Crossover
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Autore: nick nibbio    01/05/2011    4 recensioni
Nell'eterna lotta tra bene e male è finalmente giunto un eletto in grado di cambiare l'equilibrio tra queste due forze: un giovane ragazzo che, da semplice sognatore, diventerà protagonista e, insieme a molti grandi personaggi dei manga e delle anime, trasformerà il sogno in realtà
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Film, Libri, Videogiochi
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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33. la sesta armata infernale (parte terza)

Ciao a tutti e ben ritrovati! Scusate se vi ho fatto aspettare: ho avuto tante idee e poco tempo per scriverle, ma adesso il capitolo è pronto e spero che vi piaccia.
Informo, per il piacere di alcuni di voi, che è molto lungo, quindi mettetevi comodi e divertitevi.
Angolo dei commenti

 

Fria: Grazie infinite, anche se in ritardo, ricambio gli auguri. Spero che anche questo sia di tuo gradimento.

 

Ciccio85: E’ un piacere averti ancora qui. Sono contento che Alan ti sia piaciuto ed ecco accontentata la tua curiosità.

 

Lettore01: La tua pazienza è stata ricompensata, eccoti il capitolo. Spero non ti deluda.

 

Detto questo, con la solita speranza di avere altri commenti e lettori, vi auguro buona lettura.

 

 

Nel sentire quelle parole, la giovane Hyuga spalancò gli occhi stupefatta: “Come... Come hai detto?”
“Io sono il calore che hai dentro”, ripeté lei poi le si avvicinò “Ti sono vicino sin dal giorno della tua nascita e ho sempre cercato di aiutarti a credere in te stessa” e le sorrise dolcemente.
“Hai sempre cercato di aiutarmi?” chiese lei timidamente.
“Certo!” rispose.
“Allora perché non riesco mai in quello che faccio?” chiese Hinata.
“Guardati intorno” disse lei senza perdere il sorriso “Che cosa vedi?”
“Vedo tutto nero” rispose lei.
“Esatto! Sai perché?” chiese.
Hinata scosse la testa.
“Questo è il tuo mondo interiore: una volta era luminoso e variopinto, ma lentamente ha cominciato a coprirsi di questo triste e cupo colore” spiegò “E’ successo perché hai cominciato a disperarti e a smettere di credere in te stessa. Io sono quella piccola luce che è rimasta accesa e ha continuato a chiamarti, ma non sono mai riuscita a raggiungerti”.
“Hai sempre cercato di aiutarmi” disse tristemente “e non me ne sono mai accorta, che stupida che sono”.
“Non è così!” la contraddisse “In realtà ci sono state delle volte in cui ti ho raggiunto e in quei momenti sembravi una leonessa”.
“Davvero?” chiese lei “E quando?”
“Quando sentivi la voce di Naruto” rispose lei “La sua energia, la sua determinazione, il suo sorriso hanno squarciato le tenebre di questo posto, rivelando l’illusione”.
“Illusione?” chiese Hinata.
“Sì! Questo immenso spazio nero è solo un’illusione: un sottile velo nero che può essere squarciato, ma per farlo devi credere in te stessa e affrontare le tue paure. Credi di poterlo fare?”
“Come posso …” ma si bloccò. Nella sua mente risuonarono le parole che Nick le aveva detto poche ore prima: solo lei aveva la risposta.
“Allora?” chiese la ragazza avvolta dalle fiamme.
“Naruto” sussurrò Hinata “Io voglio essere come te!” poi guardò di nuovo la rossa “Qual è il tuo nome?”
“Un tempo mi chiamavo Nefertari” rispose lei “Sono vissuta in un’epoca molto diversa dalla tua e adesso la mia anima si è reincarnata in te”.
“Reincarnata?” disse stupita la Hyuga.
“Esatto!” rispose Nefertari “E ora che sai il mio nome che cosa vuoi fare?”
Hinata respirò profondamente e poi aprì gli occhi simili a perle e guardò la rossa con un dolce sorriso: “Voglio illuminare questo mondo interiore e per farlo crederò sempre in me stessa senza arrendermi mai. C’è un’altra cosa che voglio fare: dire la verità alla persona che amo”.
“Questo è bellissimo progetto” disse Nefertari con un sorriso solare “Riuscirai a mandarlo avanti?”
“Se ho la volontà, posso fare qualsiasi cosa: niente è impossibile” rispose lei sorridendo.

 

Quelle parole risuonarono in quel nero luogo come un’onda anomala e poi qualcosa avvenne: tutto cominciò a tremare e poi ci fu un boato.
“Che cosa sta succedendo?” urlò Hinata per contrastare il forte rumore.
“Adesso lo vedrai” rispose Nefertari.
Poco dopo quel luogo nero cambiò divenendo un immenso e sterminato campo fiorito illuminato da un luminoso sole.
“….” La ragazza non aveva parole: era questo ciò che aveva sempre avuto dentro?
“Hinata”la richiamò la ragazza avvolta dalle fiamme, “Adesso sei pronta” e avvicinatasi a lei, la abbracciò.
Hinata fu avvolta dalle fiamme ma non fu bruciata anzi si sentì rinascere.
“Ci rivedremo?” chiese la Hyuga dopo che Nefertari si allontanò da lei.
“Un giorno ci rivedremo” rispose la rossa “Adesso hai una cosa da fare, dico bene?”
“Sì” rispose “Grazie!” e tutto sparì.

 

 

La ragazza aprì gli occhi e si ritrovò sul campo di battaglia. Davanti a lei c’erano i suoi compagni che combattevano contro Imperius.
“Hinata!” la richiamò Rayearth “Perché non ti muovi?”
“Scusami Rayearth” disse lei “Ora sono pronta a combattere”.
Mentre diceva questo, la sua armatura cambiò forma, segno della sua evoluzione.
“Direi proprio che sei diventata più forte” disse Rayearth.
“E’ vero!” rispose lei e fu avvolta dalle fiamme del suo cuore.

 

 
“Allora mocciosi?” li schernì Imperius “Non sapete fare meglio di così?”
“Attento a come parli amico” disse Naruto con un sorriso di sfida “Non hai ancora visto niente”.
“E’ una seccatura, ma direi che è il momento di fare sul serio, altrimenti chi lo sente il signor Nick” fece Shikamaru.
“Forza ragazzi” disse Zane “Facciamolo a pezzi!”
“LA FORZA DELLA GIOVINEZZA MI’ PERVADE! SONO RPONTO!” esultò Rock Lee.
“Siete solo tutto fumo e niente arrosto” fece sarcastico il demone “Adesso vi… Che sta succedendo?” disse d’un tratto.

 

“Ragazzi, lasciate che ci pensi io!” disse la voce di Hinata.
“Hinata” fece Naruto voltandosi verso di lei “dov’eri…” ma le parole gli morirono in bocca.
La ragazza che aveva davanti era davvero Hinata? I suoi occhi erano diventati rossi e vivi come il fuoco e i capelli del medesimo colore lunghi fino alle ginocchia.
“Wow!” fece Rock Lee abbagliato “Quella è davvero Hinata? Sembra un angelo infuocato”.
“Che accidenti le è successo?” fece Shikamaru “Sembra diventata un’altra persona. Non ci capisco più niente”.

 
“Che accidenti è successo” pensò Imperius “Un momento fa era mora e tremava dalla paura, ma adesso emana un’energia nuova. Sento il mio corpo rilassarsi e non è un buon segno.
È questo: quello che ha sentito il generale Malfork quando se l’è trovata davanti? Devo fare qualcosa o rischio di fare la sua stessa fine”.

 

La ragazza attraverso i compagni e si trovò davanti al demone: “Adesso te la vedrai con me!” e, senza dargli il tempo di reagire, gli apparve davanti e lo colpì al petto col pugno gentile avvolto da un chakra rosso.
“Che cosa!” fece il demone stupito e fu scagliato all’indietro contro il muro.
“Non ho ancora finito” disse la ragazza e corse verso di lui.

 

Nel frattempo i quattro rimasero immobili senza parole.
“E’ davvero identica a lei” pensò Kyuubi “Anzi è lei! Solo lei era capace di infondere un simile senso di pace anche nelle situazioni più pericolose. Ormai non ne ho più alcun dubbio”.
“Ragazzi!” li richiamò la voce di Tsunade seguita da Buffy.
I quattro si voltarono e videro il gruppo di ninja correre verso di loro.

 

“Allora?” chiese Jiraya “Che fine ha fatto il cattivo?”
I quattro, senza cambiare faccia, indicarono il punto in cui Imperius e Hinata erano scomparsi.
“Ehi!” fece Buffy schioccando le dita su di loro “Si può sapere che avete? Sembra abbiate visto un fantasma!”
“Dov’è Hinata?” chiese Neji.

 

Fu un forte schianto a rispondere alla sua domanda.
Poco dopo la ragazza atterrò davanti ai presenti lasciandoli di sasso.
“Quella sarebbe Hinata?” fece Kiba stupito “E’ diventata di nuovo rossa ma i suoi capelli sono diventati più lunghi”.
“Si può sapere che diavolo le è successo?” fece Ino “Comincio a essere gelosa”.
“Direi che si è finalmente convinta!” commentò Alan poi si rivolse agli altri “Smettetela di restare lì impalati come dei baccalà: andiamo ad aiutarla!”
“Giusto!” dissero gli altri svegliatisi dal torpore.

 
“Maledetta mocciosa!” ringhiò il demone lanciando un raggio nero verso di lei, ma fu evitato.
“ATTACCO DEL LUPO” gridò Zane e lanciò l’attacco di Korag che costrinse il demone ad arretrare.
“Ehi Hinata! Non vorrai mica prenderti tutto il divertimento” fece Naruto avvicinandosi a lei “Comunque hai davvero dei bellissimi capelli”.
I presenti si voltarono verso il biondino e lo fissarono esterrefatti.
“Che c’è?” disse il ragazzo “Ho solo fatto un complimento!”
“Idiota!” fece Sakura colpendolo in testa con un pugno “Non è il momento di fare le avance!”
“Scusa!” disse il ragazzo tenendosi la testa dolorante.
“Ragazzina mi hai fatto male” fece Kyuubi guardandola storto.
“Non ti ci mettere anche tu, stupida volpe” disse la rosa innervosita.
“Piccola insolente” ringhiò il demone.
“Come mi hai chiamato?” urlò la ragazza con la vena pulsante.
“Sakura non è il momento” la riprese Tsunade e la ragazza si fermò.

 

“Che scena spassosa” fece Imperius “Peccato che non avrete modo di farne altre. Richiamo oscuro” e poggiò la mano per terra e, dopo che il fumo nero sparì, apparve una creatura mostruosa con pezzi di diversi animali “Vi presento la Chimera ragazzi: l’unione di tutte le creature sconfitte dai guerrieri magici della mia dimensione. Sono sicuro che vi saprà fare un’ottima compagnia. Distruggi quei mocciosi”.
In tutta risposta, la creatura ruggì e si lanciò all’attacco del gruppo.
“Adesso ci divertiamo” fece Jiraya mentre scrocchiava il collo.
“Sei pronta lumacona?” fece Buffy a Tsunade.
“Mangerai la mia polvere” rispose la donna.
“Questa la spazzo via in pochi minuti” fece Alan sguainando la spada.
“Facciamoci valere!” disse Zane ai compagni “Naruto Hinata, voi pensate a Imperius. Prendete questo vi sarà utile!” e consegnò lo scudo alla ragazza.
“Grazie! Te lo riporteremo tutto intero!” disse la ragazza.
“Vedi di tornare tu tutta intera” disse il Truesdale “E non cambiare di nuovo: altrimenti sveniamo”.
“EHI!” urlarono Naruto e Kyuubi e poi si guardarono.
“Che hai detto scusa?” chiese Naruto.
“Dovrei chiederti la stessa cosa, ma adesso non abbiamo tempo” disse la volpe “Facciamo quel demone a pezzi”.
“Giusto! Andiamo Hinata” disse il ragazzo.
“Sì!” rispose lei e corsero all’attacco.

 

 

“Avanti!” gridò Kiba.
“Restatene fuori” disse Zane “Ci pensiamo noi cinque a sistemare questa bestiaccia”.
“Ottima idea!” dissero Tsunade, Jiraya, Buffy e Alan e si lanciarono all’attacco.
“Non è giusto” si lamentò l’Inuzuka.
“Gli adulti comandano” disse Shino “A noi spettano i pesci più piccoli” e indicò un gruppetto di demoni tutti uguali tra loro.
“All’attacco!” gridò Lee e si lanciò contro di loro.

 

L’Hokage saltò e calò un potente tacco destro, ma il mostro lo bloccò e prese la gamba della donna.
“Le donne non si toccano nemmeno con un dito” fece Jiraya “Rasengan!” e colpì il mostro allo stomaco ma non sortì alcun effetto.
“Vediamo se questo funziona”, fece Zane “Fiammata stridente” e lanciò il suo attacco che spinse via il mostro liberando così donna che finì tra le braccia di Alan.
“Tutto bene?” chiese l’arcangelo.
“Si!” disse la donna imbarazzata.
“EHI! NON ACCALAPPIARTI UNO DEI POCHI MASCHI DISPONIBILI” le gridò contro Buffy.
“Gelosa!” disse la donna mentre faceva la linguaccia.
“Con permesso!” disse Alan e, dopo averla deposta a terra, attaccò il mostro “Incantesimo numero 31: Fiamma rossa” e lanciò una potente sfera di energia rossa che colpì in pieno la chimera.
“Non credere che ti lascerò fare tutto!” disse Jiraya e, dopo essersi morso entrambi i pollici, appoggiò le mani sulle sue spalle ed effettuò una doppia evocazione, richiamando due piccoli rospi vestiti da anziani.
“Jiraya-chan!” disse il rospo sulla spalla destra con dei capelli bianchi e la barbetta “Perché ci hai chiamato qui?”
“Ci hai disturbato durante la cena giovanotto” disse l’altro rospo simile a una signora.
“Scusatemi, ma ho bisogno di voi per sistemare un pessimo cliente” disse il Sannin indicando il mostro.
“Allora che aspettiamo!” dissero i due rospi.
“Alan spostati!” disse Jiraya lanciandosi contro il mostro e subendo un cambiamento fisico, diventando simile ad un rospo e assestò un pugno che scaraventò via il mostro.
“Però!” disse Alan “Te la cavi, ma dovrai impegnarti di più! Hikaru no Tsume” e calò un fendente che trapassò il mostro.
“Non ho ancora finito!” disse Jiraya che creò una sfera di una cinquantina di metri “assaggia questo brutto mostro: RASENGAN TITANICO” e colpì in pieno la chimera che riportò diversi danni, ma non era ancora sconfitta.
“Adesso tocca a me!” disse Zane con la spada in mano “SPADA FULMINANTE DEL DRAGO” e colpì il mostro carbonizzandolo.
“Ehi! così non vale!” protestò Jiraya.
“Beata gioventù!” fece Alan.
“Uffa! L’hanno già battuto!” si lamentò Buffy.
“Maschi!” fece Tsunade imbronciata.

 

 
Nel frattempo Naruto e Hinata continuarono ad attaccare il demone senza sosta, ma Imperius non era così facile da battere e rispondeva agli attacchi.
“Prendete questo” e lanciò un Darkos verso i ragazzi, ma la combinazione tra lo scudo della volpe e quello del lupo annullarono l’attacco.
“Adesso tocca a noi” disse il biondino “SPADA DI’ LUCE” e calò un fendente luminoso.
“LINGUE DI’ FUOCO” fece la Hyuga e i due attacchi si combinarono investendo in pieno il demone.
“Colpito!” fece Naruto.
“Non abbassare la guardia!” disse la ragazza con il Byakugan attivo.
Il ragazzo si voltò verso di lei rimanendo stupito da tutta la sua determinazione, poi con un sorriso tornò a vedere l’avversario.
“Adesso mi avete davvero seccato” ruggì il demone e attivò un sigillo magico sotto i suoi piedi e poi…
“O cavolo!” fece Naruto con gli occhi sgranati.
“E’ immenso!” disse la ragazza facendo un passo indietro.
Con l’incantesimo che aveva usato, Imperius era diventato gigantesco.
“ADESSO SPARITE!” tuonò il demone e calò il piede contro i due ragazzi, ma fu fermato da un vortice di sabbia dorata che lo spinse all’indietro e Yaphisan fece la sua comparsa.
“Salve ragazzi!” disse il Sandtimes ai due.

“E tu chi sei?” fece Naruto strabuzzando gli occhi.
“TU!” tuonò Imperius “DANNATO YAPHISAN SANDTIMES”.
“Salve Imperius da quanto tempo” disse tranquillamente il Sandtimes “Sono desideroso di prenderti a calci sai?” e schioccò le dita.
Da un vortice di sabbia fecero la loro comparsa il Dahaka e il Grifone che si misero dietro il loro padrone.
“E quelle che cosa sono?” fecero i due ninja con la bocca spalancata.
“IMPOSSIBILE!” fece stupito il demone “QUELLE CREATURE..”
“Sono tornate libere e adesso desiderano vendicarsi” disse Yaphisan giungendo le mani “Dahaka Grifone FUSION SPIRIT!”
Le due creature divennero due sfere luminose che si unirono in una: generando un grande drago dorato con le ali di grifone e un’armatura d’argento su cui era inciso lo stemma dei Sandtimes, una clessidra con la sabbia che fuoriusciva e saliva in alto, chiusa in un cerchio d’oro.
“Wow!” fecero i due ragazzi.
“Sono lieto di rivederti vecchio mio” disse Yaphisan al drago “E adesso forma mana guerriero”.
Il drago s’illuminò nuovamente e divenne un titano dorato di dimensioni simili a quelle del demone e inglobò Yaphisan al suo interno.
“STO ARRIVANDO IMPERIUS!” disse il Sandtimes e si lanciò all’attacco.
“NON ILLUDERTI, MALEDETTO!” e anche il demone rispose all’attacco.

 
I due titani si affrontarono in un incredibile scontro aereo, generando lo stupore generale.
“Incredibile!” fece Naruto “Non so chi sia quel tipo ma è fortissimo. Come diavolo ha fatto a creare quel mana guerriero?”
“Combinando gli spiriti” spiegò Rayearth “Se due creature sono affini o sono controllate da uno stesso padrone possono fondersi in uno solo ottenendo un potere eccezionale. Per farti capire è molto simile alla fusione tra te e Jaden, solo che sono gli spiriti a fondersi”.
“Credo di aver capito!” disse il biondino “Che ne pensate: ci proviamo anche noi?”
“Naruto vuoi davvero fare una cosa simile?” chiese Hinata agitandosi.
“Perché no!” fece il ragazzo “Siamo entrambi due guerrieri spirituali no! Inoltre abbiamo spiriti affini che si conoscono. E poi non mi va di farmi soffiare il nemico da una mummia appena arrivata. Che ne dite?”
“Per me va bene!” disse Rayearth.
“Anche per me” disse la ragazza cercando di controllare l’emozione.
“Non sono il tipo da fare cose simili, ma la maggioranza vince: quindi va bene” disse Kyuubi “Se volete fondere me e Rayearth dovete sincronizzare la vostra anima, cioè dovete essere sulla stessa lunghezza d’onda”.
“Non immaginavo sapessi così tante cose Kyuubi!” disse stupito il ragazzo “Comunque facciamo come hai detto tu, forza!”
“Prendetevi per mano e cercate di sincronizzare le vostre anime. Non abbiate fretta” disse Rayearth.
“Va bene!” dissero i due e, con un leggero imbarazzo da parte di entrambi, si presero per mano.
“Gli sto tenendo la mano” pensò la ragazza emozionata “Non mi era mai capitato. Devo riuscirci: me lo sono ripromessa”.
“Non so a cosa possa servire” pensò il ragazzo “ma devo riuscirci: me lo sono ripromesso”.
“Io” pensarono i due nello stesso istante “Non mi arrenderò mai”.
In quel momento sentirono una vibrazione percorrerli e le loro armature brillarono.
“Adesso ragazzi!” dissero i due spiriti.
“Va bene!” dissero i due ragazzi “KYUUBI RAYEARTH SPIRIT FUSION!” {immaginatevi la DNA digi evoluzione tra due digimon se l’avete presente}.

 

I due spiriti si unirono e, sotto una luce abbagliante, fece la sua comparsa uno spirito infuocato dalle sembianze di un grande leone alato con nove code e un elmo simile ad una corona di rubino.
“Eccomi a voi” disse il nuovo spirito “Io sono il Grande Re Lexus e sono pronto a servirvi”.
“Wow che ficata!” fece Naruto meravigliato poi, si rivolse alla ragazza “Pronta?” e lei annuì.
“A ME GRANDE MANA GUERRIERO” dissero insieme.
Una colonna di luce avvolse la creatura e poi apparve un immenso mana guerriero con la spada di luce nella mano destra e lo scudo del lupo, diventato rosso, nella mano sinistra; i due ragazzi invece si ritrovarono dentro di esso all’interno di una sfera luminosa con il simbolo di un cuore di fuoco.
“Wow! È sempre così?” chiese Naruto.
“Già!” rispose la ragazza sentendo una calma innaturale per lei “Sei pronto?”
“Lo sono sempre!” rispose lui “Ehi vecchia mummia spostati!”

 

Yaphisan sentendosi chiamato in quel modo si voltò leggermente offeso: “Guardate che io ho un nome, mi chiamo Yaphisan Sandtimes e non sono una mummia” poi pensò tra se * Sapevo che mi avrebbero seguito a ruota, ne sono contento. Ora posso lasciare il resto a loro * e sparì col suo mana guerriero.
“DANNATI MOCCIOSI!” ruggì Imperius “NON VI’ LIBERERETE COSI’ FACILMENTE DI’ ME!”
“Volgiamo scommettere?” fece Naruto e con Hinata gridò “ALL’ATTACCO!” e il mana guerriero si lanciò all’attacco.

 
I due titani si scontrano generando una potente onda d’urto che sconvolse il panorama circostante.
“PRENDETE QUESTO” tuonò il demone allontanandosi e lanciando una sfera nera a forma di luna “DARKOS LUNARE”.
“ATTACCO DEL LUPO” gridarono i due ragazzi e lo scudo lanciò un attacco di lupi rossi che annullò il raggio.
“Non abbiamo ancora finito” disse Naruto mentre la spada di luce si tinse di rosso “SPADA DI’ LUCE INFUOCATA” e fu calato un fendente che investì in pieno il demone.
“CI’ VUOLE BEN ALTRO PER DISTRUGGERMI!” tuonò il demone uscendone con alcuni danni.
“Vediamo se questo ti piace!” dissero i due lanciandosi all’attacco e inserendo la spada nello scudo “LEXUS SWORD!” e calarono un ennesimo fendente.
“NON ILLUDETEVI!” tuonò di nuovo Imperius e si lanciò all’attacco.
La spada di Naruto e Hinata si scontrò con quella del demone infrangendola e distruggendolo definitivamente.

 

“EVVAI!” gridarono gli altri “SIETE STATI GRANDIOSI!”
Il titano sparì e i due ragazzi scesero a terra tenendosi ancora per mano.
“Quei due formano una bella coppia!” fece Alan.
“E’ vero!” fece Buffy con un sorriso “Se si sposano, saranno la coppia più bella delle terre ninja”.
“Spiacente dover rompere il momento” disse Neji “ma è impossibile che avvenga una cosa del genere”.
“Se ci fosse Nick, ti riprenderebbe alla grande!” disse Buffy.

 
I due atterrarono davanti ai loro amici e fecero il segno di vittoria, poi i capelli di Hinata tornarono del colore e della lunghezza naturale, così come avvenne agli occhi.
Quando tornò normale, la ragazza lasciò la mano di Naruto e gli voltò le spalle.
“Che c’è” chiese Naruto “E poi perché sei tornata normale? Quei capelli ti stanno benissimo”.
“Ecco io…” fece la ragazza poi cambiò discorso “Davvero ti piaccio con quei capelli?”
“Certo!” disse il ragazzo “Non che tu non sia carina anche così, ma quei capelli rossi mi piacciono molto”.
“CRETINO!” lo riprese Sakura colpendolo con un pugno in testa “Che modi sono?”
“Già che modi sono!” disse anche Ino.
“Ma io ho fatto solo un complimento!” disse il ragazzo.
“Che gran complimento” dissero le due.
“Adesso basta” tagliò corto Tsunade “Torniamo al villaggio e cominciamo e riparazioni” e si avviò “Comunque Hinata, i capelli rossi ti stanno davvero bene!”.
La ragazza sentendo il complimento s’inchinò timidamente e ringraziò.

 

 

 

Nel villaggio di Sumo lo scontro stava entrando nel vivo: Kankuro era uscito dal villaggio per limitare i danni e stava vincendo contro il gigante, Temari e la donna in viola erano impegnate in uno scontro aereo, Gaara era rimasto nei pressi del palazzo del Kazekage e se la stava vedendo contro il Visir.

 

Kankuro arretrò leggermente e osservò divertito il gigante.
“Sei di poche parole, ma è uno spasso battersi con te” disse il ninja.
Il gigante si limitò a grugnire e calò la sua mazza ferrata che fu prontamente schivata.
“Kankuro, non perdere tempo” lo riprese il Maestro burattinaio.
“Tranquillo, uno come questo me lo mangio a colazione” rispose il ninja.
Sentita l’offesa, il gigante ruggì e tirò fuori delle ali di pipistrello bianche, dopodiché lanciò un Darkos dalla bocca.
Kankuro non stette fermo e schivò l’attacco.
“Cavolo! Niente male amico!” fece il ninja “Adesso tocca a me” e mosse le mani.
Il gigante, però, si teletrasportò sopra d lui e calò la mazza su di lui che, non aspettandoselo, ricevette il colpo.
Ci fu un’esplosione e nel punto in cui la mazza aveva colpito, si formò un cratere.
Il bestione sollevò la mazza e, dopo aver contemplato il lavoro compiuto, lanciò un grido trionfante.
“Non cantare vittoria troppo presto amico” fece Kankuro.
Il gigante si bloccò e vide il ninja apparirgli davanti che lo colpì con un destro devastante facendo finire a terra.
“Mi hai davvero stancato bestione” disse Kankuro innervosito “Adesso ti finisco davvero!”
Il ninja concentrò il suo chakra nella mano destra avvolgendola con fili dorati.
“Assaggia questo: SPETTACOLO FINALE, FILI DEL RE MARIONETTISTA” e si lanciò all’attacco.
Il gigante si alzò furioso e calò la sua mazza verso il ragazzo.
Ci fu una potente onda d’urto poi una luce dorata circondò Kankuro e distrusse la mazza, dopodiché trapassò il gigante al cuore disintegrandolo.
Il ragazzo scese a terra e s’inginocchiò ansimante: “Mi hai fatto faticare amico. Non sono il tipo da scontri ravvicinati, ma quando sono nervoso, non mi ferma nessuno. Beh! Direi che posso concedermi qualche minuto di riposo” e si sdraiò sulla sabbia a contemplare il cielo.

 

Sulle mura di Sumo Temari stava usando il ventaglio per schivare gli attacchi della donna ninja. “Allora signorina, che stai facendo?” la schernì la demone “Mi sembri un po’ passiva”.
“Passiva?” fece la bionda con un ghigno “I tuoi attacchi sono così deboli che mi sta venendo sonno” e fece uno sbadiglio.
“Spiritosa!” fece l’altra col tic “Poiché hai sonno, ti metterò a nanna per sempre” e, tirate fuori le ali, assestò un colpo che spinse via Temari.
“Adesso comincio a svegliarmi!” disse la ragazza allegra “vediamo di fare sul serio, vuoi?” e aprì il ventaglio “TRIPLE LAME DI’ VENTO” e lo agitò tre volte generando tre forti correnti d’aria.
La demone schivò gli attacchi senza troppi problemi e lanciò una serie di Darkos verso Temari che si mosse rapida, portandosi vicino a lei.
“Scacco matto!” disse la ragazza e girando il ventaglio creò un piccolo tornado orizzontale che investì in pieno la donna in viola.
“Credi davvero che basti così poco a mettermi fuori gioco?” fece sarcastica.
“Se lo dici tu!” fece Temari portandosi dietro di lei “TEMPESTA DI’ PIUME VOLANTI” e investì la demone con un’autentica tempesta di piume taglienti come rasoi che la trapassarono da parte a parte.
“Ma - maledetta!” rantolò la demone.
“Non quanto te!” rispose la ragazza e la tagliò di netto col ventaglio avvolto di chakra, disintegrandola “E questa è fatta! Manca solo Gaara e abbiamo finito. Forza fratellino fatti valere!”.

 

 
Il visir si muoveva rapidamente schivando tutti gli attacchi del rosso, mente lui non riusciva a difendersi con la sua sabbia dagli attacchi del demone.
“Com’è possibile?” si chiese Gaara tenendosi il braccio ferito “Perché la mia sabbia non riesce a difendermi?”
“Te lo spiego subito” disse Zervan adagiandosi sul tetto “Io controllo le sabbie del Tempo: reliquie magiche capaci di modificare gli eventi  e cambiare l’essenza stessa delle cose. Può sembrare della comune sabbia, ma non è così: è qualcosa di molto più potente. Nemmeno tu, che usi della sabbia particolare, puoi difenderti da me!”
“Capisco!” fece Gaara “In questo caso userò qualcosa di diverso” e si tolse la giara di sabbia e si portò dietro l’avversario “Ti schiaccerò con la mia volontà” e assestò un pugno che fu però parato dal demone.
“Povero stolto!” ghignò Zervan “Attacchi come questo non mi fanno nulla”.
“Mente: attacco” fece Gaara.
“Cosa?” fece stupito il demone scansandosi prima di essere colpito da una luce dorata a forma di lama.
“Quando ho detto di volerti battere con la mia volontà intendevo questo” disse il rosso impassibile.
“Dannato!” disse il demone “Da quando hai imparato a usare una delle quattro energie?”
“Da un po’ di tempo!” rispose il ragazzo “Il signor Nick ci ha dato le basi per apprenderle. T’informo che ne so usare tre su quattro: quindi stai attento. Spirito!” e il suo corpo fu avvolto da una luce bianca.
“No! Quella no!” fece Zervan.
Gaara si mosse con una rapidità assurda, lasciando la scia del suo corpo e colpì il visir all’addome e, senza fermarsi, colpì di nuovo numerose volte {immaginate movimenti tipo Matrix}.
Il demone non fu colpito solo all’esterno, ma anche la sua anima corrotta subì dei danni che lo costrinsero ad arretrare.
Gaara si fermò e osservò l’avversario senza abbassare la guardia.
“Dannazione!” imprecò il demone mentre sputò sangue “Le quattro energie sono davvero fastidiose. Adesso, però basta giocare: ti finirò immediatamente”.
“Si vede che non hai capito!” disse Gaara “Sarò io a finirti e lo farò mostrandoti un nuovo potere” e rese visibile la sua energia.
“Che cosa?” fece Zervan senza parole mentre assisteva.
“Esattamente come Naruto e Jaden, anch’io ho raggiunto una nuova trasformazione, solo che non l’ho ancora mostrata a nessuno” disse Gaara fissandolo con i suoi occhi rossi.

 
Si avete capito bene: anche Gaara può trasformarsi. La sua trasformazione? I capelli restano rossi ma si alzano completamente e gli occhi, da verdi, diventano dello stesso colore dei capelli.

 

“E’ giunta la tua ora” disse Gaara e avvolse le mani di energia “SFERA DEL DEMONE TASSO”e lanciò il suo colpo.
“Non cantare vittoria, moccioso! DARKOS REALE” gridò il demone lanciando una sfera nera dal petto.
“E’ inutile!” disse il rosso “La mia sfera è caricata anche con le tre energie che conosco, quindi non può essere fermata tanto facilmente” e alzò la mano destra, incrementando la potenza del colpo che surclassò quello dell’avversario e lo investì in pieno spazzandolo via.
“Ho vinto!” fece Gaara mentre tornava normale.         

 

“GAARA!” gridarono Kankuro e Temari appena giunti.
“Non preoccupatevi sto bene!” disse “Andiamo ad aiutare i nostri amici”.
“Considerando come stanno andando gli scontri, direi che possiamo stare tranquilli” fece Kankuro “Sono stati anche più veloci di noi”.
“Sakura e Shaoran sembrano in difficoltà” fece Temari “Dobbiamo aiutarli”.
“Non è necessario” disse Gaara “Loro sono molto difficili da battere”.
“Come fai a dirlo?” chiesero insieme i suoi fratelli.
“Sakura è l’unica ragazza che riesce a mettermi i brividi” rispose Gaara {per fargli venire i brividi ce ne vuole} “E Shaoran… nessuno lo ferma quando protegge qualcuno che ha a cuore”.

 

 

 

Nella cittadina dei due cartomanti la battaglia con Vito stava proseguendo senza esclusione di colpi, inoltre in suo aiuto erano giunte delle strane creature simili a mummie che facevano un fastidioso suono gutturale; di quelli se ne stavano occupando Yuè e Kero-chan.
“Si può sapere quanti sono?” chiese seccato il guardiano del sole.
“Non ne ho idea, ma mi sto davvero seccando di vedere le loro brutte facce” e lanciò contro di loro una miriade di cristalli azzurri.
“Ben detto!” disse Kero-chan che lanciò una sfera di fuoco dalla bocca.

 

Nel frattempo i due cattura carte erano impegnati contro il demone che, con i suoi strambi modi di fare, evitava i loro attacchi.
“Accidenti!” esclamò il castano “Se andiamo avanti così, non ne usciremo mai!”
“Allora ragazzini, vi arrendete?” disse Vito dondolando su se stesso come se fosse ubriaco.
“Ci prendi in giro!” rispose la piccola Kinomoto “Non lo faremo mai” e si fuse con le sue carte attivando le ali.
“Così non vale” si lamentò il demone “Hai più ali di me, non è giusto!” e mentre lo diceva, tirò fuori le sue completamente scheletriche e grigie “Hanno anche più piume delle mie! Oh io non ce le ho! Yohohohohohoh! ” {Scusate non ha saputo resistere}.
“Adesso basta!” fece Shaoran innervosito “Mi hai davvero seccato!” e si lanciò all’attacco.
Il demone schivò gli attacchi del ragazzo e poi lo colpì con una ginocchiata facendolo schiantare contro il muro.
“Shaoran!” fece la piccola Kinomoto e corse verso di lui e s’inginocchiò per vedere le sue condizioni.
“Che nullità!” fece il demone “Tanto non mi aspettavo niente da te: il vero avversario è la ragazza”.
“Sei un vero maleducato!” fece la ragazzina mentre si alzò in piedi, “Meriti una punizione con i fiocchi”.
“Che paura!” fece il demone e, dopo essersi avvolto di energia, divenne gigantesco “MI’ BASTERA’ UN PIEDE PER FINIRTI”.
“Oh cavolo!” fece la ragazzina stupita.
“Sakura, non preoccuparti per me” disse Shaoran “vai e battilo”.
“Shaoran!” disse Sakura girandosi verso di lui, ma vedendolo negli occhi annuì “D’accordo! Resta qui!” e, attivato il suo mana guerriero, si lanciò all’attacco.

 

“Sono davvero uno zerbino!” disse il castano “Non riesco ad aiutare nessuno!”
“Non dire così” fece una voce.
Il ragazzo aprì gli occhi e si trovò davanti a Yaphisan che lo guardava intensamente.
Si alzò di colpo e si mise in posizione.
“Calmati ragazzo”, disse il Sandtimes “Non sono tuo nemico, mi chiamo Yaphisan Sandtimes e sono un guerriero del Fantasy”.
“Tu sei del Fantasy?” fece il ragazzo stupito.
“Già!” rispose l’altro “Mi vedi così perché sono sotto una maledizione, ma non devi preoccuparti. Sono qui per aiutarti”
“Aiutarmi?” fece Shaoran mentre abbassava la spada “Non è me che devi soccorrere, ma Sakura e i guardiani della luna e del sole”.
“C’è già qualcuno che lo sta facendo” rispose Yaphisan “Quello che, però ha bisogno di aiuto sei tu ragazzo mio” e gli mise una mano sulla spalla “Hai un grande potere dentro di te, ma non ne sei consapevole”.
“Io ho un grande potere?” fece il ragazzo stupito guardandolo negli occhi.
“Esatto ragazzo!” rispose “Io lo vedo e anche Nick l’ha visto quando ha risvegliato il tuo spirito. Tu sei un portatore di luce”.
“Un portatore di luce?” ripeté Shaoran confuso.
“Shaoran” lo richiamò il Mago nero “Tu hai un grande potere, per questo io sono il tuo spirito. Se solo potessi vedere quello che i miei occhi vedono dentro di te, lo capiresti”.
“Il tuo spirito ha ragione” disse Yaphisan “Ciò che davvero blocca quel grande potere sono i tuoi dubbi. Liberatene e niente potrà fermarti” detto questo sparì.
“Aspetti!” disse il ragazzo.
“AAAAAH!” gridò una voce alle sue spalle.
Shaoran si voltò e vide Sakura precipitare e, senza esitare, la prese al volo e la adagiò a terra.
“Sakura, stai bene?” chiese preoccupato.
“Non ti preoccupare” disse la ragazza con un dolce sorriso “Mi sono solo distratta un momento, ma sto bene”.
“CHE BUFFONATE DICI” sbraitò Vito “TI' HO COLPITO IN PIENO” e saltò esultante come un pazzo.
“Mi sono preoccupata per te, Shaoran” disse la ragazzina accarezzandogli il viso “Non riesco a vederti in questo stato. Se sono forte, lo devo a te e al tuo amore. Che ne è di quel timido e intraprendente cinesino che mi ha permesso di trasformare il nulla in speranza?”
“E’ vero!” disse il ragazzo mentre si perdeva in quei luminosi occhi verdi “Che fine ho fatto? Perdonami! Vedrò di tornare quello che ero” e presala in braccio, la depose vicino ad un albero.
“Oh che scena commovente!” disse Vito tornato normale e con i lacrimoni agli occhi “Questa armata infernale non fa proprio per me! Mi commuovo subito!”

 

“Shaoran” disse Sakura porgendogli una carta “Prendila, ti aiuterà!”
Shaoran prese la carta e quando la vide sorrise dolcemente: “La Speranza, l’ultima carta di Clow che abbiamo catturato e trasformato insieme. Come ho fatto a dimenticarla” poi si voltò verso Vito.
“Ok! Basta scherzare!” disse il demone tornando serio “Vediamo di finire questa inutile farsa” e puntò la spada verso Shaoran.
“Già!” fece il castano “Finiamola definitivamente” * I miei dubbi sono inutili. Devo liberarmene per vincere questo buffone e solo la carta della Speranza può aiutarmi. Mi affido a te. *
La carta s’illuminò e ricoprì Shaoran di una candida luce bianca facendolo sparire in essa.
“I giochi di luce non ti aiutano ragazzino!” fece Vito.
“Le mie scuse” disse la voce del cinesino alterata dalla luce “Ora sono pronto a combattere veramente. Grazie carta della Speranza”.
La carta magica tornò dalla piccola Kinomoto, mentre la luce che avvolgeva Shaoran si aprì rivelando un incredibile cambiamento: delle grandi e candide ali bianche erano cresciute sulle sue spalle, l’armatura si era tinta di bianco e i capelli erano diventati biondi.
“Però!” fece Vito “carina questa trasformazione”.
“Non è una trasformazione” disse il ragazzo aprendo gli occhi divenuti azzurri come il cielo “Questa è la mia vera forma”.

 

“La tua vera forma?” chiese Vito stupito “Che vuoi dire: sei nato così?”
“Spiacente, ma non ho né il tempo né la voglia di spiegartelo” disse Shaoran puntando la spada in avanti “Cominciamo!”
“Mi farò un piumone con le tue piume!” disse il demone e si lanciò all’attacco.
Non ebbe però il tempo di fare un passo che si ritrovò il ragazzo davanti e la spada, con un sibilo sinistro, lo colpì al petto.
“Che accidenti è successo?” fece il demone mentre cadde in ginocchio.
“Non ci arrivi?” disse il ragazzo alla sue spalle “Ti ho colpito alla velocità della luce senza darti il tempo di difenderti. Avresti fatto bene a impegnarti per davvero”.
“Capisco!” disse Vito ancora in ginocchio “Ora che ti guardo meglio, il tuo potere non è qualcosa che appartiene a questo mondo.
Ecco cosa volevi dire con vera forma: tu sei un angelo”.
“Non oserei mai paragonarmi ad un angelo” disse Shaoran “tuttavia non hai tutti i torti: questo è un potere ancestrale. Non so nemmeno io quanto sia forte, ma adesso lo userò contro di te”.
Vito si alzò di scatto e menò un fendente che fu parato dal ragazzo: “Sai ho sempre sognato di affrontare un angelo e adesso posso farlo. Non mi deludere!” e, allontanatosi, lanciò un Darkos ma Shaoran lo deviò e salì in cielo.

 

I due avversari iniziarono un duello aereo senza esclusione di colpi praticando affondi e fendenti in rapida successione. Vito aveva deciso di fare sul serio e si stava dimostrando molto forte, ma Shaoran non si scompose e continuò a combattere.
“Fulmine, guida la mia spada” disse il ragazzo prendendo una pergamena e avvicinandola alla sua lama, generando una vera tempesta che si abbatté su Vito che schivò e si lanciò in picchiata su di lui calando la spada, che fu parata non senza fatica.
“Complimenti!” disse Vito “Sei davvero forte ragazzo. Mi scuso per averti chiamato nullità”.
“Scuse accettate” rispose il ragazzo “ma questa è l’unica gentilezza che ti concedo”.
“Non te ne chiedo altre” disse Vito e spinse.
Il biondo recuperò l’equilibrio e salì inseguito dal demone che gli lanciò Darkos a ripetizione.
“Sei un po’ ripetitivo” disse il ragazzo.
“Vediamo se questo ti piace” rispose Vito teletrasportatosi sopra di lui e creando un’immensa sfera di energia “Finirò questo duello in un solo colpo. È stato bello finché durato. ADDIO” e lanciò l’enorme sfera contro il ragazzo.
“Shaoran, se quella sfera toccherà terra, distruggerà tutta la città” gli disse il Mago nero.
“Lo so! Per questo la fermerò” e si lanciò verso di essa puntando la spada in avanti.
All’impatto con la sfera, il ragazzo concentrò tutta la sua energia nella spada e continuò a spingere.
“E’ inutile!” gridò Vito “Non vincerai mai” e incrementò la potenza della sfera.
“Non sono il tipo che si arrende per così poco!” gridò Shaoran mentre la spada brillò di luce propria, “LAMA DELLO SPIRITO” e usando una delle quattro energie, squarciò e distrusse la sfera.
“Che cosa!” fece Vito “Impossibile!”
“Aggiornati!” disse il ragazzo creando il rasengan nella mano libera “Non esiste la parola “impossibile”! Arrivo” e si lanciò contro il demone che tentò un affondo.
Sfera e spada si scontrarono, ma quest’ultima non resse il confronto e fu distrutta insieme al braccio del demone e parte dell’addome.
“Complimenti giovane angelo: hai vinto” disse Vito soddisfatto.
“Grazie!” disse il ragazzo “Adesso va in pace” e un fascio luminoso li avvolse facendo sparire il demone per sempre.

 

A terra lo scontro con quelle creature era finito. In aiuto dei guardiani era arrivato Kisame che, in poco tempo aveva fatto piazza pulita, dopodiché aveva assistito allo scontro tra Shaoran e Vito.
“Wow!” fece Kisame stupito “Quel ragazzino è davvero in gamba” e sorrise compiaciuto.
“Perché ci hai aiutato con quei cosi” chiese Yuè serio.
“Pensavo aveste bisogno di aiuto, ecco tutto” rispose lo spadaccino “Beh! Ho fatto la mia buona azione. Ora posso andare. Tanti saluti” e volò via.
“Non so che abbia in mente, ma forse è meglio così!” disse il giudice della luna “La prossima volta, però, dovrò catturarlo” poi si voltò verso la piccola Kinomoto.
“Sakura” disse Tomoyo appena arrivata “Come stai?”
“Sta bene, è solo svenuta” rispose Kero-chan.
“Dov’è Shaoran” chiese di nuovo la piccola mora.
“Eccolo che arriva” disse Yuè.
Una volta atterrato, i tre faticarono a credere ai loro occhi: il loro amico era cambiato.
“Cosa c’è?” chiese il ragazzo.
“Wow!” disse Tomoyo “Shaoran sei magnifico con le ali” e lo riprese con la videocamera.
“Tu guarda!” fece Kero-chan “Allora non sei così male cinesino”.
“Zitto micino!” lo riprese il ragazzo.
“Questa è guerra!” ruggì il guardiano del sole e provò a saltargli addosso, ma fu preso per la coda da Yuè.
“Direi che adesso possiamo rilassarci” fece il guardiano.
“Sì! MA MOLLAMI LA CODA!” sbraitò Kero-chan.

 

 

 

Sasuke arretrò ansimante e cercò di organizzare le idee: fino a quel momento le aveva solo prese.
“Tutto qui!” fece Mente Nera “Mi aspettavo di più da te, Sasuke Uchiha!”
“Sta zitto!” rispose lui.
“Toglimi una curiosità” disse il demone “Che fine ha fatto quella serpe di Orochimaru?”
“E’ andato in un altro rifugio a prendere dei composti” rispose secco “Mi ha lasciato qui a non far niente”.
“Povero ragazzo, tutto solo alla mercé dei lupi” disse ironico il demone “Chissà che faccia farà quando tornerà e vedrà il tuo corpo senza vita”.
“Chi se ne frega!” fece l’Uchiha minore attivando il mille falchi “Fatti sotto”
“Non me lo faccio ripetere due volte” e, alzata la mano destra, lanciò un Darkos.
Sasuke non si scompose e, attivato il secondo livello, lo evitò volando.
“Allora sai volare eh?” disse Mente Nera divertito mentre aprì le sue ali rosse “Ma quella forma non ti aiuterà!” e si teletrasportò davanti a lui e lo colpì allo stomaco.
L’Uchiha piegò la testa e sputò del sangue dalla bocca.
“Che delusione!” fece il demone “Sei l’umano più debole che abbia mai visto. Almeno i miei compagni sono morti contro tipi forti, ma tu non vali niente”e lo prese per il collo “Mi fai pena, moccioso”.
Sasuke cercò di liberarsi da quella presa, ma ogni suo tentativo fu inutile.

 

“E’ dunque questa la mia fine?” si chiese “Morire per mano di un altro? Il mio odio vale davvero così poco?”
“Sasuke!” lo chiamò la fenice “Perché ti ostini a combattere con l’odio?”
“Sta zitto!” fece Sasuke “E’ tutto quello che mi resta”.
“Non è vero!” lo contraddì lo spirito “C’è dell’altro”.
“E che cosa sarebbe?” disse nervoso.
“Hai la vita e, anche se vaga nelle tenebre, hai un’anima” rispose lo spirito.
“Che grandi cose!” sbraitò l’Uchiha.
“Non sottovalutarne il valore” disse la fenice “Sono la cosa più preziosa che si possa avere. Sono la fonte di un grande potere: usale e liberati dalle catene che attanagliano il tuo cuore”.
“E come diavolo faccio?” chiese schizzinoso.
“Lascia che t’indichi la via” disse lo spirito e lo avvolse nelle sue ali.

 

“Misero!” disse Mente Nera mentre stava per lasciare la presa.
“Chi sarebbe misero?” chiese il ragazzo e una luce dorata lo avvolse.
“Che cosa sta succedendo?” fece il demone stupito.
Quando la luce sparì, Sasuke era sempre in secondo livello, solo che la forma non era la solita: il suo corpo era diventato d’oro, i capelli rossi, le ali erano piumate, una coda di fenice era cresciuta e la sclera dei suoi occhi era dorata, mentre il suo Sharingan era diventato verde smeraldo.
“Adesso tocca a me” disse l’Uchiha e colpì il demone allo stomaco, spingendolo all’indietro.
Il demone riuscì a fermarsi, ma non ebbe il tempo di alzare lo sguardo che si trovò Sasuke davanti e fu colpito e scagliato al suolo.
“Notevole!” disse Sasuke “Mi sento rinato. Non mi sarei mai aspettato niente di simile”.
“E questo non è niente” disse la fenice apparsa al suo fianco “Questa è solo una minima parte del tuo vero potere”.
“Una minima parte?” chiese stupito l’Uchiha.
“Esatto!” rispose lo spirito “Deve essere completamente sbloccato e solo il ragazzo che ti ha dato la mia carta può farlo. Ovviamente conosci la condizione”.
“Ammetto di essere tentato” fece Sasuke con un sorriso diabolico “Con un simile potere, potrei battere Itachi in pochi secondi”.
“Questo potere non serve per la vendetta, ma per la difesa del genere umano” lo riprese la fenice.
“E allora perché me lo stai facendo provare?” chiese il ragazzo.
“Se non lo avessi attivato, saresti morto” rispose la fenice “Usalo bene e sconfiggi il demone”.
“Ah già! Il demone” disse Sasuke.
“Prendi questa e usala per squarciare le tenebre nei cuori altrui” e una katana dalla lama rossa fece la sua comparsa nella mano destra del ninja.
“Ottimo” fece soddisfatto “Che la festa abbia inizio”.

 

“MALEDETTO!” ruggì Mente Nera lanciandosi a tutta velocità verso di lui.
“Vieni!” disse l’Uchiha “Ti farò a fettine”.
Il demone alzò un pugno per colpire Sasuke, ma sparì.
“Dove dia…” ma non terminò la frase che si ritrovò il petto trapassato dalla spada del ragazzo.
“Sai devo ringraziarti” fece l’Uchiha “Se non fosse stato per te, non avrei mai scoperto questo potere. Adesso sparisci verme” e delle fiamme partirono dalla spada incenerendo completamente il demone.
“Ah Ah Ah!” rise Sasuke “Eccezionale! Questo potere è eccezionale! Molto presto avrò la mia vendetta!” e continuò a ridere.
“Non mi lasci scelta”, disse la fenice e la trasformazione si annullò.
“Che cosa?” fece Sasuke.
“Ricorda che io ho attivato questo potere e sempre io posso annullarlo” disse la fenice e sparì.
“Maledetta fenice!” urlò l’Uchiha “Prima o poi tornerai fuori e allora ti obbligherò a restituirmi il potere che mi hai fatto saggiare. E quando questo avverrà, compirò la mia vendetta!”

 

 

 

Nick arretrò di qualche passo e, dopo aver percepito la fine dei vari scontri, sorrise.
“I tuoi demoni hanno perso!” fece il Sun’s Warrior.
“E’ assurdo!” fece il Dark Prince “Sono alcuni tra i più potenti, eppure si sono fatti sconfiggere da un branco di mocciosi”.
“Hai sottovalutato i miei ragazzi, direi” rispose Nick “Te l’avevo detto che sono forti”.
“Poco male” fece Dark Dastan “Mi basta distruggere te e vagheranno come pecorelle smarrite”.
“Finora ti è andata male” commentò Nick “E’ vero che non posso leggere nella tua mente, ma i tuoi attacchi sono abbastanza prevedibili”.
“Sono prevedibile?” disse il demone “Allora credo sia giunto il momento di porre fine a questa farsa, anche perché la mia diablomanzia è assai instabile” mentre diceva questo, le sue ali cominciarono a evaporare “Essendo una creatura di sabbia, la mia energia vitale si consuma rapidamente, quindi usare questo potere, mi danneggia in maniera irreversibile”.
“Facendo il conto sei così da circa un’ora” disse Nick “Quanto puoi resistere ancora?”
“Al massimo altri quindici minuti” rispose il Dark Prince “ma saranno sufficienti. Ammira il mio potere più devastante e muori distrutto dai tuoi ricordi”.
“Che vuoi dire?” fece Nick mettendosi in posizione.
“Adesso lo vedrai” e fece ruotare la catena, generando un vortice nero che andò a collocarsi sopra di Nick “Il mio potere è la distruzione tramite le memorie” e il vortice investì il Sun’s Warrior.
“Accidenti!” fece Nick mentre cercava invano di liberarsi “Che diavolo sa succedendo”.
Si sentì mancare la terra sotto i piedi e cadde in un baratro senza fondo.
“Che scherzo è questo” pensò “Non riesco a fermarmi” poi ci fu una luce e…

 

“Dove mi trovo?” disse.
Era in una chiesa e vide due giovani soleani piegati vicino a una bara.
Preoccupato, li chiamò, ma loro non rispondevano.
“I ricordi non parlano” pensò e si avvicinò, ma quando fu abbastanza vicino, si bloccò di colpo: uno dei due era lui da giovane mentre l’altro era Brian.
Nella bara aperta era contenuta la salma di un altro soleano molto simile a Nick.
“Questo deve essere mio nonno!” disse Nick “Il Sun’s Warrior di cui ho preso il posto. Non sono arrivato a questo momento, ma perché sono qui? Dovrei combattere contro Dark Dastan e invece mi ritrovo nella mia vita precedente. Un momento!”
Nick ricordò le ultime parole che il Dark Prince aveva detto: “La distruzione tramite le memorie!
Oh no! Vuole uccidermi facendomi rivivere i momenti più brutti della mia vita. Maledetto”.
“Mi hai chiamato?” chiese divertito Dark Dastan apparendo come uno spettro.
“Tu, sei sleale!” lo accusò Nick.
“Sleale?” fece il demone “E chi se ne frega! Te l’ho detto: ciò che conta è trionfare sull’avversario. Se questo ricordo non ti spaventa, andiamo più avanti”.
“Non farlo!” cercò di fermarlo Nick, ma lo scenario cambiò di nuovo e il Sun’s Warrior si trovò di fronte alla scena che aveva sempre visto in sogno.
“Oh! Tu guarda!” disse ghignante il Dark Prince “A quanto sembra hai la morte di un’innocente sulla coscienza. Vediamo come reagisci adesso” e schioccando la frusta tutto sparì eccezion fatta per il corpo di Brian che, ricoperto di sangue, si alzò e fissò Nick con occhi vitrei.
“Perché non mi hai salvato?” lo accusò con voce atona.
“Brian!” fece Nick.
“E ora come fai?” lo schernì il Dark Prince “Brian uccidilo!”
Il soleano rosso annuì e si avvicinò lentamente a Nick che era incapace di muoversi.
“Che c’è Nick? Non reagisci?” ghignò il Dark Prince “Quanto sei debole!”.

 

Mentre Brian si avvicinava, Nick ricordò ciò che Luce gli aveva detto quel pomeriggio.
Quel soleano, vissuto quasi 5000 anni prima, era uno dei più promettenti di tutto il Sole: proprio per le sue abilità, era stato nominato guardia del corpo del giovane Nick con cui aveva stretto un forte legame di amicizia. A quei tempi, Nick era figlio unico e vedeva in Brian una sorta di fratello maggiore, un esempio da seguire in ogni cosa, una figura con cui confrontarsi.
Oltre a questo era il fratello maggiore di Luce e il motivo per il quale i due si erano conosciuti e, successivamente, innamorati.
Quando morì Nick era presente: lo vide mentre la vita abbandonava il suo corpo e i suoi occhi si chiudevano per sempre. In quel momento, Nick gli aveva fatto una promessa che avrebbe mantenuto per tutta la vita.
“Te lo promisi” sussurrò Nick “E ho mantenuto il mio voto fino a oggi!”
In quel momento, la mano di Brian trapassò il torace di Nick.
Il Sun’s Warrior sputò un grumo di sangue e cadde sulla spalla del suo amico fraterno.
“Se devo morire per mano tua, allora va bene!” disse Nick “Me ne andrò con il cuore sereno”.
“Che idiota!” fece Dark Dastan “Invece di attaccarlo, preferisce farsi ammazzare da un suo ricordo. Che sciocchezza” e sparì.

 
“Come sta mia sorella?” chiese Brian come se un altro soffio di vita lo avesse pervaso.
“Bene!” rispose Nick “Si preoccupa sempre per me e spera di non vedermi mai soffrire. Ha preso il suo carattere da te, amico mio”.
“E tu invece?”
“A parte il petto trapassato, direi bene” rispose “La promessa che ti feci allora l’ho mantenuta e sto andando avanti anche per te”.
“Ne sono felice” disse l’altro e tolse la mano dal petto di Nick prendendolo per la spalla “Perdonai: il mio corpo è controllato da quel demone”.
“Te l’ho detto no? Se devo morire per mano tua, allora va bene” rispose Nick.
“Non potrei mai ucciderti fratellino” in quel momento gli occhi rossi di Brian recuperarono la loro antica luce “E non t’incolperei mai per la mia morte: è stato un onore morire per te”.
“No, il vero onore è stato conoscerti” disse Nick.
“Grazie!” disse il soleano rosso “Adesso colpiscimi e rompi questa tecnica”.
“Sai che non potrei mai farlo” disse Nick.
“Se non lo farai, rischio di colpirti di nuovo e non voglio questo” disse tristemente il soleano.
“C’è un modo per evitarlo” disse Nick e poi chiuse gli occhi “Universal Power!”

 

Nel mondo reale una grande colonna di luce blu scese verso il vortice nero.
“No! Maledizione” fece Dark Dastan “Non quello! Devo fare qualcosa o si libererà dalla mia tecnica” e lanciò la catena verso il vortice.

 
“C’è qualcosa che vuoi mandare a dire a Luce?” chiese Nick mentre la tecnica si stava rompendo.
“Dalle un bacio da parte mia e abbi cura di te” rispose Brian “Sei diventato un grande Sun’s Warrior, sono fiero di te” e con un sorriso sparì.
“Ecco quello che mi mancava” sorrise Nick.

 

 

Il vortice fu spazzato via e una potente onda investì il Dark Prince che fu spinto indietro.
“Dannazione!” fece il demone.
“Le cose non vanno mai come vorresti, vero?” disse Nick completamente trasformato e avvolto dalla colonna di luce.
“Così non vale, non è leale!” protestò il demone.
“Dovrei dire la stessa cosa a te, ma non lo farò” rispose Nick “Anzi ti ringrazio per avermi permesso di rivedere il mio vecchio amico e per farlo come si deve ti distruggerò con lo stesso potere che ho usato contro Abominon, contento?”
“Non mi posso lamentare!” fece il Dark Prince facendo brillare la sua gemma “Ti distruggerò con tutto il mio potere” e si lanciò all’attacco.
“Vediamo se ci riesci!” disse Nick e si lanciò anche lui.

 

L’oceano fu aperto in due dalla potenza del colpo e poi tornò nella sua quiete.
I due combattenti erano immobili uno dietro l’altro e rimasero così per alcuni istanti.
Poi Dark Dastan si mosse: “E’ un vero peccato che non sia riuscito a batterti. Si vede che non ho usato il ricordo giusto”.
“Al contrario” ribatté Nick rizzandosi “Hai usato quello giusto, ma hai sbagliato la modalità”.
“Capisco!” Fece il demone “Se ne avrò la possibilità, la prossima volta agirò diversamente” dette queste ultime parole, saltò in aria lasciando solo la gemma che fu presa da Nick.
“E con questa siamo a sei!” disse Nick “Ne restano altre quattordici!”
Della sabbia lo avvolse e la ferita al petto sparì.
“Adesso va meglio?” chiese Yaphisan davanti a lui.
“Direi di si” rispose Nick “La ringrazio per l’aiuto signor Yaphisan”.
“E’ stato un piacere” disse mentre cominciò a dissolversi “Abbi cura di te. A presto!” e sparì.
“Grazie ancora” disse Nick “E adesso torniamo al villaggio” e spiccò il volo.

 

 

Nel prossimo capitolo.
Dopo alcuni giorni di convalescenza e riparazioni, il gruppo dei Sun’s Knights si riunisce all’accademia del duellante e tutti faranno la conoscenza dei vari professori.
Ma Viper approfitterà della cosa per mandare avanti il suo progetto e Abhadon darà un preciso ultimatum ai suoi generali infernali.
Questo e altro nel prossimo capitolo.
Ciao e buon primo Maggio.

 

L’incantesimo 31 è un attacco usato da quasi tutti gli Shinigami dell’anime di Bleach.

Il personaggio di Brian è una mia personale creazione: ne sentirete parlare altre volte.

  
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