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Autore: Chanel483    27/04/2011    5 recensioni
Rose Weasley vive in un universo perfetto: va bene a scuola, ha Agnes, un'amica fantastica, è nella squadra di Quidditch di Grifondoro, adora suo cugino ed ha una famiglia stupenda.
Ma cosa accadrebbe se si accorgesse che il mondo non è tutto rose e fiori come lei lo conosce?
Cosa accadrebbe se un ragazzo, con una vita molto più difficile della sua le facesse aprire gli occhi?
Può l'amore cancellare anni di pregiudizi e risentimento?
Dalla storia:
“-Quindi tu potresti fidarti di un Malfoy?-, chiese in tono di sfida.
La ragazza annuì con vigore:-Certamente-, rispose sicura.
Lui annuì tra sè:-Bene, allora facciamo un gioco. Tu mi dici una cosa che non hai mai detto a nessuno, e io faccio lo stesso-.”
***
"-Un Malfoy, Hermione! Un Malfoy! Ma non un Malfoy qualsiasi, il figlio di QUEL Malfoy!-, esclamò Ron, rosso di rabbia.
La riccia guardava ancora fuori dalla finestra, lo sguardo perso nel cielo plumbeo dell'Inghilterra:-Tu serbi troppo rancore Ronald. Non si tratta nè di me nè di Draco, tantomeno di te. L'unica cosa che conta è che lei sia felice-”.
(Seguito di “Lo yin e lo yang, gli opposti si attraggono)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Ron/Hermione, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Gli opposti si attraggono'
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-Quidditch ed ammiratori

Erano quasi le otto di sera, quando Agnes e Rose entrarono sottobraccio in Sala Grande. Il tavolo di Grifondoro era quasi pieno; Rose si sedette vicino a James:<< Ciao! >>, iniziò senza preavviso:<< Allora, ho letto l'avviso che c'è in bacheca, e volevo avvisarti che mi presenterò alle selezioni di Quidditch. E non voglio assolutamente nessun vantaggio perchè ero nella squadra lo scorso anno, o perchè sono tua cugina >>.

Il moro la guardò, inarcando un sopracciglio:<< Hem... Ok... >>, disse un po' stranito.

Rose sorrise soddisfatta:<< Bene! >>, disse iniziando ad addentare una coscia di pollo, e servendosi delle carote.

Alla sua sinistra Agnes prese dell'insalata.

Un ragazzo alto, con le spalle larghe, i capelli castano chiaro, lunghi fino al mento, e la divisa di Corvonero si avvicinò al tavolo:<< Ciao Agnes... >>, iniziò torturandosi le mani.

<< Buonasera, Alex >>, salutò senza degnarlo di uno sguardo lei, prendendo una fetta di pane.

Il ragazzo fece un cenno con la mano verso la rossa, lei ricambiò, fissando poi l'amica che guardava il piatto con ostinazione:<< Come hai... Hem... passato le vacanze? >>, chiese il corvonero, fissando con intensità la nuca si Agnes.

Questa si strinse nelle spalle:<< Tutto bene, grazie >>.

Alex si grattò la nuca:<< Oh... bene... >>, commentò a disagio:<< E i... G.U.F.O. Sono andati... bene? >>, chiese sempre agitato.

La bionda si strinse nuovamente nelle spalle:<< Certo >>, disse sintetica.

Il moro rimase li ancora qualche secondo, a dondolarsi sui talloni:<< Beh... io... ecco... ho preso dei... biglietti per... una partita di Quidditch, che si terrà questo inverno. Volevo sapere se... >>.

Alzando gli occhi al cielo, Agnes si voltò, per fissare il ragazzo che stava in piedi vicino a lei. Prima di parlare si portò una ciocca di capelli sfuggita alla coda dietro l'orecchio:<< Senti Alex, mi dispiace per come è andata a finire tra noi. Ma le cose rimangono esattamente come erano lo scorso anno. Non voglio un ragazzo che preferisce una pluffa a me, chiaro? >>. Senza aspettare una risposta, la bella grifondoro gli diede nuovamente le spalle, tornando a concentrarsi sulla sua insalata.

Il povero corvonero la guardò ancora per un po', con uno sguardo insicuro, poi a testa bassa, se ne andò con la coda tra le gambe. << Finalmente... >>, commentò a mezza voce la bionda, alzando di nuovo gli occhi al cielo.

<< Per me sei matta, Agnes >>, disse Helena, con un risolino acuto.

Agnes inarcò un sopracciglio, e la fissò stupita:<< Come, scusa? >>, chiese sbattendo le palpebre.

La grifondoro fece un'altra risatina:<< Oh... Tu hai... Hai rifiutato un'invito da Alex Lorren di Corvonero! >>, disse scioccata, fecendosi dare manforte da Isabel, che sghignazzava al suo fianco:<< Lo sai, vero, che la metà delle ragazze della scuola, venderebbero una gamba, per avere un'appuntamento con lui!? >>.

La bionda squadrò la compagna di stanza dall'alto in basso. Helena era alta, aveva capelli lisci e crespi, di un castano chiaro, il naso sottile e la bocca sproporzionata in confronto ai lineamenti fini del viso, un paio di chili di troppo, ma non esageratamente grassa. Portava sempre due mollette stravaganti – ogni giorno diverse – ai lati del viso. Quel giorno aveva due enormi api, che sbattevano un paio di ali di plastica:<< Certo che so chi è il mio ex-fidanzato, Helena. Purtroppo questo non vuol dire che io non possa comunque dargli un due di picche... >>.

A commentare questa volta fu Isabel:<< Quindi questo vuol dire che posso provarci io? >>.

Isabel era una ragazza bassa e magra, la carnagione olivasta, i capelli corti e neri, e gli occhi marrone scuro, quasi nero. Nel complesso era abbastanza carina, anche se non spiccava certo per la sua bellezza.

<< Come ti pare, Isabel >>, rispose svogliatamente Agnes, mandando giù un bicchiere di succo di zucca. Le due ragazze si lanciarono uno sguardo eccitato, ed uscirono confabulando dalla stanza, sotto braccio.

<< Ma... dimmi un po', Agnes >>, disse James, dopo che tutti ebbero guardato le due lasciare la Sala Grande:<< Da quando hai tutti questi ammiratori? >>, chiese divertito, con un sorriso forse un po' troppo tirato.

Agnes alzò un sopracciglio:<< Che sei, mio padre? >>, chiese scettica, lanciandogli un'occhiata accusatoria.

Il moro alzò le mani, in segno di resa:<< Era solo una domanda... non dovresti partire così sulla difensiva... >>. Agnes gli rivolse un'altra occhiataccia, per poi concentrarsi sull'insalata che ancora aveva nel piatto, mentre sul tavolo apparivano i dolci.

Rose addentò subito una fetta di torta al cioccolato:<< Lo sai, vero che se continui a mangiare come un maiale la scopa non riuscirà nemmeno a tenerti sospesa? >>, la ammonì la bionda, fissando con aria omicida la torta ipercalorica.

La rossa si strinse nelle spalle:<< Ma io questa la metto tutta in energia... Non in ciccia! >>, si difese continuando a strafogarsi.

Agnes scrollò la testa, arresa. Quella cena si era rivelata alquanto deludente, sotto diversi punti di vista.

Finirono di mangiare, e si diressero in dormitorio, dove trovarono Isabel e Helena ancora intentente nell'organizzare un piano. Rose si buttò sul letto – un solo giorno di scuola, ed era già stanca morta – mentre Agnes prese a scribacchiare qualche appunto per il tema di difesa.

Dieci minuti dopo, la giovane Weasley era già nel mondo dei sogni.

 

Due giorni dopo l'inizio della scuola, Rose Weasley era già in ritardo con lo studio.

Mentre Agnes si rifiutava categoricamente di far copiare i compiti alla compagna.

Ora la rossa si incamminava verso il campo da Quidditch, la bella scopa tirata a lucido sotto braccio, e nella testa ancora le parole della bionda “Se una irresponsabile, Rose! È possibile che con la montagnata di compiti che abbiamo da fare tu preferisca andare a rincorrere una pallina!? Sappi che quando tornerai alla torre ti toccherà passare un paio di ore a studiare, perchè puoi giusto sognartelo che ti passerò il tema di Trasfigurazione!”.

Rose scosse la testa, sapeva che alla fine le avrebbe fatto copiare. O almeno... ci sperava... ma infondo, non le importava più di tanto.

Immaginatevi la scena. Tre del pomeriggio, campo da Quidditch. Il cielo striato di grigio, un po' nuvoloso. Un ventina di persone nel centro, uno di loro urlava indicazioni a destra e a manca, cercando di ordinare la folla, che per lo più si faceva i fatti propri. Rose alzò il viso verso il cielo, che di rimando, le mandò contro una brezza fresa, che le scompigliò i lunghi capelli vermiglio.

Cosa poteva esserci, per la quale valesse la pena di rinunciare a ciò?

<< James! >>, salutò allegra Rose, quando gli fu vicino:<< Cos'è tutto questo casino? >>.

Il cugino si strinse nelle spalle:<< Sto cercando di formare gruppi equilibrati; tre cacciatori, un portiere e un battitore, per fare delle prove... Ma non è esattamente facile con così tanta gente... >>, rispose sconsolato.

Dieci minuti dopo la situazione era leggermente migliorata, erano riusciti ad organizzarsi in gruppetti di tre-quattro persone, ed ora il primo dei sei gruppi compiva un giro di prova intorno allo stadio; o almeno ci provava, calcolando che il ragazzo che provava come battitore non riusciva a d alzarsi a più di quattro metri da terra.

Il primo gruppo fece pena, a parte per il ragazzo che provava come portiere, che riuscì a parare tre, dei cinque tiri di James; anche se bisognava calcolare che il moro non era esattamente il massimo come cacciatore...

Il secondo gruppo fu, se possibile, peggio. Come cacciatore c'era una ragazzetta del quarto anno, che invece di alzarsi in volo faceva gli occhi dolci a James. Gli altri furono un disastro totale.

Fra i terzi c'era Rose, che prima di salire a cavalcioni sulla scopa si rivolse a James:<< Così fa un vero cacciatore. Guarda ed impara, sempre che tu riesca a vedermi... >>. Mentre il ragazzo scoppiava a ridere, la rossa si alzò di qualche metro, rimanendo sospesa a mezzaria.

Con un grande sorriso vide Agnes sugli spalti, che la fissava un po' contrariata. Le fece ciao con la mano, e la bionda ricambiò con un gesto secco, prima di incrociare ostinatamente le braccia al petto.

James le lanciò la palla, lei l'afferrò al volo e con un fischio il ragazzo diede inizio alla prova. La rossa ghignò e tenendo stratta la pluffa fece mezzo giro di campo, per poi trovarsi di fronte – ma a parecchi metri di distanza – gli anelli, dove c'era il portiere in prova.

Dopo assersi ravvivata i capelli all'indietro, diede una spinta alla scopa e partì in avanti, schivando con destrazza un bolide, che doveva aver lanciato quell'armadio del quinto anno, che provava come battitore. Con la pluffa sotto braccio arrivò fini a mezza dozzina di metri dalla porta e dopo aver ammiccato un attimo verso il cugino – che seguiva gli allenamente sulla scopa – lanciò la palla verso l'anello di mezzo. Il portire mancò clamorosamente la presa.

Alzando un pugno al cielo, in segno di vittoria, la rossa lanciò un urlo soddisfatta, mentre qualcuno dei ragazzi a terra, Agnes e James, applaudivano per la sua performance.

Con uno scatto fulmineo andò a recuperare la pluffa, prima che questa toccasse terra, o che gli altri cacciatori potessero anche solo pensare di recuperarla e dopo averla presa, si rimise in posizione compiendo un giro della morte. Il cugino se la rideva sotto i baffi: Rose era leggermente esibizionista.

Fece un'altro paio di tiri – ai quali l'aspirante portiere non si avvicinò minimamente – poi il moro soffiò nel fischietto, ponendo fine alla prova:<< Aspettami sugli spalti >>, le disse il cugino quando atterrò al centro del campo:<< Dammi venti minuti per finire con questi, poi facciamo un giro di prova con la squadra al completo >>.

La grifondoro gli lanciò un'occhiataccia:<< Assolutamente no! >>, disse irremovibile:<< Prima guardi tutte le altre persone che provano per il ruolo di cacciatore. Non voglio favoritismi! >>, e scrollando la lunga chioma in modo molto teatrale, si apprestò a raggiungere Agnes, che l'aspettava sugli spalti.

<< Sono stata bravissima! >>, si congratulò con se stessa la rossa, vedendo che l'amica non sembrava intenzionata a farlo.

Quest'ultima le lanciò un'occhiata truce:<< Sei solo un'esibizionista, Rose! >>.

Rose arricciò le labbra, ed incrociò le braccia al petto:<< E sentiamo, cosa avrei fatto per sembrarti un'esibizionista? >>, chiese stringendo gli occhi.

Agnes spalancò la bocca, schioccando rumorosamente la lingua:<< Tu non ti sei vista! >>, disse con aria scioccata:<< Hai fatto un giro della morte in sella ad una scopa... Senza alcun motivo! E ti posso assicurare che nessun'altro di quelli che hanno provato come cacciatori si sono messi a fare acrobazie! >>.

La rossa si rimise in piedi:<< Ed è per questo che io diventerò cacciatrice, mentre gli altri potranno giusto guardarmi dagli spalti! >>, annunciò con aria fiera.

Agnes alzò gli occhi al cielo ed infilò una mano nella borsa che portava a tracolla; vi tirò fuori una piuma ed un rotolo di pergamena. L'altra tornò a guardare il campo, dove si esibiva il quarto gruppo, formato da un portiere – che poi era la bravissima Roxanne Weasley, portiere dello scorso anno – un battitore e tre cacciatori, due ragazzi ed una ragazza. La ragazza invece che cercare di prendere la pluffa, lanciava occhiate molto significative al capitano, giocherellando con il colletto della maglia della divisa.

<< Cosa stai facendo? >>, chiese annoiata, rivolgendosi alla compagna.

Questa le lanciò un'occhiata truce:<< Quello che dovresti fare anche tu: il tema di Trasfigurazione! >>, disse prima di tornare a grattare con la piuma sulla pergamena.

Dopo di che, nessuna della due aprì più bocca.

Una trentina di minuti dopo, James richiamò tutti i ragazzi che avevano partecipato alle prove e chiamò i nuovi componenti della squadra: lui giocava come cercatore; prese due ragazzi del settimo anno come battitori: Thomas e Nicolas; come portiere Roxanne Weasley, che faceva parte della squadra anche l'anno precedente; e come cacciatori un ragazzo di nome Peter, che frequentava il quinto anno, una certa Susan del quarto e Rose. Lasciò appositamente la ragazza per ultima, per vedere il suo viso diventare rosso di rabbia nell'attesa.

Ci vollero altri dieci minuti per far sloggiare gli altri che avevano provato ad entrare nella squadra e ora urlavano proteste verso James, accusandolo di aver fatto favoritismi.

Infine riuscirono a liberare il campo, anche se qualcuno dei grifondoro si fermò sugli spalti a guardare gli allenamenti.

James iniziò con le presentazioni della squadra. Rose conosceva già tutti, tranne la cacciatrice del quarto anno, che aveva solo visto un paio di volte in Sala Comune.

Susan era una ragazza minuta, più bassa di lei di una quindicina buona di centimetri, aveva un viso sottile e capelli chiari, che portava con un taglio corto con due ciocche più lunghe ai lati del viso. Aveva degli occhi enormi, confrontati ai lineamenti fini del viso, di un intenso color nocciola, che le davano l'aria di un piccolo cerbiatto.

Thomas e Nicolas li conosceva un po' meglio, perchè erano compagni di James, Peter invece era il fratello di un compagno di Hugo, mentre Roxenne era sua cugina.

Iniziarono subito con un giro di prova. Rose si trovò a suo agio, con tutti gli altri compagni e tra lei e gli altri cacciatori si creò subito un certo affiatamento.

In quel momento lei volava verso la porta, mentre Susan, appena dietro di lei, schivava con destrezza un bolide, la pluffa sotto braccio:<< A me, Susy! >>, urlò la rossa, che non sopportava il chiamare le persone con il nome di battesimo.

La bionda annuì e spingendo più veloce la scopa in avanti, lanciò la palla alla compagna, questa la prese al volo, ma si trovò la strada sbarrata da un bolide:<< A te, Pet! >>, urlò lanciando la palla indietro, dove sapeva esserci il ragazzo.

Peter la prese al volo, e superando le due ragazze si fermò a pochi metri dagli anelli e lanciò la pluffa verso quello di sinistra. Roxanne – rischiando di cadere dalla scopa – si spostò rapidissimamente e la prese al volo. La mora rimase un'attimo barcollante, cercando di ritrovare l'equilibrio, poi con un lancio lungo, mandò la palla verso il centro del campo. In quel momento James suonò il fischietto. Tutti si apprestarono a tornare a terra.

<< Beh, compliementi ragazzi, veramente. Mi sembra che la squadra sia ben equilibrata. Se domani dopo pranzo potessimo incontrarci per decidere gli orari degli allenamenti, sarebbe fantastico >>.

Uno alla volta, tutti i membri della squadra si avviarono agli spogliatoi, parlottando tra di loro, eccitati per la selezione.

Quando James, Rose e Roxanne lasciarono il campo da Quidditch, trovarono Agnes ad aspettarli, con la borsa dei libri a tracolla:<< Sei veramente un portiere fantastico, Roxie >>, disse gentile alla ragazza, quando la ebbero raggiunta.

La grifondoro ringraziò:<< E a me non dici niente, Agne? >>, chiese James con la faccia da cucciolo bastonato.

La bionda alzò gli occhi al cielo:<< Il cercatore di Tassorosso è più simpatico... >>, rispose incrociando le braccia al petto.

Il moro sgranò gli occhi:<< Parli di quello spilungone che lo scorso anno è riuscito a prendere a malapena quattro gufo? >>.

La ragazza si strinse nelle spalle:<< Non ho detto che fosse intelligente, ma bacia davvero benissimo! >>. E continuò a testa alta verso il castello, lasciando il povero James, con la mascella che sfiorava il terreno.

Buongiorno(:
Ho due secondi quindi sarò riassuntiva: allora, questo capitolo è incentrato su Rose e Malfoy non viene neanche citato, ma posso assicurarvi che è sopravvissuto alla "bottarella" sul naso :D
Due persone da tenere d'occhio sono Agnes e James; che altre ad essere due delle persone più importanti per Rose, avranno un ruolo abbastanza fandamentale nei prossimi capitoli :D
Devo ancora decidere come dividere i prossimi capitolo, ma dal quarto, massimo dal quinto, entrerà in scena anche Hermione (di conseguenza Ron), e molto probabilmente un intero capitolo sarà dedicato a lei :D
Grazie mille a tutti coloro che mi seguono, un enorme bacio Franci

  
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