Ciao a
tutti
e ben ritrovati! Scusate se vi ho fatto aspettare: ho avuto tante idee
e poco
tempo per scriverle, ma adesso il capitolo è pronto e spero
che vi piaccia.
Informo, per
il piacere di alcuni di voi, che è molto lungo, quindi
mettetevi comodi e divertitevi.
Angolo dei
commenti
Fria:
Grazie
infinite, anche se in ritardo, ricambio gli auguri. Spero che anche
questo sia
di tuo gradimento.
Ciccio85:
E’
un piacere averti ancora qui. Sono contento che Alan ti sia piaciuto ed
ecco
accontentata la tua curiosità.
Lettore01:
La
tua pazienza è stata ricompensata, eccoti il capitolo. Spero
non ti deluda.
Detto
questo,
con la solita speranza di avere altri commenti e lettori, vi auguro
buona
lettura.
Nel sentire quelle parole, la
giovane Hyuga spalancò
gli occhi stupefatta: “Come... Come hai detto?”
“Io sono il calore che hai dentro”,
ripeté lei poi le
si avvicinò “Ti sono vicino sin dal giorno della
tua nascita e ho sempre
cercato di aiutarti a credere in te stessa” e le sorrise
dolcemente.
“Hai sempre cercato di aiutarmi?” chiese lei
timidamente.
“Certo!” rispose.
“Allora perché non riesco mai in quello che
faccio?”
chiese Hinata.
“Guardati intorno” disse lei senza perdere il
sorriso
“Che cosa vedi?”
“Vedo tutto nero” rispose lei.
“Esatto! Sai perché?” chiese.
Hinata scosse la testa.
“Questo è il tuo mondo interiore: una volta era
luminoso e variopinto, ma lentamente ha cominciato a coprirsi di questo
triste
e cupo colore” spiegò “E’
successo perché hai cominciato a disperarti e a
smettere di credere in te stessa. Io sono quella piccola luce che
è rimasta
accesa e ha continuato a chiamarti, ma non sono mai riuscita a
raggiungerti”.
“Hai sempre cercato di aiutarmi” disse tristemente
“e
non me ne sono mai accorta, che stupida che sono”.
“Non è così!” la contraddisse
“In realtà ci sono state
delle volte in cui ti ho raggiunto e in quei momenti sembravi una
leonessa”.
“Davvero?” chiese lei “E
quando?”
“Quando sentivi la voce di Naruto” rispose lei
“La sua
energia, la sua determinazione, il suo sorriso hanno squarciato le
tenebre di
questo posto, rivelando l’illusione”.
“Illusione?” chiese Hinata.
“Sì! Questo immenso spazio nero è solo
un’illusione:
un sottile velo nero che può essere squarciato, ma per farlo
devi credere in te
stessa e affrontare le tue paure. Credi di poterlo fare?”
“Come posso …” ma si bloccò.
Nella sua mente
risuonarono le parole che Nick le aveva detto poche ore prima: solo lei
aveva
la risposta.
“Allora?” chiese la ragazza avvolta dalle fiamme.
“Naruto” sussurrò Hinata “Io
voglio essere come te!”
poi guardò di nuovo la rossa “Qual è il
tuo nome?”
“Un tempo mi chiamavo Nefertari” rispose lei
“Sono
vissuta in un’epoca molto diversa dalla tua e adesso la mia
anima si è
reincarnata in te”.
“Reincarnata?” disse stupita la Hyuga.
“Esatto!” rispose Nefertari “E ora che
sai il mio nome
che cosa vuoi fare?”
Hinata respirò profondamente e poi aprì gli occhi
simili a perle e guardò la rossa con un dolce sorriso:
“Voglio illuminare
questo mondo interiore e per farlo crederò sempre in me
stessa senza arrendermi
mai. C’è un’altra cosa che voglio fare:
dire la verità alla persona che amo”.
“Questo è bellissimo progetto” disse
Nefertari con un
sorriso solare “Riuscirai a mandarlo avanti?”
“Se ho la volontà, posso fare qualsiasi cosa:
niente è
impossibile” rispose lei sorridendo.
Quelle parole risuonarono in quel
nero luogo come
un’onda anomala e poi qualcosa avvenne: tutto
cominciò a tremare e poi ci fu un
boato.
“Che cosa sta succedendo?” urlò Hinata
per contrastare
il forte rumore.
“Adesso lo vedrai” rispose Nefertari.
Poco dopo quel luogo nero cambiò divenendo un immenso
e sterminato campo fiorito illuminato da un luminoso sole.
“….” La ragazza non aveva parole: era
questo ciò che
aveva sempre avuto dentro?
“Hinata”la richiamò la ragazza avvolta
dalle fiamme,
“Adesso sei pronta” e avvicinatasi a lei, la
abbracciò.
Hinata fu avvolta dalle fiamme ma non fu bruciata anzi
si sentì rinascere.
“Ci rivedremo?” chiese la Hyuga dopo che Nefertari
si
allontanò da lei.
“Un giorno ci rivedremo” rispose la rossa
“Adesso hai
una cosa da fare, dico bene?”
“Sì” rispose
“Grazie!” e tutto sparì.
La ragazza aprì gli
occhi e si ritrovò sul campo di
battaglia. Davanti a lei c’erano i suoi compagni che
combattevano contro
Imperius.
“Hinata!” la richiamò Rayearth
“Perché non ti muovi?”
“Scusami Rayearth” disse lei “Ora sono
pronta a
combattere”.
Mentre diceva questo, la sua armatura cambiò forma,
segno della sua evoluzione.
“Direi proprio che sei diventata più
forte” disse
Rayearth.
“E’ vero!” rispose lei e fu avvolta dalle
fiamme del
suo cuore.
“Allora mocciosi?” li schernì Imperius
“Non sapete
fare meglio di così?”
“Attento a come parli amico” disse Naruto con un
sorriso di sfida “Non hai ancora visto niente”.
“E’ una seccatura, ma direi che è il
momento di fare
sul serio, altrimenti chi lo sente il signor Nick” fece
Shikamaru.
“Forza ragazzi” disse Zane “Facciamolo a
pezzi!”
“LA FORZA DELLA GIOVINEZZA MI’ PERVADE! SONO
RPONTO!”
esultò Rock Lee.
“Siete solo tutto fumo e niente arrosto” fece
sarcastico
il demone “Adesso vi… Che sta
succedendo?” disse d’un tratto.
“Ragazzi, lasciate che ci
pensi io!” disse la voce di
Hinata.
“Hinata” fece Naruto voltandosi verso di lei
“dov’eri…” ma le parole gli
morirono in bocca.
La ragazza che aveva davanti era davvero Hinata? I
suoi occhi erano diventati rossi e vivi come il fuoco e i capelli del
medesimo
colore lunghi fino alle ginocchia.
“Wow!” fece Rock Lee abbagliato “Quella
è davvero
Hinata? Sembra un angelo infuocato”.
“Che accidenti le è successo?” fece
Shikamaru “Sembra
diventata un’altra persona. Non ci capisco più
niente”.
“Che accidenti è successo”
pensò Imperius “Un momento
fa era mora e tremava dalla paura, ma adesso emana un’energia
nuova. Sento il
mio corpo rilassarsi e non è un buon segno.
È questo: quello che ha sentito il generale Malfork
quando se l’è trovata davanti? Devo fare qualcosa
o rischio di fare la sua
stessa fine”.
La ragazza attraverso i compagni e
si trovò davanti al
demone: “Adesso te la vedrai con me!” e, senza
dargli il tempo di reagire, gli
apparve davanti e lo colpì al petto col pugno gentile
avvolto da un chakra
rosso.
“Che cosa!” fece il demone stupito e fu scagliato
all’indietro contro il muro.
“Non ho ancora finito” disse la ragazza e corse
verso
di lui.
Nel frattempo i quattro rimasero
immobili senza
parole.
“E’ davvero identica a lei”
pensò Kyuubi “Anzi è lei!
Solo lei era capace di infondere un simile senso di pace anche nelle
situazioni
più pericolose. Ormai non ne ho più alcun
dubbio”.
“Ragazzi!” li richiamò la voce di
Tsunade seguita da
Buffy.
I quattro si voltarono e videro il gruppo di ninja
correre verso di loro.
“Allora?”
chiese Jiraya “Che fine ha fatto il
cattivo?”
I quattro, senza cambiare faccia, indicarono il punto
in cui Imperius e Hinata erano scomparsi.
“Ehi!” fece Buffy schioccando le dita su di loro
“Si
può sapere che avete? Sembra abbiate visto un
fantasma!”
“Dov’è Hinata?” chiese Neji.
Fu un forte schianto a rispondere
alla sua domanda.
Poco dopo la ragazza atterrò davanti ai presenti
lasciandoli di sasso.
“Quella sarebbe Hinata?” fece Kiba stupito
“E’
diventata di nuovo rossa ma i suoi capelli sono diventati
più lunghi”.
“Si può sapere che diavolo le è
successo?” fece Ino
“Comincio a essere gelosa”.
“Direi che si è finalmente convinta!”
commentò Alan
poi si rivolse agli altri “Smettetela di restare
lì impalati come dei baccalà:
andiamo ad aiutarla!”
“Giusto!” dissero gli altri svegliatisi dal torpore.
“Maledetta mocciosa!” ringhiò il demone
lanciando un
raggio nero verso di lei, ma fu evitato.
“ATTACCO DEL LUPO” gridò Zane e
lanciò l’attacco di
Korag che costrinse il demone ad arretrare.
“Ehi Hinata! Non vorrai mica prenderti tutto il
divertimento” fece Naruto avvicinandosi a lei
“Comunque hai davvero dei
bellissimi capelli”.
I presenti si voltarono verso il biondino e lo
fissarono esterrefatti.
“Che c’è?” disse il ragazzo
“Ho solo fatto un
complimento!”
“Idiota!” fece Sakura colpendolo in testa con un
pugno
“Non è il momento di fare le avance!”
“Scusa!” disse il ragazzo tenendosi la testa
dolorante.
“Ragazzina mi hai fatto male” fece Kyuubi
guardandola
storto.
“Non ti ci mettere anche tu, stupida volpe” disse
la
rosa innervosita.
“Piccola insolente” ringhiò il demone.
“Come mi hai chiamato?” urlò la ragazza
con la vena
pulsante.
“Sakura non è il momento” la riprese
Tsunade e la
ragazza si fermò.
“Che scena
spassosa” fece Imperius “Peccato che non
avrete modo di farne altre. Richiamo oscuro” e
poggiò la mano per terra e, dopo
che il fumo nero sparì, apparve una creatura mostruosa con
pezzi di diversi
animali “Vi presento la Chimera ragazzi: l’unione
di tutte le creature
sconfitte dai guerrieri magici della mia dimensione. Sono sicuro che vi
saprà
fare un’ottima compagnia. Distruggi quei mocciosi”.
In tutta risposta, la creatura ruggì e si lanciò
all’attacco del gruppo.
“Adesso ci divertiamo” fece Jiraya mentre
scrocchiava
il collo.
“Sei pronta lumacona?” fece Buffy a Tsunade.
“Mangerai la mia polvere” rispose la donna.
“Questa la spazzo via in pochi minuti” fece Alan
sguainando la spada.
“Facciamoci valere!” disse Zane ai compagni
“Naruto
Hinata, voi pensate a Imperius. Prendete questo vi sarà
utile!” e consegnò lo
scudo alla ragazza.
“Grazie! Te lo riporteremo tutto intero!” disse la
ragazza.
“Vedi di tornare tu tutta intera” disse il
Truesdale
“E non cambiare di nuovo: altrimenti sveniamo”.
“EHI!” urlarono Naruto e Kyuubi e poi si guardarono.
“Che hai detto scusa?” chiese Naruto.
“Dovrei chiederti la stessa cosa, ma adesso non abbiamo
tempo” disse la volpe “Facciamo quel demone a
pezzi”.
“Giusto! Andiamo Hinata” disse il ragazzo.
“Sì!” rispose lei e corsero
all’attacco.
“Avanti!”
gridò Kiba.
“Restatene fuori” disse Zane “Ci pensiamo
noi cinque a
sistemare questa bestiaccia”.
“Ottima idea!” dissero Tsunade, Jiraya, Buffy e
Alan e
si lanciarono all’attacco.
“Non è giusto” si lamentò
l’Inuzuka.
“Gli adulti comandano” disse Shino “A noi
spettano i
pesci più piccoli” e indicò un
gruppetto di demoni tutti uguali tra loro.
“All’attacco!” gridò Lee e si
lanciò contro di loro.
L’Hokage saltò
e calò un potente tacco destro, ma il
mostro lo bloccò e prese la gamba della donna.
“Le donne non si toccano nemmeno con un dito” fece
Jiraya “Rasengan!” e colpì il mostro
allo stomaco ma non sortì alcun effetto.
“Vediamo se questo funziona”, fece Zane
“Fiammata
stridente” e lanciò il suo attacco che spinse via
il mostro liberando così
donna che finì tra le braccia di Alan.
“Tutto bene?” chiese l’arcangelo.
“Si!” disse la donna imbarazzata.
“EHI! NON ACCALAPPIARTI UNO DEI POCHI MASCHI
DISPONIBILI” le gridò contro Buffy.
“Gelosa!” disse la donna mentre faceva la
linguaccia.
“Con permesso!” disse Alan e, dopo averla deposta a
terra,
attaccò il mostro “Incantesimo numero 31: Fiamma
rossa” e lanciò una potente
sfera di energia rossa che colpì in pieno la chimera.
“Non credere che ti lascerò fare tutto!”
disse Jiraya
e, dopo essersi morso entrambi i pollici, appoggiò le mani
sulle sue spalle ed
effettuò una doppia evocazione, richiamando due piccoli
rospi vestiti da
anziani.
“Jiraya-chan!” disse il rospo sulla spalla destra
con
dei capelli bianchi e la barbetta “Perché ci hai
chiamato qui?”
“Ci hai disturbato durante la cena giovanotto”
disse
l’altro rospo simile a una signora.
“Scusatemi, ma ho bisogno di voi per sistemare un
pessimo cliente” disse il Sannin indicando il mostro.
“Allora che aspettiamo!” dissero i due rospi.
“Alan spostati!” disse Jiraya lanciandosi contro il
mostro e subendo un cambiamento fisico, diventando simile ad un rospo e
assestò
un pugno che scaraventò via il mostro.
“Però!” disse Alan “Te la
cavi, ma dovrai impegnarti
di più! Hikaru no Tsume” e calò un
fendente che trapassò il mostro.
“Non ho ancora finito!” disse Jiraya che
creò una
sfera di una cinquantina di metri “assaggia questo brutto
mostro: RASENGAN
TITANICO” e colpì in pieno la chimera che
riportò diversi danni, ma non era
ancora sconfitta.
“Adesso tocca a me!” disse Zane con la spada in
mano
“SPADA FULMINANTE DEL DRAGO” e colpì il
mostro carbonizzandolo.
“Ehi! così non vale!”
protestò Jiraya.
“Beata gioventù!” fece Alan.
“Uffa! L’hanno già battuto!”
si lamentò Buffy.
“Maschi!” fece Tsunade imbronciata.
Nel frattempo Naruto e Hinata continuarono ad
attaccare il demone senza sosta, ma Imperius non era così
facile da battere e
rispondeva agli attacchi.
“Prendete questo” e lanciò un Darkos
verso i ragazzi,
ma la combinazione tra lo scudo della volpe e quello del lupo
annullarono
l’attacco.
“Adesso tocca a noi” disse il biondino
“SPADA DI’
LUCE” e calò un fendente luminoso.
“LINGUE DI’ FUOCO” fece la Hyuga e i due
attacchi si
combinarono investendo in pieno il demone.
“Colpito!” fece Naruto.
“Non abbassare la guardia!” disse la ragazza con il
Byakugan attivo.
Il ragazzo si voltò verso di lei rimanendo stupito da
tutta la sua determinazione, poi con un sorriso tornò a
vedere l’avversario.
“Adesso mi avete davvero seccato” ruggì
il demone e
attivò un sigillo magico sotto i suoi piedi e poi…
“O cavolo!” fece Naruto con gli occhi sgranati.
“E’ immenso!” disse la ragazza facendo un
passo
indietro.
Con l’incantesimo che aveva usato, Imperius era
diventato gigantesco.
“ADESSO SPARITE!” tuonò il demone e
calò il piede
contro i due ragazzi, ma fu fermato da un vortice di sabbia dorata che
lo
spinse all’indietro e Yaphisan fece la sua comparsa.
“Salve ragazzi!” disse il Sandtimes ai due.
“E tu chi sei?”
fece Naruto strabuzzando gli occhi.
“TU!” tuonò Imperius “DANNATO
YAPHISAN SANDTIMES”.
“Salve Imperius da quanto tempo” disse
tranquillamente
il Sandtimes “Sono desideroso di prenderti a calci
sai?” e schioccò le dita.
Da un vortice di sabbia fecero la loro comparsa il
Dahaka e il Grifone che si misero dietro il loro padrone.
“E quelle che cosa sono?” fecero i due ninja con la
bocca spalancata.
“IMPOSSIBILE!” fece stupito il demone
“QUELLE
CREATURE..”
“Sono tornate libere e adesso desiderano
vendicarsi”
disse Yaphisan giungendo le mani “Dahaka Grifone FUSION
SPIRIT!”
Le due creature divennero due sfere luminose che si
unirono in una: generando un grande drago dorato con le ali di grifone
e un’armatura
d’argento su cui era inciso lo stemma dei Sandtimes, una
clessidra con la
sabbia che fuoriusciva e saliva in alto, chiusa in un cerchio
d’oro.
“Wow!” fecero i due ragazzi.
“Sono lieto di rivederti vecchio mio” disse
Yaphisan
al drago “E adesso forma mana guerriero”.
Il drago s’illuminò nuovamente e divenne un titano
dorato di dimensioni simili a quelle del demone e inglobò
Yaphisan al suo
interno.
“STO ARRIVANDO IMPERIUS!” disse il Sandtimes e si
lanciò all’attacco.
“NON ILLUDERTI, MALEDETTO!” e anche il demone
rispose
all’attacco.
I due titani si affrontarono in un incredibile scontro
aereo, generando lo stupore generale.
“Incredibile!” fece Naruto “Non so chi
sia quel tipo
ma è fortissimo. Come diavolo ha fatto a creare quel mana
guerriero?”
“Combinando gli spiriti” spiegò Rayearth
“Se due
creature sono affini o sono controllate da uno stesso padrone possono
fondersi
in uno solo ottenendo un potere eccezionale. Per farti capire
è molto simile
alla fusione tra te e Jaden, solo che sono gli spiriti a
fondersi”.
“Credo di aver capito!” disse il biondino
“Che ne pensate:
ci proviamo anche noi?”
“Naruto vuoi davvero fare una cosa simile?” chiese
Hinata agitandosi.
“Perché no!” fece il ragazzo
“Siamo entrambi due
guerrieri spirituali no! Inoltre abbiamo spiriti affini che si
conoscono. E poi
non mi va di farmi soffiare il nemico da una mummia appena arrivata.
Che ne
dite?”
“Per me va bene!” disse Rayearth.
“Anche per me” disse la ragazza cercando di
controllare l’emozione.
“Non sono il tipo da fare cose simili, ma la
maggioranza vince: quindi va bene” disse Kyuubi “Se
volete fondere me e
Rayearth dovete sincronizzare la vostra anima, cioè dovete
essere sulla stessa
lunghezza d’onda”.
“Non immaginavo sapessi così tante cose
Kyuubi!” disse
stupito il ragazzo “Comunque facciamo come hai detto tu,
forza!”
“Prendetevi per mano e cercate di sincronizzare le
vostre anime. Non abbiate fretta” disse Rayearth.
“Va bene!” dissero i due e, con un leggero
imbarazzo
da parte di entrambi, si presero per mano.
“Gli sto tenendo la mano” pensò la
ragazza emozionata
“Non mi era mai capitato. Devo riuscirci: me lo sono
ripromessa”.
“Non so a cosa possa servire” pensò il
ragazzo “ma
devo riuscirci: me lo sono ripromesso”.
“Io” pensarono i due nello stesso istante
“Non mi
arrenderò mai”.
In quel momento sentirono una vibrazione percorrerli e
le loro armature brillarono.
“Adesso ragazzi!” dissero i due spiriti.
“Va bene!” dissero i due ragazzi “KYUUBI
RAYEARTH
SPIRIT FUSION!” {immaginatevi la DNA digi evoluzione tra due
digimon se l’avete
presente}.
I due spiriti si unirono e, sotto
una luce
abbagliante, fece la sua comparsa uno spirito infuocato dalle sembianze
di un
grande leone alato con nove code e un elmo simile ad una corona di
rubino.
“Eccomi a voi” disse il nuovo spirito “Io
sono il
Grande Re Lexus e sono pronto a servirvi”.
“Wow che ficata!” fece Naruto meravigliato poi, si
rivolse alla ragazza “Pronta?” e lei
annuì.
“A ME GRANDE MANA GUERRIERO” dissero insieme.
Una colonna di luce avvolse la creatura e poi apparve
un immenso mana guerriero con la spada di luce nella mano destra e lo
scudo del
lupo, diventato rosso, nella mano sinistra; i due ragazzi invece si
ritrovarono
dentro di esso all’interno di una sfera luminosa con il
simbolo di un cuore di
fuoco.
“Wow! È sempre così?” chiese
Naruto.
“Già!” rispose la ragazza sentendo una
calma
innaturale per lei “Sei pronto?”
“Lo sono sempre!” rispose lui “Ehi
vecchia mummia
spostati!”
Yaphisan sentendosi chiamato in
quel modo si voltò
leggermente offeso: “Guardate che io ho un nome, mi chiamo
Yaphisan Sandtimes e
non sono una mummia” poi pensò tra se * Sapevo che
mi avrebbero seguito a
ruota, ne sono contento. Ora posso lasciare il resto a loro * e
sparì col suo
mana guerriero.
“DANNATI MOCCIOSI!” ruggì Imperius
“NON VI’ LIBERERETE
COSI’ FACILMENTE DI’ ME!”
“Volgiamo scommettere?” fece Naruto e con Hinata
gridò
“ALL’ATTACCO!” e il mana guerriero si
lanciò all’attacco.
I due titani si scontrano generando una potente onda
d’urto che sconvolse il panorama circostante.
“PRENDETE QUESTO” tuonò il demone
allontanandosi e
lanciando una sfera nera a forma di luna “DARKOS
LUNARE”.
“ATTACCO DEL LUPO” gridarono i due ragazzi e lo
scudo
lanciò un attacco di lupi rossi che annullò il
raggio.
“Non abbiamo ancora finito” disse Naruto mentre la
spada di luce si tinse di rosso “SPADA DI’ LUCE
INFUOCATA” e fu calato un
fendente che investì in pieno il demone.
“CI’ VUOLE BEN ALTRO PER DISTRUGGERMI!”
tuonò il
demone uscendone con alcuni danni.
“Vediamo se questo ti piace!” dissero i due
lanciandosi all’attacco e inserendo la spada nello scudo
“LEXUS SWORD!” e
calarono un ennesimo fendente.
“NON ILLUDETEVI!” tuonò di nuovo
Imperius e si lanciò
all’attacco.
La spada di Naruto e Hinata si scontrò con quella del
demone infrangendola e distruggendolo definitivamente.
“EVVAI!”
gridarono gli altri “SIETE STATI GRANDIOSI!”
Il titano sparì e i due ragazzi scesero a terra
tenendosi ancora per mano.
“Quei due formano una bella coppia!” fece Alan.
“E’ vero!” fece Buffy con un sorriso
“Se si sposano,
saranno la coppia più bella delle terre ninja”.
“Spiacente dover rompere il momento” disse Neji
“ma è
impossibile che avvenga una cosa del genere”.
“Se ci fosse Nick, ti riprenderebbe alla grande!”
disse Buffy.
I due atterrarono davanti ai loro amici e fecero il
segno di vittoria, poi i capelli di Hinata tornarono del colore e della
lunghezza naturale, così come avvenne agli occhi.
Quando tornò normale, la ragazza lasciò la mano
di
Naruto e gli voltò le spalle.
“Che c’è” chiese Naruto
“E poi perché sei tornata
normale? Quei capelli ti stanno benissimo”.
“Ecco io…” fece la ragazza poi
cambiò discorso
“Davvero ti piaccio con quei capelli?”
“Certo!” disse il ragazzo “Non che tu non
sia carina anche
così, ma quei capelli rossi mi piacciono molto”.
“CRETINO!” lo riprese Sakura colpendolo con un
pugno
in testa “Che modi sono?”
“Già che modi sono!” disse anche Ino.
“Ma io ho fatto solo un complimento!” disse il
ragazzo.
“Che gran complimento” dissero le due.
“Adesso basta” tagliò corto Tsunade
“Torniamo al
villaggio e cominciamo e riparazioni” e si avviò
“Comunque Hinata, i capelli
rossi ti stanno davvero bene!”.
La ragazza sentendo il complimento s’inchinò
timidamente e ringraziò.
Nel villaggio di Sumo lo scontro
stava entrando nel
vivo: Kankuro era uscito dal villaggio per limitare i danni e stava
vincendo
contro il gigante, Temari e la donna in viola erano impegnate in uno
scontro aereo,
Gaara era rimasto nei pressi del palazzo del Kazekage e se la stava
vedendo
contro il Visir.
Kankuro arretrò
leggermente e osservò divertito il
gigante.
“Sei di poche parole, ma è uno spasso battersi con
te”
disse il ninja.
Il gigante si limitò a grugnire e calò la sua
mazza
ferrata che fu prontamente schivata.
“Kankuro, non perdere tempo” lo riprese il Maestro
burattinaio.
“Tranquillo, uno come questo me lo mangio a
colazione”
rispose il ninja.
Sentita l’offesa, il gigante ruggì e
tirò fuori delle
ali di pipistrello bianche, dopodiché lanciò un
Darkos dalla bocca.
Kankuro non stette fermo e schivò l’attacco.
“Cavolo! Niente male amico!” fece il ninja
“Adesso
tocca a me” e mosse le mani.
Il gigante, però, si teletrasportò sopra d lui e
calò
la mazza su di lui che, non aspettandoselo, ricevette il colpo.
Ci fu un’esplosione e nel punto in cui la mazza aveva
colpito,
si formò un cratere.
Il bestione sollevò la mazza e, dopo aver contemplato
il lavoro compiuto, lanciò un grido trionfante.
“Non cantare vittoria troppo presto amico” fece
Kankuro.
Il gigante si bloccò e vide il ninja apparirgli
davanti che lo colpì con un destro devastante facendo finire
a terra.
“Mi hai davvero stancato bestione” disse Kankuro
innervosito “Adesso ti finisco davvero!”
Il ninja concentrò il suo chakra nella mano destra
avvolgendola con fili dorati.
“Assaggia questo: SPETTACOLO FINALE, FILI DEL RE
MARIONETTISTA” e si lanciò all’attacco.
Il gigante si alzò furioso e calò la sua mazza
verso
il ragazzo.
Ci fu una potente onda d’urto poi una luce dorata
circondò Kankuro e distrusse la mazza, dopodiché
trapassò il gigante al cuore
disintegrandolo.
Il ragazzo scese a terra e s’inginocchiò
ansimante:
“Mi hai fatto faticare amico. Non sono il tipo da scontri
ravvicinati, ma
quando sono nervoso, non mi ferma nessuno. Beh! Direi che posso
concedermi
qualche minuto di riposo” e si sdraiò sulla sabbia
a contemplare il cielo.
Sulle mura di Sumo Temari stava
usando il ventaglio
per schivare gli attacchi della donna ninja. “Allora
signorina, che stai
facendo?” la schernì la demone “Mi
sembri un po’ passiva”.
“Passiva?” fece la bionda con un ghigno
“I tuoi
attacchi sono così deboli che mi sta venendo
sonno” e fece uno sbadiglio.
“Spiritosa!” fece l’altra col tic
“Poiché hai sonno,
ti metterò a nanna per sempre” e, tirate fuori le
ali, assestò un colpo che
spinse via Temari.
“Adesso comincio a svegliarmi!” disse la ragazza
allegra “vediamo di fare sul serio, vuoi?” e
aprì il ventaglio “TRIPLE LAME DI’
VENTO” e lo agitò tre volte generando tre forti
correnti d’aria.
La demone schivò gli attacchi senza troppi problemi e
lanciò una serie di Darkos verso Temari che si mosse rapida,
portandosi vicino
a lei.
“Scacco matto!” disse la ragazza e girando il
ventaglio creò un piccolo tornado orizzontale che
investì in pieno la donna in
viola.
“Credi davvero che basti così poco a mettermi
fuori
gioco?” fece sarcastica.
“Se lo dici tu!” fece Temari portandosi dietro di
lei
“TEMPESTA DI’ PIUME VOLANTI” e
investì la demone con un’autentica tempesta di
piume taglienti come rasoi che la trapassarono da parte a parte.
“Ma - maledetta!” rantolò la demone.
“Non quanto te!” rispose la ragazza e la
tagliò di
netto col ventaglio avvolto di chakra, disintegrandola “E
questa è fatta! Manca
solo Gaara e abbiamo finito. Forza fratellino fatti valere!”.
Il visir si muoveva rapidamente schivando tutti gli
attacchi del rosso, mente lui non riusciva a difendersi con la sua
sabbia dagli
attacchi del demone.
“Com’è possibile?” si chiese
Gaara tenendosi il
braccio ferito “Perché la mia sabbia non riesce a
difendermi?”
“Te lo spiego subito” disse Zervan adagiandosi sul
tetto “Io controllo le sabbie del Tempo: reliquie magiche
capaci di modificare
gli eventi e
cambiare l’essenza stessa
delle cose. Può sembrare della comune sabbia, ma non
è così: è qualcosa di
molto più potente. Nemmeno tu, che usi della sabbia
particolare, puoi
difenderti da me!”
“Capisco!” fece Gaara “In questo caso
userò qualcosa
di diverso” e si tolse la giara di sabbia e si
portò dietro l’avversario “Ti
schiaccerò con la mia volontà” e
assestò un pugno che fu però parato dal
demone.
“Povero stolto!” ghignò Zervan
“Attacchi come questo
non mi fanno nulla”.
“Mente: attacco” fece Gaara.
“Cosa?” fece stupito il demone scansandosi prima di
essere colpito da una luce dorata a forma di lama.
“Quando ho detto di volerti battere con la mia
volontà
intendevo questo” disse il rosso impassibile.
“Dannato!” disse il demone “Da quando hai
imparato a
usare una delle quattro energie?”
“Da un po’ di tempo!” rispose il ragazzo
“Il signor
Nick ci ha dato le basi per apprenderle. T’informo che ne so
usare tre su
quattro: quindi stai attento. Spirito!” e il suo corpo fu
avvolto da una luce
bianca.
“No! Quella no!” fece Zervan.
Gaara si mosse con una rapidità assurda, lasciando la
scia del suo corpo e colpì il visir all’addome e,
senza fermarsi, colpì di
nuovo numerose volte {immaginate movimenti tipo Matrix}.
Il demone non fu colpito solo all’esterno, ma anche la
sua anima corrotta subì dei danni che lo costrinsero ad
arretrare.
Gaara si fermò e osservò l’avversario
senza abbassare
la guardia.
“Dannazione!” imprecò il demone mentre
sputò sangue
“Le quattro energie sono davvero fastidiose. Adesso,
però basta giocare: ti
finirò immediatamente”.
“Si vede che non hai capito!” disse Gaara
“Sarò io a
finirti e lo farò mostrandoti un nuovo potere” e
rese visibile la sua energia.
“Che cosa?” fece Zervan senza parole mentre
assisteva.
“Esattamente come Naruto e Jaden, anch’io ho
raggiunto
una nuova trasformazione, solo che non l’ho ancora mostrata a
nessuno” disse
Gaara fissandolo con i suoi occhi rossi.
Si avete capito bene: anche Gaara può trasformarsi. La
sua trasformazione? I capelli restano rossi ma si alzano completamente
e gli
occhi, da verdi, diventano dello stesso colore dei capelli.
“E’ giunta la
tua ora” disse Gaara e avvolse le mani
di energia “SFERA DEL DEMONE TASSO”e
lanciò il suo colpo.
“Non cantare vittoria, moccioso! DARKOS REALE”
gridò
il demone lanciando una sfera nera dal petto.
“E’ inutile!” disse il rosso
“La mia sfera è caricata
anche con le tre energie che conosco, quindi non può essere
fermata tanto
facilmente” e alzò la mano destra, incrementando
la potenza del colpo che
surclassò quello dell’avversario e lo
investì in pieno spazzandolo via.
“Ho vinto!” fece Gaara mentre tornava normale.
“GAARA!”
gridarono Kankuro e Temari appena giunti.
“Non preoccupatevi sto bene!” disse
“Andiamo ad
aiutare i nostri amici”.
“Considerando come stanno andando gli scontri, direi
che possiamo stare tranquilli” fece Kankuro “Sono
stati anche più veloci di
noi”.
“Sakura e Shaoran sembrano in
difficoltà” fece Temari
“Dobbiamo aiutarli”.
“Non è necessario” disse Gaara
“Loro sono molto
difficili da battere”.
“Come fai a dirlo?” chiesero insieme i suoi
fratelli.
“Sakura è l’unica ragazza che riesce a
mettermi i
brividi” rispose Gaara {per fargli venire i brividi ce ne
vuole} “E Shaoran…
nessuno lo ferma quando protegge qualcuno che ha a cuore”.
Nella cittadina dei due cartomanti
la battaglia con
Vito stava proseguendo senza esclusione di colpi, inoltre in suo aiuto
erano
giunte delle strane creature simili a mummie che facevano un fastidioso
suono
gutturale; di quelli se ne stavano occupando Yuè e Kero-chan.
“Si può sapere quanti sono?” chiese
seccato il
guardiano del sole.
“Non ne ho idea, ma mi sto davvero seccando di vedere
le loro brutte facce” e lanciò contro di loro una
miriade di cristalli azzurri.
“Ben detto!” disse Kero-chan che lanciò
una sfera di
fuoco dalla bocca.
Nel frattempo i due cattura carte
erano impegnati
contro il demone che, con i suoi strambi modi di fare, evitava i loro
attacchi.
“Accidenti!” esclamò il castano
“Se andiamo avanti così,
non ne usciremo mai!”
“Allora ragazzini, vi arrendete?” disse Vito
dondolando su se stesso come se fosse ubriaco.
“Ci prendi in giro!” rispose la piccola Kinomoto
“Non
lo faremo mai” e si fuse con le sue carte attivando le ali.
“Così non vale” si lamentò il
demone “Hai più ali di
me, non è giusto!” e mentre lo diceva,
tirò fuori le sue completamente
scheletriche e grigie “Hanno anche più piume delle
mie! Oh io non ce le ho!
Yohohohohohoh! ” {Scusate non ha saputo resistere}.
“Adesso basta!” fece Shaoran innervosito
“Mi hai
davvero seccato!” e si lanciò
all’attacco.
Il demone schivò gli attacchi del ragazzo e poi lo
colpì con una ginocchiata facendolo schiantare contro il
muro.
“Shaoran!” fece la piccola Kinomoto e corse verso
di
lui e s’inginocchiò per vedere le sue condizioni.
“Che nullità!” fece il demone
“Tanto non mi aspettavo
niente da te: il vero avversario è la ragazza”.
“Sei un vero maleducato!” fece la ragazzina mentre
si
alzò in piedi, “Meriti una punizione con i
fiocchi”.
“Che paura!” fece il demone e, dopo essersi avvolto
di
energia, divenne gigantesco “MI’ BASTERA’
UN PIEDE PER FINIRTI”.
“Oh cavolo!” fece la ragazzina stupita.
“Sakura, non preoccuparti per me” disse Shaoran
“vai e
battilo”.
“Shaoran!” disse Sakura girandosi verso di lui, ma
vedendolo negli occhi annuì “D’accordo!
Resta qui!” e, attivato il suo mana
guerriero, si lanciò all’attacco.
“Sono davvero uno
zerbino!” disse il castano “Non
riesco ad aiutare nessuno!”
“Non dire così” fece una voce.
Il ragazzo aprì gli occhi e si trovò davanti a
Yaphisan che lo guardava intensamente.
Si alzò di colpo e si mise in posizione.
“Calmati ragazzo”, disse il Sandtimes
“Non sono tuo
nemico, mi chiamo Yaphisan Sandtimes e sono un guerriero del
Fantasy”.
“Tu sei del Fantasy?” fece il ragazzo stupito.
“Già!” rispose l’altro
“Mi vedi così perché sono sotto
una maledizione, ma non devi preoccuparti. Sono qui per
aiutarti”
“Aiutarmi?” fece Shaoran mentre abbassava la spada
“Non è me che devi soccorrere, ma Sakura e i
guardiani della luna e del sole”.
“C’è già qualcuno che lo sta
facendo” rispose Yaphisan
“Quello che, però ha bisogno di aiuto sei tu
ragazzo mio” e gli mise una mano
sulla spalla “Hai un grande potere dentro di te, ma non ne
sei consapevole”.
“Io ho un grande potere?” fece il ragazzo stupito
guardandolo negli occhi.
“Esatto ragazzo!” rispose “Io lo vedo e
anche Nick l’ha
visto quando ha risvegliato il tuo spirito. Tu sei un portatore di
luce”.
“Un portatore di luce?” ripeté Shaoran
confuso.
“Shaoran” lo richiamò il Mago nero
“Tu hai un grande
potere, per questo io sono il tuo spirito. Se solo potessi vedere
quello che i
miei occhi vedono dentro di te, lo capiresti”.
“Il tuo spirito ha ragione” disse Yaphisan
“Ciò che
davvero blocca quel grande potere sono i tuoi dubbi. Liberatene e
niente potrà
fermarti” detto questo sparì.
“Aspetti!” disse il ragazzo.
“AAAAAH!” gridò una voce alle sue spalle.
Shaoran si voltò e vide Sakura precipitare e, senza
esitare, la prese al volo e la adagiò a terra.
“Sakura, stai bene?” chiese preoccupato.
“Non ti preoccupare” disse la ragazza con un dolce
sorriso “Mi sono solo distratta un momento, ma sto
bene”.
“CHE BUFFONATE DICI” sbraitò Vito
“TI' HO COLPITO IN
PIENO” e saltò esultante come un pazzo.
“Mi sono preoccupata per te, Shaoran” disse la
ragazzina accarezzandogli il viso “Non riesco a vederti in
questo stato. Se
sono forte, lo devo a te e al tuo amore. Che ne è di quel
timido e
intraprendente cinesino che mi ha permesso di trasformare il nulla in
speranza?”
“E’ vero!” disse il ragazzo mentre si
perdeva in quei
luminosi occhi verdi “Che fine ho fatto? Perdonami!
Vedrò di tornare quello che
ero” e presala in braccio, la depose vicino ad un albero.
“Oh che scena commovente!” disse Vito tornato
normale
e con i lacrimoni agli occhi “Questa armata infernale non fa
proprio per me! Mi
commuovo subito!”
“Shaoran” disse
Sakura porgendogli una carta
“Prendila, ti aiuterà!”
Shaoran prese la carta e quando la vide sorrise
dolcemente: “La Speranza, l’ultima carta di Clow
che abbiamo catturato e
trasformato insieme. Come ho fatto a dimenticarla” poi si
voltò verso Vito.
“Ok! Basta scherzare!” disse il demone tornando
serio
“Vediamo di finire questa inutile farsa” e
puntò la spada verso Shaoran.
“Già!” fece il castano
“Finiamola definitivamente” * I
miei dubbi sono inutili. Devo liberarmene per vincere questo buffone e
solo la
carta della Speranza può aiutarmi. Mi affido a te. *
La carta s’illuminò e ricoprì Shaoran
di una candida
luce bianca facendolo sparire in essa.
“I giochi di luce non ti aiutano ragazzino!” fece
Vito.
“Le mie scuse” disse la voce del cinesino alterata
dalla luce “Ora sono pronto a combattere veramente. Grazie
carta della
Speranza”.
La carta magica tornò dalla piccola Kinomoto, mentre
la luce che avvolgeva Shaoran si aprì rivelando un
incredibile cambiamento:
delle grandi e candide ali bianche erano cresciute sulle sue spalle,
l’armatura
si era tinta di bianco e i capelli erano diventati biondi.
“Però!” fece Vito “carina
questa trasformazione”.
“Non è una trasformazione” disse il
ragazzo aprendo
gli occhi divenuti azzurri come il cielo “Questa è
la mia vera forma”.
“La tua vera
forma?” chiese Vito stupito “Che vuoi
dire: sei nato così?”
“Spiacente, ma non ho né il tempo né la
voglia di
spiegartelo” disse Shaoran puntando la spada in avanti
“Cominciamo!”
“Mi farò un piumone con le tue piume!”
disse il demone
e si lanciò all’attacco.
Non ebbe però il tempo di fare un passo che si
ritrovò
il ragazzo davanti e la spada, con un sibilo sinistro, lo
colpì al petto.
“Che accidenti è successo?” fece il
demone mentre
cadde in ginocchio.
“Non ci arrivi?” disse il ragazzo alla sue spalle
“Ti
ho colpito alla velocità della luce senza darti il tempo di
difenderti. Avresti
fatto bene a impegnarti per davvero”.
“Capisco!” disse Vito ancora in ginocchio
“Ora che ti
guardo meglio, il tuo potere non è qualcosa che appartiene a
questo mondo.
Ecco cosa volevi dire con vera forma: tu sei un
angelo”.
“Non oserei mai paragonarmi ad un angelo” disse
Shaoran “tuttavia non hai tutti i torti: questo è
un potere ancestrale. Non so
nemmeno io quanto sia forte, ma adesso lo userò contro di
te”.
Vito si alzò di scatto e menò un fendente che fu
parato dal ragazzo: “Sai ho sempre sognato di affrontare un
angelo e adesso
posso farlo. Non mi deludere!” e, allontanatosi,
lanciò un Darkos ma Shaoran lo
deviò e salì in cielo.
I due avversari iniziarono un
duello aereo senza
esclusione di colpi praticando affondi e fendenti in rapida
successione. Vito
aveva deciso di fare sul serio e si stava dimostrando molto forte, ma
Shaoran
non si scompose e continuò a combattere.
“Fulmine, guida la mia spada” disse il ragazzo
prendendo una pergamena e avvicinandola alla sua lama, generando una
vera
tempesta che si abbatté su Vito che schivò e si
lanciò in picchiata su di lui
calando la spada, che fu parata non senza fatica.
“Complimenti!” disse Vito “Sei davvero
forte ragazzo.
Mi scuso per averti chiamato nullità”.
“Scuse accettate” rispose il ragazzo “ma
questa è
l’unica gentilezza che ti concedo”.
“Non te ne chiedo altre” disse Vito e spinse.
Il biondo recuperò l’equilibrio e salì
inseguito dal
demone che gli lanciò Darkos a ripetizione.
“Sei un po’ ripetitivo” disse il ragazzo.
“Vediamo se questo ti piace” rispose Vito
teletrasportatosi sopra di lui e creando un’immensa sfera di
energia “Finirò
questo duello in un solo colpo. È stato bello
finché durato. ADDIO” e lanciò
l’enorme sfera contro il ragazzo.
“Shaoran, se quella sfera toccherà terra,
distruggerà
tutta la città” gli disse il Mago nero.
“Lo so! Per questo la fermerò” e si
lanciò verso di
essa puntando la spada in avanti.
All’impatto con la sfera, il ragazzo concentrò
tutta
la sua energia nella spada e continuò a spingere.
“E’ inutile!” gridò Vito
“Non vincerai mai” e
incrementò la potenza della sfera.
“Non sono il tipo che si arrende per così
poco!” gridò
Shaoran mentre la spada brillò di luce propria,
“LAMA DELLO SPIRITO” e usando
una delle quattro energie, squarciò e distrusse la sfera.
“Che cosa!” fece Vito
“Impossibile!”
“Aggiornati!” disse il ragazzo creando il rasengan
nella mano libera “Non esiste la parola
“impossibile”! Arrivo” e si
lanciò
contro il demone che tentò un affondo.
Sfera e spada si scontrarono, ma quest’ultima non
resse il confronto e fu distrutta insieme al braccio del demone e parte
dell’addome.
“Complimenti giovane angelo: hai vinto” disse Vito
soddisfatto.
“Grazie!” disse il ragazzo “Adesso va in
pace” e un
fascio luminoso li avvolse facendo sparire il demone per sempre.
A terra lo scontro con quelle
creature era finito. In aiuto
dei guardiani era arrivato Kisame che, in poco tempo aveva fatto piazza
pulita,
dopodiché aveva assistito allo scontro tra Shaoran e Vito.
“Wow!” fece Kisame stupito “Quel
ragazzino è davvero
in gamba” e sorrise compiaciuto.
“Perché ci hai aiutato con quei cosi”
chiese Yuè
serio.
“Pensavo aveste bisogno di aiuto, ecco tutto”
rispose
lo spadaccino “Beh! Ho fatto la mia buona azione. Ora posso
andare. Tanti
saluti” e volò via.
“Non so che abbia in mente, ma forse è meglio
così!”
disse il giudice della luna “La prossima volta,
però, dovrò catturarlo” poi si
voltò verso la piccola Kinomoto.
“Sakura” disse Tomoyo appena arrivata
“Come stai?”
“Sta bene, è solo svenuta” rispose
Kero-chan.
“Dov’è Shaoran” chiese di
nuovo la piccola mora.
“Eccolo che arriva” disse Yuè.
Una volta atterrato, i tre faticarono a credere ai
loro occhi: il loro amico era cambiato.
“Cosa c’è?” chiese il ragazzo.
“Wow!” disse Tomoyo “Shaoran sei
magnifico con le ali”
e lo riprese con la videocamera.
“Tu guarda!” fece Kero-chan “Allora non
sei così male
cinesino”.
“Zitto micino!” lo riprese il ragazzo.
“Questa è guerra!” ruggì il
guardiano del sole e provò
a saltargli addosso, ma fu preso per la coda da Yuè.
“Direi che adesso possiamo rilassarci” fece il
guardiano.
“Sì! MA MOLLAMI LA CODA!”
sbraitò Kero-chan.
Sasuke arretrò ansimante
e cercò di organizzare le
idee: fino a quel momento le aveva solo prese.
“Tutto qui!” fece Mente Nera “Mi
aspettavo di più da
te, Sasuke Uchiha!”
“Sta zitto!” rispose lui.
“Toglimi una curiosità” disse il demone
“Che fine ha
fatto quella serpe di Orochimaru?”
“E’ andato in un altro rifugio a prendere dei
composti” rispose secco “Mi ha lasciato qui a non
far niente”.
“Povero ragazzo, tutto solo alla mercé dei
lupi” disse
ironico il demone “Chissà che faccia
farà quando tornerà e vedrà il tuo
corpo
senza vita”.
“Chi se ne frega!” fece l’Uchiha minore
attivando il
mille falchi “Fatti sotto”
“Non me lo faccio ripetere due volte” e, alzata la
mano destra, lanciò un Darkos.
Sasuke non si scompose e, attivato il secondo livello,
lo evitò volando.
“Allora sai volare eh?” disse Mente Nera divertito
mentre
aprì le sue ali rosse “Ma quella forma non ti
aiuterà!” e si teletrasportò
davanti a lui e lo colpì allo stomaco.
L’Uchiha piegò la testa e sputò del
sangue dalla bocca.
“Che delusione!” fece il demone “Sei
l’umano più
debole che abbia mai visto. Almeno i miei compagni sono morti contro
tipi
forti, ma tu non vali niente”e lo prese per il collo
“Mi fai pena, moccioso”.
Sasuke cercò di liberarsi da quella presa, ma ogni suo
tentativo fu inutile.
“E’ dunque
questa la mia fine?” si chiese “Morire per
mano di un altro? Il mio odio vale davvero così
poco?”
“Sasuke!” lo chiamò la fenice
“Perché ti ostini a
combattere con l’odio?”
“Sta zitto!” fece Sasuke “E’
tutto quello che mi
resta”.
“Non è vero!” lo contraddì lo
spirito “C’è
dell’altro”.
“E che cosa sarebbe?” disse nervoso.
“Hai la vita e, anche se vaga nelle tenebre, hai
un’anima” rispose lo spirito.
“Che grandi cose!” sbraitò
l’Uchiha.
“Non sottovalutarne il valore” disse la fenice
“Sono
la cosa più preziosa che si possa avere. Sono la fonte di un
grande potere:
usale e liberati dalle catene che attanagliano il tuo cuore”.
“E come diavolo faccio?” chiese schizzinoso.
“Lascia che t’indichi la via” disse lo
spirito e lo
avvolse nelle sue ali.
“Misero!” disse
Mente Nera mentre stava per lasciare
la presa.
“Chi sarebbe misero?” chiese il ragazzo e una luce
dorata lo avvolse.
“Che cosa sta succedendo?” fece il demone stupito.
Quando la luce sparì, Sasuke era sempre in secondo
livello, solo che la forma non era la solita: il suo corpo era
diventato d’oro,
i capelli rossi, le ali erano piumate, una coda di fenice era cresciuta
e la
sclera dei suoi occhi era dorata, mentre il suo Sharingan era diventato
verde
smeraldo.
“Adesso tocca a me” disse l’Uchiha e
colpì il demone
allo stomaco, spingendolo all’indietro.
Il demone riuscì a fermarsi, ma non ebbe il tempo di
alzare lo sguardo che si trovò Sasuke davanti e fu colpito e
scagliato al
suolo.
“Notevole!” disse Sasuke “Mi sento
rinato. Non mi
sarei mai aspettato niente di simile”.
“E questo non è niente” disse la fenice
apparsa al suo
fianco “Questa è solo una minima parte del tuo
vero potere”.
“Una minima parte?” chiese stupito
l’Uchiha.
“Esatto!” rispose lo spirito “Deve essere
completamente sbloccato e solo il ragazzo che ti ha dato la mia carta
può
farlo. Ovviamente conosci la condizione”.
“Ammetto di essere tentato” fece Sasuke con un
sorriso
diabolico “Con un simile potere, potrei battere Itachi in
pochi secondi”.
“Questo potere non serve per la vendetta, ma per la difesa
del genere umano” lo riprese la fenice.
“E allora perché me lo stai facendo
provare?” chiese
il ragazzo.
“Se non lo avessi attivato, saresti morto” rispose
la
fenice “Usalo bene e sconfiggi il demone”.
“Ah già! Il demone” disse Sasuke.
“Prendi questa e usala per squarciare le tenebre nei
cuori altrui” e una katana dalla lama rossa fece la sua
comparsa nella mano
destra del ninja.
“Ottimo” fece soddisfatto “Che la festa
abbia inizio”.
“MALEDETTO!”
ruggì Mente Nera lanciandosi a tutta
velocità verso di lui.
“Vieni!” disse l’Uchiha “Ti
farò a fettine”.
Il demone alzò un pugno per colpire Sasuke, ma
sparì.
“Dove dia…” ma non terminò la
frase che si ritrovò il
petto trapassato dalla spada del ragazzo.
“Sai devo ringraziarti” fece l’Uchiha
“Se non fosse
stato per te, non avrei mai scoperto questo potere. Adesso sparisci
verme” e
delle fiamme partirono dalla spada incenerendo completamente il demone.
“Ah Ah Ah!” rise Sasuke “Eccezionale!
Questo potere è
eccezionale! Molto presto avrò la mia vendetta!” e
continuò a ridere.
“Non mi lasci scelta”, disse la fenice e la
trasformazione si annullò.
“Che cosa?” fece Sasuke.
“Ricorda che io ho attivato questo potere e sempre io
posso annullarlo” disse la fenice e sparì.
“Maledetta fenice!” urlò
l’Uchiha “Prima o poi
tornerai fuori e allora ti obbligherò a restituirmi il
potere che mi hai fatto
saggiare. E quando questo avverrà, compirò la mia
vendetta!”
Nick arretrò di qualche
passo e, dopo aver percepito
la fine dei vari scontri, sorrise.
“I tuoi demoni hanno perso!” fece il
Sun’s Warrior.
“E’ assurdo!” fece il Dark Prince
“Sono alcuni tra i
più potenti, eppure si sono fatti sconfiggere da un branco
di mocciosi”.
“Hai sottovalutato i miei ragazzi, direi” rispose
Nick
“Te l’avevo detto che sono forti”.
“Poco male” fece Dark Dastan “Mi basta
distruggere te
e vagheranno come pecorelle smarrite”.
“Finora ti è andata male”
commentò Nick “E’ vero che
non posso leggere nella tua mente, ma i tuoi attacchi sono abbastanza
prevedibili”.
“Sono prevedibile?” disse il demone
“Allora credo sia
giunto il momento di porre fine a questa farsa, anche perché
la mia
diablomanzia è assai instabile” mentre diceva
questo, le sue ali cominciarono a
evaporare “Essendo una creatura di sabbia, la mia energia
vitale si consuma
rapidamente, quindi usare questo potere, mi danneggia in maniera
irreversibile”.
“Facendo il conto sei così da circa
un’ora” disse Nick
“Quanto puoi resistere ancora?”
“Al massimo altri quindici minuti” rispose il Dark
Prince “ma saranno sufficienti. Ammira il mio potere
più devastante e muori
distrutto dai tuoi ricordi”.
“Che vuoi dire?” fece Nick mettendosi in posizione.
“Adesso lo vedrai” e fece ruotare la catena,
generando
un vortice nero che andò a collocarsi sopra di Nick
“Il mio potere è la
distruzione tramite le memorie” e il vortice
investì il Sun’s Warrior.
“Accidenti!” fece Nick mentre cercava invano di
liberarsi “Che diavolo sa succedendo”.
Si sentì mancare la terra sotto i piedi e cadde in un
baratro senza fondo.
“Che scherzo è questo” pensò
“Non riesco a fermarmi”
poi ci fu una luce e…
“Dove mi
trovo?” disse.
Era in una chiesa e vide due giovani soleani piegati
vicino a una bara.
Preoccupato, li chiamò, ma loro non rispondevano.
“I ricordi non parlano” pensò e si
avvicinò, ma quando
fu abbastanza vicino, si bloccò di colpo: uno dei due era
lui da giovane mentre
l’altro era Brian.
Nella bara aperta era contenuta la salma di un altro
soleano molto simile a Nick.
“Questo deve essere mio nonno!” disse Nick
“Il Sun’s
Warrior di cui ho preso il posto. Non sono arrivato a questo momento,
ma perché
sono qui? Dovrei combattere contro Dark Dastan e invece mi ritrovo
nella mia
vita precedente. Un momento!”
Nick ricordò le ultime parole che il Dark Prince aveva
detto: “La distruzione tramite le memorie!
Oh no! Vuole uccidermi facendomi rivivere i momenti più
brutti della mia vita. Maledetto”.
“Mi hai chiamato?” chiese divertito Dark Dastan
apparendo come uno spettro.
“Tu, sei sleale!” lo accusò Nick.
“Sleale?” fece il demone “E chi se ne
frega! Te l’ho
detto: ciò che conta è trionfare
sull’avversario. Se questo ricordo non ti
spaventa, andiamo più avanti”.
“Non farlo!” cercò di fermarlo Nick, ma
lo scenario
cambiò di nuovo e il Sun’s Warrior si
trovò di fronte alla scena che aveva
sempre visto in sogno.
“Oh! Tu guarda!” disse ghignante il Dark Prince
“A quanto
sembra hai la morte di un’innocente sulla coscienza. Vediamo
come reagisci
adesso” e schioccando la frusta tutto sparì
eccezion fatta per il corpo di
Brian che, ricoperto di sangue, si alzò e fissò
Nick con occhi vitrei.
“Perché non mi hai salvato?” lo
accusò con voce atona.
“Brian!” fece Nick.
“E ora come fai?” lo schernì il Dark
Prince “Brian
uccidilo!”
Il soleano rosso annuì e si avvicinò lentamente a
Nick
che era incapace di muoversi.
“Che c’è Nick? Non reagisci?”
ghignò il Dark Prince
“Quanto sei debole!”.
Mentre Brian si avvicinava, Nick
ricordò ciò che Luce
gli aveva detto quel pomeriggio.
Quel soleano, vissuto quasi 5000 anni prima, era uno
dei più promettenti di tutto il Sole: proprio per le sue
abilità, era stato
nominato guardia del corpo del giovane Nick con cui aveva stretto un
forte
legame di amicizia. A quei tempi, Nick era figlio unico e vedeva in
Brian una
sorta di fratello maggiore, un esempio da seguire in ogni cosa, una
figura con
cui confrontarsi.
Oltre a questo era il fratello maggiore di Luce e il
motivo per il quale i due si erano conosciuti e, successivamente,
innamorati.
Quando morì Nick era presente: lo vide mentre la vita
abbandonava il suo corpo e i suoi occhi si chiudevano per sempre. In
quel
momento, Nick gli aveva fatto una promessa che avrebbe mantenuto per
tutta la
vita.
“Te lo promisi” sussurrò Nick
“E ho mantenuto il mio
voto fino a oggi!”
In quel momento, la mano di Brian trapassò il torace
di Nick.
Il Sun’s Warrior sputò un grumo di sangue e cadde
sulla
spalla del suo amico fraterno.
“Se devo morire per mano tua, allora va bene!”
disse
Nick “Me ne andrò con il cuore sereno”.
“Che idiota!” fece Dark Dastan “Invece di
attaccarlo,
preferisce farsi ammazzare da un suo ricordo. Che
sciocchezza” e sparì.
“Come sta mia sorella?” chiese Brian come se un
altro
soffio di vita lo avesse pervaso.
“Bene!” rispose Nick “Si preoccupa sempre
per me e
spera di non vedermi mai soffrire. Ha preso il suo carattere da te,
amico mio”.
“E tu invece?”
“A parte il petto trapassato, direi bene” rispose
“La
promessa che ti feci allora l’ho mantenuta e sto andando
avanti anche per te”.
“Ne sono felice” disse l’altro e tolse la
mano dal
petto di Nick prendendolo per la spalla “Perdonai: il mio
corpo è controllato
da quel demone”.
“Te l’ho detto no? Se devo morire per mano tua,
allora
va bene” rispose Nick.
“Non potrei mai ucciderti fratellino” in quel
momento
gli occhi rossi di Brian recuperarono la loro antica luce “E
non t’incolperei
mai per la mia morte: è stato un onore morire per
te”.
“No, il vero onore è stato conoscerti”
disse Nick.
“Grazie!” disse il soleano rosso “Adesso
colpiscimi e
rompi questa tecnica”.
“Sai che non potrei mai farlo” disse Nick.
“Se non lo farai, rischio di colpirti di nuovo e non
voglio questo” disse tristemente il soleano.
“C’è un modo per evitarlo”
disse Nick e poi chiuse gli
occhi “Universal Power!”
Nel mondo reale una grande colonna
di luce blu scese
verso il vortice nero.
“No! Maledizione” fece Dark Dastan “Non
quello! Devo
fare qualcosa o si libererà dalla mia tecnica” e
lanciò la catena verso il
vortice.
“C’è qualcosa che vuoi mandare a dire a
Luce?” chiese
Nick mentre la tecnica si stava rompendo.
“Dalle un bacio da parte mia e abbi cura di te”
rispose Brian “Sei diventato un grande Sun’s
Warrior, sono fiero di te” e con
un sorriso sparì.
“Ecco quello che mi mancava” sorrise Nick.
Il vortice fu spazzato via e una
potente onda investì
il Dark Prince che fu spinto indietro.
“Dannazione!” fece il demone.
“Le cose non vanno mai come vorresti, vero?” disse
Nick completamente trasformato e avvolto dalla colonna di luce.
“Così non vale, non è leale!”
protestò il demone.
“Dovrei dire la stessa cosa a te, ma non lo
farò”
rispose Nick “Anzi ti ringrazio per avermi permesso di
rivedere il mio vecchio
amico e per farlo come si deve ti distruggerò con lo stesso
potere che ho usato
contro Abominon, contento?”
“Non mi posso lamentare!” fece il Dark Prince
facendo
brillare la sua gemma “Ti distruggerò con tutto il
mio potere” e si lanciò
all’attacco.
“Vediamo se ci riesci!” disse Nick e si
lanciò anche
lui.
L’oceano fu aperto in due
dalla potenza del colpo e
poi tornò nella sua quiete.
I due combattenti erano immobili uno dietro l’altro e
rimasero così per alcuni istanti.
Poi Dark Dastan si mosse: “E’ un vero peccato che
non
sia riuscito a batterti. Si vede che non ho usato il ricordo
giusto”.
“Al contrario” ribatté Nick rizzandosi
“Hai usato
quello giusto, ma hai sbagliato la modalità”.
“Capisco!” Fece il demone “Se ne
avrò la possibilità,
la prossima volta agirò diversamente” dette queste
ultime parole, saltò in aria
lasciando solo la gemma che fu presa da Nick.
“E con questa siamo a sei!” disse Nick
“Ne restano
altre quattordici!”
Della sabbia lo avvolse e la ferita al petto sparì.
“Adesso va meglio?” chiese Yaphisan davanti a lui.
“Direi di si” rispose Nick “La ringrazio
per l’aiuto
signor Yaphisan”.
“E’ stato un piacere” disse mentre
cominciò a
dissolversi “Abbi cura di te. A presto!” e
sparì.
“Grazie ancora” disse Nick “E adesso
torniamo al
villaggio” e spiccò il volo.
Nel
prossimo
capitolo.
Dopo alcuni
giorni di convalescenza e riparazioni, il gruppo dei Sun’s
Knights si riunisce
all’accademia del duellante e tutti faranno la conoscenza dei
vari professori.
Ma Viper
approfitterà della cosa per mandare avanti il suo progetto e
Abhadon darà un
preciso ultimatum ai suoi generali infernali.
Questo e
altro nel prossimo capitolo.
Ciao e buon
primo Maggio.
L’incantesimo
31 è un attacco usato da quasi tutti gli Shinigami
dell’anime di Bleach.
Il
personaggio di Brian è una mia personale creazione: ne
sentirete parlare altre
volte.