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Autore: Ed_Wood    16/04/2011    1 recensioni
Crossover Doctor Who / Casanova. Rose chiede di visitare la Venezia del 18° secolo per incontrare Casanova. Ma il Dottore si sente un po' minacciato. Chi sceglierà lei tra i due? (link della storia originale: http://www.fanfiction.net/s/3177986/1/My_Casanova)
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler
Note: Cross-over, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4: Testa tra le nuvole
 
Il Dottore aveva corso più forte che poteva per arrivare al TARDIS prima di lei. Era determinato a nascondere il fatto che aveva, beh… che l’aveva spiata tutto il giorno.
 
Balzò nella sala del TARDIS e afferrò una rivista. Un momento dopo Rose entrò camminando tranquillamente, ancora con la testa tra soffici e romantiche nuvole.
 
“Hai passato una bella giornata?” Chiese lui con nonchalance.
 
“Che? Oh, si.” Sospirò.
 
Oh dio. Si prospettava più difficile di quanto pensasse.
 
“Bene.”
 
Rose scosse la testa. “Scusa – com’è stata la tua giornata? Fatto qualcosa di eccitante? Incontrato qualcuno?” Chiese con una gomitata giocosa.
 
Il Dottore posò la sua rivista. “Oh, è stata una giornata carina – un po’ noiosa senza di te ovviamente. Dopo che ho lasciato voi due, ho incontrato un paio di bellissime aristocratiche francesi – gemelle per la precisione – e abbastanza birichine devo aggiungere; ho perso i miei pantaloni giocando a poker; sono stato mandato in prigione per indecenza, poi ho vinto i miei pantaloni… più un elegante cappello… poi ho girovagato fino a tornare qui per una bella tazza di tè. Sai – le solite cose.”
 
Rose sogghignò. “L’ho detto prima, e lo dirò di nuovo – sei così pieno di te – è incredibile!” Rise durante tutto il tragitto fino alla sua stanza.
 
Il Dottore che perde i suoi pantaloni… Rose ridacchiò all’immagine nella sua testa – poteva andare peggio!
 
Il Dottore sospirò. Forse Venezia non era stata un’idea così grandiosa. In ogni caso non si poteva evitare, dopo tutto aveva detto ‘Ovunque tu desideri.’
 
xxxx
 
Era strano – quello che sentiva riguardo Casanova, o Giac, come gli piaceva essere chiamato. Era strano perché sentiva che innamorarsi di lui era stato troppo facile – troppo veloce. Il fatto che fosse praticamente l’esatta copia del Dottore aveva influenzato i suoi sentimenti? O era tutto merito di quel famoso fascino di Casanova?
 
Come desiderava che il Dottore la trattasse così – con il puro romanticismo di tutto ciò. Certo, a volte si abbracciavano (di solito in segno di sollievo dopo aver superato pasticci e pericoli), si tenevano per mano (di solito mentre correvano via da qualche alieno o bestia mostruosa) – e si erano baciati due volte – sebbene entrambe le volte lei non era proprio se stessa. Dubitava che sia lui che richiamava il vortice del tempo, che Cassandra bisognosa di un po’ di amore contassero come baci romantici tra i due!
 
Comunque, Giac – era un tipo. Doveva esserlo, per poter diventare una tale leggenda. Nessuno l’aveva mai trattata o le aveva mai parlato nel mondo in cui l’aveva fatto lui. Tecniche di abbordaggio? Il termine tecniche d’abbordaggio non rendeva la cosa neanche lontanamente – era più pura passione e poesia.
 
Era così divertente, affascinante, amabile, e spigliato – poteva vedere che era totalmente rilassato quando stava con lei. Diversamente da tanti altri uomini, era onesto riguardo i suoi sentimenti.
 
Si chiese cosa gli avrebbe riservato la notte successiva. Rose sorrise maliziosamente al pensiero.
 
Il Dottore non riuscì a dormire quella notte. Si chiese se fosse pronto per la sfida, se era veramente tutto ciò che pensava di poter essere. Se fosse stato abbastanza – e se fosse riuscito ad andare fino in fondo.
 
xxxx
 
Era arrivato il momento.
 
Non appena Rose applicò i tocchi finali al suo makeup, il Dottore sporse la sua testa oltre l’angolo. Rose si girò verso di lui e sorrise. “Sei incantevole,” disse dolcemente.
 
“Davvero?” Chiese speranzosa.
 
Il Dottore la raggiunse e le baciò la fronte. “Certamente. È un uomo fortunato. Adesso vai, divertiti. Non fare nulla che io non farei!” Fece un sorrisino.
 
Rose si imbronciò. “Questo non lascia molto allora! Dopotutto lui è Casanova – è conosciuto per aver fatto le cose che la maggior parte degli altri uomini non fanno!” Gli fece l’occhiolino prima di correre fuori dalla porta.
 
Quando se ne fu andata, cominciò a mettersi al lavoro. Aveva poco tempo per prepararsi. Era preoccupato – una cosa che non gli succedeva spesso. Ma lo era. 
  
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