Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Segui la storia  |       
Autore: Martin Eden    21/04/2011    2 recensioni
Ciao a tutti!! Sono nuova in questo sito ma ormai scrivo da anni e ho sempre avuto la curiosità di sapere che ne avrebbero pensato dei lettori esterni. Questa è la prima di una lunga serie... :))
Da sempre appassionata di Signore degli anelli e simili, vi regalo una storia che parla di tante cose: di guerra...di avventura....e di amore! Ovviamente con i nostri beniamini...che si ritroveranno loro malgrado a combattere fianco a fianco con un singolare personaggio, di cui nemmeno sapevano l'esistenza.Leggete e divertitevi!! Commenti, messaggi e recensioni sono ben accetti. Grazie!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Compagni di Sventura'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
7 - La caccia selvaggia




Quando il sole sorse, il mattino dopo, alcuni membri della Compagnia erano già in piedi: una di questi era Lilian, che osservava seria le sponde dall'altra parte del fiume, come un predatore in ascolto.
Le orecchie l'avvertivano di un pericolo, e non si liberò di quella sensazione nem-meno quando ripartirono: rimaneva seduta con il viso appoggiato alla mano nel primo posto della barca, guardando di tanto in tanto sulle due sponde.
Le cascate di Rauros erano vicine quando Aragorn decise di fermarsi di nuovo: o-ra era impossibile continuare a navigare, per raggiungere Mordor dovevano an-dare con le barche dall'altra parte del fiume per poi continuare a piedi, quando sarebbe giunto il crepuscolo.
- Partiamo subito..- propose Legolas all'uomo appena gli fu possibile.
- Non possiamo: per i quattro hobbit sarebbe troppo pericoloso avviarsi sulla sponda orientale in pieno giorno.-
- Non è la sponda orientale che mi preoccupa... Aragorn, c'è qualcosa di peggio fra questi alberi, credimi, non sono l'unico a dirlo..lo sento..-
- Dov'è Frodo?- domandò Lilian ad un tratto.
Aveva notato i fagotti dell'hobbit abbandonati; e anche quelli di Boromir.
- Dove saranno mai finiti quei due?- borbottò Gimli lucidando la sua ascia.
Lilian si appostò su una roccia alquanto alta, per scrutare fra gli alberi: sapeva perchè Boromir mancava, se lo immaginava: da quando lei li aveva incontrati, si era accorta che lui non toglieva mai gli occhi di dosso a Frodo.
Voleva l'Anello. Lo voleva per sè o per Gondor, la sua terra. Questa era la verità.
Poi..il panico; una voglia matta di scappare via e non tornare mai più.
La ragazza cominciò a essere irrequieta, a tamburellare le dita contro la roccia: ecco, qualcosa si stava avvicinando.
- Sono loro..- mormorò appena le sue orecchie poterono sentire l'avanzata deci-sa di un esercito.
Legolas avvertì gli altri mentre Lilian già stava sparendo nel bosco sulla sponda; poco dopo udì urla selvagge e strepiti disumani provenire da sud ed esplodere potentissimi poco più in là.
Saltò sugli alberi per avanzare più velocemente: e poco dopo si ritrovò nel bel mezzo di una battaglia.
Boromir tentava di difendere Frodo, mentre almeno un centinaio di enormi orchi si ammassavano contro di lui: erano forse quelli gli uruk-hai, di cui Lilian aveva sentito parlare dagli altri membri della Compagnia?
Poco importava: la ragazza iniziò a tirare le frecce, fecendo cadere molti mostri in poco tempo; Aragorn e gli altri sopraggiunsero ad aiutare Boromir.
Ma gli uruk-hai aumentavano sempre , sembravano non finire, nonostante la Compagnia ne facesse fuori a dozzine.
Merry e Pipino lanciavano pietre; Gimli faceva roteare la sua ascia. Frodo rimase in disparte dietro ad un albero mentre i nemici lo sorpassavano: sapeva che ora non poteva più sottrarsi al destino.
Anche quando gli altri due hobbit tentarono di persuaderlo a nascondersi con lo-ro lui rifiutò: doveva andare a Mordor, con o senza Compagnia.
Merry e Pipino lo capirono al volo, ma vollero comunque dargli una mano: spun-tarono fuori dal nascondiglio, e attirarono gli uruk-hai in un'altra direzione, per permettere a Frodo di fuggire.
Il portatore dell'Anello, appena fu sicuro di non essere visto, uscì da dietro l'al-bero e si diresse alle barche; non sapeva che, dietro di lui, Sam lo stava seguen-do assiduamente.
- Boromir, fa’ qualcosa!- implorarono Merry e Pipino quando si videro circondati.
L'uomo di Gondor spuntò da dietro una macchia, si parò davanti a loro trafiggen-do due nemici con la sua spada: si batteva con tanta furia che non si accorse di essere pure lui un bersaglio.
O se ne accorse troppo tardi: quando era sul punto di uccidere altri due nemici una freccia lo colpì in pieno petto.
Boromir si fermò un secondo, mentre una seconda freccia lo centrava in pieno: sentiva le forze abbandonarlo.
Un terzo dardo lo fece inginocchiare, anche se lui tenne testa ancora per pochi minuti; Merry e Pipino tentarono di aiutarlo, ma furono presi e portati via dal-l'orda di uruk-hai.
Lo stesso mostro scoccò l'ultima freccia ad un Boromir esausto, piegato in avanti dal dolore della morte, facendolo scivolare nelle tenebre più scure. Poi se ne an-dò assieme agli altri compagni.
Quando Aragorn lo scoprì, per Boromir era troppo tardi: riuscì a dire solo alcune parole, prima di lasciare la Terra di Mezzo, per sempre.
Lilian, Legolas e Gimli giunsero in tempo solo per vedere la morte di un valoroso uomo di Gondor, e nient'altro: gli uruk-hai se n'erano andati.
Aiutarono Aragorn a trasportare l'amico morto fino alle barche, prendendo anche le sue armi: lo deposero in una delle imbarcazioni, e lo lasciarono in mano al fiu-me, che se lo portò via nelle cascate di Rauros.
Anche se non era un funerale a tutti gli effetti, i quattro amici rimasti recitarono un paio di preghiere: pure Lilian si sentiva in un certo senso colpita.
Ma quando il dispiacere lasciò il posto alla ragione, Aragorn non volle seguire l'ultima barca, quella che Frodo e Sam avevano deciso di utilizzare per raggiun-gere la sponda orientale:
- Non intendi seguirli?- chiese Legolas.
- No, il destino di Frodo non è più nelle nostre mani..- rispose l'uomo- Ora noi abbiamo un altro compito da svolgere.- strinse le spalle all'elfo ed al nano, ma guardò Lilian negli occhi - Non vorrete lasciare Merry e Pipino in balìa di quegli uruk-hai, vero?-
I quattro amici si guardarono sospettosi per un po', riflettendoci: Aragorn non aveva tutti i torti...
L'uomo si avviò, ma dopo esser salito su una roccia si voltò di nuovo a fissare gli altri con un sorriso sulle labbra:
- Andiamo a spaccare le ossa a qualche altro mostriciattolo, ragazzi!!- gridò Li-lian raggiungendo di corsa Aragorn, seguita anche dell'altro elfo e dal nano.
Sparirono in mezzo alla macchia di alberi, e le rive del fiume si fecero di nuovo silenziose, come ad aspettare un ennesimo imprevisto.


FINE (sicuri?)

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: Martin Eden