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Autore: Luffies    07/05/2011    3 recensioni
Strinse il lenzuolo sotto di sé mentre le lacrime scendevano senza sosta. Non cercava di trattenere i singhiozzi. Voleva solo morire. Come Ace.
Si morse il labbro con violenza e sentì il pungente sapore del sangue stuzzicargli la lingua.
Valeva la pena continuare ad amare, se poi doveva subire un dolore così insopportabile?
Forse No. Si rispose mentre le lacrime gli offuscavano la vista.
AcexRufyxZoro
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chiedo a tutti voi umilmente perdono per non aver pubblicato in orario, ma ieri a pattinaggio sono caduta e mi sono fatta male.. Ho dovuto andare al pronto soccorso e quindi non ho potuto ne finire il cappy ne ricontrollarlo… pensate che tra un mese ho una gara importante e mi ritrovo con sta slogatura di merda… spero che passi presto..comunque scusate ancora^^
Grazie a tutti voi che mi seguite e mi commentete.. ^^
uuuh sono in tempo per la mezzanotteXD

Pervasi dallo stesso fuoco.

Erano tutti contenti di mettere piede sulla terra ferma, anche se era quella di una grotta sotterraneo buia e fredda.
Rufy non faceva che guardare con aria sognante i numerosi cunicoli che si diramavano sulla superficie rocciosa. Chissà quali meraviglie nascondevano.
- Non ci pensare nemmeno!- Fece acida Nami dietro di lui.- Non mi va di venire a cercarti quando ti perderai! Perché non vai ad aiutare Sanji come quel santo di tuo fratello?-
Rufy sbuffò contrariato, battendo i piedi.
- mmm.. Non vi và. Voglio visitare le grotte, Nami!-
- Sei proprio un bambino!- Rispose questa incrociando le braccia. Il suo capitano era una delle persone migliori del mondo, ma quando si metteva in testa una cosa diventava insopportabile.
- Era un si?- Chiese l’ altro sorridendo innocente.
La navigatrice fece per ribattere ma Rufy, ormai, si era già messo a correre verso uno dei tunnel. - Sei la migliore! Ci vediamo dopo!-
- Ma no! Rufy, io non..Ah sei impossibile!- Urlò adirata mentre il compagno spariva poco a poco.
Strinse i pugni prendendo a camminare verso la nave e sforzandosi di mantenere la calma. A 19 anni suonati, Rufy, continuava a manifestare quegli irritanti comportamenti. Poi, mentre stava ancora imprecando contro il Capitano, i suoi piedi si imbatterono in una figura distesa a terra che la fece quasi ruzzolare a terra.
- Idiota di un squattrinato, proprio qui devi metterti a dormire!?- Sbraitò colpendolo con un calcio allo stomaco.
Zoro si svegliò immediatamente ,piegandosi su sé stesso per il colpo.
- Ma che ti è preso, brutta strega!? Hai per caso il ciclo!?- Biascicò per poi pentirsene subito dopo. Si era dimenticato di quanto Nami potesse essere temibile.
La ragazza in risposta lo prese per la cottola alzandolo quasi da terra e guardandolo con aria omicida.
- Invece che improvvisarti comico con queste stronzate, vai a cercare Rufy in uno di quei cunicoli!- Scandì come se volesse scuoiarlo vivo, lasciandolo andare malamente e riprendendo a camminare verso la Sunny.
-In quale è entrato!?-
Nami non rispose, troppo occupata a trattenersi dal spaccargli la faccia.
- Ehi, sto parlando con te!-
Niente.
Zoro scosse la testa innervosito per poi voltarsi verso i piccoli canali. La smania di entrare in uno di loro per andare incontro al Capitano diveniva sempre più forte. Nella sua mente galleggiava ancora lo sguardo che si erano scambiati quella mattina.
I suoi occhi si colorarono di un vago ma sentito interesse mentre s’ incamminava verso un’ imboccatura scelta a caso, piano per mascherare l’ impazienza.

***

Dopo essere salita sul ponte della Nave, Nami, con lo sguardo truce e l’ irritazione in corpo si andò a sistemare in cucina, dove Ace e Sanji preparavano la cena.
- Nami- Swaaan! Mio dolce bocciolo di rosa, che è successo!?- Chiese il cuoco notando subito la smorfia sulle labbra della navigatrice che si era gia accomodata al tavolo.
- Tz.. Lascia perdere. Non sono dell’ umore giusto.-
Sanji mimò teatralmente lo spezzarsi del suo cuore, sotto lo sguardo divertito di Ace e quello infastidito di Nami.
- Non metterti a fare l’ idiota pure tu, ora!- Fu la risposta della ragazza.
- Oh, mia sublime Dea! Dimmi, chi ha fatto l’ idiota con te!? Mi premurerò di staccargli la testa dal collo e regalartela su un piatto d’ oro!- Decretò l’ altro.
La navigatrice si portò le mani alla testa mentre Ace se la rideva.
- È colpa di Rufy, vero? Sa essere davvero insopportabile a volte.-Fece sorridendo.
Nami sospirò.
- Già.. Ma non è l’ unico su questa nave. È a parimerito con Zoro! -
- Marimo di merda.- commentò Sanji.
Pugno di fuoco avvertì un fastidioso movimento scuotergli lo stomaco ma cercò di mascherarlo. Si morse la lingua per non esprimere il suo pensiero sullo spadaccino, limitandosi a sorridere appena e a cambiare discorso.
- Rufy dov’è?-
- È andato ad esplorare in giro.. Sta tranquillo comunque, ho già mandato Zoro a cercarlo.-
Ace perse un battito guardando la navigatrice negli occhi.
- Zoro?- Ripeté sconcertato.
- Proprio lui. Sarà anche un idiota ma è abbastanza affidabile.- Fece bevendo distrattamente dal bicchiere che gli stava offrendo il cuoco.
Sanji osservò con la coda dell’ occhio la reazione del ragazzo.
Ace era impallidito, respirava piano guardando davanti a sé come immerso in un mondo suo. Rimase in silenzio ancora per diversi istanti, poi finalmente parlò.
- Scusate, mi sono appena ricordato di dover fare una cosa.- Disse prendendo a passo svelto la porta.
- Ace, aspetta ma che?! Oh, basta ci rinuncio!- Fece Nami sbuffando sonoramente. -Ma che gli sarà preso?-
Sanji restò in silenzio a guardare la porta. Aveva notato subito il lampo di irritazione negli occhi di Ace nel sentir parlare di Zoro, da una parte riusciva benissimo capirlo ma dall’ altra non poteva fare di provare quel brutto presentimento nei confronti della vicenda. La cosa gli piaceva sempre meno.

***

Era tutto estremamente buio e silenzioso. Rufy era quasi pentito di non essere rimasto sulla Sunny. Non sapeva da quanto stesse camminando, semplicemente procedeva a tentoni lungo quella umida e stretta via.
Le sue membra iniziavano a irrigidirsi lentamente per il freddo, ma non voleva fermarsi. Doveva raggiungere quella luce così lontana.

***

“ Ma dove diavolo sono finito” Si chiese Zoro vagando con lo sguardo per tutta la lunghezza del luogo in cui era capitato.
La grotta non superava le dimensione di quella in cui era ormeggiata la Sunny, ma era lo stesso enorme. Puntellata di enormi pietre minerali dai colori più svariati che sembravano emettere una leggera luce e da centinaia di cunicoli, si ergeva in tutta la sua incontaminata bellezza. Ma di Rufy, nessuna traccia.
Lo spadaccino iniziava a preoccuparsi. Avrebbe potuto essere ovunque.. magari in pericolo. Gli si strinse lo stomaco a quel pensiero. Non poteva nemmeno chiamarlo, poco prima ci aveva provato ma tutto quello che aveva ottenuto era stato il pericoloso oscillare delle rocce sopra di sé.
Il silenzio era così intenso da fargli quasi venire mal di testa. E poi inaspettatamente:
Tap. Tap.
Zoro sussultò. Quelli erano rumori di passi, sicuramente del suo Capitano, realizzò sentendosi stupidamente felice. Si guardò intorno cercando di captarne la direzione di provenienza, mentre si facevano sempre più forti. Venivano dalla sua destra. Si voltò con il sorriso sulle labbra.
- Dove ti eri cacciato, Rufy?! Sarà un ora che ti cerco!-
Vedeva la figura scura ferma sull’ entrata del tunnel. Appoggiata blandamente ad una parete.. C ‘ era qualcosa che non andava.. Quello non sembrava affatto Rufy.
- Rufy?- Chiese sospettoso, inclinando la testa.
Dalla figura nella penombra si aizzò una risatina.
- No.. Non proprio.- Rispose poi
Zoro a quella voce si irrigidì mentre il sorriso sulle labbra moriva per lasciare spazio ad una smorfia infastidita.
- Ace.- Pronunciò solenne.- Qual buon vento?-
Pugno di fuoco si incamminò lentamente verso di lui. Sul bel viso un ghigno che stonava appena con i suoi fini lineamenti.
- Lo stesso tuo.- Disse guardandolo intensamente. - Devo cercare Rufy.-
Si guardarono con astio, come a volersi fulminare con lo sguardo. I loro occhi bruciavano dello stesso fuoco e della stessa rabbia. Terribili e inesorabili.
- Ah, si?-
- Sì.- Rispose Ace mascherando con finta cordialità la sua voce. - Quindi ora puoi tornare alla nave, ci penso io a lui, grazie.-
Zoro capì subito che quella frase aveva più di un significato.
- Non credo che lo farò. Ho paura che possa essersi cacciato nei guai e preferisco restare per aiutarlo.-
- Basto io per questo non credi? Puoi andare.-
Lo spadaccino scosse la testa.
- Sono il suo vice.-
- Sono il suo ragazzo.- Rispose tagliente Ace lasciando Zoro senza possibilità di risposta.
Si guardarono ancora, senza dire una parola. Poi lo spadaccino emise una leggera risatina.
- Che ci trovi di tanto divertente?- Chiese Pugno di fuoco.
Zoro non rispose, e questo mandò su tutte le furie Ace. Si stava sforzando per non prenderlo a calci e quello gli rideva in faccia? Non poteva proprio tollerarlo.
- Sparisci dalla mia vista.- Aggiunse con disprezzo.
Lo spadaccino lo guardò beffardo.
- Che cos’ è? Una minaccia?-
- Forse.. Vattene e ti farò il favore di non fartelo sapere.-

***

Il pesante silenzio che Rufy sentiva iniziava a spezzarsi sotto quelle voci lontane che parevano chiamarlo. Inizialmente aveva pensato che fossero solo frutto della sua fantasia, ma ora certo che non fosse così.
Tese l’ orecchio cercando di scorgere un suono distinto o vagamente riconducibile ad una parola. Ma niente, era ancora troppo lontano.
Velocizzò il passo tentando di raggiungere quella tenue luce davanti a sé.
Poco a poco i suoni si fecero più udibili e definiti e Rufy riconobbe immediatamente le voci: Ace.. E Zoro?
Raggiunta la sporgenza che dava sulla maestosa caverna si fermò ad ascoltare la conversazione. Poteva percepire benissimo la tensione nell’ aria e sui volti dei due.
Decise di non intervenire però, non ancora..
- Hai per caso qualche problema con me?- Chiese Zoro guardandolo di storto.
Ace gli restituì lo sguardo.
-Sai Zoro..- Prese a dire.- Tu sei una persona interessante. Sei forte, determinato e sveglio. Sono tutte ottime qualità che apprezzo molto.. Ma chissà per quale motivo non riesco a apprezzare te..-
- Forse perché sono più bello di te?- Fece questo con un ghigno.
Ace rise. Una ristata senza ilarità però.
- Sei anche simpatico.. Forse l’ unica cosa che non sopporto di te è il modo in cui guardi Rufy.. Si forse è proprio questo.-
Il ragazzo in questione spalancò la bocca incredulo, non riuscendo a credere alle proprie orecchie.. Stavano litigando per lui? Per un attimo un leggero senso di felicità lo pervase ma sparì immediatamente per lasciare spazio allo sconforto più assoluto.
Zoro intanto, diversi metri sotto di lui, fremette colpito in fallo.
- Come prego?-
- Non fare il finto tonto con me.- Ringhiò l’ altro - Credi che non mi accorga del modo in cui lo guardi? So che c’ è stato qualcosa tra voi due ma ora è finita, mettitelo in testa.-
Lo spadaccino trasalì non pensando più alle parole che stava per dire, nella sua mente solo un rabbia cieca e folle.
- E tu che ne sai?- Rispose freddo come il ghiaccio.
Ace si lasciò scappare una risatina concitata.
- Basti pensare all’ annuncio di ieri sera..- Fece scrollando le spalle. - .. Io posso renderlo felice, e tu devi fartene una ragione.. In un modo o nell’ altro.- Odiava prendere le parti del bastardo, ma non aveva scelta. Rufy era la cosa più importante della sua vita ed era disposto a difenderla con i denti e le unghie.
Lo spadaccino lo squadrò con ribrezzo. Le nocche bianche sotto la stretta dei suoi pugni, i muscoli tesi e rigidi e gli occhi accesi da una luce febbrile. Non era mai stato un tipo paziente.
Intanto Rufy, nascosto in uno dei cunicoli ascoltava in silenzio. In cuor suo sperava che Zoro rispondesse per tono, ma non voleva ammetterlo. Era devastato dal dubbio: fermarli o non intromettersi?
Gli occhi dei due fratelli erano puntati sullo spadaccino, ansiosi di ascoltare la sua risposta, che non tardò ad arrivare. Zoro si avvicino lentamente e con passo felpato, il suo viso distorto da un ghigno. Si fermò ad un passo da Ace.
- E.. se io.. Decidessi di no?-
Rufy su portò una mano alla bocca, mangiandosi le unghie fremente.
Ace invece deglutì adirato.
- Dovrò usare le maniere forti, temo..-
Zoro non cambiò espressione, restò lì a fissarlo con aria di sfida.
- Fammi vedere.-
Il resto venne da solo, Ace strabuzzo gli occhi fuori di sé afferrandolo malamente per la cottola. - TU DEVI STARE LONTANO DA LUI!- Sbraitò sbattendolo contro una roccia con una violenza tale da far sussultare Rufy.
Lo spadaccino si lasciò scappare un gemito per il contraccolpo.
- Ma guarda che si è deciso ad abbandonare la maschera da santarellino..- Sputò per poi sferrargli una ginocchiata allo stomaco.
Ace si piegò letteralmente in due dal dolore lasciando andare per un’ istante la presa sul collo dell’ altro, che ne approfittò per tentare un altro colpo. Tuttavia, Pugno di fuoco scattò prontamente di lato evitandolo e gettandolo a terra con un potente calcio al fianco.
Zoro sentì il pungente sapore del sangue bagnarli la lingua, ma si costrinse a rialzarsi. Si guardarono con ira, andandosi incontro come belve feroci, i loro pugni diretti l’ uno verso il viso dell’ altro, ma qualcosa li fermò.
- FERMI!- Urlò Rufy mettendosi tra loro.
I due combattenti trattennero il respiro shockati mentre guardavano sconvolti il nuovo venuto. Rufy era pallido e ansimava. Il suo sguardo era un lotta tra la paura e la rabbia. Li passò entrambi a rassegna con uno sguardo di rimprovero e i due non poterono fare a meno che vergognarsi profondamente.
- Idioti.- mormorò Rufy scuotendo la testa.

Fiiiiiu! Spero tanto che vi sia piaciuto… secondo me questo è venuto proprio male… ma volevo pubblicare a tutti i costi! Please lasciate un commentino e mi farete felice a vita^^
Seguito: Martedì 10 Maggio 2011.








  
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