SOLO
UN’OCCHIATINA
CAP.8 AIUTO!
Nella
stanza delle Necessità Ginny e Elly sembrava
avessero legato subito. E come loro, anche Arnold e
Bob, sembrava avessero trovato subito un’intesa. Ora le due fanciulle
stavano mangiucchiando del gelato che Ginny aveva
trasfigurato qualche minuto prima, parlando del
più e del meno
“Allora…com’è
lì da te? Sempre i soliti drammi tra Ron e Hermione?” chiese Ginny mentre guardava sconvolta la bimba affogarsi nel
gelato alla nocciola. Qualche secondo dopo riemerse della coppetta con il
gelato fin sopra al naso tentando di rispondere
“Sì…è
sempre la solita storia…papy dice qualche scemmottata, la mamma si arrabbia, si mette a piangere, papy si dispiace, va dalla mamma, fanno pace e si danno
tanti bacini!” a Ginny andò di traverso
il gelato nel sentire l’ultima frase
“Come
tanti bacini?!” chiese lei cominciando a
ridacchiare
“Sì,
sì…se ne danno sempre tantissimi di sera tardi…però
non gli dire che te l’ho detto sennò mi mettono in
punizione…” disse Elly non badando a Ginny
che ormai rideva come un’imbecille
“Sì…non
preoccuparti…non….dirò niente!” disse Ginny una volta essersi vagamente ripresa
“Ma dove miseriaccia sono finiti mamma e
papà? Stai a vedere che l’ha fatta arrabbiare di
nuovo…” disse Elly dopo un po’. Ginny
la guardò per un attimo non potendo trattenere un sorriso
“Oh
stai tranquilla tesoro…a quest’ora si staranno già dando i
bacini…”
*
Hermione
era chiusa nel bagno dei prefetti da quasi mezz’ora. Non si era mai
sentita così strana in tutta la sua vita. L’aveva fatta arrabbiare
sapere quello che Ron pensava di lei, ovviamente, ma
lei sapeva anche che lui non provava solo attrazione fisica per lei. Anche
perché, ad essere sinceri, c’era ben poco
da cui essere attratti in quella realtà. Certo, sarebbe diventata una
bellissima ragazza, ma per ora le sue forme potevano essere considerate in
sciopero. Tuttavia, non riusciva proprio a smettere di piangere. Non ci
riusciva proprio. E la cosa più assurda era che non riusciva a capire il
motivo per cui stesse piangendo. Né tanto meno quello per cui avesse una voglia così smodata di
torta di fragole. Avrebbe dato qualsiasi cosa in quel momento per avere tra le mani
una fetta del favoloso dolce che faceva la signora Weasley quando erano alla Tana…
Persa nei
pensieri riguardanti la torta si diede mentalmente della stupida. Si era
dimenticata di essere incinta. Ma dico, come ci si può scordare di
essere incinta?! È un’altra persona che
ti cresce nella pancia, porca puffola! Eppure Hermione non ci aveva proprio pensato. Questione
d’abitudine, suppongo. Fino a tre o quattro ore prima non aspettava un
bambino, ora sì. Si alzò improvvisamente
dal bordo della grande vasca e si diresse verso lo
specchio che si trovava dalla parte opposta della stanza. Quando vi si
trovò davanti, alzò leggermente la camicia quel tanto che bastava
per scoprire la pancia. Sorrise vedendo quel lieve rigonfiamento del suo ventre,
fino a qualche ora prima assolutamente piatto. Sorrise, sorrise
tanto, perchè si sentiva felice, perché finalmente riusciva a sentire. Sentiva la vita scorrere
febbrilmente in tutto il suo essere come se stesse correndo una folle corsa.
Sentiva una nuova vita darle forza e vigore, pur facendola sentire fragile come
mai era stata. Sentiva un altro piccolo cuore battere all’unisono con il
suo. Era strano aspettare un figlio. Soprattutto se il figlio in questione non
era mai stato materialmente generato.
Hermione arrossì nel sorprendersi a pensare
una cosa del genere. Lei non era il tipo di ragazza che pensava a certe
cose…non lo era proprio! Soprattutto a certe cose fatte con Ron…Eppure non si era potuta vietare di fare un
pensiero simile…porca miseria, sapeva come si facevano i bambini da quando aveva sei anni, e pur essendo nel mondo delle
magia, essere incinta pur essendo assolutamente vergine, non stava né in
cielo, né in terra!
I suoi
pensieri furono interrotti dalla porta del bagno che si apriva. Davanti a lei,
un Ron decisamente provato dalla folle corsa che
aveva intrapreso per cercarla. Hermione pensò
che fosse veramente adorabile quando si preoccupava
per lei in questo modo. Ron era adorabile in
qualsiasi occasione.
“Mione…” disse lui con il fiatone. Adorava quando la chiamava così
“…Mione, senti mi dispiace tanto…”
ma Hermione non seppe mai per cosa si era
dispiaciuto perché ebbe la
decenza di tappargli la bocca con un bacio. Un bacio che Ron,
dopo un primo momento di smarrimento, ricambiò in tutto e per tutto.
Dopo un po’, si staccarono e Ron aveva
un’espressione assolutamente shockata. E di conseguenza comica.
“Scusa”
“Di
cosa?!” la comicità aumenta…
“Di
essere così idiota da farti stare in pena senza nessun valido
motivo”
“Quindi…quindi
non sei arrabbiata per quello che ha detto Harry?”
Hermione scosse la testa in segno di diniego e Ron sorrise
sollevato
“Scusa
per averti fatto correre per tutta Hogwarts per
niente…” disse lei poggiando la testa sul suo petto e abbracciandolo
“Nah…non ti preoccupare…e poi mi fa bene
correre…altrimenti mi vengono le maniglie dell’amore come nel
futuro!”
“Ron!”
*
Quando Ron e Hermione entrarono nella
stanza delle Necessità, si ritrovarono davanti una scena assurda: Elly
con le faccia completamente immersa nella coppetta di
gelato e Ginny che le reggeva i capelli con due dita
e la guardava agghiacciata.
“Elly!”
la bimba all’urlo di Hermione riemerse dalla
coppetta e si leccò le labbra
“Mamma!
Papà! Siete tornati finalmente!” disse Elly correndo verso di loro
con al seguito Ginny in
seria difficoltà per via del pancione. Hermione
la bloccò istantaneamente per le spalle, evitando così di far
fare un bel capitombolo a Ginny e iniziando a pulire i viso della bambina, la quale non sembrava particolarmente
d’accordo. Continuava a muoversi, sbuffare e strattonare Hermione, mentre Ron se la rideva
alla grande.
“Ron…ti…ti dispiacerebbe darmi una mano?!” chiese la ragazza spazientita, mentre
riacchiappava Elly nel pieno di un tentativo di fuga
“Ma
come?! Te la stai cavando benissimo così,
tesoro!” disse
Ron ridendo più forte e ignorando
l’occhiata omicida di lei.
Dopo
qualche minuto di lotta, Hermione vs. Elly, la brava mammina ebbe la meglio riuscendo a pulire per bene il
faccino della bimba. Ora si trovavano entrambi distese a terra distrutte dopo
la battaglia. Ron aiutò la ragazza ad alzarsi
e prese in braccio la bimba che si era subito apploffata
sulla spalla di Ron in preda alla stanchezza. Lui le
cominciò ad accarezzare la schiena mentre la
bimba sbadigliava sempre più intensamente. In quel momento la porta
della stanza delle Necessità di spalancò
e fecero il loro ingresso Harry e
“Oh
santo cielo…” Elly alzò la testa infastidita
dal tutta quella confusione e quando vide
“Ma
non mi avevi detto che la befana non esiste?”
Ciao! Buon San Valentino care
fanciulle e fanciulli che leggete! Per festeggiare la
festività che più odio in tutto l’anno *me povera
zitella*…ç__ç…ho pensato di
postare il nuovo chappy della mia ficcy!
Piaciuta la sorpresina? Spero tanto di sì ^^! Wow, è stata una faticaccia
postare questo chappy oggi! C’è stato un
mezzo casino!...per fortuna si è risolto tutto!
^_^…
Ringraziamenti ^^
Holly Cleo, daisy05, DarthSteo,
Hermionina, mariarosaria161,
princenton, Elly, JemmaW., Lollo, *Vero*,
MaryPotter92, vale82, eagle88, lenne88, AURIN, Lily, SiJay, really, tacchino, Merilyn, funkia Marauders (Padfoot), melbonfix, Romen Evans, Lady Fiamma Lestrange, FireAngel (no, il tuo pc non si droga ^^! Solo che
quando ho postato l’ottavo questo pomeriggio, ho avuto dei problemi perché
non si leggeva – anche le altre ff a capitoli
ne hanno avuti- così l’ho cancellato e
riprovato varie volte, ma niente!) …GRAZIEEEEEEE!
Poi un grazie spaciale va a Ransie86, eagle88 e funkia, che mi hanno avvertito del momentaneo casino! Grazie
ancora di più!!! Bene, ora vi lascio,
considerando che la sintassi dei casi di latino mi attende speranzosa sul
tavolino! Commentino?!...Vi adorooooo!
Baciotti potti^O^