Nickname: Mimi18
aka gracemalfoy;
Titolo: As
fresh as the bright blue sky;
Fandom:
Harry Potter;
Personaggio/Coppia:
James Potter/Sirius Black;
Prompt: #6. Siamo bugie del tempo e #7. Nessuno
ti porterà via da me;
Rating: Giallo;
Avvertimenti: Missing Moments, Slash;
Note: I personaggi appartengono a J.K.Rowling
e non scrivo per scopi lucrativi. I prompt sono presi dalla community Syllables
of time. :D
As fresh as
the bright blue sky
#6. Siamo bugie del tempo ~
«Ho
chiesto a Lily di sposarmi.»
Sirius
alzò gli occhi dal boccale di Burrobirra, lasciando che la rivista osé che
stava leggendo cadesse a terra. Lui, a differenza di Remus, non si alzò a
dargli pacche e a mormorare congratulazioni. Lui, a differenza di Peter, non
scoppiò in lacrime per la felicità.
Rimase
fermo sulla sedia scomoda, mentre qualcuno – Frank, forse, - ordinava una
bottiglia di Idromele per festeggiare.
Mentre
James rideva, i suoi occhi nocciola caddero su Sirius.
«Ovviamente,
tu mi farai da testimone,» disse lui con un sorriso sincero, attendendo poi una
risposta ovvia che sarebbe arrivata tardi; più tardi di quello che si sarebbe
aspettato.
Sirius
pensò a quella frase. Avrebbe dovuto testimoniare alle nozze di James. Lo
stesso James con cui, due sere prima, era finito a letto ubriaco.
Lo
stesso James che l’aveva baciato dietro un libro consumato di Aritmanzia.
Lo
stesso James che l’aveva sbattuto contro il muro della Sala Comune deserta,
confessandogli che, da tempo, ormai, aveva smesso di considerarlo un fratello.
Lo
stesso James il cui sorriso, ora, si era irrimediabilmente incrinato. E
Sirius capì che quelle immagini non avevano invaso semplicemente la sua mente, ma
anche quella dell’amico.
Incrociò
le braccia al petto, stampandosi un sorriso sfacciato sul viso.
«Ne
sarò onorato.»
Ed
entrambi, capirono che tutto sarebbe
finito presto. Troppo presto.
#7. Nessuno ti porterà mai via da
me ~
Sirius si sistemò la cravatta nera alla
bell’e meglio, mentre al suo fianco sfilavano un numero indefinito di damigelle
canterine, che gettavano nella sua direzione occhiate sognanti – e molto
esplicite, pensò divertito.
Al suo fianco, James batteva il piede a
terra ripetutamente, nervoso fino all’inverosimile. Era strano vederlo in
quello stato; uno che era abituato a lotte con Mangiamorte e partite di
Quidditch in cui la morte era di cinquanta probabilità su cinquantadue, avrebbe
dovuto essere tranquillissimo.
Forse, fu per via dell’espressione
cerea del giovane che Sirius, impietosito, gli posò una mano sulla spalla.
«Ramoso, guarda che la tua rossa ci
sarà. Non penso sarebbe così fantasiosa di darti buca all’altare, come aveva
fatto al settimo anno per vedere se ti saresti presentato davvero al vostro
primo appuntamento. Quindi,» e gli diede uno scossone amichevole, «stai
tranquillo e smettila di rovinare la punta delle scarpe.»
L’ombra di un sorriso illuminò il volto
di James, voltato verso l’amico di sempre. Sirius sentì un battito cardiaco
mancare, mentre le sue labbra si stiravano forzate.
James doveva stare bene, quel giorno,
anche se lui stava morendo dentro. Ricordava quando, anni prima, si erano
promessi di rimanere sempre insieme. E di rispettarsi vicendevolmente, seppur
amassero darsi degli imbecilli e farsi scherzi ogni tre per due.
Sirius aveva un bel sorriso stampato
sul suo volto, ma era falso. E, chiunque vi avrebbe scommesso, James lo sapeva.
Lo sapeva eccome, ecco perché si voltò completamente verso di lui, serio e
consapevole di quello che stava per fare.
«Sarai sempre mio fratello, Sirius.»
Black storse la bocca in una smorfia,
annuendo passivo. Odiava quando James diceva così, significava che stava per
allontanarsi da lui – ancora.
L’aveva fatto quando si era messo con
la Evans, e le malandrinate erano quasi completamente finite, e lo faceva ora,
il giorno del suo matrimonio.
Sirius evitò di fargli notare questi
particolari, e lo abbracciò frettoloso.
«Sempre. Nessuno me lo impedirà.»
Dieci minuti dopo, James era in piedi
di fronte all’altare con Lily Evans vestita da bambolina al suo fianco.
Non staccò i suoi occhi neri da quel
fisico magro nemmeno per un secondo, mentre una lacrima solitaria cadeva dai
suoi occhi.
«Nessuno
ti porterà via.»
End?
N/a
F I N I T A. Se vi state chiedendo
perché doppia, la risposta è semplice: sono due flash strettamente collegate.
Nella prima, Sirius è restio – molto –
ad accettare la proposta di James, mentre nella seconda sembra quasi contento. Lo
fa semplicemente perché ce l’ha con James, anche se capisce perfettamente la
situazione.
La frase finale della seconda è
riferita anche a SIR Voldemort, che arriverà presto a fare una capatina a casa
Potter e ad uccidere il personaggio che amo di più in assoluto. Sic, James.
In ogni caso, grazie. Di cuore. Ho potuto
scrivere di una coppia meravigliosa, ed il mio amore per loro è cresciuto
davvero a dismisura.
Grazie a tutti. Per ogni cosa.
M.