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Autore: MusicDanceRomance    07/04/2011    11 recensioni
Hogwarts e l'intero mondo di Harry Potter sono nel mirino di una comicità spietata.
Troverete un Albus Silente che traumatizza con magie assurde il piccolo Tom Riddle e Dudley Dursley, tiferete per Neville Paciock innamorato perdutamente di una certa Serpeverde e scoprirete un Lord Voldemort ansioso di lottare contro... i suoi stessi Mangiamorte!
La storia ha partecipato al contest "Perle Nascoste" di Violet Acquarius e ha vinto il Premio Sorriso.
Prima classificata al flash contest "Make me smile" indetto da dea_93 sul forum di Efp e vincitrice del Premio Miglior Risata.
Prima classificata al "Flash contest: fammi sorridere in 42 ore" indetto da demebi sul forum di Efp.
Prima classificata al "Flash contest del week end" di Bethpotter.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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                                            La vendetta di Mocciosus
 
I Malandrini amavano oziare e dimenarsi tra la noia e la quiete perpetua dopo le fatiche scolastiche. In quel luminoso pomeriggio primaverile (che sarebbe passato alla storia) erano così assorti nel loro dolce far niente sui prati di Hogwarts da non meditare sulla strana sensazione di pericolo che avvertivano addosso.
Una vendetta selvaggia era in agguato.
James giocava col suo inseparabile Boccino mentre Peter lo fissava ai limiti dell’adulazione neppure stesse ammirando una Veela; Remus, disteso sull’erbetta fresca, un po’ leggeva un libro un po’ discuteva con Sirius sugli effetti devastanti della pozione Porollè Patulè, appena spiegata dal professore Lumacorno.
Un’insolita pace regnava e per Severus Mocciusus Piton era il tempo di osare. Adesso o mai più.  
Avanzò verso di loro con aspetto intrepido e rancoroso:
-Buongiorno. Potter e Minus, devo dirvi una cosa.-
James si alzò lestamente dal prato fiorito e puntò la bacchetta contro di lui:
-Cerchi guai, Mocciosus? Non ti è bastata la lezione di ieri?-
Severus non gli rispose. Si limitò a saltellare su una gamba e canticchiare:
-Un due tre la civetta fa il caffè! Peter, sei condannato per l’oggetto che hai venerato! Stella stellina dove sei stata, James amerà la sua vittima farneticata!-
Remus e Sirius si sentirono in dovere di ridere sguaiatamente:
-Ma cosa blateri, Mocciosus?- chiese l’impudente Black -Che balletto è mai questo?-
-Ed ora tocca a Lupin!- proseguì Piton, rosso dall’entusiasmo -Giro girotondo quanto è bello il mondo, seguirai, schiavo delle parole, un eterno ritmico ardore!-
Sirius notò che i suoi tre amici avevano completamente perduto la parola divenendo freddi, apatici, immobili.
-Quale magia oscura stai adoperando?- gli abbaiò, colmo di terrore e ardimento insieme -Ti denuncerò al preside!-
Ma ormai toccava a lui.
Severus estrasse dalla tasca interna del suo mantello un oggetto che apparteneva al mondo babbano. Ricordiamo che era il Principe Mezzosangue e conosceva a perfezione lo stile di vita dei babbani.
Il Principe lanciò quell’oggetto (poi si vedrà cos’era) contro Sirius, si mise a battere mani e piedi e gorgheggiò infine:
-Avevo una casetta piccolina in Canadà con tanti fiori di lillà! Ora la tua ossessione una sola frase diverrà.-
Anche l’ultimo Malandrino parve smarrire di colpo parola e conoscenza.
Severus schioccò le dita e i quattro amici si ridestarono dal torpore in cui erano sprofondati. Poveretti!
 
Regulus aveva sempre ammirato Sirius e quei suoi simpaticissimi amici. Sognava di diventare basato ed interessante come l’astuto James, il placido Peter, il saggio Remus e soprattutto, il suo mitico fratellone!
Il giovane Serpeverde si stava dirigendo verso la biblioteca quando incontrò proprio il Malandrino Remus per le scale.
Lo fermò, gli sorrise e gli chiese di Sirius. Lupin lo salutò e gli rispose, con la sua consueta gentilezza:
-Tuo fratello non so dove sia andato, ma di certo mi lascia trasecolato. Da qualche ora scatta indietro e avanti ed importuna tutti i passanti.-
Regulus ridacchiò:
-Sei veramente simpatico.-
-Perché dici che sono simpatico, non ti considererai troppo apatico? Abbi fiducia in te stesso e migliore sarai di quanto hai promesso.-
-Remus- Regulus fu obbligato a preoccuparsi -Ma perché chiudi sempre il discorso... in rima? Mi prendi in giro?-
Lupin levò le braccia al cielo e si congedò:
-Mai uno come me a beffar si dileggia, soprattutto quando una malcelata ironia aleggia. Che vuoi farci, il mio stile di vita è da sballo! Mi strapazzo e vado in crisi più di un tergicristallo! A presto, Regulus Black, omaggi a famiglia, certo mi stupisco che il mio alfabeto ti appaia già una meraviglia!-
La magia di Mocciosus aveva imposto al Malandrino Lunastorta di parlare perennemente in rima.
 
Da quando Lily Evans era interessata a ciò che faceva Peter Minus? Probabilmente da quando costui era divenuto talmente atletico da arrampicarsi sulle torri del castello sghignazzando di felicità.
-Sev, fai qualcosa!- Lily supplicava l’amico accanto a lei -Peter mi pare impazzito!-
-Non sono mica un eroe!- ribatté prontamente Severus, che gongolava nel suo spirito di rivalsa -O meglio, non lo sono ancora! Toh, cosa sta facendo quel Grifondoro? Vuole spiccare un salto da lassù?-
Peter era già ridisceso a terra, si era fermato di fronte a Lily e Piton, li aveva guardati furtivamente e si era rimesso a correre verso la strada libera, ripetendo:
-Io sono un Boccino in libertà, non mi avrete mai! Non mi afferrerà mai nessun Cercatore!-
-Ah, gioca a fare il Boccino! Ma dov’è il Cercatore?- chiese sporadicamente Piton -Dov’è Potter? Perché non cattura quel suo amico?-
Già, dov’era James Potter?
Lily lo attendeva invano.
La magia di Mocciosus aveva imposto al Malandrino Codaliscia di credersi un Boccino d’oro e di comportarsi come tale, fuggendo continuamente.
 
-Regulus!- una voce familiare distolse il giovane Black da un accurato ripasso di Incantesimi.
Sirius, serio come un gatto bigio, si avvicinò a suo fratello. Erano soli, in biblioteca.
-Credo che il tuo amico Lupin stia male!- lo avvisò subito Regulus, abbastanza impensierito.
-Lascialo perdere!- iniziò Sirius -E’ giunta l’ora di farti un discorsetto serio, da fratello a fratello, da uomo a uomo!-
A Regulus non sembrava vero. Il momento delle grandi confidenze tra consanguinei era arrivato? Il momento delle prime sbornie insieme, delle prime prediche, delle prime perle di saggezza e di tanto altro ancora? Sirius si decideva finalmente ad entrare nell’ottica di comportarsi come un vero fratello maggiore?
-Dimmi, dimmi!- rispose in fretta il Black minore, ansioso come non mai.
-Bene.- esordì  l’altro, mantenendo lo stesso autorevole tono di voce -Devi sapere che la vita è maestra di difficoltà: aspre lacrime cospargeranno la tua anima e i tuoi respiri verranno strozzati da ansimi di delirante disperazione. Piangerai, piangerai, piangerai. E sarai solo, perché mamma e papà non ci saranno per sempre e pure io avrò il mio bel da fare. Ma voglio che tu scolpisca nella mente le parole che pronuncerò adesso e che sicuramente ti aiuteranno e ti fortificheranno tanto. Nelle ore di maggiore sconforto te le ripeterai per stare meglio e penserai: “Sì, questo è un consiglio del caro Sirius! Che animo nobile!”.-
-Va bene- due lacrimucce spuntarono sugli occhi di Regulus -Cosa mi devi dire?- si aspettava frasi colme di sentimento, inni alla vita e al coraggio e chissà quant’altro ancora.
Il Malandrino estrasse dalla tasca un oggetto. Quell’oggetto che Mocciosus gli aveva tirato addosso poco prima. Tirò un breve respiro e declamò con foga:
-SOLO PUFFIN TI DARA’ FORZA E GRINTA A VOLONTA’!-
Un barattolo di marmellata fu esposto con ammirevole delicatezza di fronte al giovane Black.
Regulus fissò con disgusto la roba rossastra dall’odore stomachevole che risaltava nel vasetto scoperchiato.
-Hai capito, Regulus?- proseguì Sirius, mantenendosi grave e coscienzioso -Mi raccomando. Avrai bisogno di incessante aiuto perché noi umani siamo fragili, e solo Puffin ti darà forza e grinta a volontà. Vuoi assaggiarla già da ora?-
-NO!- Regulus allontanò da sé quell’orrido barattolo -Tutto qui? Altro che consigli sull’esistenza e sul futuro, volevi solo pubblicizzare un alimento babbano? Ma che razza di fratello maggiore sei? Mai una conversazione matura con te!-
-Ma è squisita, Reg!- obiettò Sirius -Provare per credere!-
Detto questo, Sirius si ritrovò col vasetto sbattuto contro la faccia e poi rovesciato sul capo. La marmellata Puffin gli colava con abbondanza sul viso, ma lui aveva già perdonato il fratellino per il gesto incivile appena compiuto e gli recitava ancora, gioioso e speranzoso:
-Solo Puffin ti darà forza e grinta a volontà! Rendimi fiero di te!-
Ma Regulus era già sparito.
La magia di Mocciosus aveva imposto al Malandrino Felpato di agire, pensare e parlare in funzione di uno slogan babbano.
 
Peter Minus perseverava nel fuggire, nel lasciarsi intrappolare, nello schizzare via dai suoi inseguitori nel momento più opportuno. Era velocissimo ed irraggiungibile quanto un vero Boccino, per cui l’unico Cercatore che potesse avvicinarlo ed imprigionarlo probabilmente si identificava in James Potter. Peccato che ancora non fosse arrivato.
-Io sono un Boccino e non mi acchiapperete mai!- urlava Peter, mentre scalava senza alcun problema la Torre di Astronomia.
Regulus raggiunse Lily Evans e Severus Piton in cortile, dove stavano ormai ammucchiati centinaia di studenti che deridevano l’improvvisa follia di Minus.
-Ma cosa è successo ai Malandrini?- Regulus esigeva spiegazioni.
-Me lo domando anch’io.- gli rispose Lily immediata.
Lupin li raggiunse, guardò la rapida salita del suo amico lungo i muri della torre ed esclamò:
-Peter vuol fare lo scalatore o si dibatte in un insolito gioco di favore? Egli ama essere Boccino in modo evidente oppure, Lily, illustrami un ulteriore movente.-
Lily fissò disgustata Remus, e si strinse ancora di più al suo amico Sev:
-Ma questi sono veramente fuori di testa! Lupin si è messo a parlare come i poeti!-
-No!- garantì Remus -E’ la mia indole naturale che mi costringe a non vivere da ragazzo normale. Pensa, cara signorina, non poetavo fino a stamattina, poi Severus ho incontrato e di colpo la cadenza musicale ho apprezzato. So che sembra strano a sentirsi, ma non son più capace di far discorsi prolissi; certo, prima o poi il canto passerà e negli schiamazzi scordati la mia voce ripiomberà, frattanto godiamoci questo verbale candore ed attendiamo al varco il nostro amico Cercatore.-
Anche Sirius Black raggiunse il resto della comitiva. Si appropinquò a Lily e le sussurrò dolcemente all’orecchio:
-Ehi, bella, non preoccuparti troppo per me e per i miei amici, non abbiamo nulla di male, i Malandrini rimangono i numeri uno! Rilassati, mangia qualcosa! Solo Puffin ti darà forza e grinta a volontà!-
Lily si nascose dietro a Severus:
-Sono pazzi! E perché Sirius tiene tra le mani una confezione di quella schifosa marmellata? Come fa a conoscerla, lui?-
-Ti avevo avvertita, lascia perdere questi Malandrini!- ridacchiò Severus.
Intanto Peter aveva perso l’equilibrio ed era ruzzolato ingloriosamente a terra.
-Oh!- balzò Remus -Non mi dire che al suolo Codaliscia si è fracassato dopo un inconsueto salto ventilato! Non sarà mica morto? Il guaio in questa giornata sarebbe appena sorto!-
-Oh, non è morto, ora gli faccio mangiare un po’ di marmellata così si rimetterà subito in forma. Solo Puffin ti darà forza e grinta a volontà!- affermò, ovviamente, Sirius Black.
Peter Minus esplodeva di salute e resistenza. Continuava scappare, infatti, gridando di essere un Boccino d’oro.
Regulus riconobbe un’ombra indistinta dietro un muro. Avvertì Lily:
-Ehi, forse Potter è arrivato e lo fermerà!-
-Meno male!- la gioia di Lily mutò in amara delusione non appena lei vide cosa rimaneva dell’eroico Cercatore dei Grifondoro.
James indossava uno stinto manto nero, aveva unto i capelli con dell’olio di semi, si era ingiallito la faccia con chissà quale incantesimo e camminava a testa bassa. Avanzò verso Lily, o meglio, verso Severus Piton, proclamando:
-Oh, mio sommo profeta! Ineguagliabile alunno di Serpeverde dal clamoroso talento di indiscusso pozionista! Rivelami i tuoi segreti! Ti ammiro, Severus, voglio essere identico a te in tutto e per tutto! Sicuramente sarai il mago più potente del mondo, ed io vengo a rifugiarmi sotto la tua ala protettiva, mio mecenate!-
Sì, la magia di Mocciosus aveva imposto al Malandrino Ramoso di divenire fan sfegatato di Severus Piton e di ergerlo a modello di vita.
Regulus, pallido e sconvolto, invocò Sirius:
-Ehi, Sir... davvero funziona quella roba babbana? Mi sa che ho un po’ bisogno di energia, dopo aver assistito a questa scena rivoltante...-
Sirius balzò gongolando verso di lui:
-Ma certamente, fratellino! Finalmente segui i miei consigli! Mangiane quanta ne vuoi e ti rimetterai subito in sesto! Solo Puffin ti darà forza e grinta a volontà!-
Lily lanciò un’occhiata furiosa a Sev. Sentiva puzza di bruciato...
James, aspirante sosia di Piton, baciava la mano al suo diletto:
-Severus Piton è un grande ragazzo! Spero di essere identico a lui, ben presto!- dichiarava entusiasta.
Anche Remus sembrava sconvolto, perciò si rivolse al suo amico:
-Ehm... sei sicuro che sia Severus il tuo mito? Caro mio, oggi mi sembri leggermente rimbambito! E poi, James audace, torna in te e non comportarti in modo fallace, cattura Peter il Malandrino o ci troveremo tutti in un grande casino!-
Sirius scrutava James velenosamente:
-Sei una grossa delusione, tu! Come puoi voler assomigliare a Mocciosus? Dovrei ritenermi oltraggiato perché credevo di essere il tuo migliore amico, ma per fortuna, in circostanze deludenti ed avvilenti come queste, io ho Puffin. Solo Puffin ti darà forza e grinta a volontà!- tolse il coperchio ed iniziò a leccare con le dita un po’ di marmellata dal nuovo vasetto che teneva in mano.
Regulus era stufo di quella situazione impietosa. I Malandrini come esempio da imitare? Mai più!
Se non interveniva lui...
-E va bene!- esclamò -Anche io sono un Cercatore! Catturerò io quel Boccino di Peter prima che si ammazzi davvero, visto che sono circondato da un branco di idioti!-
-Sì, Regulus, sei la nostra sola speranza!- attaccò Remus -Tu sì che sai applicarti con encomiabile costanza! Uff...- borbottò -Ma perché non posso smettere di parlare come un idiota in riva al mare? Perché solo la rima mi riesce e non mi arresto se no mi rincresce?-
Dopo molto fare, Regulus riuscì ad acchiappare Peter per un lembo della giacca, e dichiarò di aver catturato il Boccino. Peter si autoimpose un sonno profondo e fu il primo ad essere condotto in infermeria.
James era troppo assorto nell’imitare a perfezione il modo di camminare di Severus per comprendere che anche per lui era venuto il tempo di farsi visitare da Madama Chips. Remus fu ben lieto di rimanere zitto, dopo tante rime. Quanto a Sirius, lui si adagiò in un lettino dell’infermeria e le ultime parole che rivolse a Regulus furono le seguenti:
-In ogni istante della tua vita dovrai ricordarlo. Io ti voglio bene, anche se non lo dimostro. E te ne vorrò ancora di più se ammetterai che forza e grinta a volontà solo Puffin ti darà!-
 
La vendetta memorabile di Piton non passò inosservata per le mura di Hogwarts.
Quella sera Lily intercettò Sev nei corridoi:
-Sono guariti. La magia di cui sono stati vittime era quella dello scherzo birichino, vero? Non credi che vorranno vendicarsi?-
Severus scrollò le spalle:
-E cosa potrebbero mai farmi di male, a parte le solite magie da bulletti mancati?-
-Non si sa mai, Sev- lo avvertì.
Severus scrollò ancora le spalle. Quello era stato ugualmente uno dei giorni più belli della sua vita. E poi, i Malandrini quale vendetta assurda avrebbero potuto escogitare ai danni del Principe Mezzosangue? Loro mancavano di fantasia... forse...
 
 
 
 
Eccomi qua, le fans dei Malandrini mi linceranno forse, visto come li ho ridotti, eh eh... ma quei quattro possono sempre pensare di vendicarsi, no? Fatemi sapere se volete, dopo la vendetta di Mocciosus, la vendetta dei Malandrini, magari tra qualche capitolo potranno ricomparire...
Questo capitolo è un omaggio modestissimo a Bud Spencer e Terence Hill  :  ) la frase “Solo Puffin ti darà forza e grinta a volontà” è una battuta del loro film “Chi trova un amico trova un tesoro”. Lo avevate capito?
E adesso lascio la parola a Remus Lupin:
 
-Nostri cari lettori, vi è piaciuto questo capitolo dai prepotenti sapori?
Attendiamo una vostra recensione, non costringetemi ad una pessima reputazione. Prometto, per ogni commento lasciato, un ringraziamento in rima dato, sempre qualora lo vogliate, forza, scrivete, non esitate!-
 
Fatemi sapere, dai... che figure che faccio... queste Magicomiche mi stanno rovinando... 



Note di MusicDanceRomance quasi due anni dopo:
Sono di ritorno dopo un po' di tempo ad aggiornare le note per un motivo ben lieto. Questa one-shot ha partecipato come singola storia al flash contest "Make me smile" indetto da dea_93 sul forum di Efp. Con mia somma sorpresa è arrivata prima ex aequo e si è aggiudicata anche lo speciale "Premio Miglior Risata". Qui sotto ci sono i due banner favolosi e... niente, Remus Lupin festeggia con le sue rime e Severus gongola deliziato perchè ha vinto anche un primo premio!
Ecco il link del contest:
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10522725&p=1

 
Grammatica, Sintassi e Punteggiatura: 10/10 

Assolutamente perfetta! Che devo dire più di questo? 
A parte un piccolo errore di distrazione, presumo (“«[…] La magia di cui sono stati vittime era quello dello scherzo birichino, vero? […]»”; penso che tu volessi scrivere ‘quella’), non ho assolutamente niente da obbiettare. 

Stile: 10/10 

Fluido, piacevole, né scontato né eccessivamente articolato. Si fa leggere molto volentieri; non vi sono intoppi né parti banali. I termini che hai usato sono inseriti alla perfezione nel contesto. 

Originalità: 10/10 

Eh sì, come non definire la tua fic estremamente originale? 
Sarò sincera: non so se altri autori hanno scritto delle fiction con lo stesso tema (cioè la vendetta di Severus), ma sicuramente la tua scelta nelle varie vendette – tutte diverse – affibbiate ad ognuno dei Malandrini, è studiata ed esclusiva. 

Risata: 5/5 

Fa davvero tanto ridere, tutto... dall’inizio alla fine, a cominciare dal titolo. 
Eh sì, anche il titolo! Già da quello, si può benissimo intendere quali siano le intenzioni di Severus e i guai che farà patire ai (poveri) Malandrini. 
Ma mi domando... come ti è venuta in testa un’idea del genere? È stata fantastica, a mio parere, anche perché non ho smesso un attimo di avere il sorriso sulle labbra. 

Gradimento personale: 5/5 

Dal momento che hai ottenuto il massimo dei voti, direi che non ci sarebbe bisogno di ribadirlo... ma sì, come non apprezzare la tua storia? 
Grazie immensamente per avermi fatto ridere e per aver contribuito a risollevare il mio morale a pezzi! 
Ti faccio i miei complimenti, per la storia e per il primo posto! 

Totale: 40/40 
 
 
 

   
 
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