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Autore: MusicDanceRomance    13/04/2011    10 recensioni
Hogwarts e l'intero mondo di Harry Potter sono nel mirino di una comicità spietata.
Troverete un Albus Silente che traumatizza con magie assurde il piccolo Tom Riddle e Dudley Dursley, tiferete per Neville Paciock innamorato perdutamente di una certa Serpeverde e scoprirete un Lord Voldemort ansioso di lottare contro... i suoi stessi Mangiamorte!
La storia ha partecipato al contest "Perle Nascoste" di Violet Acquarius e ha vinto il Premio Sorriso.
Prima classificata al flash contest "Make me smile" indetto da dea_93 sul forum di Efp e vincitrice del Premio Miglior Risata.
Prima classificata al "Flash contest: fammi sorridere in 42 ore" indetto da demebi sul forum di Efp.
Prima classificata al "Flash contest del week end" di Bethpotter.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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                                          Tutto per un po’ di pancia
 
Dudley Dursley odiava una sola cosa più della magia di suo cugino Harry.
Odiava le insulse canzoncine che suo cugino Harry intonava senza interrompersi mai, per la precisione.
Perché ogni sacrosanta mattina estiva era inaugurata da un Potter che canticchiava e fischiettava. Una volta la pillola andava giù con un poco di zucchero, una volta hey ho hey ho Harry andava a lavorar.
Ma quel 31 Agosto il tenore mancato dimostrò al giovane Dursley di aver oltrepassato ogni limite di decoro, infliggendogli una coltellata psicologica degna di quel figlio di stregaccia che era.
Dudley aveva seguito per l’intera stagione una ferrea dieta ma non poteva ritenersi soddisfatto dei risultati ottenuti: non aveva perso che 200 grammi in due mesi di digiuno forzato, e tale tragica scoperta lo aveva imbestialito da morire.
Nell’ultimo mattino di Agosto il povero ragazzo si era alzato dal letto solo per recarsi in bagno e studiare il gran danno allo specchio. Quel promontorio di ciccia esagerata che spiccava da sotto il petto gli copriva perfino la vista dei piedi dimostrando un’obesità ormai ampiamente superata.
Mesto, Dudley raggiunse la cucina. I suoi genitori erano già usciti, Harry era intento a preparare la colazione e persisteva nello sfoggiare il suo insopportabile buonumore.
-Muoviti con le frittelle e le uova!- ordinò flebilmente il cocco di famiglia, morto di fame e di disperazione.
Harry lo aveva salutato in fretta mentre canticchiava il suo ultimo tormentone preferito:
-Bonjour! E ti susi presto una mattina, caffè caldo una tazzina...-
-Ecco, hai riattaccato con le tue lagne! Che ci parlo a fare io con te? Bah, devo pensare ai miei guai! Oggi solo un gambo di sedano per pranzo- tornò a fissare scoraggiato la sua montagnola traditrice che gli impediva perfino di stare troppo vicino al tavolo.
-Pensi che la colpa è del panino- continuava goliardicamente Harry -ti senti gonfio come una spugna....-
Dudley decise di guardare il loro bel caminetto in disuso.
Tutto sommato, lui era un sanissimo fanciullino in carne che anzi scoppiava di salute. Che andassero a farsi friggere tutte le diete del mondo!
Il maghetto cantava ancora, immerso nel suo mondo melodioso e gracchiante:
-Dov’è dov’è dovè? Cos’è cos’è cos’è...-
-Sai, Harry, io fisicamente sto molto meglio di te. Cioè, tu sei così mingherlino e striminzito che un colpo di vento ti volerebbe via, io invece ho i muscoli!- si illudeva, convinto di venire ascoltato da qualcuno.
-Questo ammasso fatto di grasso?- strillò Harry, impegnato in una stecca clamorosa.
Fece rigirare le frittelle e intanto ballava e proseguiva:
-La panza, la panza, sembri un uomo in gravidanza!- piroettò leggiadramente, mentre Dudley lo fissava a bocca spalancata -Te ne accorgi una mattina quando l’estate si avvicina!-
-Ma che fai, sfotti adesso?- Dudley si abbracciò la sua spropositata e gargantuesca pancia quasi volesse difenderla dalle stoccate in versi del cugino.
-La panza, la panza, non c’è speranza!- cantava ancora Potter con tragica convinzione -Cali e ‘nchiani da a’ bilancia, ma a’ situazioni nun te cangia!-
L’incubo di Lord Voldemort raggiunse il tavolo e servì la colazione ad un cereo ed imbarazzatissimo cugino babbano.
-Eccoti qua la colazione già pronta, cotto e mangiato! Uova, frittelle e ci mancano solo le tagliatelle, immagini? Ma sì, ma dai, e diccelo anche tu!- attaccò con un nuovo motivetto, battendo le mani-Sono le tagliatelle del mago Harry, sono più efficaci di ogni medicina!-
A Dudley era passato l’appetito. Dopo aver ascoltato ed ingurgitato le ultime stonature del bambino sopravvissuto non chiedeva che un nutriente silenzio.
-Dimmi se ti piacciono le frittelle!- gli raccomandò il grande chef -Come noti sono migliorato notevolmente ai fornelli!- si allontanò, riprendendo a volteggiare ed inneggiare la diffamante canzone -La panza, la panza, sembri un uomo in gravidanza...-
-BASTAAAAAAAAAAAAA!- urlò il povero Dudley, sentendosi inconsapevolmente deriso e sbeffeggiato.
-Cosa c’è?- chiese il canterino occhialuto, sorpreso per quella brutalità -Ho capito che hai fame, su, mangia, saziati e fammi cantare!-
Dudley cominciò a strisciare sulle ginocchia:
-Ti prego ti prego ti prego...- lo supplicava in lacrime -Aiutami, sii buono con me!-
-Mi dispiace- quello scosse il capo -Non posso smettere di cantare per colpa tua!-
-Canta quanto ti pare, tanto domani te ne vai... ma fammela sparire!-
-Cosa?-
-Come, cosa? La mia ciccia!- lo implorò con gli occhi annacquati di lacrime.
-Ah, la panza!- annuì il maghetto -Serviva la mia voce perché te ne accorgessi! E’ vero, sei proprio grosso. Vuoi che usi la mia magia? Ma io non posso adoperarla fuori da Hogwarts!-
-Ma io sono un babbano consenziente!- replicò subito Dudley.
-Consen...- balbettò Harry -Consenziente sarai verso qualcun altro! Io la magia non la posso usare per farti sparire il tuo ammasso di grasso!-
-Ti prego, cugino mio! Le nostre mamme erano sorelle! Tua madre era la mia adorata zia Lily! Sei il mio cugino preferito, e anche l’unico che ho!-
-Pessimo attore.- commentò Harry, che intanto estraeva la bacchetta dalla sua tasca -E va bene, ci proverò. Ti farò diventare un figurino, così la smetterai di seccarmi e potrò cantare in pace, perché ho ancora un vasto repertorio da proporre fino a domattina! Di’ addio alla tua ciccia, Dursley!-
-Ehi, un momento!- Dudley doveva assicurarsi una cosa -Sai usare davvero quell’arnese? Non è che mi ammazzi o mi trasformi in un rospo?-
-Farò finta di non aver sentito!- si contrappose Harry, ferito nel proprio orgoglio -Modestamente io sono un ottimo mago, e sono addirittura il pupillo di Silente!-
-Proprio questo mi fa paura!- si fece sfuggire Dudley.
 
Quando Vernon e Petunia Dursley rincasarono, trovarono Harry in soggiorno intento a sfogliare un librone antico nel divano di casa.
-Didino di mamma? Dove sei?- Petunia chiamava il suo bambino -Cuoricino di Crudelia, ti siamo mancati?-
Zio Vernon si piantonò di fronte a Potter e lo freddò col suo sguardo indagatore:
-Dove si trova mio figlio?-
-Oh, è in gran forma!- Harry non mentiva -La sua ciccia è sparita in un soffio!-
Papà, papà, papà, sono qui!
-Non senti qualcosa?- zio Vernon si arrestò un secondo.
-Dove? Di certo non sulla mia spalla, zio!- giurò Harry.
Sì, papà, sono io, questo scemo mi ha fatto rimpicciolire!
-Dudley? Dudley?- il capofamiglia urlò ancora più forte -Cosa ti ha fatto questo sedicente mago incretinito?-
Papà, picchialo, lui mi ha fatto diventare mignon! Sono grande quanto una formica ora!
-Sarò ammattito?- si chiese Vernon -Ehi, mago dei miei stivali! Cosa gli hai fatto? Sento uno strano eco eco eco!-
-E’ solo una tua impressione one one, zio!- mormorò Harry -Ma non temere, se anche Dudley fosse ridotto alle misure di un insetto, io avrei già chiamato un’amica brillante ed un mago buono che volerebbero qui in men che non si dica per farlo tornare il gigante di un tempo!-
-Hai fatto una magia al mio Dudley?- urlò Vernon, paonazzo e terrorizzato.
Sì, papà, ma ho insistito io!
-Ma cos’è questa vocina insistente che mi ronza nelle orecchie?- Vernon tese la faccia verso il petto del nipote.
-E’ Dudley che mi ha chiesto di fargli la magia!- si discolpò Harry -Io stavolta non c’entro nulla!-
-Mio figlio lo ha chiesto a te?- Vernon non osava crederci.
Sì, papà, lo confesso!
Harry indicò la base del suo collo e porse allo zio una lente d’ingrandimento. Vernon accostò la lente al punto indicato e notò un microscopico Dudley che lo salutava mezzo intimorito, comodamente steso lungo un muscolo del collo di Harry.
Petunia strillò e svenne, in preda al panico. Vernon, prima di permettersi questo lusso, sibilò:
-Tu hai voluto che lui ti facesse questo? Tu hai accettato la magia? Tu quoque, Dudley, fili mi?- e svenne anche lui.
No, non l’avevano presa bene.
-Perché preoccuparsi tanto? Il professor Silente e la mia amica Hermione saranno già partiti e lo rimetteranno subito in sesto!- assicurò Harry.
In quel momento un anziano ed arzillo signore ed una valorosa ragazzina comparvero dal nulla e si paracadutarono nel soggiorno dei Dursley.
-Buondì!- Silente lo salutò gaudioso mentre toccava il pavimento.
-Harry, ma è possibile che sei ancora così tonto da non saper effettuare un incantesimo talmente semplice?- lo rimbeccò Hermione, intenta a far sparire il suo ingombrante paracadute.
-Ehm, salve a tutti!- fece Harry timidamente -Mio cugino si trova qui!- indicò ancora il suo collo.
Silente si accostò al suo allievo prediletto, osservò con la lente il microscopico Dursley ed infine soffiò forte contro di lui.
-Professore!- Harry balzò, in preda al panico -Ma che fa, mi vuole uccidere il cugino?-
-No, volevo scoprire se volava via, ed effettivamente è volato via.- attestò Silente -Vedo che la tua magia è già potenziata, perché non è andata contro le leggi della fisica quadrimensionale! Bene, ora che un babbano è ridotto alle misure di un batterio, il Ministero della Magia ti denuncerà e potresti rischiare l’espulsione da Hogwarts: come hai fatto a non pensarci prima di operare l’incantesimo?- lo interrogò.
-Ehm...- ammise il predestinato -lui non mi faceva più cantare ed io non ho saputo resistere...-
-Bè, per fortuna il Ministero chiuderà un occhio, per questa volta!- giurò il vecchio mago -Ora non ci rimane che invertire l’incantesimo sul babbano!- puntò la bacchetta contro Harry.
-Peccato che Dudley sia appena stato spazzato via dalla mia spalla!- gli ricordò il giovane Grifondoro.
-Infatti, Harry, perché lo hai cacciato?- chiese il preside in tono biasimevole.
-Prof, è stato lei a soffiargli contro per appurare che non avevo contrastato le leggi della fisica quadrimensionale!- gli fu ricordato.
-Ah, già, che sbadato!- fece Silente -Ora dobbiamo ritrovarlo. Non muovete un singolo muscolo, potreste schiacciarlo!-
I due giovani si immobilizzarono.
-Accio Dudley!- Silente lo richiamò ed il povero tremolante babbano gli comparve sul palmo di una mano annerita -Eccolo qui, il ragazzo. E’ molto grazioso, potrebbe fungere da elemento decorativo nei modellini di cucce per draghi.-
-Professore, lo faccia tornare normale!- lo pregavano accoratamente i due amici.
-Bibidum bibidum cha cha!- esclamò il famoso mago -Ora alle giuste dimensioni il babbano tornerà!-
Dudley scomparve dalla mano di Silente. E dall’intera casa in Privet Drive.
-Bè, professore?- chiese Hermione perentoria -Dove ha spedito Dudley?-
-Ops, mi ero deconcentrato! Bè, la buona notizia è che il babbano è sicuramente tornato alle giuste dimensioni.- garantì -La cattiva notizia è che probabilmente l’ho fatto materializzare nell’ultimo luogo in cui sono stato prima di venire qui!-
-Quale?- domandarono all’unisono Hermione ed Harry, atterriti dal pensiero dei luoghi funesti in cui Silente si era trovato negli ultimi tempi.
-Tranquilli, non ero di certo da Lord Voldemort né in località invase dalla magia oscura.- sorrise -Ero, ehm... a svagarmi col mio hobby preferito.-
-Prof, e qual è il suo hobby preferito?- fu l’ovvia domanda.
-Oh, un passatempo innocuo.- rispose quello -Semplicemente stavo pescando squali bianchi nel Pacifico! La loro carne rafforza la magia, lo sapevate?-
Petunia e Vernon si erano appena ripresi. All’udire le ultime parole di quel mago Merlino mancato svennero di nuovo.
I tre maghi intanto si erano smaterializzati per raggiungere Dudley nel Pacifico e lo salvarono giusto in tempo dalle fauci di uno squalo affamato. Poiché Silente voleva punire l’ingordigia trasfigurò la bestia in alga marina, ma nella fretta sbagliò incantesimo e trasformò anche Dudley in alga. I tre impiegarono mezza giornata per ritrovare l’alga giusta in fondo all’oceano ed invertire l’effetto dell’incantesimo.
Allora finalmente si smaterializzarono per tornare a Privet Drive, ma Silente imboccò la via più tortuosa per il teletrasporto magico e tutti furono catapultati nel cuore della giungla nera. Una tigre cominciò ad inseguire immediatamente i malcapitati scambiandoli per un succulento pranzo. Silente si volle vendicare anche della tigre e la tramutò in lucertola, ma nella fretta la magia colpì anche Harry ed Hermione che divennero due formichine. Per ritrovare le due giuste formichine Dudley e Silente impiegarono altre due ore ed infine, restituite le giuste sembianze ai due maghetti, Silente si decise a ripartire.
Poiché la giungla distava notevolmente da Privet Drive i quattro capitarono prima sulla pista di un ippodromo e si salvarono appena in tempo prima di venire travolti dalla corsa di alcuni splendidi cavalli. Silente decise di non trasmutare cavalli e fantini in roseti e così i quattro partirono e raggiunsero finalmente Privet Drive.
Dudley aveva perduto dieci chili in una sola giornata, tra fatiche e paure, e non chiedeva altro che il volatilizzarsi di quei tre fantocci di maghi.
-Visto, signorino, sei dimagrito senza magia!- gli ricordò Silente con un fulgido sorriso, a missione di salvataggio compiuta.
-Avrei preferito tenermi la mia onorevole pancia!- ebbe il coraggio di obiettare quello.
-Bè, hai vissuto delle belle esperienze!- constatò Silente -Hai visitato le profondità dell’oceano, vagato per la giungla alla ricerca di due formiche e...-
-Sì, sì, ora se ne vada però e non torni più qui!- scoppiò Dudley.
-Ovviamente.- rispose il preside di Hogwarts -Harry, ci vediamo domani sera a scuola! Lo stesso vale per lei, signorina Granger!-
Quando Silente ed Hermione si dileguarono, Harry disse al cugino:
-Giornata memorabile, vero? La magia è bella, no?-
-No!- rispose Dudley -Stai alla larga da me, ti eviterò come se fossi un appestato, dopo tutto quello che mi è successo oggi!-
-Bè, posso tornare a cantare, almeno?- propose Harry -Zio Vernon e zia Petunia ancora giacciono svenuti sul pavimento, occorre la mia voce per svegliarli, vero?-
-No, stavolta canto io!- ribatté prontamente Dudley.
-E cosa?-
-Poiché stamattina per colpa di una tua canzoncina mi è venuta la folle idea di farmi sparire la pancia, adesso ti farò complessare io!- mormorò sadicamente -Hai visto quanto è bella la tua amica Hermione?-
-Bè...- convenne lo studente di Hogwarts -Sì, è molto carina, ti piace?-
Ma Dudley gli rispose convenientemente con una rispettabile canzone:
-Come fai, come fai a non provarci mai, Potter fesso? Fai volare la civetta!-
-Non è divertente!- si oppose Harry, permaloso al massimo.
-Come fai, come fai a non provarci mai, Potter fesso? Usa almeno la bacchetta!-
-Io non sono un fesso!- gli urlò il prescelto, turandosi le orecchie.
-Po Potter fesso Po Po Potter fessò!- perseverava Dudley, vendicativo al massimo.
-Basta, smettila!- Harry scappava per le stanze della casa e veniva accuratamente inseguito dal cugino.
-Po Potter fesso Po Po Potter fessò!- ripeteva l’altro -Così capisci come mi sono sentito io per più di due mesi!-
 
-Tutto per un po’ di pancia!- protestava Harry sul diretto per Hogwarts, il pomeriggio seguente -Adesso come faccio? Quando tornerò l’estate prossima Dudley diventerà il mio incubo con quella canzone! Ed io non potrò più cantargli nulla! Sono rovinato, io amo cantare!-
-Però quel Potter Fesso- dichiarò Ron -ha proprio un bel ritmo... mi piace! Po Potter fesso Po Po Potter fessò!-
-Ron, ti prego!- sbuffò Hermione -Non è divertente. Tutti sanno che io ed Harry siamo una coppia alquanto improbabile, cioè, lui non è assolutamente il mio tipo! Sfido chiunque a dimostrare il contrario!-
-Hai ragione!- Ron si accese di gelosia -Tu e lui insieme? Neppure nelle barzellette! Harry, trovati un’amichetta così Dudley non ti prenderà più in giro!-
Il buon Potter proprio durante quell’anno scolastico si fidanzò con Ginny. Inizialmente lo fece solo per sbattere nel dimenticatoio l’orrenda canzone di Dudley, poi si innamorò veramente di lei e... siccome erano rose, sarebbero fiorite. E di Potter fesso, così come della panza, si persero le tracce.
 
 
 
Mica è colpa mia se Mister Max mi ha ispirata con la sua parodia di Whenever di Shakira, “la panza”. Poi ci ho inserito le tagliatelle di nonna Pina, uno spruzzo di cotto e mangiato che tutti voi conoscete (spero), e tanto per richiamare la mia cultura da liceale, ho inserito la celeberrima frase che Cesare pronunciò al traditore Bruto “Quoque tu?”. Ed ovviamente, Harry ama cantare “un poco di zucchero” di Mary Poppins e la canzone dei 7 nani della Disney. Amo la Disney.
Manca qualcosa, ho elencato tutti? Ah, mancano i Gem Boy con la loro mitica ed indimenticabile parodia di Poker face, ovvero Potter Fesso (se non conoscete Potter Fesso la cosa è GRAVE).
Io come sempre attendo le recensioni... le Magicomiche ne hanno bisogno!  
P.S. Dopo Fabri Fibra, Mister Max e i Gem Boy ci stanno a pennello con questa raccolta di demenzialità, vero?  

   
 
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