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Autore: Afaneia    02/05/2011    1 recensioni
L'autore delle Bucoliche, delle Georgiche e dell'Eneide, l'intellettuale dell'epicureismo e dello stoicismo, il poeta di Ottaviano Augusto, il cantore della virtus Romana: ma chi era veramente Publio Virgilio Marone? Era realmente così come la leggenda lo vuole, timido e schivo? Quali erano realmente i suoi rapporti con il potente Mecenate e com'erano entrati in contatto questi due uomini così diversi?
Siete disposti a scoprirlo?
Genere: Satirico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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E come s’inserisce Mecenate in tutto ciò? Insomma, come s’inserisce questo ricco e snob cavaliere etrusco nelle avventure di un giovane avvocato/poeta molto hippie?

La risposta è: malvolentieri.

In quello stesso giorno infatti, Mecenate si stava godendo la sua ricchezza nella sua casa nel centro di Roma. Come tutti i giorni, egli si era alzato, era stato servito e riverito, e si era trovato alfine a guardare fuori dalla finestra del soggiorno pensando: “Come ho fatto bene a comprare questa casa in centro, proprio dove sorgerà il Colosseo! Quando tra un anno e mezzo avranno finito i lavori avrò un bellissimo spettacolo!”

Purtroppo, i ritardi nei lavori erano molto frequenti anche all’epoca, ma lasciamo Mecenate a sognare tranquillo la sua casa a pochi passi dal Colosseo…

In quel momento sentì un gran baccano proveniente dall’esterno della sua dimora. Uscì immediatamente di casa e chiese a un servo cosa stesse succedendo. La risposta fu: “Signor Mecenate, un ragazzo ubriaco si sta pulendo i sandali dalla cacca di bue sulla soglia di casa!”

Come poteva prenderla Mecenate, che aveva appena finito di sognare la sua bella casa a pochi passi dal Colosseo?

Si scagliò immediatamente verso l’uscio, scontrandosi, appena uscito, con un ragazzo biondo dall’aspetto piuttosto trasandato, vestito con un’orribile tunica a fiorellini colorati.

“Cosa vuoi? Non ho pagato questa casa per permettere alla gentaccia ubriaca come te di pulircisi i piedi! Vai via!”

Il ragazzo sollevò lo sguardo dai propri sandali, guardò Mecenate, barcollò e gli disse: “Fai l’amore, non fare la guerra! Se mi cerchi, sono avvocato e domani ho la mia prima causa! Arrivederci!”

E se ne andò. Mecenate invece se ne tornò dentro dicendo: “Mah! Gioventù bruciata. Di certo non farà strada quel ragazzo. Avvocato! Mah! Morto di fame, piuttosto!”



N.B.: so benissimo che il Colosseo sarà progettato e completato solo molti anni dopo la morte di Mecenate e di Augusto, addirittura nell’80 d.C. La mia è solo una licenza poetica! ;)

   
 
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