ci sono riuscito, Daphne! Ricordi per caso ciò che avevi promesso...-
Ma lei stava già scappando verso il castello. Attendeva una consegna importante e a stento aveva udito il discorso di Blaise.
 
Quando Blaise, in tarda serata, raggiunse il dormitorio delle Serpeverdi e cominciò ad origliare puntualmente alla nota porta, non ascoltò altro, per una mezz’ora buona, che cantici gloriosi di una Pansy alle stelle.
Toccò a Daphne interrompere la sua compagna:
-Basta con questo orsacchiotto, eh, lo abbiamo capito che hai dei gusti orribili!-
-E tu, piuttosto?- replicò aspramente Pansy -Hai inventato questo famigerato mago più bello del mondo solo per darti arie e fare colpo su Blaise, vero?-
Quella, offesa come se l’avessero scambiata per mezzosangue, si discostò dalla Parkinson:
-Ma sei impazzita? Io odio Zabini. Ed il mio amore esiste, io l’ho conosciuto e lui di sicuro verrà presto a trovarmi! Se quella scatola magica in cui compare l’ho vista solamente io, è perché lui magari vuole già sposarmi e mi ha raccontato la sua storia per farmi capire quante ne ha già vissute. Forse non si è ancora fatto vivo perché non ha risolto quell’inconveniente... si trasformava in una bestia mostruosa perché gli era vietato amare. Deve guarire, forse.-
Blaise si domandò come le donne potessero impazzire per i tipi complicati pieni di problemi. Non valeva più lui, un ricchissimo mago purosangue privo di dannazioni varie e malattie insanabili e figlio, il che non guastava, della donna più bella del mondo?
-Sì, ma perché non ti ha mai scritto?- la tartassò l’altra -Come fai ad essere sicura che ti amerà?-
Daphne si strinse le mani ed esclamò, allietata e serena:
-Io lo so, il mio Tarabas è un gentiluomo!-
-Tarabas?- ripeté Pansy poco convinta -Questo è il suo nome?-
-Bellissimo, non trovi?- affermò quella, deliziata dall’aver pronunciato il nome del suo diletto -Tarabas e Daphne! Ecco, la mia civetta mi ha portato una sua foto, finalmente ne ho potuta ordinare una!-
Srotolò un gigantesco foglio di carta e lo mostrò alla sua amica:
-Vedi come è bello? Io sì che ho gusti!-
-Ehm- notò Pansy -senti, ma hai notato che lui non si muove affatto nella foto? E’ una foto babbana! Anzi, un, come lo chiamano, “poster”.
-Oh!- mormorò l’innamorata -Si vede che Tarabas è in incognito. Oppure dalle sue parti ancora non utilizzano macchine fotografiche come le nostre.-
-Non è inglese?-
-Proviene da un’altra terra, è un mago famosissimo, il più potente e cattivo, e si era innamorato della principessa Fantaghirò che lo aveva rifiutato. E allora lui, povero amore mio, deve avere sofferto parecchio, ma quest’estate mi ha inviato una sua sfera di cristallo nera e quadrata e lì mi ha introdotto in una specie di pensatoio e si è fatto conoscere; tutta la sua storia mi è passata davanti! Come potevo non innamorarmi?-
Pansy comprese una sola cosa. Mai più avrebbe denigrato le lezioni di babbanologia:
-Mi sa che hai preso un abbaglio. Dovresti applicarti di più in babbanologia. La sfera di cristallo quadrata sarebbe un telivesore... e tu hai visto un flim, suppongo... il tuo Tarabas non esiste. Al massimo, esiste l’uomo che lo ha impersonato, ma sarà un attore, un babbano...-
Daphne non comprese granché del discorso, ma non era tanto stupida da non capire che la sua compagna non le stava dicendo una bugia.
Blaise ringraziò infinitamente Salazar mentre nella camera delle fanciulle si scatenava un piccolo putiferio.
Volavano sedie, libri, addirittura bacchette. Una nobile purosangue vilipesa ed oltraggiata nell’anima sfogava su ogni oggetto la sua incontenibile rabbia:
-Come? Tarabas non esiste? In realtà è un babbano che mentiva e recitava? Ed io ho trovato in campagna il tevelisore non per via di una magia, ma perché dei babbani lo avevano appena buttato lì? Non era una sfera di cristallo o un pensatoio?- si mise le mani sugli occhi -Oddio, è la più grossa delusione d’amore che abbia mai ricevuto! Ti rendi conto di quanto stia soffrendo? TARABAS, SEI UN BUGIARDO, UN IMBROGLIONE, TU NON ESISTI! Non mi sono mai sentita più tradita di così!!!-
-Coraggio, devi studiare babbanologia con maggior impegno, così la prossima volta non ti farai ingannare dai flim.- consolarla pareva inutile.
-Ecco perché compariva la scritta “Fantaghirò” all’inizio della sua storia!- comprese -Io credevo che lui mi volesse suggerire di ucciderla!-
-No, quello doveva essere il titolo del flim!- indovinò Pansy.
-Tarabas, sei solo un traditore! Babbano, tra l’altro!- strillò ancora Daphne -Come mi sento umiliata!- additava la foto del bell’attore come se lo stesse minacciando -Sai cosa faccio adesso? Vado ad acchiappare il primo purosangue che mi capita, così ti dimentico subito! I babbani sanno solo imbrogliarci! Traditore!-
Invano Pansy la invitava alla calma. Daphne Greengrass era ormai implacabile:
-Eh, no! E stavolta, dovesse capitarmi anche Goyle, io mantengo la promessa! Lo giuro sugli stivali di gomma del mio quadrisavolo Eustorgio, io mi butto tra le braccia del primo purosangue che incontro!-
Aprì violentemente la porta.
Le comparve di fronte, con una mano appoggiata al muro, Blaise Zabini, più gaudioso ed appagato che mai. Pareva non avesse alcuna intenzione di farle sfumare anche quel patto, perciò la salutò con un sorrisino tanto ambiguo quanto bramoso:
-Buonasera, cara Daphne!-
 
 
 
Mah... L’ho voluta finire così. Questi due ce li vedo bene insieme. Daphne e Blaise, ovviamente. Lascio decidere ed immaginare a voi come procederà la loro serata.
Per quanto riguarda le citazioni, bè, le avete capite tutte, no? La pioggia nel pineto, il sabato del villaggio (pubblicità occulta alla mia song-fic “danzerò di notte con le nuvole”, voi nuovi lettori potreste darci una sbirciata e farmi sapere), “Voglio calore” è la canzone di Emma, poi c’è la nutellina... e poi Tarabas :  ) Fantaghirò ha scelto Romualdo, ok, ma come ignorare quel pezzo di... figliolo (conteniamoci!) di Nicholas Rogers nei panni del mago Tarabas?
E concludo con i giusti copyright. La poesia di Neville “Oh Pansy, Pansy bella...” non è frutto della mia fantasia, ma l’ha inventata una mia carissima amica quando... ehm... è una storia molto lunga, meglio non raccontarvela perché vi sconvolgerei più delle Magicomiche stesse.
Sto facendo salti spazio-temporali pazzeschi, lo so, dagli anni 90 sono passata ai 40, poi al 2000, qui sono tornata negli anni 90,  e nel prossimo capitolo, sempre se vorrete seguirmi, si retrocede ancora nel tempo: arrivano i Malandrini!
 
 
 
 
 
 
                           

   
 
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