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Autore: MusicDanceRomance    19/04/2011    12 recensioni
Hogwarts e l'intero mondo di Harry Potter sono nel mirino di una comicità spietata.
Troverete un Albus Silente che traumatizza con magie assurde il piccolo Tom Riddle e Dudley Dursley, tiferete per Neville Paciock innamorato perdutamente di una certa Serpeverde e scoprirete un Lord Voldemort ansioso di lottare contro... i suoi stessi Mangiamorte!
La storia ha partecipato al contest "Perle Nascoste" di Violet Acquarius e ha vinto il Premio Sorriso.
Prima classificata al flash contest "Make me smile" indetto da dea_93 sul forum di Efp e vincitrice del Premio Miglior Risata.
Prima classificata al "Flash contest: fammi sorridere in 42 ore" indetto da demebi sul forum di Efp.
Prima classificata al "Flash contest del week end" di Bethpotter.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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                                       La grande battaglia di Lord Voldemort
 
Un fitto bosco avrebbe fatto da sfondo alla cruenta battaglia che Voldemort agognava da tempo. Il Signore Oscuro si inoltrò nel buio della nebbia, scortato da Bellatrix e Greyback, assetato di sangue e dolore. Voleva distruggere, schiacciare e frantumare i suoi nemici. E lo avrebbe fatto. Voleva ciò che essi custodivano, e lo avrebbe ottenuto.
D’un tratto dieci figure minacciose, stagliate nel freddo del vento, comparvero di fronte ad un’imponente quercia secolare.
-Ora!- fu il grido che il Signore Oscuro lanciò per mandare all’attacco i suoi due seguaci.
Bellatrix e Greyback avviarono il più grande scontro di tutti i tempi: non risparmiarono alcun tipo di magia oscura per colpire spietatamente i loro avversari.
Si tuffarono in fretta dietro alcuni massi per proteggersi dalle Maledizioni che i nemici versavano con ferocia addosso a loro e continuarono a lottare a costo della vita.
Nell’aria gelida schioccavano solamente Maledizioni Senza Perdono ed incantesimi oscuri.
-Uccideteli!- ordinava Voldemort, al riparo dietro una serie di alberi neri -Uccideteli, ma portatemi almeno uno vivo per interrogarlo!-
-Ne ho uccisi già due!- Bellatrix saltellò festosa dalla sua postazione.
Greyback non volle dimostrarsi inferiore a Bellatrix e ne ammazzò un altro.
Tre corpi gemettero a terra. Tre nemici erano già stati eliminati. Ma ne rimanevano altri da abbattere alla svelta.
-Capo!- Greyback richiamò il suo signore -Sono ancora in sette! Ci accerchieranno a poco a poco!-
-Allora io avanzerò tra i cespugli intorno e cercherò di prendere alle spalle il loro capo! Voi copritemi, e come sempre non abbiate pietà!-
Le Maledizioni implacabili, che partivano da ogni bacchetta, continuarono ad elettrizzare l’aria circostante.
Bellatrix aveva atterrato altri due avversari e canticchiava allegramente:
-Sono la più brava, sono la più brava! -
Il potentissimo Signore Oscuro non sprecò altro tempo, si mise a strascicarsi tra l’erba alta, bacchetta alla mano; con infinita e centellinata pazienza raggiunse le difese ostili e si addentrò con successo nella parte nemica, eludendo una non troppo stretta sorveglianza.
La tempesta di Maledizioni e la guerra tra i maghi proseguiva. Gli alberi vicini ardevano e il territorio campestre andava assumendo l’aspetto di un cimitero in fiamme.
-Aaarggghhh!- urlò improvvisamente Greyback, finito.
“Greyback è morto, ormai mi rimane solo Bellatrix!”, calcolò Voldemort, senza lamentarsi troppo per la dipartita del suo fido lupo mannaro da guardia.
Poi la sorte sembrò arridere a colui-che-non-doveva-essere-nominato. La facinorosa Black ammazzò altri due avversari mentre quello che pareva essere il capo nemico tentennava nella lotta, trascinandosi dietro una gamba ferita mentre il sangue gli colava copioso lungo il corpo.
Voldemort attese il momento opportuno ed infine si precipitò addosso al suo oppositore principale, già abbastanza contuso: gli conficcò la sua bacchetta nelle spalle e gli strinse un braccio attorno alla gola, trattenendo per sé il desiderio di strangolarlo all’istante.
-Arrendetevi e consegnateci il tesoro!- ringhiò senza pietà.
Il capo dei suoi nemici, che portava una fascia bianca attorno alla fronte, per nulla intimorito, gli parlò allora:
-Ormai è cominciato il tuo declino!-
-No!- urlò Voldemort -Sto appena inaugurando la mia ascesa al potere! Ordina ai tuoi uomini di deporre le bacchette! Ordinalo!-
L’uomo non obbedì.
-ORDINALO!- urlò ancora il Signore Oscuro, facendo pressare il braccio attorno alla sua gola.
I duelli ebbero termine. Tutti gli occhi erano puntati sui due capi avversari.
-Bellatrix, perquisisci questi fetenti che sono rimasti in vita, poi ammazzali tutti mentre io finisco di interrogare il loro capo!- imperò Voldemort.
-Mio signore, non sarebbe meglio ucciderli e poi perquisirli?- osò la sua fida servitrice.
-No, fai come ho detto io!- fu la risposta perentoria.
La signora Lestrange stava già avanzando verso i superstiti della sanguinosa battaglia quando fu colpita a tradimento da una strega rivale che evidentemente non era morta come credevano.
La donna si piegò su stessa, emise un ultimo sospiro rivolto al suo signore, quasi cercasse di chiedergli perdono per essersi fatta sorprendere, ed infine, in preda a spasimi di dolore, crollò a terra per sempre.
-Bellatrix!- l’erede di Serpeverde si inferocì -Avete ammazzato la mia serva più fedele! Maledetti! E’ colpa tua, ora ti ammazzo!-
Lo stava per fare, pur consapevole di essere perduto.
Alle sue spalle, purtroppo, un altro mago, probabilmente rimasto nell’ombra fino ad allora, lo assalì e tramortì tempestivamente, liberando il proprio capo.
Voldemort non fece in tempo a rialzarsi che fu colpito di nuovo da quello che era stato il suo ostaggio, una, due, tre volte. Quest’ultimo poi pronunciò fiero:
-La tua Nagini è morta. Bellatrix e Greyback sono morti. Ora uccideremo anche te e il tesoro sarà tutto nostro. E’ finita!-
-Non mi fate nessuna paura!- fu l’imprecazione terminale di Voldemort, prima che un lampo di luce gialla lo annientasse comprimendolo al suolo.
Il suo corpo rimase immobile lì, come la foglia rosa e morta in autunno, mentre quelli che erano stati i suoi ultimi nemici esultavano e si dividevano il bottino di guerra.
Passò qualche secondo, poi il leader dei trionfatori dichiarò:
-Io adesso ho il potere! Sono io il numero uno, io ho trovato il tesoro degli gnomi e a me resterà! Su di esso costruirò il mio impero! Io sono il mago più forte del mondo! Io ho sconfitto loro!- tornò a fissare i resti dei suoi ultimi valorosi rivali.
Il corpo di Riddle rimaneva immobile poco distante da quello di Bellatrix, con il braccio proteso verso di lei. Sembrava quasi che le loro mani avessero cercato fino all’ultimo di sfiorarsi.
Presto un serpente li raggiunse strisciando e si eresse maestosamente fino all’altezza dell’uomo dalla fascia bianca. Quegli attese qualche secondo, pronto ad ogni eventuale attacco.
Allora Voldemort si rialzò lentamente da terra ed osservò soddisfatto il capobanda suo antagonista e gli altri vincitori. Aiutò Bellatrix a risollevarsi dal suolo e intanto l’uomo dalla fascia bianca, che prima lo aveva “eliminato”, parlò:
-Ehm, mio signore, abbiamo finito per oggi?-
Anche Greyback e gli altri che fino a quel momento erano rimasti fermi come cadaveri si mossero e raggiunsero il gruppo. Voldemort parlò compiaciuto all’uomo dalla fascia bianca:
-Bel gioco, vero Lucius? Per questa volta avete vinto voi, ma adesso dobbiamo escogitare qualcosa di più elegante al posto dei “banditi a caccia del tesoro”!-
-Ecco, appunto, mio signore...- avanzò Lucius Malfoy verso di lui, togliendosi la fascia dalla fronte -Effettivamente è la quarta volta che facciamo lo stesso gioco, stamattina.-
-Sì, sì, adesso basta!- sentenziò Voldemort, spolverandosi il suo lugubre mantello -Ora facciamo la pausa pranzo e dopo fingeremo di essere nel Medioevo. Io interpreterò il cavaliere senza macchia e senza paura, stavolta sarò l’eroe!- annunciò.
-Sì!- esclamò Bellatrix, approvando l’idea repentina del suo signore -Io rivestirò il ruolo della principessa catturata dal drago, e voi mi salverete!-
-E concluderemo con un bel matrimonio!- decise il Signore Oscuro -Lucius, tu sarai il re che mi manda alla ricerca della sua adorata unica figlia perduta. Rodolphus, tu sarai il mio scudiero, Greyback sarà un orco cattivo che ucciderò valorosamente lungo la strada e i Carrow insieme a Nagini simuleranno un grande drago a tre teste!- stabilì, già euforico per la prospettiva del nuovo gioco.
Tutti i Mangiamorte annuirono. Si divertivano, in fondo.
Rodolphus solamente si permise di rivolgere una parolina al suo signore:
-Se posso permettermi, mio signore, da una settimana giochiamo senza sosta solo a “facciamo finta di essere...”, ma non dovremmo smettere e cominciare a studiare un piano per uccidere Harry Potter e Silente ed espugnare Hogwarts?-
-Oh, a loro penserò un altro giorno!- replicò Voldemort annoiato -Io ora voglio giocare! Su, usiamo la magia per costruire lo scenario del castello del re, tanto per cominciare, poi cercheremo una grotta e fingeremo che quello sia il rifugio del drago! Nagini...- accarezzò il suo bel serpente -Ti raccomando, la tua parte è di vitale importanza, non mi deludere, dovrai fingere bene di sputare fuoco e fiamme!-
Il temibile Signore Oscuro e i suoi fedelissimi Mangiamorte continuarono il loro bel teatrino con la probabile intenzione di non smettere troppo presto.
 
 
 
 
Eccomi qui! Vi siete già stancati delle mie Magicomiche o ne volete ancora in abbondanza? Su, fatemi sapere, i vostri pareri sono importanti, e sono anche fonte di ispirazione!
Questo capitolo è un po’ più corto dei precedenti, ma spero che sia stato ugualmente di vostro gradimento!
E nella prossima parte ci saranno... indovinate, indovinate... chi non ho ancora preso di mira?
Ma ovviamente la nuova generazione, sempre se vorrete continuare a seguirmi!
  

   
 
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