Il regalo? Che sia utile!
Quando vendi ad un uomo un libro, non gli vendi dodici once di carta, un po'
di inchiostro e della colla, gli vendi un'intera vita nuova
Christopher Morley
* * *
Fred e George riordinavano pigramente gli scaffali del loro negozio “Tiri vispi”. Erano
le due del pomeriggio di un mercoledì particolarmente banale, e non c'erano clienti.
«Che giorno hai detto che è oggi?»
«Il venti febbraio, come poco fa. Abbiamo dimenticato qualche impegno?»
«Hei, George, è ora di pensare al piccolo Ronnie.»
«Accidenti, è vero! Ormai manca poco e il nostro fratellino sarà un mago adulto.»
«Già, come passa il tempo! Mi sembra ieri che cercava di far diventare giallo il buon
vecchio Crosta...»
«Bisogna fargli un regalo all'altezza dell'occasione.»
«Sono d'accordo.»
Si guardarono. Gettarono un'occhiata attorno. Si riguardarono.
«Escluso.» «Decisamente.»
«Se vuole i nostri giocattoli da bambini, che se li compri.»
«Concordo, non bisogna mica viziarlo.»
«E poi, è roba da una botta e via, ci vuole qualcosa che duri.»
«Qualcosa che gli sia utile.»
«Cosa potrebbe servirgli?»
«Mamma e papà gli faranno l'orologio, vero?»
«Già, e noi cosa aggiungiamo?»
«Una custodia anti-smarrimento?»
«Banale! Un abito da cerimonia?»
«A Ron? E che se ne fa? Se va ad un altro ballo combina un altro disastro!»
Si bloccarono.
E si piegarono l'uno contro l'altro dalle risate.
«Ne ha lasciate scontente due in una sera...»
«Forse il nostro fratellino ha qualche problema con le donne.»
Si bloccarono di nuovo. L'uno vide il proprio pensiero nell'espressione dell'altro. «Già...»
«Potrebbe servirgli...» «...qualcosa che lo aiuti.»
«Se combinasse ancora disastri...» «...ci farebbe seriamente vergognare di lui, concordo».
«Bene, abbiamo trovato la strategia. Ora, in concreto?»
Entrambi si lambiccarono il cervello con aria esageratamente concentrata.
«Fred, rispondi a questa domanda: dove si può trovare la Conoscenza, riguardo a
qualsiasi argomento?»
«In biblioteca ad Hogwarts?»
«Riformulo: dove si può trovare la Conoscenza su ogni cosa, pagare e portarsela a casa?»
«Ah! E dillo subito! Ghirigoro, arriviamo!»
Si avviarono decisi fuori dal negozio. Uscendo George puntò la bacchetta al cartellino
sulla porta: «Usciamo per un po'» disse. La scritta Aperto fu sostituita da Torniamo
subito. La O finale si mosse come una bocca: «Un po' quanto? Un minuto? Dieci? Un'ora?»
Ma i gemelli si stavano già allontanando.
«Ecco, sempre così.» borbottò il cartello. «“Torniamo subito” e lasciano qui me a
sbrigarmela coi clienti. Ma dico io, “subito” quando? La gente vuole saperlo! E poi
si arrabbiano. Non prendetevela con me, dico io, io sono solo il cartello, non lo so
cosa fanno i titolari. Ma dico io, mai che mi dicano qualcosa...» e continuò a
borbottare fra sé.
Fred e George nel frattempo varcavano la soglia del Ghirigoro.
«Ma ci crederesti fratello? Noi che regaliamo un libro a Ron.»
«Già... mamma non ci crederebbe, se glielo dicessimo. Ah, il Ghirigoro! Da quanto non
venivamo qui dentro?»
«Non che ci siamo venuti troppe volte. Comunque, dall'inizio dello scorso anno scolastico.»
«Oh, è già così tanto? Come vola il tempo...»
Girellarono per il negozio per qualche minuto.
«Mi chiedevo, George, nelle nostre precedenti visite, siamo mai stati noi ad occuparci
degli acquisti?»
«Non direi proprio. Tre hurrà per mamma, e capisco dove vuoi arrivare. Tu sapresti
riconoscere il libro giusto?»
«No, non saprei nemmeno dove cercarlo. Ma vedo laggiù qualcuno che può saperlo.»
Qualche scaffale più in là una commessa di mezz'età stava riordinando. Si avvicinarono.
«Ci scusi signora, avremmo un quesito.»
«Ditemi, ragazzi» rispose lei.
«Ecco... stiamo cercando un libro» esordì Fred.
«E questo era probabile, Fred» intervenne George, «ma non abbiamo un'idea precisa.
Ci serve qualcosa sulle donne.»
La commessa alzò le sopracciglia, ma prima che potesse dire qualcosa Fred interruppe
il fratello a sua volta.
«Dobbiamo fare un regalo ad un ragazzo che ha bisogno di aiuto. Ci serve qualcosa che
lo aiuti a capire».
«Mmm, possiamo dare un'occhiata in Psicologia... Abbiamo La mente della Strega
che è molto completo...» disse lei pensierosa.
«Credo che sia meglio concentrarci sul rapporto mago-strega, è quello il problema.»
La commessa annuì, rimanendo pensierosa.
«Ci sarebbe Un magico rapporto – Nascita e sviluppo della coppia...»
«Signora, ci guardi. Ha presente chi siamo? Ecco, è per nostro fratello.»
La commessa effettivamente li guardò.
«Mmmm, qualcosa di chiaro, preciso e non troppo lungo, ho capito bene?»
«Centrato in pieno signora!»
«Credo che abbiamo quel che serve. Seguitemi da questa parte...»
Uscirono poco dopo dal Ghirigoro, riavviandosi verso il proprio negozio. Fred portava
un pacchetto sottobraccio.
«Però, questo regalo bisogna darglielo di persona.»
«Per spiegargli come si usa, ovviamente!»
«Ci toccherà aspettare fino a quando tornerà da scuola.»
«Meglio così, non rischiamo di distrarlo. Potrebbe volerlo provare subito!»
«E poi, pensa quanto si seccherebbe la cara Hermione, se lo pescasse a leggere questo
invece di studiare. Mancano “solo” tre mesi e mezzo agli esami...»
Se un amico vi regala un libro è veramente un amico
Roberto Cerati
Spazio Autore: Avete capito tutti di che libro si tratta, ovviamente. (Vero?) Ringrazio FloxWeasley
per avermelo fatto venire in mente, io non ci avevo proprio pensato. Poi ringrazio Janet, Fata Blu,
Charme, FloxWeasley e ovviamente ferao, per aver recensito.
Grazie anche a zefiretta che ha aggiunto la storia alle ricordate, e benvenuti fra chi segue ad akyse e
Greg90_h (finalmente un altro uomo! E grazie per il commento al capitolo 4).
Al prossimo libro!