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Autore: Bittersteel    08/04/2011    5 recensioni
C'è un biondo, Lucius, una rossa, Molly, e un povero figliolo, Draco. I tre si scoprono legati, mentre infuria la battaglia finale. Un nuovo finale, coppie sche scoppiano, coppie scoppiate, gente che trova la propria identità. Il tutto condito da una pesante vena di sarcasmo. Enjoy!
Ha partecipato al Perle Nascoste contest di Violet Aquarius classificandosi nona.
Genere: Comico, Parodia, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Weasley, Lucius Malfoy, Molly Weasley
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
- Questa storia fa parte della serie 'Cliché.'
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La battaglia finale infuria, corpi bardati di nero che cadono sotto lampi colorati, gente che grida disperatamente alla ricerca dei propri cari. Improvvisamente un lampo giallo colpisce Draco Malfoy, che cade perdendo i sensi.

Sembrano solo pochi attimi, Bellatrix Black Lestrange cade sotto le grinfie di Molly Prewett in Weasley . Draco si risveglia da quello che gli sembra un lungo sonno ristoratore e per sua fortuna incontra gli sguardi amorevoli…

Un momento, amorevoli, giusto? E invece perché mi stanno guardando quasi schifati?  - pensa il povero Dracuccio, sospettoso.

In realtà, solo Narcissa, l’algida Lady Malfoy, lo guarda disgustata. Nel viso di papà Lucius Drachetto vede… Colpa? Frustrazione? Pentimento?  Cosa diavolo è successo???

REWIND ---------> ventotto anni prima…

“Lucius, no, non posso… Non possiamo…”

“Molly, ti prego, capiscimi, è a causa dei miei capelli che Narcissa Black mi pretende come sposo, perchè fanno pendant con i suoi occhi, capisci?? Io amo te, tu sei l’unica che può aiutarmi. Io non voglio seguire Lord Voldemort, è un pazzo, mi credi? Io credo nell’amore, nel nostro amore!”

Nei parchi di Hogwarts immersi nel silenzio si sentono solo le voci di due innamorati. Lui è un biondo Serpeverde, biondo da far paura a Platinette. Lei invece ha dei bei capelli rossi e abbondanza nei punti giusti.

 Si amano.

Che teneri.

 In questi tempi duri dove chi non passa al lato oscuro festeggia con Dedalus Lux sparando stelle comete.

Alla fine la bella rossa ammette con riluttanza i suoi sentimenti: “Anche io ti amo, Lucius. Temo il momento in cui verranno a sapere di noi. Tu un serpeverde – verde argento e io una Grifondoro – rosso oro. Ci prenderanno per il culo dalla mattina alla sera. Comunque ”, rispose pratica, “ha ragione Narcissa, insieme siete perfetti; i nostri colori insieme sono un pugno nell’occhio” singhiozzò disperata la futura mamma Weasley.

Intanto la mano delicata e aristocratica del bel Purosangue scese verso l’orlo della divisa della ragazza, che fremente, aspettava il contatto.

“Allievi fuori dalle camerate!!!! Allievi fuori dalle camerateeeeee!! Allievi fuori dalle camerateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!”

Argus Gazza, il vecchio impiccione, si faceva strada con la sua lanternina e la sua pussycat-gatta-cat-cat Mrs Purr . I due innamorati se la diedero a gambe, istantaneamente, promettendosi amore eterno fino all’incontro seguente.

Gli anni passavano veloci a Hogwarts. D’un tratto ci furono i MAGO e la coppia che scoppia scoppiò completamente:

“Tu! Mi hai tradito!!! Mi hai tradito prima quella bambola di porcellana dalla puzza sotto il naso e poi ti sei unito a quell’essere schifoso e  abbietto!” urlava fuori dai gangheri Molly Prewett, e fu solo per sua volontà che Gideon e Fabian non cruciarono il biondo platinato.

Questi, d’altro canto, si prostrava in mille scuse e balbettii sommessi, poco degni di un Purosangue del suo rango: “Molly, Molliccia, anzi no, scusa, Molluccia, ti prego, io non volevo, sono stato attirato dai riflessi argentei satinati dei capelli dellla bambo… cioè, di Narcissa, io non volevo…” urlava disperato, facendo attenzione a non strapparsi i capelli, perché la sua bella chioma era frutto delle magie (e anche delle prestazioni, a dirla tutta) del magnifico elfo Legolas. E lo avrebbero preso per gli spot della Pantene, in futuro!

Ma, come tutti gli amori sofferti, anche questo finì in tragedia: i genitori erano contrari, quelli di lui perché lei era troppo Grifondoro e troppo rossa, quelli di lei perché lui era troppo biondo e troppo Malfoy.

Per cui, ai due poveri Romiao e Juliett d’oltremanica non rimase che separarsi, a malincuore.
Lui si maritò con la bella principessina Black (che nelle fanfiction a venire avrebbe assunto l’appellativo di Lady Malfoy, l'algida regina di Malfoy Manor), lei col più babbanofilo dei babbanofili e mentalmente shockato Arthur Weasley, re dei nullatenenti, dal cuore grande.
 
STOP. Avanti veloce ------> Battaglia di Hogwarts

Il piccolo principe delle serpi, biondo da far paura e futuro rubacuori di Hermioni boccolose dagli occhi d’oro fuso profumata di cannella e mezza popolazione femminile della più prestigiosa scuola di magia e stregoneria d’Europa, vedendo gli sguardi strani dei genitori, per puro caso, voltandosi per veder se la fonte di cotanto disgusto si trovasse dietro di lui, si specchiò in uno dei pochi vetri intatti della scuola. Con suo sommo orrore aveva i capelli ROSSI! Rossi come quel pezzente di Weasley, la sorella piattola, i fratelli svitati!
E facevano schifo abbinati alla cravatta verde argento. Il povero piccolo ebbe una crisi nervosa e si accasciò al suolo esanime.

Nel frattempo Harry Potter, il Ragazzo Che E’ Sopravvissuto, il Prescelto, l’orfano senza famiglia che fa ammazzare il padrino per la sua stupidità, o presunta bontà d’animo che dir si voglia, fa fuori il più potente Mago Oscuro di tutti i tempi con un semplice incantesimo di disarmo.

I buoni hanno vinto.

I centauri festeggiano impazziti con bottiglie di vodka, al loro fianco un’ubriaca Dolores Umbridge si struscia lascivamente contro il manto pezzato di uno di loro.

Draco Malfoy si riprende sotto gli occhi apprensivi di papà Lucius e mamma Weasley.

Un momento! Mamma Weasley? La cicciona madre del pezzente? Dev’esserci uno sbaglio, si dice il povero principino a terra.
“Draco, tesoro, non volevamo lo sapessi in questo modo”, è la voce della traditrice del suo sangue.

 Draco sviene di nuovo. Ma prima di accasciarsi a terra ha il tempo di scorgere la sua bella mamma magra e bionda fischiettare con lo sguardo in alto, come se niente fosse.

“Molly, amore, non potrà mai perdonarmi. Io…” tentenna il pluriblasonato Malfoy Senior, “Io avrei dovuto dirglielo tempo prima.”
“Molly!” interviene un’altra voce.
“Mamma!” questa volta volta a parlare è un coro, un coro le cui ottave sono parecchio impazzite.
Molly si gira, il volto rosso per l’eccitazione. Adesso finalmente può spiegare tutto:
“Ragazzi, Arthur, Draco è mio figlio” si ode un tonfo sordo: Draco si era appena alzato e stava cercando di scappare verso Narcissa, ma fallisce miseramente la corsa colto da un’altra perdita di sensi.

Lady Malfoy intanto guarda sempre in alto.

I Weasley trattengono il fiato, colti da un terribile presentimento.

“Come avrete capito il padre è Malfoy. Lucius Malfoy”

Parte la sigla di Bond, James Bond: parapapà papara para papà…

La tribù dei rossi impallidisce. Arrossisce. Diventa viola.

“Viola no! Il viola sta male col vostro colore di capelli!” Esclama una Narcissa visibilmente scocciata che intanto armeggia con quella che sembra una tutina in latex.

“Dicevo”, riprende tenera Molly quasi-ex-Weasley, “è il frutto di un amore a lungo nascosto. Voi non vi siete nemmeno accorti che fossi incinta”, sospira per un attimo sconsolata, ma poi riprende con fervore “E’ stato un trauma averlo scoperto, però vuol dire che fosse destino, io e Lucius ci dovevamo riavvicinare in qualche modo” e guarda con gli occhioni dolci l’ex-fidanzato-amante-per-una-notte. Che, ovviamente, sorride con occhi languidi.

“E’ solo per quel motivo che passai il diario del Signore Oscuro alla vostra figlia minore. Al suo posto avrebbe dovuto esserci Draco!”, dice poi Malfoy Senior, visibilmente dispiaciuto.

Draco, animato da un profondo affetto verso il padre e una profonda repulsione per la madre vera appena scoperta, accetta un compromesso, per cui da quel momento fino alla fine di qualsiasi sito di fan fiction si presterà  ad attività sessuali e non di qualsiasi tipo con Hermione Granger, di professione Mezzosangue secchiona amica di Potter e Weasley (e forse, ma dico e sottolineo forse, innamorata di Ronald Bilius Weasley da tempi immemorabili), che ignara di tutto festeggia Harry e piange i morti, tra cui Fred, di cui, a quanto pare, l’intera famiglia si è dimenticata.

Intanto Arthur, ormai vecchio e stanco, si ritira dalla scena, insieme a tutti i suoi figli.

Tutti tranne Fred, ovviamente impossibilitato, e Ron, che guarda il piccolo Malfoy  e con astio profferisce tali pesanti parole:
“Capelli rossi, non meno dei miei. Sangue puro, come il mio. Abiti costosi, questo è vero. Una dote cospiqua alla Gringott. Potrai avere la mia Hermione ogni qualvolta una fan di dramione aprirà un documento word. Ma, mio caro principe bislacco, il tuo cravattino è da buttare. Fa davvero schifo accostato ai tuoi capelli!”
E con una sonora pernacchia fugge via, a baciare per l’ultima volta Hermione, prima che le fanwriter le facciano perdere la testa per quel doppiogiochista fintobiondoplatinato.

Molly e Lucius fuggono per il parco a riprendere da dove Gazza li aveva interrotti.

Draco, spaesato, va a cercare Silente, per delucidazioni. Silente è in pace col mondo.

Allora cerca Piton. Anche Piton è passato a miglior vita.

Cerca Voldemort, ma anche lui non c’è più, Potty ha colpito ancora.

Allora va da Lady Narcissa. Che però è introvabile.

Alla fine si ritrova davanti Hermione, e improvvisamente la bacia. Se volete sapere il resto andate ad aprire una dramione.

D’un tratto, una voce e una musica arrivano dal cielo:
“My mama told me when I was young
We are all born superstars
She rolled my hair and put my lipstick on
In the glass of her boudoir

There's nothin' wrong with lovin' who you are
She said, 'cause He made you perfect, babe
So hold your head up, girl and you you'll go far
Listen to me when I say

I'm beautiful in my way
'Cause God makes no mistakes
I'm on the right track, baby
I was born this way”


Narcissa Black ex-Malfoy troneggia su un enorme cubo sbrilluccicoso (si, proprio come i vampiri della Meyer) muovendosi a tempo con la musica, prestandosi a un balletto che di rigido non aveva niente, anzi, era proprio piuttosto spinto, avvolta nella sua tutina in latex.
All’improvviso tutta la sala Grande comincia a ballare e a dimenarsi, fantasmi, auror, ex-mangiamorte, professori, alunni, eroi, salvati e salvabili, i tavoli, le sedie, perfino le enormi Acromantule e i centauri, erano come impazziti.
Narcissa canta come in trance, la faccia truccatissima e i capelli liscissimi, mentre gigantesche luci stroboscopiche illuminano a festa tutto il Salone.
Dolores Umbridge si apparta dietro le tende con due centauri.
Prima che apparisse l’enorme scritta “Lady Gaga” animata dai fuochi forsennati made in Weasley, Draco ebbe appena il tempo di vedere la sua ex-mamma, che lo teneva sulle sue ginocchia da piccolo, ammiccare nella sua direzione. Poi svenne.
 
 
 
 
 
 
 
Finisce qui lo sclero di un tranquillo venerdì pomeriggio. Ringrazio Maria Rosa e Francesca, con cui sono uscite fuori parecchie idee, che poi ho, come vedete, messo nero su bianco.
Ah, francè, ti ho citato, vedi? Lady malfoy!!!
Già che ci sono, ho citato anche Luciano, col suo Shock.
Il tutto nasce da un piccolo Tom Felton che interpretava  un Rubacchiotto piccino picciò dal pelo rosso, l’innegabile somiglianza tra Narcissa e Lady Gaga che crea la mia mente e, beh, il fatto che nel fandom di Harry Potter sono poche le persone dai capelli rossi. Ah, il sarcasmo verso le Dramione c’è, non è vostra immaginazione. Io sono per il canon, a meno che a scrivere non sia Poison Spring, o Lhoss. Ridete, su! 

   
 
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