2. Don't Speak.
Era finita la prima ora di un noioso venerdì mattina e stavo cercando Joe per sapere com'era andato il compito di matematica. Sorrisi nel vederlo vicino al suo armadietto, che tra l'altro era vicino al mio, ma mi fermai perchè stava parlando con un ragazzo dai capelli neri che se non sbaglio si chiama Matthew Fitzpatrick.
"Andiamo Joe, perchè ti ostini a stare con quella sfigata di Price?"
"Non è sfigata..ok, lo è, ma è pur sempre un essere umano!"
Il cuore mi si raggelò, ma rimasi a guardare la scena perchè Matthew stava proseguendo con le accuse.
"Quindi stai con lei solo per pietà?"
"Una sorta, alla fine suo padre mi ha dato il lavoro, mi sembra il minimo esser gentile con sua figlia, che, diciamocelo, non è poi così popolare"
Matthew scoppiò a ridere e si passò una mano tra i capelli.
Uscii da dietro l'angolo facendo finta di niente e andai al mio armadietto, Matthew si dileguò e rimase Joe, sorridente come al solito.
"Sono felicissimo di dirti che ho passato l'esame con una bella A+! Dovresti aiutarmi più spesso in matematica, la fai diventare così..semplice"
"Mi fa piacere che hai preso un bel voto, ma non posso più darti una mano, in niente" dissi prendendo i libri per l'ora successiva e sbattendo l'anta dell'armadietto.
"Ail? E' successo qualcosa? Aileen, fermati" Mi prese per un polso facendomi girare.
"No, Joseph Adam Jonas, non è successo niente nel tuo candido mondo, tutto procede a meraviglia"
"Non procede tutto a meraviglia se so che la mia migliore amica ce l'ha con me ma non vuole dirmi il motivo"
"Alla fine suo padre mi ha dato il lavoro, mi sembra il minimo esser gentile con sua figlia, che, diciamocelo, non è poi così popolare" ripetei le parole dette da Joe poco prima a Matthew. Il suo volto si fece cupo e abbassò lo sguardo.
"Non le penso sul serio e lo sai" disse con un filo di voce.
"Ma le pensi quando ti è comodo, mentre nel resto del tempo ti fai aiutare da me, che come una stupida ci sono sempre, ma sappi che quel sempre è finito, non esiste più. Stammi bene Jonas" dissi per poi voltarmi nuovamente.

Alla fine delle lezioni mi avviai verso la fermata dell'autobus, ma, appena vidi Joe seduto sulla panchina, decisi di andare a piedi fino a casa.
"Aileen, non puoi continuare ad evitarmi" disse alzandosi dalla panchina e dirigendosi verso di me.
"Oh certo che posso farlo, c'è forse una clausola che me lo vieta? Ora capisco, nel contratto della Hollywood c'era anche la clausola Diventa amico della figlia del tuo capo, o sbaglio?"
"Non dire stupidate, per favore Ail"
"Non chiamarmi Ail, solo gli amici lo fanno..ah giusto, io non ho amici"
Si fermò e tornò indietro accasciandosi sulla panchina.
Dopo pochi minuti mi arrivò un messaggio da parte sua.
Non ho finto di essere tuo amico, ti volevo e ti voglio bene veramente e, nel profondo, lo sai anche tu. Non ti ho mai presa in giro..non so perchè ho detto quelle cose, sono stato un emerito idiota, invece di difenderti mi sono messo contro di te, solo perchè avevo paura di ammettere i miei sentimenti. Ti voglio bene Aileen Judith Price, ora e per sempre. Tuo, Joe.
Buttai il cellulare sul letto e rivolsi uno sguardo alla finestra: Joe era seduto alla scrivania chino su qualche libro. Nello stesso istante in cui posi lo sguardo su di lui, quast'ultimo alzò il suo e incrociò i suoi occhi scuri con i miei verdi. Mi alzai di scatto e chiusi le tende, non volevo vederlo, non volevo sentirlo..non volevo e basta.

Ogni mattina Joe veniva da me puntualissimo per offrirmi un passaggio, ma io, puntualmente, uscivo qualche minuto prima che arrivasse lui.
"Tesoro, ma perchè la mattina non aspetti qualche minuto così Joseph può accompagnarti a scuola?"
"Scusa mamma, ma non ho voglia di andarci con lui, lui è la rock star, io sono la secchiona, l'accoppiata non è una delle vincenti"
Ero, stranamente, stesa sul divano a guardare uno dei programmi più inutili del pianeta. Come si faceva a chiudere 20 persone in una casa? Era peggio degli esperimenti sui criceti!
All'improvviso suonarono alla porta, mi alzai dal divano e andai ad aprire trovandomi davanti il più piccolo dei Jonas, Frankie.
"Ciao Ail!"
"Buongiorno Frankie, come mai sei passato?"
"Ho notato che non vieni mai da noi, così volevo invitarti a giocare con me!" Sorrisi e lo feci entrare.
"Sei fortunato, piccolo Jonas. La mamma ha appena preparato una torta al cioccolato stratosferica e non vedeva l'ora di farla assaggiare a qualcuno..ne vuoi forse un pezzo?" Gli occhi del bambino si illuminarono all'istante e si fiondò da solo in cucina.
"Signora Priiiice! Dov'è la torta stratosferica?!" gridò saltando addosso a mia mamma, che subito dopo ci disse di sederci a tavola.
Qualche minuto dopo avevamo finito i nostri pezzi di torta e Frankie si addormentò sul divano.
"Ail, tesoro, perchè non porti metà torta ai Jonas? Ricordati di dire anche che Frankie si è addormentato sul nostro divano" disse mia mamma porgendomi la torta.

Arrivata davanti alla porta dei Jonas, cominciai a bussare sperando vivamente che Joe non fosse in casa o che almeno non venisse ad aprire, ma il caso volle che proprio Joseph fosse nei paraggi della porta.
"Aileen.."
"Mia mamma ha preparato una torta e mi ha chiesto di portarne metà qui" dissi dandogli la torta, poi, prima di andarmene dissi "Ah, Frankie si è addormentato sul nostro divano, non appena si sveglia lo accompagno a casa"
Me ne andai senza dargli tempo di rispondere, ma, con la coda dell'occhio, notai che rimase alla porta con la torta in mano finchè io non entrai in casa.
Avrei voluto sbattere la porta, ma mi ricordai della presenza di Frankie sul mio divano, così mi limitai ad imprecare sottovoce. Dalla cucina si affacciò mio padre che, con un gesto, mi disse di andare da lui.
"Dimmi papà, è successo qualcosa?" chiesi sedendomi al tavolo di fronte a mio padre.
"No, volevo proporti una cosa per il week end prossimo"
"Dimmi, sono tutta orecchi"
"La casa discografica per cui lavoro, come ben sai, è associata a Disney Channel. Bene,quest'ultima ha organizzato una specie di evento e siccome ho un asso nella manica, volevo portarvi tutti quanti..sei d'accordo?"
"Certo papà, tanto me ne starò in un angolino come sempre"
"Stavolta no, ti affiderò alla mia troupe che ti vestirà e truccherà, dovrai essere perfetta per la serata"
"D'accordo, perchè tutta questa premura su come apparirò?"
"Sei mia figlia e voglio fare bella figura, anche perchè devo presentare una nuova star"
"E io cosa c'entro con tutto questo?"
"Ho bisogno di supporto da parte tua e di tua madre, per favore Aileen"
Acconsentii e andai a svegliare Frankie, erano le 23 ed era ora di portarlo a casa. Bussai e venne Denise ad aprirmi con un sorriso smagliante.
"Grazie Aileen, sei un tesoro..domani vuoi venire a pranzo?"
"No grazie Denise, ma ho già un impegno"
Salutai e andai di filato in camera mia. Dalle tende ancora chiuse potevo intravvedere la luce accesa nella camera di Joe. Mi misi alla scrivania e cominciai a studiare per il compito di letteratura italiana.

Angolo Autrice:
Avevo detto che molto probabilmente non avrei postato prima di partire, ma per fortuna sono riuscita a trovare una mezzoretta per scrivere il capitolo :D
Spero sia di vostro gradimento (: Ovviamente siete tutte pregate di farmi sapere cosa ne pensate!
Bacions!
Jonas1410